Recensione Judge Dredd: Dredd vs Death

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Recensione Judge Dredd: Dredd vs Death
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Io sono la LEGGE

Era il
1977 quando John Wagner, fumettista della 2000AD comics, ideò insieme a Pat
Mills un nuovo fumetto che avrebbe avuto un enorme successo (soprattutto in
America) negli anni successivi. Un giustiziere futuristico dal misterioso
passato, bardato di un'armatura lucente, un casco metallico a cingerne il
capo... era nato Dredd, la legge. L'idea di una megalopoli in preda al crimine,
in cui un gruppo di uomini, i Giudici, avevano la facoltà di arrestare,
giudicare e processare immediatamente i malviventi, fu sicuramente un'idea
vincente, tanto da portare Danny Cannon a dirigere nel 1995 un film d'azione
ricco di effetti speciali con Sylvester Stallone che ebbe un discreto seguito:
Dredd, la legge sono io. Il 1995 fu, quindi, l'anno della consacrazione per il
fumetto della 2000AD, e fu subito Dredd-mania. Nel mondo dei videogiochi Judge
Dredd debutta nel 1987 su Commodore 64, in un action game bidimensionale firmato
Melbourne House. Da allora sono state molte le piattaforme ad ospitare la figura
di Dredd (Gameboy, SuperNintendo, GameGear, MegaDrive, PC, Playstation ed un
paio di coin-op in sala giochi), ma in nessun caso si è mai gridato al miracolo.
Saranno cambiate le cose nell'ultima creazione dei Rebellion, Dredd vs
Death?

Grosso
guaio a MegaCity

MegaCity One è una metropoli con più di 400 milioni di abitanti,
strutturata in molteplici livelli. Il crimine dilaga. Nel corso degli anni il
vecchio sistema giuridico si è rivelato del tutto inefficace, tanto da portare
alla costituzione dei Giudici, soldati perfettamente addestrati nell'arte della
guerriglia urbana in grado di giudicare immediatamente il criminale arrestato, e
la sua sentenza era legge. Tutto sembrava andare per il migliore dei modi, fino
alla comparsa dei Giudici Oscuri, creature senza scrupolo provenienti da un
pianeta simile alla Terra, in una dimensione parallela. Capeggiati da Judge
Death, costoro consideravano la vita stessa un crimine, dato che i crimini
venivano compiuti dagli esseri umani. Questa interpretazione della giustizia
divenne presto una fede, e gli adoratori del Culto di Death fondarono una setta
criminale con l'obiettivo di aiutare Death nella lotta contro i Giudici. I
piani dei Dark Judge furono sventati da Dredd ed Anderson, paladini del
Consiglio, e nonostante il corpo di Death ed i suoi luogotenenti (Mortis, Fire e
Fear) fosse stato annientato, essi continuarono a sopravvivere in forma eterea,
relegati in uno speciale super-penitenziario. Chissà cosa potrebbe mai accadere
a MegaCity One se i Giudici Oscuri riuscissero mai a liberarsi...

Graficamente parlando

Davvero
nulla da dire, sebbene Dredd vs Death non sia ottimizzato per la console verde
Microsoft (essendo sviluppato per tutte le piattaforme), il lavoro dei Rebellion
è sicuramente al di sopra della media. In linea di massima i vari personaggi
sono ben dettagliati (ad eccezione delle uniformi dei Giudici che sembrano il
frutto di uno sviluppo sbrigativo) e dotati di animazioni realistiche,
dall'ondeggiare fastidioso dei non-morti all'avanzare agile dei vampiri.
Seppur buono, il comparto grafico non è ovviamente esente da difetti: c'è da
dire infatti che alcune superfici potrebbero risultare poco credibili, quali ad
esempio alcune piastre metalliche un po' troppo riflettenti; e le armi potevano
essere caratterizzate sicuramente meglio (il "legislatore" è alquanto spartano).
Il framerate rimane solido anche in condizioni di mischie furiose, con qualche
sporadico calo in occasione delle esplosioni. Insomma, nessun miracolo ma a
tratti spettacolare.

Il Sonoro

Per quanto concerne il comparto audio Dredd vs Death si
attesta a buoni livelli. Musiche hard-core ed heavy metal si alternano a momenti
di silenzio assoluto (la calma prima della tempesta...) nelle fasi più
concitate. La colonna sonora, pur non essendo di primissimo ordine, si presta
molto bene al ritmo incalzante dei vari livelli, ed in alcuni casi è
fondamentale nel creare tensione. I dialoghi sono interamente doppiati in
italiano - la voce di Joe Dredd è rude quel tanto che basta - così come i testi,
inoltre è presente il supporto per il Dolby Digital 5.1, sebbene non sia
sfruttato nel migliore dei modi.

Uno scontro
epocale

Innanzitutto c'è da premettere che Judge
Dredd: Dredd vs Death è uno shooter in soggettiva con il classico hud per le
informazioni sullo stato vitale, munizioni e via discorrendo, anche se, come
vedremo più avanti, non si tratta del solito sparatutto. Dalla prima missione
all'ultima vestiremo i panni di Joe Dredd (e Rico nel caso in cui decidessimo
di giocare insieme ad un amico in split-screen) nella sua lotta personale al
crimine. Dal menù principale sarà possibile scegliere tra varie modalità tra cui
"Storia", vera essenza del gioco. Dopo la selezione della difficoltà sarà
possibile, com'è d'uopo in giochi di questo tipo, partire dall'accademia, in
cui un breve addestramento renderà più immediato l'approccio ai comandi di
gioco, oppure per i giocatori più smaliziati fare sul serio fin da subito
saltando i preliminari. L'arma principale a disposizione di Dredd sarà il
Legislatore, una pistola multifunzione in grado di sparare proiettili di entità
diversa a seconda delle necessità, ma nei vari livelli sarà comunque possibile
raccogliere anche delle armi secondarie che, soprattutto quando il Legislatore
sarà a corto di munizioni, si riveleranno un vero toccasana. Sarà fondamentale,
ad ogni modo, valutare la tattica migliore per i vari nemici che cercheranno di
fermare il nostro incedere, dato che non saranno molte le ricariche che
troveremo in giro per la città, e nel caso del Legislatore alcuni tipi di
proiettili (alto potenziale, incendiario etc. etc.) porteranno all'esaurirsi
delle munizioni in breve tempo. Come detto all'inizio, Dredd vs Death non è il
canonico shooter in cui si può andare in giro sparando all'impazzata, in quanto
il nostro primo dovere sarà far rispettare la legge e non massacrare
indiscriminatamente. A valutare la nostra condotta è presente nell'hud la barra
dell'indicatore legale, il cui livello aumenterà se riusciremo ad arrestare dei
criminali o salvare dei civili, ma scenderà inesorabilmente se ci comporteremo
come coloro che combattiamo. Una volta che il livello dell'indicatore legale
avrà toccato il limite inferiore la missione sarà considerata fallita, ed una
squadra di Giudici verrà a farci la festa. Qual è, dunque, il giusto
atteggiamento da mantenere? Tramite la pressione di un pulsante il nostro Dredd
intimerà all'avversario di arrendersi (ad eccezione di zombie e vampiri che è
meglio liquidare il prima possibile), e solo nel caso in cui si attentasse alla
nostra vita avremmo il via libera a fare fuoco, scegliendo se è il caso di
procedere al disarmo, e quindi all'arresto, oppure crivellare di colpi senza
pietà. Alla fine di ogni livello ci verrà assegnata una valutazione,
fondamentale per sbloccare alcune feature bonus di cui parleremo in seguito.
L'IA dei nemici è complessivamente buona, sebbene non ci sia un incremento
esponenziale della difficoltà man mano che progrediremo nella storia, quanto un
semplice aumento di numero che metterà ugualmente a dura prova la nostra
abilità. Unica menzione negativa va allo scontro con il boss finale che, una
volta capito cosa bisogna fare, si liquida in pochi minuti.

In quattro è ancora meglio

Nonostante il
gioco nella modalità Storia non sia particolarmente longevo (in una decina
d'ore può essere portato a termine a difficoltà normale), c'è un'interessante
sezione multigiocatore che lo rende praticamente infinito in compagnia di amici.
Le 10 diverse tipologie di gioco previste - Guerra tra blocchi, Cacciatore di
taglie, Deathmatch singolo/a squadre, Eliminazione singolo/a squadre, Spia,
Giudici contro Perp, Contrabbandiere, Ladro, Raid anti-umpty, Vampiro -
garantiscono infatti una buona dose di divertimento, ed in base alle valutazioni
ottenute nei vari livelli della modalità principale ci saranno più o meno
personaggi selezionabili, arene giocabili e via dicendo. Esattamente come in
Timesplitters 2 è un vero peccato non sia supportato il servizio Xbox Live!, che
avrebbe reso Dredd vs Death un titolo da non perdere.

Conclusioni

Tirando le somme Judge
Dredd: Dredd vs Death è sicuramente un titolo di buona fattura, sebbene ignorato
dai più. Personalmente lo consiglio a coloro che cercano uno shooter in
soggettiva divertente sia da soli che in multiplayer con gli amici, adatto anche
a chi non ama particolarmente il film o il fumetto. Se poi consideriamo che al
momento in cui viene scritta questa recensione il prezzo consigliato è stato
abbassato a 29 euro, vestire i panni del mitico Dredd potrebbe essere un'ottima
scelta anche solo per sentir dire "IO SONO LA LEGGE".

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