Recensione La Scomparsa di Da Vinci

Recensito il primo vero DLC di Brotherhood

Assassin's Creed: Brotherhood
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Pc
  • Assassin's Creed II non è stato molto fortunato, sul fronte dei Contenuti Aggiuntivi. La Battaglia di Forli e Il Falò Delle Vanità, oltre ad essere davvero poco consistenti dal punto di vista narrativo, apparivano quasi come spezzoni tagliati in fretta e furia dal gioco originale, rivenduti ad un prezzo neppure troppo ridotto, se rapportato alla scarsa qualità delle sessioni In-Game.
    Fortunatamente, Brotherhood sembra non voler ripetere gli stessi errori. Il primo DLC a pagamento, “La Scomparsa di Da Vinci”, aggiunge infatti alla storia principale una gradevole propaggine, e mentre rimpolpa anche il Multiplayer (con due nuove modalità ed una mappa extra), riesce ad incuriosire il giocatore trascinandolo in una piccola ma serrata avventura.

    Cospirazioni

    Dopo aver scaricato il DLC, nel menù dell'Animus comparirà un nuovo segmento di memorie, accedendo al quale cominceremo le nuove (dis)avventure di Ezio. Nel corso di una breve introduzione, scopriremo che Leonardo Da Vinci e sei dei suoi dipinti sono scomparsi. Dietro al rapimento, si cela apparentemente la setta degli “Ermetici”, fanatici meccanicisti che sono convinti di poter controllare il mondo e la natura scoprendo le leggi numeriche che li regolano. Il dosato misticismo che affiorava già in Brotherhood (e nel primo contenuto extra, la Questione Copernicana), ritorna in questo caso opportunamente potenziato, anche se -ad onor del vero- di tanto in tanto la divertente rassegna delle tesi filosofiche e pseudo-contemplative mostra dei contorni piuttosto sfumati: senza basi storiche e culturali davvero solide, sembra quasi che questo DLC si limiti ad accampare credenze e nomi altisonanti, nella speranza di replicare, videoludicamente, quell'alone di fumoso mistero che fu già de Il Codice da Vinci e degli innumerevoli epigoni.
    Al di là di questo, la trama procede abbastanza spedita e con qualche interessante sorpresa, attraverso Otto nuove missioni che ci condurranno, oltre che per le note strade di Roma, in due nuove location. L'esperienza di gioco si rivela molto interessante. La Scomparsa di Da Vinci, infatti, fonde abilmente fasi in cui l'azione è preponderante con sessioni stealth impietose, in cui l'esecuzione perfetta e la furtività ad ogni costo sono imperativi categorici. Già il capitolo principale aveva mostrato quanto un approccio del genere funzionasse (la massima sincronizzazione nelle intrusioni in Castel Sant'Angelo resta uno degli obiettivi più divertenti dell'ultimo Assassin's Creed), ed è un piacere constatare che il team di sviluppo abbia capito quali sono le specificità più incisive del suo prodotto. Completare la mini-avventura sarà in ogni caso questione di poco, e nell'arco di tre ore si verrà sicuramente a capo del mistero, salvando Leonardo da un destino infausto. E tuttavia, anche grazie a sequenze che mescolano con la progressione le strane indagini mistico/artistiche usualmente tipiche dei Cluster della Verità, questo DLC appare molto vario, ben intrecciato e discretamente piacevole. Non è solo l'intrigante finale che sembra voler accennare qualcosa sul prossimo capitolo: è anche una progressione più dinamica e variegata che di fatto lascia ben sperare per il prossimo, inevitabile Assassin's Creed.
    A giustificazione del prezzo, La Scomparsa di Da Vinci introduce anche due nuove modalità ed una mappa inedita per il multiplayer. Ad onor del vero avremmo preferito che Ubisoft pubblicasse due diversi DLC, dal momento che non tutti i giocatori saranno interessati ad espandere quella che sembra una modalità del tutto accessoria. In ogni caso la nuova mappa propone un design interessante, e qualche scorcio di notevole impatto scenico, mentre i due game mode ravvivano tutto l'impianto. Il primo è una sorta di Deathmatch “tutti contro tutti”: non ci sono più bersagli designati, ma si deve semplicemente girovagare per la città cercando di identificare quelli che si pensa essere avversari umani. Anche una tattica attendista può quindi portare i suoi frutti, nascondendoci alla vista dei predatori. La seconda modalità, “Scorta”, vede opporsi due squadre, la prima con l'intento di condurre un giocatore “Vip” in una locazione designata, l'altra con il compito di impedirlo. Ad onor del vero la struttura di gioco non si presta molto bene a questo tipo di attività, dal momento che non è facilissimo coordinare le azioni del team, e che il passaggio dai tetti (per evitare assalti dall'alto) è praticamente inevitabile.
    Insomma il pacchetto di mappe e modalità è senza ombra di dubbio la parte meno entusiasmante del DLC, ma se qualcuno si è fatto rapire dal comparto multiplayer di Brotherhood, troverà comunque una piacevole iniezione di contenuti.

    Assassin's Creed: Brotherhood Assassin's Creed: BrotherhoodVersione Analizzata PlayStation 3La Scomparsa di Da Vinci è un contenuto aggiuntivo più che buono. La componente Single Player è riuscita e gradevole. In circa tre ore di gioco, si scoprirà non solo una trama ben infiocchettata, ma soprattutto una serie di missioni varie e interessanti, con qualche sessione Stealth stimolante e mediamente più difficile di altre sequenze dell'avventura principale. Anche i contenuti per il Multiplayer faranno la felicità dei fan, ma è inutile nascondere che, così come la modalità a cui sono dedicati, si tratta di elementi del tutto accessori. Forse Ubisoft avrebbe fatto meglio a “dividere” questo DLC in due parti distinte, proponendole entrambe ad un prezzo più competitivo. Anche così com'è proposto, comunque, questo Add-On è consigliato a chi ha terminato l'avventura principale e vuole fare un altro salto nel rinascimento videoludico di Templari ed Assassini.

    7.5

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