Recensione Kessen 3

Strategia e Azione nel Giappone feudale

Recensione Kessen 3
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Disponibile per
  • PS2
  • Se la vostra passione di sempre è comandare milizie d'assalto armate di textures e poligoni attraverso scenari virtuali, difficilmente potrete aver dimenticato Kessen, il gioco di strategia della Koei che, quasi contemporaneamente all'uscita della PS2, ci proiettò a spaccare ossa sui campi di battaglia del Giappone feudale.
    Da allora ne è passata di acqua sotto ai ponti e, oltre al sequel del 2001, in casa Koei hanno affinato le armi nell’arte della guerra sfornando celebri titoli e saghe belliche quali Samurai Warriors, Dynasty Warriors, Crimson Sea, Mystic Heroes. E' evidente perciò che, dopo 4 anni di silenzio, la notizia dell'uscita di un nuovo Kessen ci abbia fatto trepidare non poco.

    La Storia

    Le novità in questo terzo capitolo sono molteplici: tanto per cominciare la trama, ben curata ed efficace nell'immergerci nella storia giapponese, costituisce senza dubbio uno dei punti forti del gioco. Chiusa la parentesi cinese di Kessen II, in questo terzo capitolo si torna a mozzar teste in Giappone. Questa volta seguiamo l'ascesa dello storico condottiero Oda Nobunaga, che nella seconda metà del XV secolo tentò niente di meno che di unificare il Giappone, allora diviso in stati belligeranti comandati dai temibili daimyo: i signori della guerra.
    A dire il vero, come evinciamo subito dalla presentazione, al nostro eroe andò a finire male, ma alla Koei hanno comunque pensato bene di offrirgli una possibilità di riscatto invitandoci a riscriverne la storia, e noi accettiamo senza farcelo dire due volte.

    Gameplay: realmente un gioco di strategia?

    Premesso che il gioco consiste ancora, com’è stato in passato, nel guidare le truppe dell’eroe di turno, una volta superate le sequenze iniziali, la prima cosa che salta all'occhio è certamente il nuovo Group Control Engine, che permette effettivamente di muoversi col proprio esercito attraverso i ben 50 campi di battaglia (più del doppio rispetto ai suoi due predecessori) disseminati per una numero complessivo di 13 capitoli di gioco.
    In secondo luogo, dopo esserci immancabilmente cimentati in un tutorial alquanto noioso ed aver superato le prime due o tre semplicissime battaglie introduttive, abbandoniamo finalmente il tedio iniziale per scoprire che la giocabilità, pur non potendo essere certamente definita "intuitiva", risulta comunque molto buona e che il gioco, inaspettatamente, non è un puro titolo di strategia in tempo reale, ma presenta altresì più di qualche interessante condimento d’azione e gioco di ruolo.
    Per farla breve, oltre a posizionare le nostre truppe sulla cartina, impartire ordini a tavolino, trovare le strategie vincenti, equipaggiare i nostri generali comprando armi, armature, cavalli ecc, saremo tenuti a scendere effettivamente in battaglia per guidare il nostro esercito e con esso le truppe alleate attraverso veri e propri scontri epici e battaglie campali.
    Ciò sarà facilmente possibile cambiando rapidamente con L2 il generale che impersoniamo, supportati dall'intelligenza artificiale del computer che ci permetterà di passare da uno squadrone all'altro senza il terrore che nel frattempo le nostre truppe "incustodite" vengano miseramente massacrate (o che rimangano con le mani in mano a guardarci mentre i nemici fanno a pezzi il nostro esercito attuale!).
    Inoltre, fronteggiando il nemico di turno, ci troveremo non di rado nella pura modalità arcade "rampage" (furia) ad impersonare Oda Nobunaga o un altro dei nostri valorosi (e piuttosto scalcagnati) alleati, durante brevi parentesi che ci vedranno protagonisti di vere e proprie azioni individuali. Il loro scopo sarà di dare un po' di respiro al nostro esercito portando da soli scompiglio tra le fila nemiche, uccidendo il maggior numero di samurai e attentando alla vita del loro generale. A quanto detto, si aggiunga che ogni condottiero salirà di livello e acquisterà man mano varie e sfiziose skills da utilizzare in combattimento, come in ogni rpg che si rispetti.
    Durante lo scontro vero e proprio, l’interfaccia a metà tra azione e strategia consente di portare delle cariche di sfondamento, attacchi semplici, brevi combo, riorganizzare le proprie file e, se messi alle strette, fuggire dalla mischia o chiamare in soccorso le truppe di supporto che abbiamo precedentemente schierato: il tutto, volendo, senza dover necessariamente interrompere l’azione di gioco ricorrendo al menu strategico.

    Infine posto che, nonostante l'evidente ripetitività dello schema di gioco, l'appeal di Kessen III aumenta di pari passo con la potenza del nostro esercito e l'importanza delle gesta di cui siamo protagonisti, l'effettiva necessità di elaborare una strategia vincente e di equipaggiare e selezionare le truppe di volta in volta più appropriate resta decisamente dubbia, sopratutto nei primi capitoli, confermandoci che la componente arcade in questo titolo è più presente che mai.
    Ciò comunque, a ben vedere, può costituire sia una felice trovata, sia una delusione per i puristi della strategia.

    Grafica e Sonoro

    Dal punto di tecnico, Kessen III sfrutta una versione migliorata del motore grafico dei vari Dynasty Warriors, che si rivela più che funzionale al gioco, considerato anche il numero di modelli intenti a precipitarsi in ogni dove e a scannarsi ferocemente. Il nuovo gameplay purtroppo ci costringe a dire addio ai dettagli delle armature dei singoli soldati visti in Kessen II, ma di questa mancanza beneficiano gli ottimi modelli dei generali. Gli scenari variano a seconda delle regioni in cui condurrete le truppe e sono tutti piuttosto gradevoli, anche se limitati dal solito comprensibile espediente del fogging (la cara vecchia nebbiolina), che pur non restringendo eccessivamente la visuale, talvolta rischia, insieme ad metodo di gestione della telecamera piuttosto grossolano (o dovrei dire praticamente inesistente?!), di farci sbattere il muso contro un plotone nemico prima di avere avuto il tempo di prepararci, o peggio di lasciare il fianco scoperto (ragion per cui è fondamentale muoversi guardando l'immancabile mappa-radar in alto a destra).
    Una limitazione meno accettabile è invece costituita dalle animazioni: invero piuttosto scarne, sia durante le battaglie, sia durante gli scontri "rampage", ma che in effetti risulterebbero più che ottime nel contesto di un gioco di unica e pura strategia.
    Ad ogni modo la grafica non spicca mai per grosse mancanze e persino il bad clipping dei modelli che si compenetrano l'uno nell'altro durante i combattimenti non ci crea grandi difficoltà né ci lascia particolarmente contrariati.
    Si aggiungano come nota positiva le oltre due ore di ottime sequenze video firmate da Reijiro Koruko, accompagnate da sottotitoli e disponibili sia nel doppiaggio giapponese (impedibile!), sia in quello americano, le quali fanno sì che ci si getti nella mischia col giusto spirito cavalleresco, una volta resi effettivamente partecipi della trama.

    Niente da segnalare invece dal punto di vista della colonna sonora durante il gioco vero e proprio, la quale ci accompagna attraverso le nostre scorribande per l'arcipelago giapponese con anonimi motivi marziali di sottofondo (a tratti sembrerà più di giocare a un gioco del signore degli anelli...) ed immancabili urla di battaglia, scalpitii di zoccoli e clangore di armi.

    Kessen 3 Kessen 3Versione Analizzata PlayStation 2Un buon gioco che però non eccelle nè entusiasma. Consigliato sopratutto ai cultori del genere e agli immancabili appassionati di Storia Giapponese.

    7.0

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