Recensione Majesty 2 Collection

Recensita la collection completa dello strano RTS/Gestionale di Paradox

Recensione Majesty 2 Collection
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  • Pc
  • Mai pensato, almeno per una volta, di abbandonare i panni dell'eroe di turno per impersonare quelli del re che richiede il loro servigio? E’ questa l’idea alla base della serie Majesty, particolarissima saga di strategici Fantasy -sviluppata da 1C:Ino-Co e Paradox Interactive- che da tempo stuzzica i giocatori PC. L’occasione per questa review è l’uscita della Majesty 2 Collection, una sorta di edizione completa del titolo originale delle sue espansioni (Kingmaker, Monster Kingdom e Battles of Ardania). Vediamo insieme se l’occasione di questa riedizione può essere ghiotta per l’utente.

    Be the King

    Majesty 2 si presenta come un titolo particolare, che sfrutta buone idee, anche piuttosto originali. L’utente impersonerà il Re di un regno fantasy, e la particolarità del titolo sta nel fatto che sarà impossibile controllare direttamente le unità presenti sullo schermo, come nel resto degli RTS che recuperano un’ambientazione alla Might and Magic.
    A partita iniziata avremo unicamente il nostro castello, e alcune case in cui risiedono gli abitanti. Potremo quindi ordinare la costruzione delle gilde, ovvero gli edifici in cui saranno addestrati gli eroi. Nel momento in cui si ordinerà di realizzare una costruzione, i popolani autonomamente si recheranno sul luogo e procederanno alla sua realizzazione. Di gilde ne esistono di diversi tipi: da quella dei guerrieri a quella dei ranger, passando per le gilde dei chierici e dei ladri, ognuna con eroi e potenziamenti peculiari. La produzione di unità, dunque, rispecchia la divisione in classi presente in un qualsiasi GDR a sfondo fantasy medievale. Per utilizzare gli eroi, che come detto non sono direttamente controllabili, è previsto un sistema di ordini molto particolare, legato a delle "bandiere" che indicano alle unità autonome come devono comportarsi. Ponendo una di queste bandiere su un determinato obiettivo, gli eroi agiranno di conseguenza, seguendo le indicazioni del sovrano. Quattro le bandiere a disposizione: protezione, esplorazione, attacco e paura.
    Ovviamente il telaio strategico che regge l’impalcatura ludica è molto più complesso di così. Ad esempio, per ogni obiettivo designato si potrà assegnare un premio in denaro da prevelare istantaneamente dalle casse della nostra tesoreria, al fine di invogliare un numero maggiore di eroi (oppure quelli più forti e di livello più alto) a compiere una data impresa. Si potrà così mettere una ricompensa per la distruzione di un covo di scheletri non-morti, oppure per la protezione di un convoglio merci. Gli eroi agiranno di conseguenza, ed in base alle loro statistiche ed al loro livello, oltre che della forza del nemico, otterranno la vittoria o meno. Unica nostra ingerenza sullo svolgersi dei combattimenti sarà la possibilità di utilizzare un ristretto numero di incantesimi o abilità da apprendere presso le varie gilde, che ci permetteranno di curare, ad esempio, alcuni dei nostri guerrieri durante il combattimento, oppure di potenziare momentaneamente il campo visivo dei ranger.
    Il gameplay messo in piedi è abbastanza intrigante, e non di rado ci potrà capitare di "affezionarci" a questo o quell'eroe (tutti con nome, da poter anche modificare) e seguirlo durante le sue peripezie.
    Bisognerà però fare attenzione alla generosità con la quale verranno date le ricompense per le singole missioni. Dilapidare il proprio patrimonio, che si accresce con tassazione e commerci, offrendo una lauta ricompensa per un piccolo compito, potrebbe farci mancare le risorse necessarie per momenti ben più difficili. Infatti gli eroi lasceranno il loro compito precedente solo se la missione sarà annullata o se sarà portata a termine, oppure se l'offerta sarà superata da una nuova proposta. Andando avanti con le missioni le cose si faranno dunque sempre più difficili, a tratti anche troppo, e cercare di mantenere il giusto equilibrio tra attacco e difesa metterà a dura prova le nostre capacità. Le ondate nemiche si faranno sempre più incessanti, a volte frustranti, e trovare lo slancio necessario per attaccare e portare le missioni a termine non sarà semplice. Non capiterà di rado, infatti, di assegnare una serie di missioni offensive che saranno recepite dalla maggioranza degli eroi, costringendoci a soffrire, quando meno ce lo aspettiamo, in fase difensiva. Una buona pianificazione sarà d'obbligo, pena uno sbilanciamento delle forze troppo pronunciato che non farà altro che danneggiarci. Nelle fasi più avanzate del gioco, sarà poi possibile dare vita a veri e propri party combinando fino a un massimo di quattro membri, il che renderà le cose ancora più interessanti, ricreando situazioni da GDR puro.
    Notevoli anche le ben tre espansioni contenute in questa versione: la prima è Kingmaker, che oltre ad aggiungere una nuova campagna di gioco ci mette a disposizione anche un buon editor che consente di creare e condividere ulteriori missioni, utilizzando anche i nuovi edifici e i personaggi dell'espansione. Segue poi Battles of Ardania, che aggiunge un’inedita campagna in singolo oltre a nuovi mostri, mappe per il multiplayer e nuove classi. L'ultima espansione è invece Monster Kingdom, che contiene una campagna, nuovi mostri e nuovi tipi di edifici.
    In tutti e tre i casi il gameplay di fondo non viene alterato, quindi il gioco rimane fedele a se stesso.
    Il mondo fantasy ricostruito nel gioco è piuttosto canonico, con la classica sequela di mostri ed esseri quali non-morti, demoni, ogre e chi più ne ha più ne metta. Nulla di trascendentale sotto questo profilo, dunque, per un titolo che non ha mai mirato a rivoluzionare il settore.
    Dal punto di vista tecnico si registrano i maggiori difetti: graficamente il titolo è solo modesto, non riuscendo mai a stupire in nessun modo, e lo stesso vale per il sonoro, che nonostante vanti una discreta voce narrante non ha delle musiche e degli effetti particolarmente degni di nota. D'altro canto ciò permette al titolo di girare facilmente anche su configurazione datate.
    La longevità è garantita dalle quattro campagne e dal multiplayer competitivo, che potenzialmente garantiscono decine di ore di gioco.

    Majesty 2 Majesty 2Versione Analizzata PCQuesta Collection è senza dubbio una buona uscita, che permetterà a chi non l'abbia già fatto di immergersi nel mondo di Majesty. Il gioco in se vanta delle discrete meccaniche, ed ha la capacità di divertire anche i player più navigati. Il tipo di gameplay non è caotico: non si tratta di doversi barcamenare tra decine e decine di unità da selezionare e mandare all'attacco. Qui gli eroi faranno tutto abbastanza autonomamente e noi ci dovremo preoccupare di elaborare una strategia generale che permetta loro di averla vinta. Il ritmo di gioco quindi risulterà più lento rispetto ad un normale RTS del genere, e questo potrebbe rivelarsi sia un pregio che un difetto, in quanto comporterà un tipo di gioco abbastanza "distaccato". Forse una sorta di antesignano dei Tower Defence, ma senza le banalizzazioni che spesso caratterizzano questo genere. Da provare.

    7.3

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