Recensione Kirby: Canvas Curse

Kirby debutta su DS... e rotola in forma più smagliante che mai!

Recensione Kirby: Canvas Curse
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  • DS
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    Ai tempi della "guerra" tra Snes e Genesis, i principali rappresentanti delle due case erano il baffuto idraulico ed il porcospino blu.
    Ogni nuova console che volesse immettersi sul mercato, aveva necessitá della cosiddetta "Mascotte", un personaggio insomma che potesse rappresentarla.
    In molti ci hanno tentato ma in pochi sono riusciti, mentre la Nintendo, non solo è riuscita a far restare sulla cresta dell'onda la sua mascotte principale, il baffuto Mario, ma ha anche dato vita a tanti altri nomi che sono indissolubilmente legati alla grande N: Link, Samus Aran e naturalmente quella buffa palletta rosa di nome Kirby.
    Mentre ancora gli altri componenti del gruppo cercano di fare il loro ingresso trionfale (senza tenere conto del rifacimento di Mario 64 o della demo di Metroid), Kirby decide di dar bella mostra di sé sulla nuova console Nintendo.

    Platform col pennino? Perché no!

    Per chi non conoscesse affatto il personaggio di Kirby, basti dire che è il protagonista di un'avventura platform, ambientata sempre in incantevoli scenari dai mille colori, in cui la nostra palletta rosa, ingoiando nemici, ne acquisisce di volta in volta i poteri per poter portare a termine il quadro. Ciò che lo ha sempre differenziato dalla massa è la sua ambientazione e il modo in cui i poteri acquisiti, facilissimi da perdere, vadano sfruttati nel miglior modo possibile per trovare tutti i possibili percorsi del gioco.
    Naturalmente, nella sua trasposizione su DS, il gioco non poteva discostarsi dalla sua natura, per cui ci troviamo di fronte ad un platform in cui manovreremo un Kirby piú arrotondato del solito, in un'avventura che per certi versi si discosta parecchio dai canoni tipici della serie.

    Yoshi insegna

    Nel gioco Kirby è trasformato in una pallina rotolante, che dovremo guidare disegnando i percorsi con il nostro pennino. Vi ricorda qualcosa? Sebbene l'idea sia estremamente simile a quella di Yoshi, il gioco se ne discosta parecchio.
    Innanzitutto il moto di Kirby non è perpetuo nella stessa direzione, come avveniva con Yoshi. Si può farlo andare sia verso destra che verso sinistra, e si può, con un pó di abilitá, riuscire ad arrestarne il cammino. Il nostro paffuto amico, trasformato in pallina, gode di una ottima fisicitá nei movimenti, per cui dovremo stare attenti alla sua natura gommosa ed alle sua accelerazioni o rallentamenti.
    Un'altra differenza sta nel fatto che la linea per disegnare i percorsi va usata con parsimonia in quanto ha bisogno di ricaricarsi. Per farlo più velocemente è necessario toccare il suolo.
    Ultima ma importante differenza sta nel fatto che, mentre Yoshi era, per così dire, un gioco a punti, i cui percorsi random rendevano comunque la sfida sempre diversa, Kirby presenta una classica sfida a livelli, che vanno da una difficoltá bassa nei primi livelli, ad una maggiore in quelli successivi.

    Ed io che faccio?

    Purtroppo, nelle prime fasi di gioco, il gioco risulta troppo facile.
    Le principali caratteristiche del gioco, oltre al fatto che bisogna disegnare il percorso, stanno nello stordire i nemici, in maniera tale che il contatto con Kirby danneggi loro e non noi, nella distruzione di alcuni blocchi nello scenario per aprirvi o crearvi dei percorsi e nella creazione, tramite la linea del percorso, di alcune barriere che possano proteggervi da attacchi a lungo raggio da parte dei nemici.
    Purtroppo, di queste caratteristiche, ne dovrete fare realmente utilizzo solo nelle fasi molto avanzate del gioco in quanto, fino alla metá, vi sembrerá di giocare ad un grosso tutorial, in cui molte sezioni saranno guidate, senza che voi dobbiate fare alcunché. La vera sfida inizia piú avanti, ma qualcuno potrebbe avere archiviato il titolo come "gioco per bambini" prima di aver ottenuto delle vere soddisfazioni.
    Un tasso di sfida piú bilanciato e tendente verso l'alto avrebbe sicuramente giovato al titolo, anche se, nelle fasi finali, o nel tentativo di ottenere certi premi, il tasso di sfida diventa troppo elevato, rischiando di arrecare frustrazione.

    La sfida dei boss

    Il DS soffre purtroppo di quella che potrebbe essere chiamata "la sindrome del minigioco".
    Ogni casa tende a strutturare i giochi, o ad inserirli per forza, sotto forma di minigiochi.
    Se Yoshi appariva tutto come un grosso minigioco, Kirby, che riprende i canoni tipici dei platform, livelli diversi che si susseguono, difficoltá crescente, uno straccio di trama, come poteva fare ad inserire dei minigiochi?
    Naturalmente con la sfida dei boss.
    Dopo aver completato una zona, verrá chiesto quale boss si desideri affrontare. Sono tre in tutto, e partono da un livello di dificoltá base. Dopo che lo si sconfigge, potrá e dovrá essere riaffrontato ad un livello di difficoltá maggiore, oppure optare per gli altri boss.
    Le sfide proposte rappresentato un livello in cui kirby vola ad oltranza, sbattendo contro le pareti e modificando la sua traiettoria. Noi potremo intervenire disegnando delle pareti temporanee.
    La seconda sfida è una corsa il cui percorso dovrá essere disegnato col pennino. Kirby correrá su una sorta di rotaia che dovremo disegnare per lui, permettendogli di raccogliere bonus e di evitare gli ostacoli che si frappongono alla meta.
    L'ultima sfida consiste nell'unire una serie di punti per formare un disegno nel più breve tempo possibile.
    Sebbene questi giochi siano una variante, spezzano il ritmo di gioco e, soprattutto dopo essere arrivati al cospetto del boss finale del gioco, contro cui si dovrá combattere secondo le regole del gioco, rimane un pó di amaro in bocca per delle sfide con i boss che potevano essere di gran lunga piú divertente dei soliti minigiochi.

    Attenti al colesterolo!

    Come sempre i giochi di Kirby sono caratterizzati da grafica e suoni dai toni molto dolci, onirici.
    Qui la Nintendo si è superata, catapultando Kirby in un mondo che appare disegnato con i pastelli.
    Le ambientazioni di gioco sono colorate e vivaci (eccezion fatta per quelle dall'aspetto più high-tech dai toni piú grigi ed in contrasto con il resto del gioco) e nemici ed oggetti sembrano un tutt'uno con questo mondo.
    Lo sfondo, sempre distante, dà colore al mondo senza però rischiare di confondere il giocatore.
    Le musiche che accompagnano le fasi di gioco non spiccano per particolare fascino, ma nemmeno infastidiscono il giocatore.
    Gli effetti sonori invece appaiono poveri. Pochi suoni e quasi sempre uguali.
    La cosa piú strabiliante, da un punto di vista prettamente grafico, è vedere la ''gommositá'' di Kirby pallina.
    Sembra di giocare con un palloncino pesante, che si appiattisce leggermente dal lato su cui poggia e che si distorce in caso di acquisizione di eccessiva velocitá.
    È quasi da ipnosi...

    100%

    Una piccola percentuale in alto ci permetterá di scoprire quanto siamo riusciti a sbloccare del gioco.
    Raggiungere il fatidico 100% è impresa da non poco, considerando tutti i bonus che ci sono da sbloccare.
    La maggiore parte di questi ultimi possono essere sbloccati in un'apposita schermata grazie all'utilizzo di appositi gettoni. Questi gettoni sono nascosti nei vari livelli (ce ne sono 3 per ogni livello) e, sebbene appaiano come punti luminosi nella mappa che si trova nello schermo superiore, andando avanti saranno ben difficili da prendere, soprattutto perché alcuni richiedono un determinato potere per prenderli (ed in Kirby non è mai stato facile conservare un'abilità acquisita, considerando che basta essere colpiti una volta per perderla) o che premiate un interruttore che si trova nascosto in un altro livello.
    I bonus da sbloccare variano da nuovi tipi di linee a livelli nascosti, da nuovi personaggi da utilizzare, a nuove colonne sonore.
    Purtroppo, per certe sfide, si rischia molto la frustrazione, considerando che si dovrà ripetere una particolare sequenza per molte volte prima di riuscire nell'impresa.

    Cosa è rimasto del vecchio Kirby?

    Sebbene l'atmosfera sia quella classica della serie, e permanga la suddivisione in stanze dei vari livelli, ci sono alcuni aspetti del gioco che si discostano molto dalla serie.
    Per prima cosa non è stata inserita alcuna modalitá multiplayer, né contro né collaborativa.
    La quantitá di poteri da ottenere dai nemici si è di molto assottigliata, e per lo piú, quei pochi poteri disponibili non riescono a soddisfare del tutto. In un gioco in cui la fisica di Kirby pallina è tutto, fargli avere reazioni diverse ai nostri comandi può comportare la perdita di una preziosa vita: infatti se non si hanno poteri, toccando Kirby gli si fa compiere uno scatto, mentre toccandolo in possesso di un'abilità fa si che questo venga azionato, portandolo però ad avere controlli e reazioni diverse.
    I nemici poi, pur variando nell'aspetto, non rappresentano affatto una sfida.
    I movimenti di Kirby sono talmente lenti che è possibile stordirli prima ancora di essere arrivati da loro, e renderli praticamente inoffensivi, rendendo nulla la loro differenziazione.
    Le uniche difficoltá sono date dalla struttura del livello, e non dai nemici che vi si trovano, cosa che nei vecchi giochi della pallina rosa sono sempre state tenute in considerazione, facendo sì che i nemici si trovassero sempre nella posizione adatta per dare fastidio.

    Kirby: L'oscuro disegno Kirby: L'oscuro disegnoVersione Analizzata Nintendo DSKirby è un ottimo gioco, anche se si discosta dalla serie originale. Nonostante la difficoltà che tende verso il basso e la ripetitività dell'azione, che potrebbero far abbandonare il gioco prematuramente, grazie ai numerosi bonus da sbloccare ed alle diverse insidie dei livelli, Kirby Canvas Course garantisce una buona dose di ore di divertimento. Rimane comunque la sensazione che poteva essere fatto qualcosa in più, sperando in un seguito che migliori questi punti.

    8

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