4
Speciale Videogiochi
Rise of the Ronin: i personaggi storici che incontreremo nell'esclusiva PS5
Guilty Gear Xrd Rev 2 Recensione
Dopo poco più di tre anni sull'uscita dell'edizione originale, abbiamo avuto modo di mettere le mani sulla seconda revisione di Guilty Gear Xrd.
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Matteo Mangoni
Disponibile perPS3
Pc
PS4
Sono passati tre anni dalla release della versione originale di Guilty Gear Xrd, accolto giustamente con i favori della critica e con grande soddisfazione della community di appassionati che ancora oggi ruota attorno alla celebre saga di picchiaduro nipponica. Era infatti un prodotto tecnico, difficile, e stupendo sia da vedere che da giocare. Forte di uno story mode di tutto rispetto e di uno stile grafico unico e inimitabile, il titolo di Arc System Works aveva saputo farsi perdonare in qualche modo anche la -comunque piuttosto evidente- penuria di combattenti a nostra disposizione.
Un mancanza che è stata parzialmente colmata senza mezzi termini dall'uscita di "Revelator", una sorta di riedizione arrivata in Giappone fin troppo a ridosso del lancio dell'originale nel vecchio continente. Pur potendo far leva su un gameplay ancora oggi validissimo e solido, è difficile dunque parlare di un'ennesima rivisitazione -per altro non così radicale come ci saremmo aspettati- della stessa opera. Eppure, così come già era successo in passato a titoli del calibro di Street Fighter IV, non possiamo che continuare ad elogiare il lavoro dei ragazzi di Aksys, veri e propri salvatori di un sottogenere dei picchiaduro che rischiava di cadere nel dimenticatoio. Se non altro, in questo caso, i giocatori di vecchia data avranno accesso ai contenuti aggiuntivi pagando il costo di un semplice DLC, anziché dover ricomprare tutto il pacchetto completo più volte come avvenuto in passato proprio con il succitato fighting game di Capcom.
Come prima, più di prima
Partiamo dalle basi: parlando del combat system, non si registrano cambiamenti di sorta. Ciò che funzionava alla perfezione allora, quindi, continua ad essere efficace anche oggi, tre anni più tardi. Il complesso e articolato sistema di combo, con tutti i suoi tecnicismi di cui già vi avevamo parlato all'interno della nostra recensione di "Xrd -Sign-", restano al loro posto, continuando a fare il proprio lavoro più che egregiamente. Tra le aggiunte più importanti di questa "nuova versione" troviamo l'arrivo di due personaggi giocabili -uno è completamente inedito, mentre l'altro è un semplice ritorno-, pronti a infoltire ulteriormente un roster che, con l'arrivo di Revelator, si era già fatto decisamente ampio e variegato. Il vero piatto forte in tal senso è proprio l'aggiunta di Answer, un veloce e spietato ninja.
Preparatevi dunque a fronteggiare attacchi rapidi, cercando di evitare la morsa le sue stravaganti tecniche magiche: quando vedrete strani biglietti da visita fluttuare, tenetevi pertanto sempre a debita distanza. L'altro personaggio è invece una vecchia conoscenza, uno dei più richiesti dalla community. Ci riferiamo a Baiken, una spadaccina tenace e caparbia, abile sia in attacco sia in difesa. Il suo moveset è rimasto quasi del tutto inalterato, se si esclude l'inserimento di un nuovo colpo micidiale, una sorta di parata con successivo contrattacco che enfatizza ancor di più la versatilità. Le nuove potenzialità grafiche garantite dall'ottimo utilizzo che il team sta continuando a fare dell'Unreal Engine, inoltre, sembrano aver spinto gli sviluppatori a compiere un vero e proprio restyling del personaggio, ora più formoso che mai, in perfetto stile nipponico.
Le novità però non si fermano qui: praticamente tutti i membri del roster sono stati riveduti e corretti: molti hanno ricevuto mosse aggiuntive, altri soltanto qualche piccolo - ma graditissimo- bilanciamento. In un gioco già così attento agli equilibri del combat system, questo ulteriore affinamento del gameplay rischia di far impallidire quasi tutti i congeneri usciti di recente. Non possiamo poi dimenticarci di quanto bello da vedere appaia, ancora oggi, il titolo sviluppato da Arc System Works. Per quanto sia rimasto completamente inalterato rispetto alla sua prima apparizione di ben tre anni fa, il comparto tecnico di Guilty Gear Xrd Rev 2 sembra quasi troppo bello e pulito per essere vero. Se non ci fossero le transizioni di fine round e le animazioni delle tecniche speciali a ricordarcelo, finiremmo presto col dimenticarci che quello che all'apparenza potrebbe ricordare un delizioso e delicato capolavoro dell'animazione nipponica contemporanea, in realtà non è nient'altro che una minuziosa riproduzione tridimensionale basato su un irriconoscibile (in senso positivo, una volta tanto) Unreal Engine. I fondali degli stage continuano ad essere maestosi e ricchi di dettagli, le animazioni incredibilmente fluide e precise. E le cutscene, al netto di un framerate volutamente dimezzato rispetto a quello dei combattimenti, infine, sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi.
8.5
Che voto dai a: Guilty Gear Xrd Revelator 2
Altri contenuti per Guilty Gear Xrd Revelator 2
- Guilty Gear Xrd Rev 2: arriva il rollback netcode su PC, ecco la data di lancio
- EVO 2018: Arc Systems si butta nell'esport e svela i piani per l'ArcRevo World Tour
- Guilty Gear Xrd Rev 2: trailer per il nuovo personaggio Baiken
- Guilty Gear Xrd Rev 2 arriva oggi la demo solo per gli utenti PlayStation Plus
- Guilty Gear Xrd Rev 2 a breve avrà una demo negli Stati Uniti
Guilty Gear Xrd Revelator 2Versione Analizzata PlayStation 4Pur non apprezzando particolarmente una simile tipologia di operazione commerciale, non possiamo far altro che confermare la validità di questa versione riveduta e corretta di Guilty Gear Xrd, il quale resta complessivamente uno dei migliori picchiaduro nipponici sul mercato. Pur trattandosi di una revisione meno incisiva di quella attuata dal “capitolo” precedente, il gioco si conferma solido e corposo; mediamente facile da approcciare ma estremamente difficile da padroneggiare, bello da vedere e piacevole nelle sfide con gli amici. La storia presenta alcune piccole sezioni inedite, ma questo non sembra purtroppo essere abbastanza per rovesciare le sorti di una modalità tutt’altro che appassionante, a tratti monotona e distante dalle frenetiche scazzottate che hanno reso celebre il brand. Se siete fan delle visual novel e vi piacere poggiare il pad e lasciare che fiumi di testo (sottotitolati in inglese ma parlati rigorosamente in giapponese) vi scorrano di fronte agli occhi, troverete sicuramente pane per i vostri denti. Le modalità più importanti ci sono tutte, ma l’online ancora non sembra brillare in quanto ad organizzazione. Ci sono sicuramente lievi passi in avanti rispetto al passato, ma ancora sembra mancare qualcosa. Interessante comunque la possibilità di scegliere se accedere alla lobby oppure effettuare rapidamente match casuali o classificati, così come la presenza di lobby appositamente dedicate agli scontri tra membri dello stesso livello di bravura, in modo tale da non scoraggiare i nuovi arrivati e farli competere con avversari da tutto il mondo senza quel senso di frustrazione che, invece, capita spesso di provare in questa tipologia di giochi.