Recensione .Hack//Mutation: Recensione del Jrpg di CyberConnect2

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Recensione .Hack//Mutation: Recensione del Jrpg di CyberConnect2
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  • PS2
  • Ormai è già passato qualche mese dall'uscita nei negozi della prima delle quattro parti di un titolo che mirava ad operare una piccola ma significativa rivoluzione nel mondo dei videogames. Questo esperimento si chiamava .(dot)Hack. Hack è una saga videoludica concepita in modo tale da essere suddivisa in quattro capitoli (e altrettanti games) tutti legati alla medesima trama. Quest'ultima è stata ideata in modo tale da simulare un MMORPG (Massive Multiplayer Online Role Play Game: un gioco di ruolo su internet) in cui voi, neofiti del genere, sarete iniziati da un vostro amico, già veterano in questo genere di attività.

    Mutazione??

    La cosa interessante ed innovativa all'interno del titolo è che esiste un'alternanza tra le parti in cui sarete (virtualmente) collegati ad internet e le parti in cui accadranno eventi all'interno del mondo esterno, "reale". Difatti, all'inizio del primo capitolo, il vostro amico si troverà a prenderne di santa ragione da un misterioso personaggio e cadrà inspiegabilmente in uno stato di coma nel mondo reale. Questo evento sarà seguito da una forte polemica all'interno della società  in quanto "the world" (il nome del MMORPG a cui state prendendo parte, nonché gioco più in voga del momento) non è più considerato sicuro. Il vostro compito sarà ovviamente quello di far luce su questo mistero andando a scavare su quella che è la vera natura di "the world" e di alcuni dei suoi membri. Altra chicca presente all'interno di ogni titolo è la presenza di un DVD video (della durata di circa mezz'ora) che illustra le vicende che accadono parallelamente alla vostra avventura nel mondo esterno. Durante il gioco sarete invece perennemente collegati alla rete e, oltre che girovagare con il vostro personaggio all'interno delle aree (bis)virtuali potrete accedere al forum dei giocatori, dove ogni tanto troverete qualche nuovo messaggio contenente consigli su nuovi posti da esplorare per ottenere oggetti rari oppure informazioni su quello che accade nel mondo esterno.Una volta entrati nel gioco vero e proprio farete la conoscenza di altri personaggi che vi aiuteranno nelle vostre scorribande alla scoperta di nuovi tesori. Il vostro party sarà formato da un massimo di tre personaggi, ma il giocatore avrà pieno controllo solamente di uno di essi, mentre potrete interagire solamente sulle linee di massima della strategia degli altri (cura, attacca, proteggi), che saranno controllati dalla CPU (o, se preferite, da altri utenti virtualmente collegati alla rete). Durante le vostre avventure vi troverete ad affrontare i soliti dungeon pieni zeppi di nemici (da sconfiggere rigorosamente in scontri in tempo reale) e scrigni del tesoro generati in modo casuale (e decisamente convincente) dalla CPU: alla cui conclusione troverete ad attendervi l'immancabile ricompensa finale e, nei dungeon "chiave" per la trama principale, anche dei boss di fine livello, alcuni dei quali veramente poco amichevoli. Infine è bene citare la presenza, oltre che delle subquest, anche di una specie di minigioco in cui dovrete dar da mangiare a strani animali "maialiformi" (i grunty) allo scopo di farli crescere ed ottenere quindi dei servigi da loro. Il loro carattere  si svilupperà tuttavia sulla base degli alimenti con cui vorrete nutrirli. Potrete così avere una vasta gamma di personalità: grunty coraggiosi, vanitosi, più o meno fedeli.Avrete capito che la sostanza ludica resta la stessa che il primo volume di Hack proponeva, seppure la storia si sviluppi attorno ad altri personaggi. Al giocatore moderno verrà da chiedersi, già al secondo episodio, se davvero una tale frammentazione narrativa sia giustificabile. Probabilmente nel contesto originale (terre d'oriente, due anni addietro), molto più dilatata nel tempo, aveva qualche ragione di esistere. Ad oggi, i dubbi insorgono spaventosi. Difatti, anche una rapida occhiata al comparto tecnico svela la vetusta natura del titolo: per quanto la trama possa essere ricca di colpi di scena, innovativa ed avvincente, lo stesso non si può dire per la realizzazione grafica. Questa difatti risulta essere veramente scarna: le strutture ambientali sono povere e ricoperte da Texture di dubbio gusto estetico, mentre la realizzazione dei personaggi è salvata dall'ottimo Character Design (Idem per Hack//Infection). Dettaglio non trascurabile, i dungeon non offrono una grande varietà estetica: anche se la generazione casuale offre tacite soddisfazioni, la monotonia visiva rende la componente esplorativa (che in un RPG dovrebbe essere una delel parti più curate) poco divertente e ripetitiva. Altro problema riscontrato già dal primo capitolo e assolutamente non risolto nel secondo è la gestione delle telecamere, che il più delle volte ostacolano il giocatore durante i combattimenti. Carine (e niente di più) risultano essere le musiche che accompagnano il giocatore durante l'avventura.Il titolo, per s'impegni, non esce a testa alta neppure dal punto di vista della longevità: il giocatore sarà sicuramente motivato a portare a termine questa seconda parte dell'avventura, tralasciando tutti i difetti che il gioco porta con se per immergersi nella magnifica ragnatela di eventi che gli abili narratori hanno tessuto con mani sapienti, ma l'opera di completamento sarà tutt'altro che ardua. E, di nuovo, sorgono dubbi sull'effettiva necessità di suddividere la trama principe in così tanti frammenti.L'acquisto di questo secondo capitolo è in definitiva consigliato solamente a chi ha già portato a termine il primo e lo ha trovato piuttosto piacevole: non tanto a causa della trama (che riprende esattamente là dove Infection aveva chiuso il sipario), quanto per l'assurda necessità di inziare il titolo caricando il salvataggio finale del primo capitolo, importando così all'interno di questa nuova avventura tutti gli oggetti e le armi (e soprattutto il livello) ottenuti in precedenza. Certo, per chi ha intenzione di portare a termine tutta la storia narrata dai quattro capitoli ludici di Hack (scoprirete che c'è molto di più, se leggerete la recensione di Infection) questa opzione è piuttosto piacevole, ma mina fortemente il Target del titolo, rendendo la vita impossibile ai neofiti, che dovranno mettere in conto di spendere un bel po' di tempo nei dungeon di basso livello al fine di accumulare esperienza. Decisamente Opinabile.

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