Recensione Little Big Planet - Metal Gear Add-On

Tactical Espionage Platform

Little Big Planet
Recensione: PlayStation 3
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS3
  • Un DLC dedicato a Metal Gear

    Dal giorno della sua release ufficiale, Little Big Planet ha continuato costantemente ad espandersi. Dimostrando un amore incondizionato per la propria creatura, il team di sviluppo ha rilasciato, di settimana in settimana, numerosissimi Add-On. Si è trattato quasi esclusivamente di nuovi abiti per i simpaticissimi SackBoy, travestiti per l’occasione dai più impensati personaggi videoludici. Sfruttando il successo dei propri brand, Sony ha concesso ai Media Molecule di preparare vestiti da LocoRoco, tute da pilota ispirate a Motorstorm, inquietanti maschere da Chimera. L’operazione è legata certo a risvolti in minima parte commerciali, dato il (pur ridotto) prezzo dei vari Download, ma anche chi non è disposto a spendere i propri euro per “addobbare” i propri Sackboy ha avuto di che gioire, grazie al rilascio di contenuti gratuiti, spesso ispirati alle varie festività (la “Turkey Head” per il giorno del ringraziamento e il vestito da Santa Claus).
    Timidamente, nel periodo natalizio, ha fatto la sua comparsa anche il primo set di oggetti aggiuntivi, ad un prezzo discretamente competitivo. Ma il pacchetto più sostanzioso, un vero e proprio “Must” per i possessori di Little Big Planet, è senza dubbio quello dedicato a Metal Gear Solid. Oltre al set di personaggi che permette di impersonare Snake e compagni, alla modica cifra di 5,90€ è possibile aggiungere cinque livelli a tema alla ricca dotazione iniziale. La cura e la simpatia con cui sono stati realizzati gli schemi, nonché l’introduzione di un nuovo, importantissimo oggetto (il Paintinator), portano a consigliare caldamente l’acquisto di questo Add-On.

    Little Big Planet non perde, in questa espansione, la sua carica di simpatica ironia e la facilità con cui riesce a parodiare le più grandi produzioni videoludiche. Il primo livello è una sorta di introduzione estesa semi-interattiva che riprende fedelmente i full motion video iniziali di Metal Gear Solid 4. Mentre una voce tenebrosa ci informa che “la guerra è cambiata”, un grosso camion da trasporto accompagna automaticamente il sackboy alla fine dello schema, mentre sullo sfondo appaiono i soldati genetici, controllati dall’inquietante sagoma di Liquid-Ocelt. Il giocatore può far poco, se non sorridere, per la strisciante genialità con cui è confezionata l’intro.
    E’ dal secondo livello in poi che si comincia ad entrare in azione. Una sala allestita come il celebre VR-Training spiega al giocatore l’utilizzo del Paintinator, una piccola pistola in grado di sparare bolle di vernice. Con questo piccolo oggetto il giocatore è in grado di eliminare i nemici dalla distanza (mirando al cervello elettronico), o di interagire con oggetti ed appositi interruttori. Inserito nel pacifico mondo di gioco di Little Big Planet, il Paintinator trova immediatamente una ragion d’essere, vivacizzando non poco la progressione e variando l’azione di gioco. Ne sono piena dimostrazione i tre livelli successivi, ispirati alle gesta del grande Old Snake, che improvvisano combattimenti con carri armati e addirittura uno scontro con il gigantesco Metal Gear Rex. Di nuovo, sembra che l’estro creativo di Media Molecule sia il principale punto di forza della piccola raccolta: il level design d’alta scuola appaga totalmente, anche se la durata dell’esperienza di gioco è davvero ridotta ai minimi termini. I trofei mettono una piccola pezza, spingendo l’utente a ripercorrere l’intera mini-avventura. Ovviamente i fan della saga Konami troveranno grandissime soddisfazioni dalla varietà di situazioni pensate dai creativi: sessioni stealth in cui evitare le micidiali telecamere, sparatorie elettrizzanti e adrenaliniche. Il tutto in un contesto visivo che ricorda i primi schemi del quarto Metal Gear, con una riproduzione fedelissima di texture e architetture.
    Ovviamente, in linea con le caratteristiche della produzione, il pacchetto aggiuntivo non esaurisce la sua carica una volta terminata l’avventura principale. Consegnati all’utente, che può utilizzarli nelle sue creazioni, i materiali del pacchetto arricchiscono non poco l’editor dei livelli. E’ soprattutto il Paintinator che cambia faccia a Little Big Planet, trasformando del tutto l’approccio agli schemi. La community non ha tardato a sfruttare la pistola spara-vernice nelle sue produzioni, e già si può trovare in rete qualche livello pensato appositamente per sfruttare il nuovo oggetto.

    Little Big Planet Little Big PlanetVersione Analizzata PlayStation 3Little Big Planet non smette di stupire anche a qualche mese di distanza dalla sua uscita. Il supporto costante del team di sviluppo, neppure totalmente legato alle logiche commerciali, dovrebbe essere d’esempio per tutti i publisher. E il rilascio di un primo Add On che include nuovi livelli e nuovi oggetti lascia di stucco, non solo per i nomi che vengono tirati in ballo (Metal Gear Solid), ma per l’insospettabile impatto che una semplice pistola a vernice può avere sull’impianto di gioco. Little Big Planet si mostra, ancora una volta, il paradiso della creatività, un titolo dalle mille sfaccettature, un mondo in larga parte ancora inesplorato. Se Media Molecule continuerà su questa strada, il prodotto Sony potrebbe rivelarsi non tanto un Platform Game, ma una piattaforma di lancio per chiunque voglia crearne uno. Il contesto di riferimento del primo Add On e la cura nella realizzazione, che interessa il settore audiovisivo quanto quello del level design, fanno promuovere a pieni voti il DLC e ci rendono sempre più convinti della valutazione che abbiamo assegnato al prodotto (con un briciolo di lungimirante chiaroveggenza).

    Che voto dai a: Little Big Planet

    Media Voto Utenti
    Voti: 486
    8.5
    nd