Recensione La Battaglia di Forlì

Il primo DLC di Assassin's Creed II appare piuttosto sottotono

Assassin's Creed 2
Recensione: PlayStation 3
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  • Xbox 360
  • PS3
  • iPhone
  • Pc
  • L'annuncio, piuttosto prevedibile, che pure Assassin's Creed II avrebbe avuto i suoi DLC, ha suscitato diverse reazioni in seno alla community. Soprattutto dopo l'ammissione, da parte del team di sviluppo, che gli eventi raccontati dai Download Content sarebbero dovuti essere presenti nel titolo principale, ma sono stati poi tagliati per questioni di tempo. Siamo convinti che una buona strategia di marketing debba assolutamente evitare l'emergere di dichiarazioni del genere (soprattutto in un periodo in cui i videogiocatori accusano le software house di taccagneria), ma al di là di questo restiamo pienamente consapevoli che Assassin's Creed II è un titolo eccezionale e pienamente compiuto anche senza gli “spezzoni” che compariranno in “La battaglia di Forlì” e “Il Falò delle Vanità”. Giocare questi Add-On, in ogni caso, avrebbe potuto rappresentare una piacevole esperienza in attesa del prossimo capitolo, un modo non superficiale per raccontare altri momenti della vita di Ezio. Il prezzo abbastanza contenuto, avrebbe rappresentato un ulteriore incentivo. Eppure, provato e concluso il primo DLC, anche il sottile entusiasmo dei Fan della serie deve smorzarsi e scontrarsi contro una realizzazione frettolosa e totalmente discutibile.

    La Battaglia di Forlì comincia proprio dove si era interrotto il primo capitolo (salti queste righe, quindi, chi ancora non ha giocato al titolo Ubisoft). Ezio, recuperata la mela dell'Eden dalle mani di Rodrigo Borgia, si raduna con gli esponenti della sua gilda per studiare il misterioso artefatto. Consapevoli del potere immenso della Mela, gli Assassini decidono di custodirla a Forlì, una città quasi inespugnabile, difesa dalla gloria dei suoi cannoni e dalle paludi che circondano le mura. Arrivati in città Ezio e Machiavelli trovano però una brutta sorpresa: Forlì è stata presa dai fratelli Orsi, due mercenari al soldo dei Templari, e Caterina Sforza è chiusa fuori dalle mura. Toccherà a Ezio risolvere la situazione.
    La trama del DLC, così come le sue prime sequenze, sembra piuttosto debole e fumosa. Tutto si risolve in un assalto alla città, che prevede numerosi e reiterati combattimenti. La decisione di porre l'accento sugli scontri armati ci sembra però piuttosto insensata, dal momento che il fighting system è sempre stato uno dei punti deboli dell'intera produzione, ed anche in questa seconda iterazione ha scontentato moltissimi utenti. Si conti poi che gli scontri presenti ne “La Battaglia di Forlì” sono spesso troppo confusionari, a causa del gran numero di guardie coinvolte. La prima mezz'ora di gioco risulta piuttosto noiosa e lineare, e non entusiasma in nessun modo il giocatore. Una sola missione più interessante del solito (in cui si deve recuperare uno dei figli di Caterina), non basta a risollevare le sorti di un incipit quasi interamente da buttare. Più avanti, fortunatamente, la trama sembra pronta a prender corpo. Sul palcoscenico della narrazione si fa avanti una figura misteriosa, un frate vestito di nero a cui manca il mignolo di una mano. Ma proprio quando si scopre chi sia la misteriosa figura (indovinate!), e ci si dirige sulle sue tracce, accade l'impensabile. Il DLC finisce, sincronizzando la sequenza 12. Un altro buco nella memoria dell'Animus impedisce a Desmond di proseguire la caccia, almeno fino al rilascio del prossimo Add-On.
    Ora, le questioni che si sollevano sono molte. In primis, la scandalosa longevità della mini-avventura, che può completarsi in appena un'ora. Se è vero che il prezzo ridotto (4 Euro) bilancia questo aspetto, bisogna ammettere che l'utente non si sente troppo lusingato, di fronte ad una sequenza frettolosa e striminzita. Sarebbe stato meglio, forse, accorpare i due DLC, e rilasciarli in un'unica soluzione. Anche perchè, se già gli utenti sono poco inclini ad accettare i finali tronchi, qui sembra davvero che il team di sviluppo abbia voluto tirare troppo la corda, costringendo al doppio acquisto chi davvero non resiste alla curiosità.
    Di fronte ad un pacchetto così poco attento alle esigenze dei videolplayer, ma anche inadeguato a far risaltare i punti di forza della produzione (assenti ad esempio le splendide sessioni interne), non si può che bocciare senza appello la strategia di Ubisoft. Unico elemento memorabile, la lunga smargiassata di Caterina Sforza di fronte ai portoni serrati della sua città (assolutamente imperdibile). Incomprensibile poi la possibilità di utilizzare la macchina volante di Leonardo, lanciandosi dal grande faro che sovrasta l'Avamposto Veneziano: sorvolare Forlì non ha nessuna utilità (se non quella di permettere a chi si è perso un trofeo di recuperarlo senza rigiocare la storia), ed è un passatempo assolutamente inconsistente. Insomma, una delusione su tutti i fronti.

    Assassin's Creed 2 Assassin's Creed 2Versione Analizzata PlayStation 3Nonostante il prezzo ridottissimo rispetto alla media, è difficile consigliare l'acquisto de “La Battaglia di Forlì”. Il DLC è dedicato solo ai fan sfegatati del gioco, ma anche questi ultimi sono avvertiti: di fronte ad un plot interrotto bruscamente, ed a sequenze monotone e lineari, potrebbe dipingersi sui loro volti una smorfia indice di scarso gradimento. Nell'ora che serve per completare la quest si contano sulle dita i momenti davvero esaltanti. Invece di giocare sugli aspetti più riusciti del suo titolo, approfondendo le personalità dell'epoca e proponendo sequenze esplorative belle quanto quelle delle cripte, il Team confeziona un add-on frettoloso e monco. Vedremo se il Falò delle Vanità, il prossimo pacchetto, saprà risollevare la situazione.

    4.5

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