Recensione Gothic 2 la notte del corvo

Un CD di novità

Quando uscì Gothic 2 (a fine 2002 nel mondo e a inizio 2004 in Italia) non si può negare che fosse un gran bel gioco, tuttavia alcune scelte dei programmatori, come l’abbassamento del livello di difficoltà e della sensazione di smarrimento iniziale tipiche del primo episodio, furono fortemente criticate dalla schiera di appassionati. Per poter soddisfare qust’ultimi Pirahna Bytes lesse con attenzione migliaia di mail spedite dagli utenti, consultò i forum e i newsgroup via internet in modo da prendere visione di tutti i difetti e le mancanze del gioco e poterle correggere, chiudendole poi con una nuova sottotrama, nuovi PG, nuove armi e armature e nuove locazioni, dando un buon motivo ai giocatori per tornare nel regno di Myrthana prima di fine 2005, data di uscita (si spera) del terzo capitolo della serie.

Un arsenale nuovo di zecca

La Notte del Corvo non lesina nelle innovazioni, cercando di valere il prezzo a cui è venduto (circa 20 euro). Oltre a nuovi personaggi non giocanti (oltre 100, molti dei quali ripresi dal primo capitolo) e quindi nuove missioni da affrontare (diverse decine) propone anche una nuova sottotrama, completamente integrata con quella principale, due nuove gilde a cui unirsi e una nuova terra da esplorare. A livello di trama è stata aggiunta alla caccia ai draghi l’indagine su strani fenomeni che stanno accadendo nell’isola, tra cui sparizioni di persone e strani smottamenti, iniziati da quando è stato riscoperto un antico tempio di una lontanissima civiltà. Le forza del male, oltre che di draghi, possono ora contare sulla rinascita dell’ormai scomparso Culto, risorto in seguito alla scoperta dei templi di cui sopra e dal risveglio dei loro guardiani (dei golem particolarmente forti). In prima linea contro questo nuovo pericolo si trova la prima delle nuove gilde, i maghi dell’acqua, che presentano, rispetto ai loro “colleghi” del fuoco, un apprendistato caratterizzato da meno servilismo e più azione attiva, oltre che ovviamente un corredo di incantesimi rinnovato e potenziato. La seconda gilda è rappresentata dai pirati, feroci individui che, dopo la chiusura del porto di Khorinis, sono obbligati a cercare altre tecniche si sopravvivenza oltre all’attacco alle navi. La nuova mappa presenta diverse zone costiere caratterizzate dai covi dei bucanieri e da un entroterra desertico nel quale si annidano i resti della civiltà e i nuovi adepti del Culto. L’aggiunta di gilde, territori e storia ha permesso anche di aumentare il numero di oggetti e nemici. Il già considerevole campo-mostri di Gothic 2 viene allargato con l’aggiunta di un centinaio di creature, tra cui goblin guerrieri, cinghiali, nuove classi di Golem, nuove razze di insetti giganti. Sono state inserite inoltre 15 nuove armi dal carattere esotico, tra cui si notano diversi tipi di machete e sciabole, 12 incantesimi, molti dei quali del circolo dell’acqua, 5 armature, 3 per i pirati e 2 per i maghi e le cinture, che forniscono ulteriore protezione. La longevità è stata inoltre incrementata di diverse decine di ore dato l’enorme numero di nuove missioni secondarie (la cosa bella è che nessuna di queste è inutile e tutte si ricollegano egregiamente al filone principale) e dall’aumento del massimo livello raggiungibile (50 contro 35 di Gothic 2 originale).

Ritorno allo stato di natura

La Notte del Corvo non è soltanto un’immensa aggiunta di elementi, ma implica anche una notevole serie di accorgimenti e miglioramenti nel gameplay. Chi si lamentava dell’eccessiva facilità di Gothic 2 può stare tranquillo: adesso il costo delle abilità è stato incrementato, mentre gli altari di Innos dispensano un solo punto ad una statistica a caso invece di 4, i mostri sono stati potenziati e resi più insidiosi, il potere delle pozioni diminuito (3 punti invece di 5) e il numero di erbe dispensatrici di miglioramenti diminuito a favore di un maggior numero di piante curative. Il potenziamento dei mostri ha portato ovviamente ad un aumento dei punti esperienza derivati dalla loro uccisione e la potenza di molte armi è stata incrementata insieme ovviamente al livello di forza o destrezza necessari per usarla. Inoltre è possibile acquistare fin dall’inizio delle armi di buona fattura o forgiarne finalmente di decenti con le proprie mani, da riutilizzare una volta raggiunto un buon livello di forza. Dall’altro lato l’aumento del numero di missioni permette di accumulare livelli e punti esperienza più velocemente. Tutti questi accorgimenti rendono quindi il gioco molto più vicino al capostipite della serie, nel quale fino al 10th livello si doveva stare davvero attenti a come ci si muoveva e si dovevano avere meno scontri possibile, cosa che i puristi della serie non potranno che apprezzare,ma che allo stesso tempo rende il gioco meno appetibile ai novizi (mai detto che gothic fosse un gioco per giocatori occasionali comunque).