LEGO Ninjago: Recensione del videogioco ufficiale del film

In contemporanea con l'uscita di LEGO Ninjago al cinema, arriva su PC e console anche il tie-in ufficiale del film.

LEGO Ninjago: Recensione del videogioco ufficiale del film
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Disponibile per
  • PS4
  • Xbox One
  • Switch
  • Un'idea alla base sempre identica e immutata, granitica nella sua solidità, condita però con decine e decine di diverse ambientazioni, trovate, contesti narrativi: questi sono i LEGO. Esattamente come il brand da cui prendono spunto, anche i videogiochi dedicati ai mattoncini più famosi del mondo si basano su una serie di meccaniche e stili molto simili, che vengono leggermente aggiornati di volta in volta, in base al contesto narrativo che sfruttano. LEGO Ninjago Il Film: Il Videogioco si inserisce perfettamente in questa serie di produzioni su licenza, pensato ovviamente per cavalcare l'onda dell'omonima pellicola d'animazione, attualmente nelle nostre sale.

    Garmadon, io sono tuo figlio!

    La città di Ninjago è costantemente attaccata dalle forze del male, e solo i nostri coraggiosi e giovani ninja, protettori della metropoli, possono impedirne la distruzione e la conquista. In quello che rappresenta una sorta di corposo (e prolisso) tutorial, affronteremo le prime ondate nemiche mettendo in pratica ogni genere di meccanica che ci ritroveremo ad utilizzare nel corso dell'avventura: enigmi ambientali, scontri aerei e sessioni di combattimento ci accompagneranno insomma per tutto l'arco narrativo.
    Questo prologo serve anche a fornirci qualche informazione aggiuntiva sulla storyline: ci troviamo a vestire i panni di Lloyd, protagonista della serie e figlio del cattivo di turno, Lord Garmadon, che cosciente delle sue origini è in collera col padre, colpevole di avergli rovinato la vita. A seguito di uno scontro particolarmente concitato e violento, i giovani ninja si troveranno a dover far fronte a una minaccia troppo grande per loro (e incredibilmente comica per noi), perdendo la prima battaglia con Lord Garmandon, il quale li costringerà alla fuga. Da quel momento in poi, anche grazie all'aiuto del Sensei Wu (uno dei personaggi giocabili), una catena di eventi porterà i ninja ad allontanarsi dalla città e a intraprendere un viaggio che gli permetterà di comprendere come la vera forza risieda in realtà nel loro cuore, e non nei futuristici mech che potremo pilotare per distruggere le armate nemiche.

    Facile come giocare con i LEGO

    Il gioco non brilla in alcun momento per particolari trovate ludiche o di level design, lasciandosi giocare grazie alla solidità acquisita in anni di esperienza dello studio di sviluppo.
    Nelle prime ore scopriremo quasi tutto ciò che c'è da provare e da mettere in atto, cambiando semplicemente luoghi e segmenti narrativi. Apprezzabile comunque il tentativo di ricorrere ad ambientazioni diverse per rinfrescare l'esperienza, dalla città in preda al caos fino alle montagne innevate, passando per foreste tropicali e villaggi tribali. Questa varietà ci concede anche l'opportunità di sperimentare qualche piccolo enigma alternativo, che tiene conto delle differenze climatiche e naturali.
    Il sistema di combattimento è estremamente semplice ma poco approfondito, chiaro ed evidente sintomo di un target decisamente giovane, al netto dei toni parodistici e umoristici della sceneggiatura. Con delle combinazioni a metà tra il QTE e un sistema di combattimento più tradizionale, potremo dar vita a sequenze particolarmente spettacolari a base di scontri aerei e colpi devastanti.

    Ogni personaggio possiede un'arma specifica che ne cambia lo stile di lotta, dalle lance agli archi, e questo gli garantisce anche la possibilità di usare una peculiare abilità, da sfruttare solo in determinati contesti: ad esempio, una barriera molto spessa può essere abbattuta solo col martello di Cole, o un marchingegno privo di leve può essere azionato solamente grazie alla doppia katana di Kai.
    Quanto detto per il combat system può ripetersi anche per gli enigmi, di una facilità disarmante e più interessanti da un punto di vista comico e visivo che non da quello strettamente ludico.
    Allo stesso modo, le missioni della trama principale si sviluppano lungo binari abbastanza rigidi, fino a liberarsi dai confini della linearità nella modalità "esplorazione libera", nella quale potremo anche completare alcuni incarichi secondari privi di particolare spessore, ma di certo appetibili per i completisti. Il gioco è infatti letteralmente ricolmo di vesti secondarie e collezionabili, che possono essere acquistati o ottenuti con lo svolgimento di decine di diverse attività.

    Eliminare un certo numero di nemici o superare alcuni record nelle gare "parkour" ci garantiranno inoltre l'accesso a delle particolari zone segrete, che arricchiranno ulteriormente la durata dell'esperienza. Tra le varie missioni opzionali, meritano una menzione i dojo delle varie mappe, ognuno con sfide a punti dedicate, che permettono di guadagnare monete e ricompense per sbloccare costumi e raggiungere nuovi record.
    Nota di merito, infine, per le cinematiche del gioco, sempre sopra le righe e apprezzabili anche da un pubblico leggermente più adulto, spesso parodistiche e umoristiche, come l'intero brand LEGO ci ha oramai abituato, sia nelle versioni cinematografiche che in quelle videoludiche. Lo stesso può dirsi per quanto riguarda i dialoghi e le piccole, divertenti sorprese con cui gli sviluppatori hanno condito la progressione: troveremo infatti personaggi addormentati nel pieno della battaglia oppure nemici intenti a pescare, mentre le regole fisiche del mondo di gioco si piegheranno spassosamente alle assurde leggi del mitico universo LEGO.

    LEGO Ninjago Il Film: Video Game LEGO Ninjago Il Film: Video GameVersione Analizzata PlayStation 4LEGO Ninjago Il Film: Il videogioco è in sostanza un tie-in estremamente prevedibile: si tratta d’altronde dell'ennesima riproposizione di meccaniche e strutture già consolidate, riproposte in unione a un brand su cui l'azienda dimostra di voler ancora investire. Purtroppo, come detto in apertura, se con la versione “fisica” dei mattoncini la fantasia può soccorrerci al sopraggiungere della noia, nella sua controparte videoludica dovremo sopportare una reiterazione a volte davvero noiosa, anche per chiunque dovesse approcciarsi per la prima volta a un titolo targato LEGO.

    6

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