Recensione Magic Duels: Origins

La serie strategica di Wizards of the Coast torna sui nostri schermi con un nuovo episodio, che prende il nome direttamente dall'ultima espansione uscita proprio in questi giorni in edizione cartacea.

Magic Duels
Anteprima: PC
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Disponibile per
  • iPad
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • Di anno in anno la Wizards of the Coast ha continuato a puntare molto sul mercato dei videogiochi, con l'edizione digitale di Magic: The Gathering dedicata a tutti i fan dei giochi di carte, pur senza abbracciare la complessità del boardgame. Tuttavia le cose non sono sempre andate come auspicato e decisioni francamente avventate sul regolamento semplificato hanno portato la serie Duels un po' alla deriva, soprattutto con l'edizione dell'ultimo anno. Oggi la Wizards è decisa più che mai a rimediare con Magic Duels: Origins, che prende il nome direttamente dall'ultima espansione uscita proprio in questi giorni in edizione cartacea, proponendosi come un nuovo punto di riferimento per tutti i card game. La domanda è una sola: ci è riuscita la vecchia signora? E' ancora presto per dirlo, ma siamo sicuramente di fronte a un gran bell'inizio.

    Questa volta si fa sul serio

    Chiunque conosce anche solo vagamente il gioco di carte Wizards sa che il fascino di Magic risiede nell'elegante complessità delle interazioni fra le sue carte. Grazie forse allo strepitoso (e meritato) successo di Hearthstone, Magic Duels arriva aggressivo sul mercato, accogliendo tutte le richieste dei fan, pur mantenendosi accessibile anche ai neofiti. I set di carte presenti sono due, per ora: uno è stato creato appositamente per il gioco (ed è contrassegnato da una D in una cornice) e l'altro è semplicemente la nuova edizione Origins da cui Duels trae il nome.

    Questo set di carte racconta delle origini dei Planeswalker più famosi, come Nissa, Jace e Liliana, e di come sono assurti a dominatori dei piani dimensionali dell'universo di Magic. Il tutto è "narrato" nel videogioco tramite missioni dedicate a ogni protagonista, con 5 partite per ciascuna missione, in difficoltà crescente. Adottando un modello molto simile a quello di Hearthstone, free-to-play con uno store in gioco e quest giornaliere, la svolta rispetto agli anni scorsi è decisiva: tutti i contenuti sono accessibili gratuitamente da subito, insieme all'intero set Duels che conta un discreto numero di carte con cui iniziare a costruire il proprio mazzo, incluse tutte le terre e terre-doppie del caso. Ovviamente le carte più potenti le troveremo invece ottenendo nuove bustine digitali dallo store, accumulando delle monete d'oro mentre giochiamo, o comprandole direttamente tramite carta di credito. La buona notizia è che rispetto anche ad Hearthstone ottenere una nuova bustina è più semplice e richiede meno tempo, posto che si vincano le partite ovviamente. Le modalità in cui guadagnare monete sono tre: lo Story mode, dove rivivere le avventure di Chandra e soci; una modalità in cui affrontare dei mazzi prefabbricati piuttosto ben fatti, controllati da una IA di tutto rispetto; e infine il PvP. In ogni caso, una volta completato lo Story mode avremo ottenuto cinque bustine aggiuntive e a quel punto spetterà alla nostra abilità di giocatori guadagnarcene altre sfidando gli avversari in partite libere. A tutto questo si aggiunge un grande assente dello scorso anno, ovvero la modalità Two Headed Giant, che non offre gold (e differisce da quella cartacea per alcune regole), ma imbastisce un "due contro due" con punti ferita condivisi e -udite, udite!- affrontabile anche in locale sullo stesso schermo, con un amico seduto al nostro fianco.
    Ma le novità non finiscono qui. Origins implementa finalmente l'intero regolamento completo, con la sola restrizione nell'uso di carte in dipendenza della rarità. Potremo inserire nei mazzi quindi solo 3 non-comuni, 2 rare e una mitica con lo stesso nome nello stesso mazzo. Questo fatto in realtà, da fan del Magic cartaceo, lo accogliamo con piacere perchè diminuisce notevolmente "l'effetto buy-to-play" della produzione. La rarità sarà comunque un fattore determinante nella collezione di ciascuno, sia chiaro, ma non serviranno per forza due o tre Cavalieri dell'Orchidea per giocare un mazzo bianco competitivo perchè, limitando la carta, Wizards ne ha limitato anche l'impatto effettivo contro tutti i mazzi. Aggiungiamo infine il fatto che, una volta arrivati al massimo di carte uguali usabili nel nostro raccoglitore virtuale, non potremo trovare doppioni nelle bustine che apriremo e abbiamo un modello free-to-play dalle basi molto solide che incoraggia a giocare e, soprattutto, non scoraggia chi vorrà spendere meno per quella che sicuramente è una passione per molti, ma non una priorità. Questo Duels, insomma, è promosso a pieni voti per quanto riguarda la sua stessa struttura, tanto che sembra che Wizards potrebbe guadagnarci poco da un'operazione simile. Ovviamente non sarà così, perchè Duels verrà aggiornato di volta in volta coi nuovi set presi direttamente dal gioco cartaceo, in contemporanea. Si parla di minimo 4 nuovi set all'anno. Un rischio? Forse si, perchè sicuramente il pubblico digitale non è abituato a un meta-gioco così rapido nella sua evoluzione, ma siamo sicuri che, col tempo, questa si rivelerà la scelta giusta e ci sono venticinque anni di Magic: the Gathering a dimostrarlo.

    Rozza libertà completa

    Poter giocare anche nei turni degli avversari è sempre stata la grande forza di Magic e il cambiamento più grande di questo Duels riguarda sicuramente la stack, su cui intervenire con un sistema di priorità ora identico al cartaceo. Senza dilungarci troppo, vi basti sapere che la stack è la "pila" che si forma quando, passandosi la priorità di poter rispondere a chi è di turno, i giocatori impilano letteralmente gli effetti di magie e abilità l'uno sull'altro, finchè ciascuno non decide di non agire ulteriormente, risolvendo gli effetti giocati a partire dall'ultimo. Questo sistema di botta e risposta può avvenire in quasi ogni momento durante un turno di Magic e, mentre nelle edizioni passate di Duels alcune sottofasi venivano semplicemente eseguite in modo automatico, ora si può intervenire in completa libertà in ciascuna, interrompendo ogni azione in ogni momento concesso dal regolamento ufficiale. L'altra grande novità è la completa libertà anche nel costruirsi i mazzi. Un minimo di sessanta carte da scegliere a completa discrezione del giocatore, terre incluse, e senza limiti di sorta legati a mazzi preconfezionati o altre amenità. Insomma tutti gli elementi sarebbero al loro posto per un grande colpo, ma il comparto tecnico frena in parte quello che avrebbe potuto essere un successo senza mezzi termini. Innanzitutto Duels è uscito questo sabato e per due giorni si sono avuti pesanti problemi di connessione. Ora la situazione è decisamente migliorata, grazie a dei fix da lato server, ma capita ancora che tocchi provare più volte per cercare una partita e che si venga disconnessi da un momento all'altro. Ben più gravi invece sono i bug riguardanti i crash che sperimentano alcuni utenti. Non è chiaro che cosa scatena l'errore fatale, ma il lungo topic nel forum di Steam non lascia purtroppo spazio a dubbi: al momento il gioco non è fruibile da tutti.
    Venendo all'interfaccia, è pensata per i dispositivi mobili, cosa che costringe a trascinare varie barre orizzontali a tutti gli utenti mouse e tastiera, ma in generale risulta molto ben fatta, con filtri adeguati per navigare la propria collezione e una pletora di opzioni tutte dedicate ai nuovi utenti. Questi ultimi hanno ricevuto anche una particolare attenzione grazie ad esaurienti tutorial che introducono al regolamento completo di Magic, fatto da non sottovalutare per allargare il potenziale bacino di giocatori. Al momento, sul solo Steam, si stanno dando battaglia circa dodicimila giocatori, fatto molto incoraggiante per un titolo che non è stato affatto pubblicizzato in liungo e in largo, nonostante il brand di forte richiamo per tutti. Ultima nota negativa, che -ahimè- insieme alle disconnessioni e ai crash non ci permette esattamente di promuovere appieno Duels, riguarda il comparto social. Questo Duels uscirà su tutte le piattaforme (per ora è disonibile solo su PC e iOS), ma non permette il cross-play. Questo significa che non potremo avere lo stesso account (e dunque le stesse carte) se giocheremo da piattaforme differenti, una delusione piuttosto cocente data l'eccellenza del concorrente diretto Hearthstone sotto questo aspetto. Infine è completamente assente qualsiasi tipo di chat o lobby. Certo, abbiamo quella interna delle varie piattaforme di riferimento, ma sarebbe stata gradita comunque una dedicata, data la natura competitiva e online del gioco. Non è chiaro comunque se chi gioca da PC possa scontrarsi in effetti con chi gioca da altre piattaforme e viceversa. Noi pensiamo di no, ma solo Hasbro potrà rispondere alla domanda con precisione, anche se finora con noi è stata elusiva.

    Magic Duels Magic DuelsVersione Analizzata PCMagic Duels: Origins è un titolo dalle potenzialità enormi, ma sfruttate solo in parte. Il problema principale riguarda il comparto tecnico, su cui non abbiamo avuto alcun annuncio da parte di Wizards. E' chiaro che stanno lavorando sulle disconnessioni proprio mentre state leggendo questo articolo, mentre è più confuso lo stato dei lavori riguardo a un fix per i crash riportati da molti utenti. Tuttavia penalizzare questo Duels per questi due aspetti sarebbe prematuro. L'impianto generale funziona e il modello free-to-play premia i giocatori con carte su carte da sbustare senza spendere un euro. In più la contemporaneità con le uscite cartacee porterà sicuramente a una mole di contenuti senza precedenti per un gioco di carte digitale: Wizards è semplicemente l'azienda con la maggior esperienza nel pianificare nuovi contenuti e con la parificazione delle espansioni tra le due edizioni ne vedremo davvero delle belle, perchè 4 set di carte nuovi all'anno sono proprio tanti. Potersi creare da zero e in totale libertà i propri mazzi, nonchè l'introduzione del regolamento completo, rendono ancora più frustranti i problemi riscontrati, e la voglia di buttarsi a capofitto in quello che potrebbe diventare il gioco di carte digitali definitivo è davvero tanta, frenata da quanto detto. Dubitiamo comunque che a questo giro Wizards ci lasci con l'amaro in bocca: le promesse fatte sono talmente grandi che Wizards si sta giocando il tutto per tutto con il pubblico della rete, e un così elevato numero di utenti online in contemporanea dimostra quanto il pubblico desideri giocare a Magic in digitale. Che siate appassionati di vecchia data come noi, nuove leve o nostalgici che vorrebbero rientrare nel poliedrico mondo dei Planeswalker non possiamo che consigliarvi di provare questo Duels. L'impianto ludico è quello rodato da venticinque anni di partite, ovvero praticamente perfetto, e il modello free-to-play ben pensato vi incoraggerà a continuare. Attendiamo con ansia nuovi aggiornamenti e, nel mentre, continueremo a sbustare nuove carte, nei duelli magici a colpi di stregonerie e istantanei che attendevamo da anni sui nostri schermi.

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