Le Tour de France 2017 Recensione

Cyanide Studios e Focus Home Interactive tornano sui nostri schermi con la nuova edizione del gioco ufficiale del Tour de France 2017.

Le Tour de France 2017 Recensione
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Disponibile per
  • PS4
  • Xbox One
  • "Il Tourmalet l'avevano inventato nel 1910, il Galibier l'anno dopo. Molti allora salivano a piedi, chi non metteva piede a terra diventava un eroe, per provare il passaggio sulla vetta si stampava sul braccio l'immagine di un'aquila."
    Manca pochissimo all'inizio del Tour de France, una delle corse a tappe più importanti, prestigiose e affascinanti al mondo assieme al Giro d'Italia e alla Vuelta. Le aspettative, per questa nuova edizione, sono estremamente elevate. Ci siamo, infatti, lasciati alle spalle un Giro d'Italia che, giunto alla sua centesima edizione in un clima di lutto per la tragedia di Scarponi, ha riservato emozioni, spettacolo e sorprese a non finire grazie alla prima vittoria di un olandese e il grande equilibrio messo in campo dai primi della classifica generale, racchiusi in una manciata di secondi: Quintana e Nibali su tutti. Dunque, se osserviamo l'elenco partenti e la planimetria delle ventuno tappe previste, non possiamo che attenderci una Grand Boucle ancora più esplosiva e piena di capovolgimenti di fronte. All'appello hanno risposto i grandi campioni: da Contador a Froome, ovvero i super favoriti, ma anche Quintana; Romain Bardet; il redivivo Valverde e il nostro Aru, ripresosi in extremis dall'infortunio al ginocchio. Insomma, la battaglia per la classifica generale si preannuncia davvero movimentata e senza esclusione di colpi. La competizione, inoltre, sembra essere favorita dall'occhio di riguardo degli organizzatori per l'altimetria delle varie tappe, non esattamente favorevole agli specialisti della velocità.
    Nonostante la corsa inizi il primo luglio, noi videogiocatori possiamo immergerci nelle afose atmosfere del Tour grazie a Cyanide e Focus Interactive che, come ormai di consueto, rinnovano anche quest'anno l'appuntamento con le due ruote. L'offerta, come sapranno gli appassionati, è duplice: da un lato gli utenti PC possono godere di Pro Cycling Manager, titolo maggiormente orientato alla gestione del proprio team di atleti; mentre l'edizione console Tour de France 2017 ci permette un'esperienza a tutto tondo. Partiamo proprio da quest'ultima, e vediamo cos'è cambiato rispetto alle scorse stagioni.

    Vado così forte in salita per abbreviare la mia agonia (Marco Pantani)

    Abbiamo ricordato che l'appuntamento con il ciclismo digitale viene rinnovato ogni anno a cadenza regolare. Per chi non lo sapesse, la licenza relativa alla Grand Boucle si trova da tempo saldamente nelle mani di Cyanide e Focus Interactive, ovvero gli unici a poterne sfruttare il marchio in ambito videoludico. Al contrario di altri titoli sportivi, il monopolio di fatto non ha permesso per lungo tempo a questo particolare genere di distinguersi per innovazione e vivacità. Ovviamente il team francese non possiede lo stesso budget di altre grandi case di produzione, per questo le novità si sono viste sempre col contagocce. Almeno sino all'anno scorso quando la serie, finalmente, si distinse per un discreto miglioramento dell'offerta complessiva. Quest'anno, il team di sviluppo continua sulla promettente strada iniziata un paio di stagioni fa, proponendoci una ricca costellazione di gare e modalità di gioco e molte, interessanti, innovazioni sotto il profilo del gameplay.
    Come di consueto, possiamo decidere di partire immediatamente alla volta della Grand Boucle (che quest'anno prenderà il via da Dusseldorf) al seguito di una qualsiasi delle squadre Pro Tour invitate e affrontare le ventuno estenuanti tappe della corsa francese. Oppure, partecipare a manifestazioni altrettanto importanti (ma forse meno conosciute) come il già citato Giro del Delfinato - tipicamente il banco di prova in cui i favoriti al Tour si mettono in mostra -, il Circuit des Grimpeurs e il Triptyque Tour. Con My Tour e l'Editor dei ciclisti, invece, il titolo firmato da Cyanide permette di creare una corsa a tappe personalizzata scegliendo tra i molti tracciati a disposizione; nonché modificare nome, ruolo e caratteristiche dei corridori (ponendo, così, rimedio ad alcuni problemi di licenze). Immancabile, poi, la sezione manageriale Pro Team in cui ci viene richiesto di sfruttare un ristretto budget a disposizione per assemblare una squadra di giovani promettenti e farli crescere, possibilmente soddisfacendo le richieste dello sponsor. Al sopraggiungere del successo, arriveranno anche la tanto agognata stabilità economica che ci consentirà, nelle finestre di mercato tra una manifestazione e l'altra, di pagare lo stratosferico ingaggio di alcuni degli assi delle due ruote. Non serve per forza alzare le braccia al traguardo, anche perché all'inizio sarà un po' difficile: i premi in denaro possono riguardare le classifiche parziali, i traguardi volanti o, ancora, i GPM. Insomma, ogni piccola conquista ha un proprio peso e il team di sviluppo ha svolto un buon lavoro per favorire l'immersività, il carico strategico/tattico e spronare il giocatore a seguire da vicino ogni singola frazione.

    Dobbiamo, però, segnalare ancora una volta l'assenza del comparto online, feature parzialmente "coperta" da due piccole, ma importanti (a patto di avere un amico appassionato), aggiunte. In primis, esiste la possibilità di affrontare le varie modalità di gioco sia in co-op (quindi gareggiare per la stessa squadra), sia in Versus Mode ovvero in schermo condiviso con un amico che indossa una casacca differente. Inoltre, la modalità Sfida ci permette di battere i record delle leaderboard online. Questa si articola su una decina di stage in cui, nei panni di un discesista provetto, dobbiamo scendere dai valichi di montagna sino a valle nel più breve tempo possibile. L'aggiunta di queste modalità pseudo-competitive, anche se non possono reprimere il desiderio per un'esperienza online completa (che ritroviamo, invece, in Pro Cycling Manager su PC), ci permettono comunque di affrontare un amico "alla vecchia maniera", ovvero condividendo lo stesso schermo.

    L'amore è come il Tour de France: lo aspetti a lungo e passa veloce.

    Come abbiamo anticipato poc'anzi, rispetto alla scorsa stagione Cyanide ha innestato sulla buona struttura di gioco preesistente (rimasta sostanzialmente immutata) diverse interessanti novità, a partire dall'introduzione delle prove contro il tempo. Le cronometro, insomma, irrompono con prepotenza sulla scena, aumentando la varietà delle tappe e avvicinando la produzione un po' di più alla simulazione vera e propria. Anche la componente tattica si fa finalmente più complessa, con la gradita aggiunta degli ordini di squadra, feature che ci permette di comunicare, attraverso la radio, con tutto il team in un'unica volta senza perdere tempo a impartite istruzioni a singoli atleti.

    All'opera dello sviluppatore francese, però, manca ancora qualcosa per riuscire a simulare in modo completo tutte le dinamiche che si possono verificare durante una gara, ma lo sforzo produttivo si vede e, finalmente, paga. In effetti, l'intelligenza artificiale dei compagni e degli avversari è stata ulteriormente affinata rispetto allo scorso anno. I compagni rispondono immediatamente ai comandi impartiti, mentre gli avversari sono in grado di "elaborare" una strategia a lungo termine. Ciò significa che l'I.A. può ora gestire un ampio ventaglio di situazioni in modo dinamico. Ad esempio, se un uomo di classifica scatterà per andare in fuga, avrà tutti gli occhi addosso e difficilmente il gruppo lascerà andare mentre, al contrario, con una seconda linea distante in classifica avrà più possibilità di infilarsi in qualche fuga e sperare nella vittoria di tappa. In caso di défaillance di un uomo di classifica, gli avversari lo attaccheranno forzando il ritmo mutando con qualche pedalata gli equilibri di forza. Rispetto alle edizioni passate, la strategia pare aver finalmente guadagnato la dignità che le spetta. Ora, infatti, si riesce a percepire appieno la dicotomia di cui il ciclismo si fa portatore: sport di squadra, certo, ma anche competizione "individuale".
    In questo senso, controllando il nostro corridore (possiamo comunque sempre "switchare" tra i vari atleti) dobbiamo tenere sott'occhio molteplici parametri: dalla durata dello scatto al ritmo da dettare alla pedalata per non rischiare il tracollo, sino alla traiettoria e alla posizione sul sellino dell'atleta. Le meccaniche di gioco legate alla micro gestione del corridore, insomma, rimangono essenzialmente quelle viste l'anno scorso. È necessario saper interpretare l'altimetria di ogni tappa per dosare lo sforzo fisico, alimentarsi in modo adeguato sfruttando al meglio i punti di rifornimento e dosando le energie per gli scatti che contano. Non solo: in molte frazioni sono stati aggiunti i cosiddetti "punti chiave", ovvero sezioni del tracciato sottoposte a condizioni particolari, come forte vento o improvvisi restringimenti della carreggiata. Queste situazioni possiedono un'alta rilevanza tattica, in quanto possono essere sfruttate per attaccare gli avversari, spezzettare il gruppo in più tronconi e far saltare le strategie dei vari team.

    Quando la strada sale non ti puoi nascondere. (Eddy Merckx)

    A far da contraltare all'offerta ludica più ricca e sfaccettata di tutta la serie targata Cyanide, invece, ci pensa un comparto tecnico che perde colpi. Questa, però, non è una novità se avete giocato ai capitoli precedenti. Nonostante si possa notare una generale rifinitura della modellazione poligonale relativa agli scenari e una maggiore fluidità dell'azione di gioco grazie al frame più stabile, il colpo d'occhio rimane comunque impietoso.

    Gli stage, salvo poche eccezioni, tendono ad assomigliarsi un po' troppo e ripropongono ciclicamente asset vecchi e nuovi; lo stesso discorso si deve affrontare, poi, per la morfologia dei ciclisti e del pubblico a bordo strada. Riguardo a quest'ultimo, non possiamo mettere in dubbio la difficoltà di ricostruire in modo fedele la stessa, colorita "fauna" che movimenta le salite del Tour, ma le animazioni e la presenza scenica dei tifosi restano entrambe da rivedere. La rinnovata gestione della fisica, al contrario, svolge abbastanza bene il proprio dovere regolando il feedback in maniera dinamica e adattandosi ai cambi di pendenza della strada, così da farci percepire la difficoltà del corridore nell'affrontare una difficile scalata o, al contrario, una ripida discesa.

    Le Tour de France 2017 Le Tour de France 2017Versione Analizzata Xbox OneManca pochissimo all'inizio dell'edizione numero centoquattro del Tour de France e le aspettative, soprattutto dopo lo spettacolare Giro d'Italia conclusosi da poco, si presentano estremamente elevate. La Grande Boucle attraverserà la Francia da cima a fondo, partendo però da Dusseldorf. Cyanide e Focus Interactive, come ormai da tradizione, ci danno la possibilità di vivere questo grande spettacolo a due ruote attraverso un altro media. Il palcoscenico francese, insomma, si fa videogioco anche quest'anno e beneficia di alcune novità di rilievo (come il debutto delle cronometro, l'introduzione dei Punti Chiave, il Tempo Limite e così via) che, in parte, disinnescano l'immobilismo in cui versava la serie da anni rendendo l'esperienza di gioco accessibile e piacevole. In questo senso, il team di sviluppo ha continuato sulla strada imboccata l'anno scorso migliorando ancora do più l'I.A., razionalizzando la gestione tattica della gara e rivedendo l'engine fisico. Complessivamente il lavoro svolto si attesta su livelli qualitativi più elevati rispetto al passato, nonostante il titolo continui a incespicare vistosamente sotto il profilo tecnico. Ad ogni modo, con Tour de France 2017, la serie compie un deciso passo nella direzione giusta.

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