Recensione Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012 per Wii

Mario e Sonic sbarcano a Londra

Recensione Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012 per Wii
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Disponibile per
  • Wii
  • 3DS
  • Con i giochi olimpici di Londra 2012 distanti soli 250 giorni ed il cammino di qualificazione entrato nel vivo con la World Cup di Pallavolo (vinta, al femminile, dalle azzurre), non vediamo proprio momento migliore per il rilascio di uno dei molti titoli dedicati ai giochi d'Olimpia. Il primo tra i tanti è sicuramente il meno atteso, ovvero la versione "party game" della competizione incarnata da Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012.
    Il titolo, disponibile per Wii dal 18 Novembre, porterà nelle case dei possessori della bianca console Nintendo una sferzata d'allegria, grazie ai sempreverdi personaggi degli iconici brand SEGA e Nintendo, e ad una serie davvero vasta di mini-game ispirati alle discipline sportive. Con il successo di un titolo del genere praticamente assicurato e scontato non ci resta che analizzarne le caratteristiche, per capire se, oltre al mass market, la produzione possa avere altri sbocchi, magari affini ai giocatori più sensibili.

    Ready..Steady..Go!

    Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012 presenta due modalità di gioco principali: una dedicata all'esplorazione libera delle moltissime discipline (e delle loro varianti "Sogno"), nonché alla progressione in un vero e proprio "cammino Olimpico"; l'altra organizzata in maniera di sottolineare e sfruttare le doti da party game che, come tutti i titoli sui generis, anche questo Mario & Sonic possiede.
    Partendo dal principio c'imbattiamo in una pletora di eventi che vanno dalle gare d'atletica (100m, 110 ostacoli, 4x100..) al Ping Pong ed all'Equitazione, passando con nonchalance dalla Ginnastica Ritmica e dal Nuoto Sincronizzato. Le discipline, al solito, si divideranno in due categorie: quelle in cui dovremo sudare agitando il Wii Mote a più non posso (il Nunchuck sarà spesso "accessorio") e, in contrapposizione, quelle in cui muoverci rigorosamente a ritmo. Le prime comprendono sostanzialmente ogni evento in cui saremo in diretta competizione con altri atleti: le gare su pista e le gare in piscina, insomma, ci vedranno bruciare moltissime calorie, scuotendo su e giù a ripetizione il Wii Mote. Qualche variante subentra -nel nuoto- a seconda del personaggio selezionato, caratterizzato da uno stile natatorio che richiederà movimenti differenti (Yoshi, ad esempio, nuoterà "a cagnolino", richiedendo l'impugnatura di entrambi i controller ed il movimento alternato a simulare le zampettate in acqua di un cane). Si aggiungono, come sotto-categoria, le discipline che richiederanno il dosaggio delle energie: in minima misura la variabile della resistenza la troviamo nello stesso nuoto, ma la sua reale integrazione avviene nel ciclismo su pista, dove saremo chiamati a gestire una squadra di cinque elementi che dovranno darsi il cambio alla testa, impostando il ritmo senza sacrificare il classico cuore troppo in fretta. Questa prima sequenza di eventi, per quanto non estremamente vari o elaborati nel gameplay, funziona abbastanza bene, mantenendo in costante stato adrenalinico il videoplayer e massimizzando la competizione qualora si giocasse in multiplayer (locale) con amici. Non mancano, nonostante i regolamenti siano precisamente rispettati, alcune caratteristiche spiccatamente arcade a colorire ogni disciplina: per la corsa e per il nuoto segnaliamo, ad esempio, la possibilità di caricare uno scatto bruciante in partenze e di effettuare un super-sprint una tantum all'interno della gara.
    Passando avanti troviamo la categoria ritmica, a nostro avviso la meglio riuscita del titolo. Si tratta di eventi come il trampolino elastico, il nuoto sincronizzato, l'equitazione e la ginnastica ritmica, che richiederanno al giocatore una buona dose di spirito d'osservazione per figurare con precisione il punto esatto nel quale effettuare un salto o un'acrobazia in maniera da ricevere una valutazione "perfetta". Eccezzion fatta per l'equitazione ogni disciplina elencata richiederà il movimento di Wii Mote (o Nunchuck + Wii Mote) in maniera da simulare i gesti riprodotti dagli atleti a schermo; una maniera sicuramente divertente ed efficace per competere con i propri amici, unendo una componente goliardica (di scherno) che non fa mai male. Come anticipato, in questi casi, tutto funziona a meraviglia, con rilevamento preciso degli spostamenti anche senza Wii Motion Plus ed una sequenza di discipline che, pur presentando un gameplay semplice e basilare, si avvale di una varietà tutto sommato interessante.
    Si chiude, come sempre, con le note dolenti. Parliamo in questo caso degli sport di squadra come il Beach Volley e il Calcio, con l'aggiunta del pessimo Ping Pong. Nel tentare di "simulare" quanto più possibile gli sport in questione, mantenendo comunque un feeling molto semplicistico ed immediato, i programmatori ne hanno rese ingiocabili (e noiose) la gran parte. Nel Beach Volley, ad esempio, basterà posizionarsi sullo spot di caduta della palla e premere un tasto per vederla comodamente indirizzata al compagno, che la alzerà per un'altrettanto semplice schiacciata, ottenuta scuotendo il controller di movimento. Non ci si poteva certo aspettare una simulazione, ne siamo consci, tuttavia, almeno la finzione di un bagher o di un palleggio non ci sarebbe dispiaciuta. Discorso inverso, invece, per quel che riguarda il Ping Pong, che tende a riprodurre ogni movimento ma lo fa con pesante imprecisione, impedendo anzitutto di direzionare la pallina sul campo in maniera efficace e lesinando così la fondamentale componente di divertimento. Ancora leggermente differente il discorso sul Calcio, che riprende -semplificandole all'osso- le meccaniche dei primissimi FIFA Wii, delegando ai tasti del Wii Mote passaggio, tiro e contrasto. Nel suo piccolo le meccaniche non presentano grossi problemi, ma anche in questo caso ci sarebbe piaciuto qualche "innesto di movimento" in più. Chiariamo, prima di passare oltre, che anche in questi casi sarà possibile utilizzare super-schiacciate, super-tiri e chi più ne ha più ne metta; stranamente per un titolo Wii di questo tipo, però, mancano spesso le dovute spiegazioni (elargite, a volte, solo dopo il primissimo test).
    Alla componente "ufficiale" (garantita grazie alle licenze ottenute dal comitato olimpico) si aggiunge, in Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012, una serie di stage denominati "Sogno", che presenteranno, collegate alle normali discipline, una serie di caratteristiche fantasiose. Troveremo, ad esempio, una corsa ad ostacoli su una gigantesca piattaforma rotatoria a due corsie, sulla quale non conterà tanto arrivare primi (anche perché l'ambientazione presenterà un layout circolare chiuso) quanto fare più punti, saltando in testa agli avversari (per rallentarli) e superando le varie barriere che, in maniera totalmente randomica, ci verranno poste di fronte. A questo si uniranno tanti altri mini-game, come una corsa all'interno di un gigantesco Pinball o una variante tutta particolare del Trampolino Elastico, dove salteremo a coppie di due e l'altezza verrà aumentata ad ogni manche. Non mancherà, naturalmente, anche qualche accenno ai mondi di Sonic e Mario, con uno stage nel quale gareggiare a bordo di enormi dischi volanti, stando attenti a raccogliere quanti più anelli possibile prima del traguardo.
    Se le discipline ufficiali, per quanto non uniformemente ben realizzate, ci hanno positivamente impressionato, queste varianti "Sogno" non riescono a fare altrettanto. Aldilà dell'assurdità di alcuni abbinamenti e dell'inutilità di tutte queste varianti alla luce di un'ottima rosa di competizioni ufficiali, le "gare sogno" mostrano nel oro svolgimento una quantità di variabili anche troppo elevata (recuperare gli anelli mentre si cerca di arrivare primi e contemporaneamente di sbilanciare l'avversario, ad esempio), che tradisce in toto lo spirito della produzione rendendo ognuna delle attività sin troppo confusionaria. Queste gare prevederanno inoltre (nessuna esclusa) l'utilizzo del solo Wii Mote in orizzontale, eliminando qualsiasi interessante e divertente caratteristica "motion".

    Passeggiare a Londra

    Collateralmente alle modalità già descritte Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012 presenta una "terza via" per divertirsi in compagnia di altri tre amici. Si tratta di un vero e proprio party game caratterizzato da due sessioni di gameplay amalgamate tra loro. In primo luogo, scelto il nostro alter ego, ci troveremo a gironzolare per le vie di una Londra in miniatura, riprodotta secondo i punti di riferimento più importanti in tre dimensioni. Districandoci nell'intreccio di vie del centro dovremo, per primi, catturare uno dei tanti mostriciattoli tratti dalle serie Nintendo e SEGA che gironzoleranno liberi nei dintorni, utilizzando i classici strumenti alla Mario Kart (banane, conchiglie...) per ostacolare gli avversari. Giunti alla cattura avremo la facoltà (se primi) di decidere se dare il via o meno al mini-gioco proposto dalla creatura di turno, osservandone prima le caratteristiche. Si andrà dalle pessime varianti "Sogno" delle discipline olimpiche di cui abbiamo già parlato a divertenti quiz in stile anni '90, durante i quali saremo chiamati a rispondere a quesiti (a volte piuttosto impegnativi) riguardo ai vastissimi mondi di Mario e Sonic. Ci verrà chiesto il cibo preferito di Waluigi, l'età di Sonic, il colore della coda di Tails e moltissime altre curiosità. Ogni competizione ci farà guadagnare punti che potranno essere spesi per completare l'album di figurine, obiettivo ultimo della modalità in oggetto. A questo proposito, prima di iniziare, potremo anche determinare la durata della partita, scegliendo se dotare i giocatori di un album da 16, da 32 o da 64 spazi.
    Sebbene la nostra avversione verso le competizioni di tipo sogno sia abbastanza chiara dobbiamo ammettere che in questo contesto, e soprattutto per l'apporto dei divertenti quiz, la commistione funziona, innestando nella produzione un pizzico di Mario Party che, per variare, non guasta mai.

    Dal punto di vista tecnico Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012 non si scosta più di tanto dalle varie incarnazioni di Mario Party & Co., mostrandoci quindi un'impatto grafico molto vivace e colorato, che copre con effetti grafici e smorfie divertenti una realizzazione non certo esaltate ed un riciclo di contenuti che prosegue oramai da eoni. Nonostante tutto, tra esplosioni colorate e motivetti accattivanti, quest'incarnazione del party game dedicato ai giochi olimpici riesce a farsi moderatamente apprezzare, stimolando -soprattutto nel pubblico casual che vuole irretire- le giuste papille gustative.

    Tanti interpretiOltre ad una pletora di modalità e discipline Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012 presenta una nutrita rosa di "atleti", tratti direttamente dalle scuderie delle due softco. Tra Mario, Luigi, Wario, Sonic, Knuckles, Metal Sonic, Tails, Peach, Bowser e chi più ne ha più ne metta, la scelta sarà davvero ardua. Dovremo inoltre tener conto delle caratteristiche di forza, resistenza, scatto e velocità di ciascuno, sfruttandoli ad hoc per le varie discipline: una micro-componente tattica davvero niente male.

    Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012 Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012Versione Analizzata Nintendo WiiMario & Sonic ai Giochi Olimpici di Londra 2012 si presenta esattamente come ce lo saremmo aspettato. L’alternanza di aspetti positivi e negativi che scaturiscono da un’idea produttiva piuttosto datata e riciclata, per quanto vincente, confluiscono in un titolo piuttosto divertente. Senza troppe pretese l’ultima produzione Nintendo riesce ad ammaliare il suo pubblico di casual gamer, regalando un gradevole antipasto alla vacanze natalizie (da passare a giocare in famiglia) e centrando così in pieno il suo scopo. Nonostante funzioni non si può certo negare, come dicevamo, un certo ri-utilizzo di idee e di meccaniche, che si uniscono sì spesso in modalità e discipline inedite ma non riescono certo a rappresentare un bonus di valore per la produzione, che agli occhi della critica rimane comunque nella “funzionale” mediocrità.

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