Recensione Guitar Hero : Aerosmith

Let's Rock Baby! Once Again! La band di Steven Tyler arriva su Console

Guitar Hero : Aerosmith
Recensione: Xbox 360
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Disponibile per
  • PS2
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Gli esordi

    La serie di Guitar Hero è stata una delle maggiori sorprese delle ultime stagioni videoludiche; partita quasi in sordina su Playstation 2, con il suo incredibile controller ed una selezione di brani davvero d'eccezione, ha acquisito una popolarità sempre maggiore arrivando addirittura a sfondare il muro dei dieci milioni di copie vendute (considerando tutti e tre gli episodi finora usciti). Inutile dire che Activision, nonostante l'abbandono di Harmonix (gli sviluppatori storici del gioco), sia decisa a sfruttare fino in fondo la sua gallina dalle uova d'oro, proponendo extra di ogni tipo, dai vari Download contenent disponibili sulle piattaforme online di tutte le console, fino ad una versione di Guitar Hero pensata appositamente per Nintendo DS. Guitar Hero: Aerosmith si inserisce esattamente in questo filone, proponendosi come un'espansione che, pur non aggiungendo niente dal punto di vista del gameplay, si rivolge alla vasta schiera di strimpellatori da salotto con un debole per la Band fondata da Steve Tyler e Joe Perry.E' altresì interessante notare come la collaborazione fra Neversoft (attuale sviluppatore dellla serie) e gli Aerosmith sia iniziata non già per motivi prettamente economici ma, gira voce, perché il gruppo di Boston non avrebbe gradito la bassa qualità delle loro cover presenti nei capitoli precedenti di Guitar Hero. Tyler, che a quanto pare sarebbe un grande fan della serie, avrebbe così contattato i producer proponendosi come "consulente". Non sappiamo quanto ci sia di vero in questa storia (che potrebbe essere stata montata a tavolino dagli astuti piani alti di Activision), è però innegabile che gli Aerosmith abbiano avuto una parte attiva nello sviluppo del gioco, sia sottoponendosi al motion capture sia incidendo ex novo alcuni brani storici. Sono inoltre presenti, come contenuti bunus, alcune interviste esclusive alla band mentre commenta i momenti salienti della propria carriera e racconta come è stato lavorare allo sviluppo del gioco: sicuramente questi extra saranno apprezzati dai fan del gruppo.

    Il successo

    La struttura di gioco è praticamente immutata rispetto a Guitar Hero III: impugneremo la nostra Gibson (od eventualmente il controller della console, anche se è un'opzione che ci sentiamo di sconsigliare, dato che distruggerebbe gran parte del divertimento del gioco) per cercare di dominare accordi, scale toniche ed assoli attraverso gli oltre trent'anni della Band, dagli esordi in un oscuro liceo del Kansas, fino ai trionfali tour in Russia, Europa e Giappone. La tracklist comprende quarantuno canzoni (circa la metà rispetto a quelle presenti nel fratello maggiore) di cui venticinque degli Aerosmith, dodici di altri gruppi Rock e Pop e quattro scritte da Joe Perry quando lavorava come solista; dobbiamo però dire che, pur mantenendo una certa verietà stilistica e sonora, la selezione operata da Neversoft non brilla per qualità (soprattutto comparandola agli episodi precedenti). Infatti accanto a capolavori assoluti come Love in an Elevator o Toys in the Attic, troviamo anche canzoni abbastanza oscure eseguite da cover band molto poco ispirate, che fanno molta fatica a far presa sul giocatore, a meno che non sia un fanatico del Rock anni '70. Certo, la soddisfazione di suonare Dream on con il volume al massimo e saltellando in giro per il salotto con la nostra chitarra in plastica è impagabile, ma l'esaltazione di alcuni momenti si alterna alla noia di dover completare alcuni brani solo per dover sorpassare un determinato stage.Guitar Hero: Aerosmith, come il suo predecessore si compone di tre modalità principali, la Carriera, grazie alla quale potremo sbloccare nuove tracce e guadagnare denaro da spendere nel negozio del gioco (per acquistare chitarre alternative, canzoni bonus e vari gadget per personalizzare la nostra band), la partita veloce, utile per allenarsi con i pezzi più complessi e per migliorare i nostri punteggi ed il classico tutorial dove il Dio del Rock ci spiegherà tutto, dai fondamenti del gioco fino alle tecniche più complesse come l'Hammer on ed il Pull off, fondamentali per poter sopravvivere ai livelli di difficoltà più elevati. Come in ogni Guitar Hero che si rispetti, infatti, il vero scopo del gioco non è tanto il finire la modalità carriera (comunque abbastanza breve date le poche canzoni a disposizione) ma consiste nella sfida con se stessi legata al raggiungimento dei record migliori soprattutto ai livelli di difficoltà più elevati. Da questo punto di vista il fattore longevità sale alle stelle dato che per padroneggiare al meglio le composizioni di Tyler e Perry ci vorranno un allenamento ed una dedizione davvero fuori dal comune.Il versante multiplayer non fa registrare sostanziali cambiamenti rispetto alle modalità introdotte da Legends of Rock, abbiamo dunque la possibilità di completare la modalità carriera con un amico, sia in locale che online, interpretando a turno il ruolo di bassista o di prima chitarra, oppure possiamo sfidare giocatori da tutto il mondo in battaglie all'ultimo sangue, il tutto sulle note della band della costa Est. Dobbiamo però purtroppo segnalare che le statistiche del gioco (sempre controllabili in tempo reale su guitarhero.com) non sono integrate con quelle di Guitar Hero III e dunque ogni acquirente del gioco ripartirà da zero per quanto riguarda punteggi ed achievements. Altra caratteristica da sottolineare è che Neversoft non ha intenzione né di rendere questo gioco disponibile per il download dal Marketplace o dal PSNetwork, né di proporre tracce aggiuntive compatibili con il solo Guitar Hero: Aerosmith. Oltretutto neppure le canzoni scaricate tramite il "vecchio" Legends of Rock sono compatibili e, dunque, consigliamo l'acquisto del gioco solo a chi possiede già il titolo precedente e la chitarra dato che, fra l'altro, non è prevista un'uscita europea del Bundle contenente una versione personalizzata della Gibson (come invece è avvenuto oltreoceano).

    Rock hard as ever....maybe...

    Graficamente Guitar Hero: Aerosmith si mantiene su un livello più che discreto, con delle sequenze di intermezzo in stile cartoon molto carine, e degli scenari che, con il loro classico stile caricaturale, riescono a rendere bene la svregolata atmosfera dei concerti Rock. Molto interessante è anche il lavoro di motion capture portato avanti da Activision che ci permette di vedere, mentre suoniamo, Steve Tyler e soci che si dimenano sul palco proprio come farebbero in durante una vera esibizione (con tanto di asta del microfono fatta roteare sopra alla testa e chitarra suonata con le dita dei piedi!). Tuttavia, come sempre, saremo troppo impegnati a seguire la cascata di accordi verdi, rossi, gialli blu ed arancioni che avremo in primo piano per poterci accorgere di quello che sta accadendo al di fuori della parte centrale del nostro teleschermo (anche se gli spettatori occasionali saranno davvero compiaciuti.

    Guitar Hero : Aerosmith Guitar Hero : AerosmithVersione Analizzata Xbox 360Guitar Hero: Aerosmith non è un vero e proprio seguito, così come non è un'espansione dato che non necessita di Legends of Rock per funzionare, forse il termine migliore da utilizzare è quello di spin - off. Ed è intorno a questo concetto che ruota il giudizio da dare a questo gioco; gli appassionati del bemani di Activision ed i fan della band Bostoniana saranno ben felici di spendere sessanta euro per mettere le mani sul titolo, come antipasto in attesa del vero sequel di GH:III (che dovrebbe uscire a novembre). Tutti gli altri, invece potrebbero rimanere assai delusi da un prodotto pericolosamente altalenante per quanto riguarda la qualità delle canzoni e degli extra messi a disposizione. Insomma, il titolo porta il sound di una delle più importanti band della storia della musica Pop sulle nostre console, facendo sognare gli Steve Tyler della domenica di tutto il mondo, ma al tempo stesso rischia di scontentare chi, pagando il gioco a prezzo pieno, si aspetta qualcosa di più di un semplice pacchetto di nuove canzoni. Calcolando poi l’impossibilità di accedere ai contenuti aggiuntivi già usciti su internet e la qualità non sempre eccelsa della tracklist ci sentiamo, dunque, di consigliare il gioco solo ai veri fan degli Aerosmith. Per tutti gli altri è invece meglio attendere l’uscita di World tour.

    6.5

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