Recensione Kirby: L'oscuro Disegno

Tracciate con Kirby le trame dell'Oscuro Disegno col vostro fido pennino

Recensione Kirby: L'oscuro Disegno
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  • DS
  • Kirby rotola sui due schermi!

    Il platform che, ad oggi, riesce a sfruttare meglio le potenzialità del sorprendente Nintendo DS porta la firma degli Hal Laboratory, mai abbastanza osannati per il loro esordio su GameCube con Super Smash Bros. Melee. Kirby: L'Oscuro Disegno non stravolge i concetti di base del genere cui appartiene, ma cambia totalmente il modo di concepirne il sistema di controllo. L'avventura della paffuta pallina rosa continua ad avere come obiettivo quello di sconfiggere i nemici che ostacolano il protagonista nella sua avanzata verso la fine del livello, evitando le trappole e le voragini lungo il percorso, il tutto arricchito dagli elementi classici apparsi di volta in volta nei titoli Nintendo dedicati a Kirby.
    La rottura con tutti i platform visti in passato si deve al touch screen del Nintendo DS, che permette di interagire in modo estremamente diretto e immediato con il proprio personaggio, indicandogli esattamente quale percorso debba seguire. Non ci sono pulsanti da premere o pad digitali su cui scegliere una direzione: l'unico tramite fisico tra giocatore e pallina rosa è il pennino, che disegna sulla schermata di gioco un arcobaleno lungo il quale Kirby può rotolare. "Rotolare", non camminare: benché la sua forma abituale sia decisamente sferica, l'eroe Nintendo è di norma dotato di zampe e braccia - si tratta in realtà di appendici paffute che si adattano perfettamente al carattere pacioccoso del personaggio - che gli consentono di correre qua e là per i suoi mondi colorati. Ma non questa volta: il povero Kirby è vittima di una maledizione, che lo rende una palla rotonda proprio mentre il suo mondo viene tramutato in un dipinto da una strega. Il pennello magico usato dalla strega viene però recuperato dal nostro sfortunato e sferico amico, che scopre di poterlo utilizzare per disegnare arcobaleni che diventano comodi sentieri su cui farsi trasportare. La storia, certo molto elementare, offre comunque un'interessante livello di immedesimazione al giocatore, che assume il controllo del pennello e inizia a tracciare arcobaleni lungo gli otto livelli attraverso cui si snoda l'avventura.

    I dettagli che fanno la differenza

    Se c'è un gioco dove il libretto di istruzioni è del tutto superfluo, quello è proprio Kirby: L'Oscuro Disegno. L'unico concetto che il giocatore deve tenere bene a mente è che attraverso il pennino può interagire con qualsiasi elemento presente su schermo. Kirby stesso (toccandolo si lancia contro i nemici e li sconfigge), i proiettili sparati dai cannoni (si può disegnare una barriera che li blocca), massi che rotolano minacciosi (li si può scalpellare finché non sono sbriciolati). Prontezza di riflessi, inventiva e soprattutto desiderio di sperimentare trovano in questo fenomenale titolo Nintendo lo sfogo ideale, una sfida che appassiona anche chi è convinto di saper padroneggiare ogni genere di videogioco. Se da un lato il titolo in questione offre innumerevoli spunti di gioco innovativi, dall'altro prosegue coerentemente a proporre le meccaniche di gioco conosciute nei precedenti platform che hanno per protagonista Kirby. Una su tutte, la caratteristica peculiare del protagonista, ovvero assorbire i poteri dei nemici per poterli usare a propria volta; in Kirby: L'Oscuro Disegno sono presenti alcuni nuovi avversari dotati di capacità molto appaganti da replicare. Nel suo complesso, la formula di gioco è una riuscitissima fusione di idee originali ed elementi tratti da una delle serie platform più classiche. Quel che più conta, è che si tratta di un'esperienza che non delude, che non risulta ripetitiva e che si rivela sempre più apprezzabile man mano che ci si avvicina al termine dell'avventura. Le possibilità di interazione giocatore/ambiente sono talmente numerose e diversificate che raramente ci si ritroverà a ripetere le stesse azioni in un livello. E ancora minori sono i rimpianti per il classico sistema di controllo utilizzato in ogni platform: un pulsante per saltare, un pulsante per l'azione e la croce direzionale per spostarsi. Di certo non è ancora ora di mettere in un museo questa collaudata meccanica, d'altra parte quello di Kirby: L'Oscuro Disegno non è un sistema trasferibile con tanta facilità in altri contesti. Probabilmente, se dietro questo gioco non ci fossero state le menti degli Hal a trasformare una buona idea (tracciare la strada da far percorrere al personaggio) in un piccolo capolavoro (con l'introduzione di innumerevoli variabili, possibilità e soprattutto intuizioni brillanti), ci saremmo trovati di fronte a un'esperienza decisamente più povera e meno entusiasmante. Una volta ancora, sono i dettagli a fare la differenza.

    Kirby in tutta la sua pastellosità

    Un altro innegabile pregio di questo titolo è lo stile grafico adottato dagli sviluppatori, che attraverso l'uso di contrasti cromatici e di tonalità accese rende il mondo di Dream Land simile a un dipinto astratto. Il particolarissimo design dei livelli e le animazioni molto espressive fanno dimenticare di essere di fronte a un titolo bidimensionale, forse l'unico aspetto del gioco su cui potrebbero venir mosse delle critiche. Non tanto per la realizzazione tecnica, in quanto come accennato ci troviamo di fronte a livello qualitativo e stilistico notevole. È la scelta delle due dimensioni, unita a una caratterizzazione naif di ambienti e personaggi, che può far storcere il naso a chi ormai non accetta più giochi che non siano adulti. Eppure fermarsi alle apparenze è, nel caso di Kirby: L'Oscuro Disegno, un grave errore: sottovalutando le tenere creature color pastello e gli orizzonti che paiono dipinti da un bambino dell'asilo, si rischia di non apprezzare il game design fresco e trascinante di questo esperimento ludico perfettamente bilanciato in ogni suo aspetto.

    Kirby: L'oscuro disegno Kirby: L'oscuro disegnoVersione Analizzata Nintendo DSKirby: L'Oscuro Disegno è un raro caso di videogioco da acquistare a scatola chiusa: difficile rimanere impassibili di fronte a una giocabilità così intuitiva e appagante. Nintendo ha reso disponibile nella libreria del DS un altro titolo trasversale, intrigante per il neofita e avvincente per il veterano - non fatevi ingannare dalle apparenze, siamo di fronte a un videogioco impegnativo da portare a termine - , il cui valore è accresciuto da una raffinatezza stilistica rara nel mondo dei videogiochi. Una menzione d’onore, infine, per i minigiochi disseminati lungo l’avventura, autentiche sfide di abilità che meriterebbero una cartuccia tutta per loro: esilaranti, folli ma geniali, come lo è del resto nel suo complesso questa nuova avventura di Kirby.

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