Recensione Gunfighter 2

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Uhm... vediamo che c’è di primo...

Soffia il caldo vento umido dell’Ovest sui tuoi zigomi, lasciando arido di pietà il tuo smunto volto. Cappello di feltro marrone, lungo cappotto di cuoio e un’argentea fredda colt sono i tuoi migliori amici. L’esausta terra del West viene schiacciata dai tuoi speroni mentre impavido cerchi di controllare il tuo destino… che per quella dannata e torrida notte aveva strani piani in mente per te.
Non appena finito di alleggerire la banca di quegl’inutili lingotti aurei, echeggiare nella notte non è la voce festante della tua donna, ma il suo grido di soccorso, che stavolta non può trovare pronta risposta a causa del tradimento di chi doveva coprirti le spalle. Il ringraziamento dei tuoi compagni consiste in un leggero, ma fatale candelotto di dinamite e il loro biglietto di commiato in una tonnellata di macerie sotto le quali seppellirti una volta per sempre. Ma non sei un tipo a cui si può fare un torto senza pagarne le cospicue conseguenze. L’attentato non riesce e, mentre l’eco del boato della deflagrazione lentamente si dissipa dall’aria, alle tue orecchie giunge il preludio di una melodia assai più familiare costituita dall’incessante martellare del cane della colt al celere premere del grilletto, dal rollio del tamburo mentre fulmineo ricarichi bronzei veicoli di morte e dal sordo tonfo dei fumanti bozzoli che ancora caldi baciano la rossa polvere del suolo.

Spaghetti Western!!!

Questo è il ritmo che accompagnerà la vostra avventura, mentre nelle poche pause, in cui lascerete riposare l’instancabile mano adunca sul revolver, potrete anche godere di piacevoli sottofondi stile Ennio Morricone che fanno tanto ricordare gli spaghetti conditi dall’ineguagliabile ricetta di Sergio Leone. Un piacevole background quindi fa da cardine alla struttura di gioco che si clonerà in effetti sulla produzione più “In” di questo settore dell’universo ludico: stiamo parlando dell’immarcescibile Time Crisis. Struttura pressoché identica con il classico pulsante per venire allo scoperto e rilascio dello stesso per ripararsi e ricaricare la rivoltella. Il fruitore avrà quindi l’unica preoccupazione di prendere bene la mira e calcolare con un colpo d’occhio dove si trovano le minacce, le comparse innocenti e gli oggetti utili, prima di procedere con la messa in scena delle previsioni meteo della giornata… che prevedono pioggia di piombo battente e incessante su tutti i fronti.
Non mancheranno, nella ricetta preparata da Rebellion e servita dalla Ubi Soft, i classici step per una rivisitazione cronologica di questo genere come, ad esempio, l’inseguimento alla diligenza, una visita al buon vecchio treno a vapore e la classicissima miniera che fa tanto Far-West.

Com’è il sugo?...

L’analisi tecnica non convince sotto quasi tutti gli aspetti poiché non all'altezza delle capacità espressive di cui l'hardware PS2 è capace. Il protagonista non sempre è reso con dovizia di particolari mentre le sembianze delle miriadi di persone che ci pareranno la strada, invece, sono discrete, anche se non si discosteranno da più o meno sette soggetti ricorrenti, con pochissime varianti (cappotto lungo invece del cappello e via dicendo). Il design dei livelli vanta uno scenario degno di una pellicola Western, il che può far solo felice qualunque amante del genere. Anche se alcuni dettagli risultano lasciati al caso, come l’eccessiva natura spigolosa delle rocce, altri sono peculiari, come i colpi sparati che forano il tessuto delle tende presenti sullo sfondo e che si rendono visibili solo dopo un passaggio radente del protagonista sulle stesse o gli elementi interattivi dello scenario che risultano sensibili alle sollecitazioni della nostra fidata colt. Si riscontrano rari rallentamenti nelle fasi più concitate o nei repentini cambiamenti d’inquadratura, che però non pregiudicano la giocabilità, quindi per me difetti si, ma trascurabili, non così per i puristi della performance (vero Wis? =)).
Un discorso a parte, invece, nel livello della miniera, durante il quale vi trovate dentro un vetusto carrello per il trasporto del materiale grezzo e la cui corsa trasmette la netta sensazione di approssimazione nello sviluppo tecnico-ludico con relativo smarrimento per la cattiva gestione della velocità di corsa, cambio d’inquadratura e possibilità d’interazione.
Da segnalare la retro-compatibilità con la vecchia, ma sempre buona, Gun-Con e l’ovvio supporto della nuova versione. Presente anche una simpatica modalità multiplayer che consiste nell’adattare due Gun-Con e che non prevede la divisione a schermo, né il link ad un’altra console, bensì la possibilità di intraprendere l’avventura col personaggio principale e affrontarla in modo che un giocatore controlli la tempistica delle ricariche e delle evasioni, mentre l’altro si occupi unicamente di coadiuvare il primo nel riversare l’inferno di piombo sulla scena: non male.

Buona digestione...

L’esperienza non è poi così negativa come le pecche evidenziate possono far sembrare. Il tutto è condito con una meccanica già ampiamente testata e il risultato non può che essere appagante per gli amanti delle sparatorie. Non ci troviamo dinanzi ad un capolavoro, ma ad una simpatica variante sul tema che può strappare un sorriso dettato da nostalgici ricordi e da simpatia sui generis. Consigliato quindi a chiunque abbia voglia di rispolverare la sua veneranda Gun-Con e con crisi d’astinenza dal grilletto facile… per tutti gli altri: meglio provarlo prima!!!