Recensione Lucky's Tale

Lucky’s Tale è un divertente platform 3D disponibile in esclusiva su Oculus Rift e scaricabile gratuitamente da tutti i possessori del visore.

Recensione Lucky's Tale
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Pc
  • Così come HTC Vive, anche Oculus sta lavorando per velocizzare le tempistiche di spedizione e consegna dei propri visori. Piazzando un ordine sul sito ufficiale non si acquista solamente l'Hardware (la confezione include visore, sensore, telecomando e un controller di Xbox One), ma anche un primo titolo con cui approcciarsi alla realtà virtuale. Sebbene il pacchetto fosse più ricco in fase di preorder (in quanto includeva una copia di EVE Valkyrie), attualmente assieme a Rift viene infatti fornito Lucky's Tale, platform sviluppato da Playful, che l'azienda ha utilizzato più volte come titolo dimostrativo per il proprio visore. Com'è quindi un platform 3D in VR? E soprattutto: si tratta del titolo più adatto a dimostrare le potenzialità dei questa nuova tecnologia?

    Piccolissimo mondo

    Una volta riscattato il codice e scaricato Lucky's Tale, la curiosità di provarlo indossando il visore è tanta. Il motivo è presto detto: i platform 3D sono ormai abbastanza classici e in seno al genere l'innovazione si è fortemente affievolita, soprattutto se consideriamo gli anni trascorsi dall'uscita di Mario 64 nel lontano 1996 e di Mario Galaxy nel 2007, forse l'ultimo vero titolo fondamentale per il genere. Lucky's Tale rappresenta quindi un'occasione unica, la possibilità di scrivere una pagina nuova nell'ambito di questa tipologia di prodotti: al di là di quella che è la sua concezione, resta di fatto il primo platform 3D in Realtà Virtuale. Appena avviato si prova subito un fortissimo senso di meraviglia: il mondo di gioco, dai colori vivaci e sgargianti, si estende a perdita d'occhio, avvolgendoci completamente, mentre a pochi centimetri dal naso possiamo vedere Lucky, la volpe protagonista, che ci fa segno di seguirla. L'introduzione non fa altro che rafforzare la sensazione iniziale, ed il trasporto è così forte che si fatica a dare importanza alla trama. Il racconto resta del resto semplice e classico, mostrandoci il rapimento del maialino Piggy, amico fraterno del protagonista. È invece fortissima la curiosità per l'ambiente, stavolta molto più contenuto rispetto a quello che ci accoglie: l'antefatto viene narrato all'interno della casetta della volpe, ed è quasi naturale iniziare ad osservare ogni dettaglio, sporgendosi in avanti e di fianco per vedere la piccola boccia di vetro con dentro un pesce rosso o le lenzuola abbandonate sul letto, e continuando a perdersi in un microscopico diorama colmo di dettagli in grado di riempire lo sguardo. Dopo qualche istante è finalmente ora di giocare, controllando Lucky e prendendo confidenza con un sistema di controllo oltremodo tradizionale, che prevede il salto, un attacco con un colpo di coda ed il classico impatto in caduta, per stordire i nemici e trovare oggetti segreti celati sotto terra. Anche in questo caso lo stupore è praticamente istantaneo: il nostro punto di vista si muove tenendo Lucky sempre al centro della scena, scorrendo su binari invisibili posti lateralmente rispetto alla direzione in cui si sviluppano gli ambienti. Abbiamo la possibilità di guardarci intorno, per verificare dov'è la piattaforma successiva o cosa ci aspetta fra qualche passo, in maniera completamente libera: anche girando su noi stessi per dare una sbirciata alle nostre spalle. I livelli sono discretamente ampi e si estendono in tutte le direzioni, stimolando la curiosità del giocatore e spingendolo in maniera naturale ad osservarli da ogni angolo. Sul fronte del level design, le soluzioni adottate sottolineano invece il conservatorismo che si riscopre anche nel sistema di controllo, con la possibilità di sfruttare le abilità di Lucky, tra le quali compare la possibilità di scalare superfici particolari o il classico doppio salto. La possibilità di guardarsi intorno e la percezione della tridimensionalità offerta da Oculus aggiungono però moltissimo all'esperienza: gli ambienti son vibranti, i nemici e tutti gli elementi compongono gli stage sembrano davvero vivi, animati, concreti, e in pochi istanti si perde la sensazione di essere un semplice osservatore.

    Si iniziano infatti ad apprezzare tante piccole finezze, come le farfalle che volano da un fiore all'altro o i gesti che Lucky compie per scacciare un gruppo di api, che stazionano sul montante di un ponte. Lucky's Tale, insomma, vive in questa terra di mezzo fra innovazione tecnica e tradizionalismo ludico. Si corre, si salta in testa agli avversari per liberarsene, (eventualmente stordendoli con un colpo di coda), e si va alla caccia dei molti collezionabili, riscoprendo la "purezza" di meccaniche ideate un ventennio fa. Ma d'altra parte tutto ha un sapore nuove, e la Realtà Virtuale suggerisce davvero un nuovo modo di interfacciarsi con il mondo di gioco. Davvero eccellente anche il lavoro di riscrittura che ha interessato l'interfaccia di gioco: in Lucky's Tale non c'è alcun indicatore sul bordo dello schermo, in modo che l'attenzione sia sempre concentrata sul personaggio e sugli ambienti. Si tratta di una scelta intelligente, poiché muovere lo sguardo verso i bordi del campo visivo sarebbe stato molto scomodo, dal momento che il punto di vista cambia seguendo di pari passo le rotazioni della testa. Un altro elemento da non sottovalutare è la percezione del 3D offerta da Oculus: in ogni istante è possibile percepire la solidità degli ambienti e soprattutto la distanza tra le varie piattaforme, annullando di fatto qualsiasi problema visto in passato in quest'ambito. In Lucky's Tale si riesce a valutare se utilizzare un salto singolo o doppio con un colpo d'occhio, e morire perché abbiamo mal calibrato la parabola di un salto diventa davvero una rarità. Anche la fase di ricerca dei segreti è molto più interessante, grazie alla prospettiva della realtà virtuale: il gioco richiede di analizzare l'ambiente non solo con lo sguardo, ma anche sporgendosi e allungandosi, in modo da notare un forziere nascosto sotto un ponte o un diamante dietro ad un albero. Questa componente squisitamente "fisica" rende l'esplorazione delle aree di gioco davvero gradevole, aggiungendo un'interazione motoria completamente inedita per il genere. Il team ha poi cercato di sfruttare in altre maniere le opportunità offerte dalla VR, inserendo meccaniche interessanti come la possibilità di lanciare delle bombe mirando ai bersagli semplicemente muovendo la testa, oppure studiando sezioni in cui la percezione della profondità è davvero importante.

    Tutti questi elementi riescono non solo a svecchiare una formula di gioco che su un normale schermo sarebbe stata praticamente banale, offrendo l'opportunità di riscoprire un genere in un modo che non era davvero possibile in precedenza. Peccato solo che lo stile generale della produzione non sia proprio eccelso, e che pure sul fronte grafico Lucky's Tale non dia i l massimo. La produzione sembra inseguire, a livello di cromatismi e colpo d'occhio, le atmosfere dei platform spensierati partoriti dalla storica Rare, ma senza avere lo stesso guizzo artistico e creativo.

    Lucky's Tale Lucky's TaleVersione Analizzata PCSe dovessimo valutare Lucky's Tale da un punto di vista puramente ludico, come un normale platform 3D da giocare sulla TV, molto probabilmente il titolo raggiungerebbe una meritata sufficienza: sarebbe un prodotto tradizionale, conservativo, ma senza elementi davvero distintivi. Lucky e gli altri personaggi sono carini ma non memorabili, e le ambientazioni sono interessanti ma molto classiche, soprattutto se confrontate con i migliori esponenti del genere degli ultimi dieci anni. Ma Lucky's Tale è un prodotto pensato per la Realtà Virtuale, e con Oculus guadagna molto più della terza dimensione, diventando un nuovo tipo di platform e svecchiando di colpo un genere. I dettagli diventano quindi tutti da osservare e gli ambienti sono un parco giochi per lo sguardo. Il giocatore viene ricompensato per la sua curiosità, spronato a cercare oltre gli oggetti, dietro e sotto di essi. La Realtà Virtuale, insomma, riesce a rendere di nuovo attuali meccaniche che iniziano a sentire il peso degli anni, e se un risultato del genere è stato raggiunto da un team indipendente, mette un brivido pensare a cosa Nintendo o la a Rare che i fan rimpiangono potrebbero inventare, molto probabilmente facendo tornare il genere ai fasti di un tempo. Complessivamente, un ottimo biglietto da visita per l'offerta ludica di Oculus Rift: una sorpresa da tenere in debita considerazione.

    8

    Quanto attendi: Lucky's Tale

    Hype
    Hype totali: 0
    ND.
    nd