Hatsune Miku Project Diva Future Tone Recensione

Hatsune Miku Future Tone per PlayStation 4 arriva finalmente in Occidente, proponendo due diverse playlist denominate Future Sound e Colorful Tone.

Hatsune Miku Project Diva Future Tone Recensione
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  • PS4
  • Proprio come il fenomeno che l'ha generato, Hatsune Miku Future Tone è un videogioco squisitamente nipponico. Un titolo giapponese fino al midollo: nel concept, nella presentazione, nelle sonorità. Future Tone è, di fatto, uno stretto parente di quei rhythm game complessi e coloratissimi che spopolano nelle sale giochi di Akihabara e sui video virali in rete, e che di tanto in tanto si affacciano timidamente sul mercato occidentale, per quanto restino incomprensibili e probabilmente indigesti a larghe fasce di pubblico. La "protagonista" di questa esuberante fanfara musicale è ovviamente Miku, irresistibile Vocaloid che smuove masse urlanti ad ogni concerto.
    Dovesse esserci ancora qualcuno rimasto refrattario alla fama di questa cantante virtualizzata, basterà ricordare che un vocaloid è un software progettato e sviluppato per cantare, interpretando brani musicali con una voce ed un timbro specifici. Ad Hatsune Miku (così come ai suoi meno famosi colleghi) è stato poi dato un look appariscente ed una patinatissima personalità da Idol: ne è uscita una cantate J-Pop che regolarmente si esibisce in spettacoli dal vivo ("proiettata" su un enorme telo trasparente che taglia il palco), e comparsa in un cospicuo numero di videogame.
    Le produzioni a lei dedicate, a sfondo ovviamente musicale, non si risparmiano solitamente elementi da "dating sim" ed altre trovate che esplorino, con un tocco di fan service, il rapporto fra il giocatore e la diva digitale.
    Future Tone, tuttavia, è diverso: forse cercando di porre rimedio alla carenza di contenuti che ha affossato il precedente Hatsune Miku Project DIVA X, il titolo si concentra integralmente sulla componente ludica, presentandosi come un rhythm game impegnativo, stimolante, e soprattutto straripante di brani. Ammesso che sappiate apprezzare lo stile (visivo e musicale), potrebbe rappresentare un animato viaggio alla scoperta del Pop giapponese e delle sue stravaganze.

    Cantami o Diva!

    Chi conosce i titoli della saga di Hatsune Miku potrebbe aspettarsi che anche in Future Tone ci sia il classico story mode, o comunque una progressione che accompagni il giocatore alla scoperta dei brani e delle meccaniche di gioco, permettendogli al contempo di rafforzare l'intesa con la leziosa vocaloid. E invece no: Future Tone è un gioco senza struttura, che dopo un breve tutorial (sulle note di Levan Polka) vi catapulta direttamente di fronte ad un interminabile elenco di brani. Ce ne sono ben 227, divisi non equamente in due sezioni distinte: da una parte abbiamo Future Sound, una raccolta di 127 tracce recuperate dalla serie Project Diva; dall'altra c'è invece Colorful Tone, in cui sono finite 100 canzoni estratte dai cabinati arcade e dai giochi appartenenti alla saga Project Mirai.

    I due pacchetti possono essere acquistati separatamente, a seconda dei vostri interessi: del resto molte delle tracce di Future Sound sono già arrivate, in altri prodotti, sul mercato occidentale, mentre la maggior parte della selezione di Colorful Tone non ha mai varcato i confini del Giappone. Acquistare entrambi i pacchetti, o più comodamente il bundle che li contiene, permette inoltre di avere accesso ad un livello di difficoltà aggiuntivo, sfida adatta solo ai più temerari.
    L'offerta integrale, avrete capito, è davvero completissima: oltre a Miku troviamo tracce cantate dagli altri vocaloid più in vista della scena (Luka, Meiko, Kaito, Rin e Len), in un tripudio di tracce ritmate, trascinanti, molto spesso spiritose e fuori di testa (in senso buono!). Altrettanto appariscenti sono i video musicali e le coreografie che accompagnano le voci squillanti dei vocaloid: Hatsune Miku Future Tone è davvero un compendio molto completo di questa moda tutta nipponica, curiosa e magnetica per tanti, semplicemente impensabile per altri.

    Pure sul fronte delle meccaniche di gioco, si diceva in apertura, Future Tone si lega a quel filone di rhythm game dal gusto e dal concept spiccatamente orientali, che da Ouendan arriva fino a Idolm@ster. Sullo schermo appaiono, ritmicamente, le icone che rappresentano i tasti del pad, che scivolano in ogni direzione e seguendo spesso traiettorie non rettilinee: finendo poi per incastrarsi in una sagoma che indica il momento esatto in cui bisogna premete il pulsante corrispondente. La capacità di districarsi in questo flusso soverchiante di input visivi, di saper leggere le indicazioni per trovare quindi un ordine all'interno delle rapide sfilate di simboli, fa parte integrante della difficoltà del gioco. Che, per inciso, è discretamente elevata, anche per la presenza di combinazioni di tasti da premere contemporaneamente, note "scivolate" da suonare con i dorsali o inclinando gli stick analogici, e ovviamente pulsanti da mantenere premuti per massimizzare il punteggio.
    Nonostante a difficoltà Normale le tracce siano completabili al massimo con una manciata di tentativi, Future Tone è evidentemente pensato per suggerire un rigoroso percorso di perfezionamento: per ottenere punteggi dignitosi e raggiungere percentuali di completamento interessanti, i brani vanno metabolizzati, interiorizzati, addirittura imparati a memoria. Questo processo resta per fortuna sempre stimolante: in ogni traccia c'è una sezione più difficile che tuttavia non mette a repentaglio la performance complessiva, così che il giocatore provi ad affrontare combinazioni gradualmente più complesse senza il timore di fallire. Il sistema di istruzioni visive diventa progressivamente più facile da interpretare, e ben presto oltre alle sequenze di tasti si imparerà a tener conto della piccola lancetta che ci indica con rigore il tempo delle battute.
    Future Tone è insomma un bel rhythm game, gradevole anche se non originalissimo.
    Il completamento dei brani permetterà di guadagnare inoltre Vip Point, indispensabili per acquistare vestiti, accessori e capigliature per Miku e i suoi compagni. C'è da dire che il guardaroba di Future Tone è abbastanza vasto, pieno di costumi e con qualche chicca inaspettata (come i vestiti che strizzano l'occhio ai fan di Sonic o recuperano il look di Ulala, star dell'indimenticabile Space Channel 5). Purtroppo bisogna ammettere che, rispetto a tanti altri titoli che vedono Miku protagonista, la mancanza di una struttura in qualche maniera più stringente riduce un po' gli incentivi. Future Tone sembra insomma pensato per essere giocato "a morsi", rapsodicamente, esplorando senza rigore la sua tracklist, e divertendosi a scoprire (o riscoprire!) i brani più famosi della carriera di Miku.

    Hatsune Miku Project Diva Future Tone Hatsune Miku Project Diva Future ToneVersione Analizzata PlayStation 4Future Tone non è episodio classico dell'epopea musicale di Hatsune Miku. Manca di fatti una struttura portante ed una progressione ben scandita: due elementi a cui molti fan della vocaloid dalla chioma azzurra non riusciranno a fare a meno. Se siete assidui frequentatori del brand, insomma, fate attenzione a quello che cercate. Se tuttavia lo scorso episodio vi ha fatto arrabbiare per colpa della inspiegabile carenza di contenuti, Future Tone potrebbe farvi riappacificare con la serie: il titolo si concentra interamente sul gameplay da Rhythm Game, proponendo una selezione di brani fra le più ampie e complete di sempre. In questo senso, potrebbe essere persino un ottimo capitolo “inaugurale”, perfetto per conoscere le sonorità J-Pop associate alla idol virtuale. Nel caso in cui le esuberanze di brani, balletti e scenografie dovessero incuriosirvi, potreste persino decidere di recuperare qualcuno dei precedenti videogame dedicati alla festosa Miku.

    7.5

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