Recensione GTA Online

La prima parte della nostra disanima sul comparto online di GTA 5

Grand Theft Auto 5
Recensione: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Xbox One X
  • PS4 Pro
  • PS5
  • Xbox Series X
  • SteamDeck
  • A lungo attesa come un'esperienza in grado di dare una svolta al panorama videoludico cooperativo e competitivo, quella di GTA Online si è rivelata una sorpresa amara, soprattutto nei primissimi giorni. L'evidente sottostima dell'afflusso di utenti e la necessità -prima di iniziare a giocare- di passare attraverso un unico tutorial, hanno creato gravissimi problemi. Quattro giorni abbondanti di ingressi impossibili, di personaggi e salvataggi cancellati e di freeze continui sia in singolo che in multiplayer. Un disastro in parte preventivato (come ad ogni grossa release legata al gaming online) che tuttavia, da parte di Rockstar, ci saremmo aspettati gestito meglio.
    Ma oramai è storia (o quasi dato che alcuni lamentano ancora la perdita dell'avatar), perché GTA Online adesso funziona. L'esperienza di gioco è ancora un po' acerba, ancora manchevole di alcuni degli spunti più interessanti (come i Colpi) che verranno inseriti man mano attraverso continui aggiornamenti. Tuttavia, avendoci giocato per qualche giorno di buona lena, ci siamo potuti rendere conto del funzionamento generale della struttura, e siamo in grado di darne una prima stima; una valutazione preliminare (decisamente positiva) in attesa di giungere alle fasi più avanzate, quando il nostro alter ego potrà permettersi un appartamento e dei fidati complici per svaligiare questa o quella Banca. 
Tratteremo dunque GTA Online come un qualsiasi altro MMORPG (per quanto ne abbia solo in minima parte la struttura), e ve ne proporremo una disanima in più parti, partendo or ora dalla prima: le prime ore di gioco.

    Charachter Creation e Primi passi

    L'avventura in GTA Online parte dalla creazione di un alter ego per le nostre scorribande assieme agli amici: un processo che francamente aspettavamo molto più curato data la mole di dettagli riservata alla modellazione di protagonisti e comprimari. Ci troviamo invece di fronte ad un editor molto scarno, che ci consente di influenzare l'aspetto del nostro avatar solamente andandone a riempire un breve albero genealogico fatto da nonni e genitori. Potremo determinare la somiglianza a ciascun parente, modificando di conseguenza la fisionomia del nostro beniamino. Una volta fatto riusciremo, se non altro, a regolare barba e capelli: elementi comunque modificabili in continuazione durante le partite. Per concludere, potremo determinare caratteristiche fisiche ed abbigliamento del nostro avatar, distribuendo la quantità di ore alle quali giornalmente si dedicherà a dormire, allenarsi, delinquere, lavorare onestamente ed altro ancora. Queste si tradurranno in un certo ammontare per caratteristiche come forza, mira, abilità alla guida e resistenza.
    Appare chiaro sin dal principio come Rockstar, proponendo questa formula, intendesse in qualche maniera spiccare dall'anonimato ed offrire ai giocatori una formula completamente differente. Il risultato, inutile dirlo, non è e non è stato quello sperato: la poca cura, la confusione e la superficialità nella realizzazione di questa fase si riflettono nella costruzione di personaggi piuttosto anonimi e nel grosso rischio di incappare in svariati cloni di se stessi. Questo specialmente se consideriamo che, per evitare la tediosa routine, molti giocatori hanno semplicemente preferito randomizzare le caratteristiche sino a ricevere un modello accettabile.

    Passata questa prima fase -la peggiore di GTA Online- la tipica verve Rockstar si rivede, sottolineata in tutto il suo splendore da una cut scene di presentazione molto ben diretta, che ci offre una gustosissima panoramica su Los Santos mentre Lamaar (il compare di Franklin) ci introduce alla nostra nuova vita "di opportunità". Tutto si svolge qualche mese prima delle vicende di Trevor, Franklin e Michael, e ci aspettiamo dunque più di qualche cammeo sfruttando i più interessanti comprimari che abbiamo già osservando analizzando il single player; alcuni già incontrati nelle nostre ore di gioco iniziali.
    Superato il tutorial-collo di bottiglia (una semplice gara automobilistica) ed una serie di ulteriori missioncine atte a familiarizzare con il nostro nuovo alter-ego, ci renderemo finalmente conto di cosa sia veramente GTA Online: una serie di Los Santos persistenti a fungere da contenitori per un massimo di sedici giocatori ciascuna, all'interno delle quali svolgere una serie infinita di attività - più di quelle previste per la campagna single player. Si parte dalla possibilità di svaligiare una nutrita serie di negozi per racimolare qualche soldo e si arriva sino alla facoltà (ancora non implementata, a dire il vero) di organizzare e realizzare complesse rapine in banca. Nel mezzo, tutto quello che GTA ha sempre offerto, condiviso con i vostri amici: missioni di recupero veicoli, missioni di assassinio, inseguimenti e chi più ne ha più ne metta. Senza dimenticare la possibilità di acquistare una proprietà immobiliare (anche queste in numero molto maggiore rispetto al single player) e di ottenere un'automobile sempre a disposizione stipulando un'assicurazione alla Los Santos Customs. Ma anche di imporre una taglia sulla testa di un giocatore sgradito, avviare un duello a colpi d'arma da fuoco ed invitare un amico ad una rilassante partita a Golf (scommettendo sul vincitore, ovviamente).
    Le possibilità sono davvero tantissime, e continueranno ad aprirsene man mano che procederemo nella nostra scalata alla popolarità criminale. Si tratta, tuttavia, di un'arma a doppio taglio, soprattutto perché l'esperienza (un po' come il denaro) si accumulerà molto lentamente. Il meccanismo è in buona sostanza ideato per aprire nuovi contenuti (missioni, vernici, tatuaggi, armi...) progredendo attraverso i quasi cento livelli di popolarità. Un'idea perfetta (considerata la mole vastissima di contenuti) per rendere sempre fresca la struttura; peccato che nelle prime ore, complice il lento avanzamento di cui sopra, queste stesse meccaniche ci portino talvolta a ripetere le stesse missioni, oppure a compierne in fotocopia (a meno di non avere amici già di alto livello ad "ospitarci"). La nostra esperienza, in questo caso, ci ha ad esempio costretto a requisire diverse auto per Simeon o recuperare (rubare) pacchetti di coca qua e là per Gerald, amico poco raccomandabile di Lamaar. Ancora e ancora, con ben poche soste o varianti sostanziali. Unica vera alternativa, per quanto concerne le missioni co-op, una lista di veicoli da scovare per conto proprio e riportare (per ottenere ottime ricompense) ad un garage al porto di Los Santos. In ogni caso, imbarcare da uno a tre amici in auto, guidare sino ai punti prescelti e svolgere anche missioni-fotocopia diverte: prima di tutto perché non saremo soli o affiancati dall'IA, ed in secondo luogo per i meriti di un'intelligenza artificiale nemica dannatamente più competitiva rispetto al single player, coadiuvata dal numero di "vite" limitato per il gruppo. Anche in questo caso però si denota un certo sbilanciamento rispetto alla crescita del personaggio, al quale non sarà consentito accedere ad armamentario decente fin oltre il livello dieci. Una volta aperte "le vetrine" dell'Ammu-Nation ci sarà però da divertirsi, ed il cuore violento di Grand Theft Auto uscirà scintillante allo scoperto.

    Nonostante qualche frangente ripetitivo, un buon livello di sfida e la possibilità di invitare i propri amici per qualsiasi incarico rendono interessanti anche le prime ore di GTA Online, grazie anche alla possibilità di alternare la coop ad altrettante attività competitive. Il focus di questa "release" di GTA Online sembra centrato proprio su queste ultime, indubbiamente la parte più varia e funzionale dell'attuale pacchetto. Potremo disputare folli corse in moto attraverso zone industriali dismesse, gare automobilistiche monomarca all'ultimo respiro, di giorno come in notturna, in solitaria e nel traffico; persino aggiungendo un amico come co-pilota. Competizioni in acqua e in aria, sfruttando pazzeschi jet e motoscafi. Ma anche più canonici deathmatch che sfruttino l'ottima componente shooter di Grand Theft Auto 5 per metterci alla prova con partite ad obiettivi piuttosto che semplici tutti contro tutti. E le variabili non sono finite, poiché tra Last Man Standing (una vita ciascuno) e Capture the Flag (in arrivo a breve) quella competitiva non è certo una componente da sottovalutare in GTA Online, già solo per la vastità ed il design articolato delle porzioni di Los Santos adibite alle sfide. Peccato solo che alla fine di ogni match (o anche di ogni missione co-op), Rockstar abbia deciso d'inserire una lobby obbligatoria per decidere l'attività successiva. Un meccanismo rivelatosi macchinoso sin dal principio, visti soprattutto i lunghi tempi di caricamento anche solo per tornare al Freeride. Non benissimo, dal punto di vista dell'accessibilità, l'impossibilità di rimanere in squadra con i propri amici, o nello stesso server se si decide di abbandonare una lobby post o pre-partita. Tutti problemi che Rockstar dovrà prendere in esame e sistemare se vorrà rendere davvero indimenticabile l'esperienza di GTA Online.
    Per ora, seppur con qualche riserva, noi siamo soddisfatti e -soprattutto- altamente portati a proseguire il nostro cammino online. Cose da fare, nella sempre viva ed affollata Los Santos, ce ne sono tantissime e di rallentamenti se ne vedono pochi. Il downgrade grafico appare minimo, se non inesistente, e l'accesso ora finalmente stabile. Le meccaniche sino ad ora implementate funzionano molto bene, così come divertono e soddisfano tutte quelle innescate dalle partite co-op o competitive. Se a questo aggiungiamo tutte le chicche a cui già GTA 5 ci ha abituato (e anche di più - si veda Cris Formage in persona ad accoglierci come una divinità alla prima morte) non possiamo che affermare che quella della settimana scorsa è stata un'attesa già ora ripagata.

    GTA 5 GTA 5Versione Analizzata PlayStation 3Anche senza la completa implementazione delle feature (mancano i Colpi e la possibilità di investire in Borsa, tanto per fare due nomi) e con un pizzico di ripetitività di troppo nelle missioni GTA Online diverte, convince e fa ben sperare per il futuro. Lo scivolone della prima settimana non si può dimenticare, così come non possono passare inosservati i bug più o meno fastidiosi che ancora attanagliano il reparto online. Tuttavia, la grande varietà di attività, la possibilità di coinvolgere i propri amici e lo sfruttamento (anche con più ampio spettro) delle meccaniche già viste offline, rende GTA Online un’esperienza già ora semi-imperdibile. Restate con noi per saperne di più sull’avanzamento, che continueremo a seguire nel nostro cammino all’interno di GTA Online!

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