Recensione Hearthstone: Massiccio Roccianera

Dopo Goblin Vs Gnomi Blizzard ci propone una nuova espansione per il suo Trading Card Game. Un'avventura ben strutturata ed un set di nuove carte che i patiti del PvP non possono lasciarsi sfuggire.

Recensione Hearthstone: Massiccio Roccianera
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  • Riuscire a imporsi in un mercato così esigente come quello dei giochi di carte collezionabili non era un compito facile, ma è ormai chiaro agli occhi di tutti che Hearthstone, con i suoi oltre 20 milioni di giocatori, ha colto nel segno, diventando un nuovo punto di riferimento per il genere. Dopo aver affrontato i pericoli della necropoli di Naxxramas e dopo aver preso parte all'eterno conflitto tra Goblin e Gnomi, Blizzard ci propone una nuova avventura, che ci condurrà in un luogo ben noto ai veterani di World of Warcraft: il terribile Massiccio Roccianera.
    Nel corso delle ultime settimane abbiamo avuto modo di fronteggiare le interessanti sfide di cui il pacchetto si compone, facendoci largo tra draghi, elementali e stregoni di vario genere, abbattendo i nostri avversari una mano dopo l'altra. Proprio negli ultimi giorni è stata aperta l'ultima ala dell'espansione, che ci ha dato la possibilità di affrontare il temibile Nefarian e di esprimere un giudizio complessivo su quest'ultima fatica targata Blizzard. Preparatevi a sentire molto, molto caldo, perché il ruggito della montagna non promette nulla di buono...

    IL POTERE DEL MAGMA

    La struttura di questo contenuto aggiuntivo (venduto a 21.99€ o acquistabile tramite 700 gold per ala, 3500 in totale) ricalca alla perfezione quella del sopracitato Naxxramas, offrendo al giocatore tre attività fra cui scegliere: modalità normale, sfide di classe e modalità eroica. La storia della campagna principale è ben strutturata e ricalca quanto già visto nell'omonimo Raid di World of Warcraft, risultando non solo godibile, ma anche avvincente e coinvolgente, soprattutto grazie alle ottime scelte di dialogo e all'impeccabile doppiaggio in italiano. Ogni sfida è un vero e proprio "siparietto" che prende forma davanti ai nostri occhi, con vivaci scambi di battute che alle volte ci hanno fatto dimenticare di stare affrontando una partita a carte e non un normale gioco di ruolo. Una caratteristica sicuramente non fondamentale ai fini dell'endgame, ma indicativa della cura che, ancora una volta, Blizzard ripone nei propri titoli su tutti i versanti.
    Originalità e freschezza anche per le dinamiche implementate nelle 17 sfide, che, salvo alcune eccezioni, sono ben caratterizzate e, pur non offrendo un coefficiente di difficoltà particolarmente elevato (almeno a livello normale), costringono il giocatore a modificare il proprio mazzo in base ai singoli poteri dei boss. Tante saranno le situazioni con cui confrontarsi: 1 solo punto mana a testa e carte dal costo minimo; una carta da non attaccare per non subire 30 danni all'istante; consumare tutto il proprio mana per non subire 5 danni a turno; attacco e difesa scambiati appena schierato un servitore, e tante altre ancora. Escludendo l'ultimo boss, che rispetto agli altri ci ha creato non pochi problemi, l'intera avventura sembra costruita per andare incontro anche alle esigenze dei giocatori meno esperti, che potranno ottenere carte potenti con uno sforzo relativamente basso.

    Di tutto rispetto invece l'immancabile modalità eroica, una vera perla per tutti i giocatori più esperti che vorranno aggiungere un altro dorso dei deck alla propria, preziosa, collezione, andando a scontrarsi con forze ben peggiori rispetto a quanto visto in Naxxramas. Non solo alcuni nemici avranno più vita, ma i poteri speciali saranno più forti e l'intelligenza artificiale più raffinata, così che sarà necessario costruire dei mazzi estremamente potenti e giocarli in maniera impeccabile (senza dimenticare quell'immancabile pizzico di fortuna che farà sempre la differenza). Completano l'offerta le 9 sfide di classe, decisamente più accessibili, con un'ulteriore ricompensa in carte che renderà felici giocatori più e meno esperti. In questo caso non sarà lasciata alcuna libertà al duellante, che dovrà cavarsela con dei mazzi precostituiti, ma che proprio in forza di ciò potrà godersi la sfida senza preoccuparsi troppo di tutta la fase di preparazione del deck, cercando di comprendere e sfruttare alcune combinazioni particolarmente vantaggiose.

    L'ALBA DI UNA NUOVA ERA

    Alla luce dell'indubbia qualità delle sfide che questa nuova avventura per Hearthstone ci ha offerto, nulla di meno potevamo aspettarci sul fronte delle ricompense ottenibili, ossia del set di carte a disposizione di chi porterà a termine tutto il contenuto. Il quantitativo totale delle nuove carte ammonta a 31: 8 comuni, 18 di classe e 5 leggendarie, segno di come gli sviluppatori abbiano preferito dare il doppio dello spazio alle carte specifiche per i singoli eroi rispetto a quanto visto in Naxxramas. Molte di queste ci sono sembrate utili a "cambiare le carte in tavola" (perdonateci il pessimo gioco di parole) tra i deck già esistenti, come nel caso di Capobanda Imp (3/2/4 che quando subisce danno evoca un Imp 1/1, utile nei mazzi zoo da Stregone), Destafiamme (3/2/4 che infligge 2 danni casualmente tra i nemici ogni volta che si lancia una magia, da usare nei mazzi Tempo-Mage) o Consorte del Drago (5/5/5 con Grido di Battaglia che riduce di 2 il costo del prossimo Drago, per i nuovi mazzi Drago da Paladino).

    Pur essendo presto per esprimere un giudizio così radicale, i cambiamenti più importanti arrivano invece da alcune carte disponibili per tutti gli eroi, che fin da subito si sono imposte nella community quasi come accadde all'epoca con il Ragno Infestato e Sputafango. Prima su tutte la carta Thaurissan, una 6/5/5 che alla fine del turno riduce di 1 il costo di tutte le carte che abbiamo in mano, dando la possibilità di tornare a giocare gli ormai perduti mazzi Combo, abbandonati in favore dei più versatili Aggro e Control. Il Cliente Torvo, una 5/3/3 che quando subisce danni non letali evoca un suo clone, è un vero e proprio incubo per coloro che temono il riempimento veloce del campo avversario. Infine Cromaggus, è una 8/6/8 che fa pescare una seconda copia della carta di ogni draw, aumentando oltre il limite le carte a disposizione e riempiendoci rapidamente (a volte anche troppo) di scelte disponibili. Quest'ultima creatura peraltro è solo uno dei Draghi introdotti da Massiccio Roccianera, un tipo di servitore su cui alcune classi potranno costruire deck tematici andando ad ampliare ulteriormente la già ricca offerta di base. Una possibilità questa di cui si era sentita la mancanza in Naxxramas, che all'effettivo permetteva di aggiornare i propri mazzi, ma non di crearne di nuovi.
    Molta carne al fuoco quindi, che potrà essere compresa con maggiore profondità solo nei prossimi mesi, quando nei tornei e nelle stagioni i giocatori riusciranno a ottenere il massimo da queste carte aggiuntive e a trarne un bilancio sull'effettiva utilità. Certo è che, come accadde con la passata avventura, alcune carte di Massiccio Roccianera è inevitabile diventino fondamentali per chi si cimenta nel PvP, creando di fatto una disparità tra coloro che dispongono o meno di tale contenuto. È pur vero che in linea teorica è tutto acquistabile tramite gold, ma la spesa complessiva potrebbe diventare proibitiva per un giocatore meno dedito ad accumulare monete, che si vedrebbe obbligato ad affidarsi al proprio portafoglio onde evitare di rimanere indietro rispetto alla maggioranza degli sfidanti online. In termini assoluti il prezzo rimane comunque abbastanza alto anche considerando il buon quantitativo di contenuti a disposizione e la loro qualità, portandoci a consigliarne l'acquisto più a coloro che sanno di poter sfruttare appieno le carte bonus ottenibili dalle sfide, che non a chi vuole semplicemente divertirsi in single player.

    Hearthstone: Massiccio Roccianera Hearthstone: Massiccio RoccianeraVersione Analizzata PCMassiccio Roccianera è l’avventura di Hearthstone che tutti aspettavamo: una campagna avvincente, delle ottime ricompense e un ampliamento delle possibilità di gioco. La varietà delle sfide e la simpatia dei personaggi da affrontare un’ala dopo l’altra sono letteralmente irresistibili e sarà veramente difficile non lasciarsi coinvolgere dalla magia dell’ambientazione di World of Warcraft. Tutto è stato curato nei minimi dettagli e in verità non ci sono particolari motivi per cui un giocatore dovrebbe privarsi di tale contenuto aggiuntivo. Il prezzo per qualcuno potrà sembrare eccessivo, ma è difficile bacchettare Blizzard, se si considerano le ore di divertimento che Hearthstone continua a regalarci da oltre un anno. Nella speranza di assistere ad altri miglioramenti più “strutturali” in futuro, come l’introduzione di ricompense stagionali che vadano oltre il semplice dorso a livello 20, non possiamo far altro che ritenerci più che soddisfatti e protenderci verso la futura espansione che, speriamo, continui a rendere stimolante questo vero e proprio fenomeno videoludico contemporaneo.

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