Hearthstone I Cavalieri del Trono di Ghiaccio: Recensione

Abbiamo provato a fondo I Cavalieri del Trono di Ghiaccio, nuova espansione di Hearthstone. Eccovi la nostra recensione.

Hearthstone I Cavalieri del Trono di Ghiaccio: Recensione
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  • Nel corso di questi mesi abbiamo seguito con attenzione l'evoluzione, dopo il debutto dell'Anno del Mammut del card game targato Blizzard. Una ventata di novità, per chi se le fosse perse, che si sono tradotte in un marketing più attraente, nella rotazione dei set, nella scomparsa delle Avventure così come le abbiamo conosciute sino a ora (ovvero a pagamento), in una decisa riqualificazione del formato Selvaggio lasciato da tempo alla deriva e, ovviamente, nell'introduzione di nuove meccaniche di gioco per vivacizzare un meta stagnante. In questo senso, la prima espansione del nuovo corso, ovvero Viaggio a Un'Goro, ha svolto abbastanza bene il proprio dovere (certo, non senza scatenare qualche polemica) arricchendo i nostri mazzi con le nuove carte Missioni e ulteriori effetti da utilizzare nel corso delle partite. Anche sul fronte eSport il titolo appare, in questo momento, in forma. Ne abbiamo parlato poco tempo fa, in occasione della tappa dell'HCT Spring Championship a Shanghai. Non è un mistero che Blizzard sia tra le aziende più attive in questo campo. Il colosso di Irvine si sta muovendo su più fronti per mantenere la community attiva e, soprattutto, interessata al titolo. Il reclutamento di caster capaci e l'organizzazione costante di eventi d'ogni sorta sono solo alcuni dei suoi assi nella manica. Per non parlare, rimanendo nell'alveo dell'esperienza ludica pura, di nuovi contenuti a cadenza regolare con cui mantenere vivace la scena competitiva. In questo senso, il nuovo modello di business iniziato proprio con Viaggio a Un'Goro, è andato a delinearsi con maggior precisione grazie all'arrivo del Re dei Lich alla Locanda, una visita annunciata proprio in occasione dell'evento di Shanghai.

    Chiudi, che entra freddo!

    Nei piani di Blizzard, la nuova espansione coincide esattamente con l'inizio di una stagione tutta nuova, anche sotto il profilo dei contenuti offerti ai giocatori di tutte le fasce. Ben Brode e soci, infatti, si sono imbarcati in una impresa che, all'atto pratico, appare abbastanza difficoltosa: ovvero cercare di accontentare un'utenza che, al suo interno, si presenta estremamente varia e animata da correnti di pensiero spesso diametralmente opposte.

    Tale lavoro, come dicevamo, è iniziato con il pericoloso viaggio verso l'ignoto a Un'Goro e con questa nuova espansione riesce a trovare una sorta di coerente equilibrio evolutivo. Anzitutto, le Avventure single player hanno mutato forma; si sono adattate, per così dire. Scomparsa l'alternanza con le espansioni, ora il comparto single player viene di fatto asservito a queste ultime per tratteggiarne meglio il background storico e narrativo. La scalata verso il Trono di Ghiaccio, insomma, si presenta come un deciso supporto ai nuovi innesti e consente a tutti di guadagnare non solo un Cavaliere della Morte casuale (il nuovo tipo di carta leggendaria che approfondiremo tra breve), ma anche ulteriori buste gratuite al completamento di ogni ala. Inoltre, un altro incentivo che terrà impegnati i giocatori per un po' è la possibilità di sbloccare un nuovo eroe per sostituire l'avatar del Paladino. Una volta arrivati in cima alla Corona di Ghiaccio e sconfitto il Lich King con tutte e nove le classi, infatti, potremo guadagnare il giovane Principe Arthas nel suo aspetto immacolato e lucente, ben prima che il Lich King originale si impadronisse della sua anima facendolo precipitare in un gelido oblio.

    Avventure per tutti

    Oltre al simpatico Prologo, utile giusto per avere la Leggendaria di cui sopra, abbiamo affrontato l'intera prima ala disponibile con i suoi tre boss: Sire Ossamorte (Lord Marrowgar); Faucisaure (Deathbringer Saurfang) e Dama Soffiamorte (Lady Deathwhisper).

    Traduzione dei nomi a parte, queste tre vecchie conoscenze si sono rivelate divertenti e in grado di fornire, soprattutto ai giocatori occasionali, un discreto tasso di sfida (al momento, però, manca la modalità Eroica). Noi, per batterli abbiamo usato tre mazzi costruiti ad hoc (nell'ordine: priest, warrior, priest ma nulla vieta di sperimentare con le altre classi) con strategie tese a contrastare soprattutto il loro potere Eroe. Tra qualche giorno arriverà la seconda ala, con tre nuovi boss e infine lui, il Lich King, ad attenderci sulla sommità di Icecrown. Ora, questa strategia di pubblicazione ci pare tutto sommato azzeccata e "innovativa" rispetto al passato. Qualche dubbio, comunque, rimane. In questo senso, dobbiamo soppesare proprio tutto: dall'adeguamento (per eccesso) del prezzo delle buste al fatto che Avventure, così strutturate, non danno il medesimo quantitativo di carte che tutti i giocatori, all'epoca in cui erano a pagamento, potevano guadagnare portandole a termine.

    Inoltre, nonostante le buste regalo elargite, rimane di tutta evidenza come 135 nuove carte a distanza di pochi mesi dalla precedente infornata possa indubbiamente rappresentare uno scoglio per quegli utenti che faticano a tenere il passo. Ed è anche per questo motivo che Hearthstone, come abbiamo ricordato in occasione della recensione di Viaggio a Un'Goro, sta inevitabilmente virando verso un'esperienza tesa al calcolo matematico che, se ce lo consentite, sta "intossicando" le discussioni di una community che spesso appare con i nervi leggermente tesi. Blizzard, soprattutto dopo i malumori nati per via dell'eccessiva quantità di doppioni che si trovavano nelle buste, è corsa ai riparti cercando di rivedere e sistemare il drop dei pacchetti. Sbustando i pacchetti de I Cavalieri del Trono di Ghiaccio ci è sembrato che le cose siano leggermente migliorate, ma può essere anche la classica fortuna soggettiva.

    135 gradi sotto zero

    Ad ogni buon conto (e tornando al tema della nostra disamina), le 135 nuove carte non potevano che giungere ricolme di Zombie, ghoul, una ricca congerie di immondi abomini e tanti servitori dell'Oscuro Signore, pronti solo ad arricchire i nostri mazzi con gli effetti più disparati. In particolare, vi sono alcuni nuovi innesti che hanno contribuito ad un nuovo (stranamente lento) mutamento del meta, tutt'ora in evoluzione. Alcuni archetipi, comunque, stanno emergendo con prepotenza, come il Druido infetto, lo Sciamano e il Warlock che, speriamo, torni in forma. Per ciò che attiene alle novità, stiamo ovviamente parlando delle nove Leggendarie di classe le quali vanno a sostituire l'eroe originale con la propria controparte non morta. Un nuovo Grido di Battaglia con effetti inediti quando il Cavaliere della Morte fa il suo ingresso nel campo di battaglia, cinque punti Armatura e un potente Potere Eroe, ovviamente a tema. I nuovi eroi non morti e le altre Leggendarie (che possono vantare, tra le loro fila anche lo stesso Lich King) sono entrati di diritto nei deck dei giocatori iniziando a girare in ladder. E funzionano.

    Nel corso di questi giorni sono emersi alcuni potenziali meta king: Malfurion l'Infetto, prima di tutto, e poi proprio il Lich King in persona, grazie principalmente al suo effetto che si attiva alla fine di ogni turno. Non sottovalutiamo, ovviamente molte altre ottime carte presenti nell'espansione (come Servitù Eterna, per il priest) le quali potrebbero favorire finalmente la nascita di nuove strategie e combinazioni, nonché ridare dignità a classi finite in fondo alla lista delle preferenze (in questo momento stiamo pensando all'Hunter, con il nuovo interessante archetipo Secret). In linea con la natura dell'espansione non manca, poi, un effetto di cui alcune carte sono dotate che, in realtà, esisteva già sotto altro nome: Furto Vitale. Esso, in buona sostanza rigenera Salute all'eroe pari ai danni inflitti dalla creatura che possiede tale abilità. Al contrario di quanto avviene in TES Legends con Prosciugamento, la salute degli eroi non può ovviamente "sovraccaricarsi" oltre i trenta punti. In generale, e per la maggior parte, le carte presenti ne I Cavalieri del Trono di Ghiaccio ci sono sembrate realmente utili ad uno scopo e ben studiate, con pochi casi di carte "riempitivo" rispetto ad alcune espansioni precedenti.

    Hearthstone: Cavalieri del Trono di Ghiaccio Hearthstone: Cavalieri del Trono di GhiaccioVersione Analizzata PCI Cavalieri del Trono di Ghiaccio danno finalmente avvio alla nuova stagione competitiva del card game targato Blizzard, dopo una primavera dominata dalle bestie e dagli Elementali del Cratere di Un'Goro. La nuova espansione, la seconda dopo la piccola rivoluzione avviata con l'Anno del Mammut, si pone come uno step ulteriore per la completa definizione dei piani del colosso di Irvine, a partire dalla pubblicazione delle Avventure single player. Ora queste non godono più di una loro indipendenza, ma vengono asservite (e rese gratuite per tutti) alla necessità di delineare e contestualizzare il background della stessa espansione. Se, da un lato la scelta può essere vista come un'opportunità per godere di contenuti e ricompense gratuite, dall'altro però priva i giocatori di quel discreto gruzzoletto di carte sicure che potevano vantare alla fine di ogni avventura. Al di là di questo, le 135 nuove carte di questa espansione cercano di portare un'ulteriore ventata d'aria fresca (proveniente in questo caso dal Northrend) favorendo la nascita - comunque, sembra, non così rapida come avvenuto dopo Viaggio a Un'Goro - di nuovi archetipi come il druido infetto, lo shaman e il warlock. I nuovi Cavalieri della Morte funzionano bene e si sono già accasati nei principali mazzi che girano per la ladder, mentre Furto Vitale non è altro che la rivisitazione di una meccanica già esistente e ora sfruttata a dovere. Staremo a vedere nelle prossime settimane come si assesterà il meta; in ogni caso - se sfrondata dai dubbi già emersi dopo Un'Goro e indipendenti dalla qualità della produzione singolarmente considerata - I Cavalieri del Trono di Ghiaccio rimane un'espansione di ottima fattura.

    8

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