Recensione Mass Effect 3 Special Edition

Shepard lotta con i Razziatori sulla nuova console Nintendo

Mass Effect 3
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • All'inizio era un'esclusiva Xbox360. Ed il fatto di non poter giocare il primo capitolo di quella che è riconosciuta come una delle migliori saghe fantascientifiche nel mondo videoludico e non solo, è tutt'oggi uno dei maggiori rimpianti degli utenti PlayStation 3.
    Poi anche Mass Effect ha ceduto alle lusinghe della filosofia multipiattaforma, e già il secondo capitolo (seppure con qualche mese di ritardo), si è reso disponibile per entrambe le console HD. Il cambio di rotta è stato ovviamente confermato dall'ultimo episodio della trilogia, che chiude il cerchio narrativo legato all'epopea del comandate Shepard, e che per lungo tempo è rimasto in vista a causa della diatriba sulla qualità del finale. Archiviate nel bene e nel male quelle vicende, Mass Effect 3 non si lascia scappare l'occasione di uscire anche in versione Wii U, accompagnando il lancio della nuova console Nintendo e rappresentando una ghiotta occasione per chi si avvicina alle gioie dell'alta definizione soltanto adesso, impugnando fieramente il GamePad.
    Proprio l'aggiunta delle feature legate al tablet-controller, e l'inclusione nel pacchetto di molti dei DLC rilasciati (manca però il recentissimo Omega) giustifica agli occhi di Electronic Arts il suffisso “Special Edition” appiccicato in copertina.
    In verità l'edizione Wii U non ha poi molto di speciale: il suo pregio resta quello di rendere accessibile anche ai fan Nintendo una delle produzioni videoludiche che più ha caratterizzato questa generazione.

    Trama stellare

    Uno dei problemi per gli utenti che si avvicinano per la prima volta a Mass Effect 3, è il senso di spaesamento che potrebbero provare di fronte alle proporzioni del contesto creato da Bioware. Un contesto in cui, per altro, si muovono personaggi con un preciso brackground, costruito nel corso di due avventure lunghe e articolate. Questa sorta di costante smarrimento, anche nel terzo episodio, si avverte chiaramente, ma non è troppo legato alla storia principale: incorrendo nelle ire di qualche utente e sacrificando un po' di coerenza interna, Bioware ha di fatto reso indipendenti e autonome le tre avventure, “resettando” la sceneggiatura ed avviando ogni volta una nuova catena di eventi. Eppure nel terzo capitolo si tirano le somme di tante storyline secondarie, ed il numero di vecchie conoscenze che tornano anche solo a fare una comparsata è veramente enorme. Ecco dunque che non può bastare il racconto interattivo (chiamato Mass Effect Genesis 2) che introduce sommariamente quello che è successo, permettendo ai neoutenti di replicare le scelte di Shepard plasmando a loro modo il mondo di gioco.

    Anche se il fatto non costituisce un ostacolo insormontabile alla fruizione dell'avventura, insomma, un po' d'impegno e pazienza da parte del giocatore è necessario, magari per spulciare le lunghe descrizioni del Codex di gioco.
    Indipendente da queste considerazioni, la trama di Mass Effect si sviluppa in maniera molto decisa e interessante. La minaccia dei Razziatori si manifesta in tutta la sua potenza, e l'attacco alla Terra da il via alla crociata di Shepard, che comincia il suo viaggio alla ricerca di un'arma che possa distruggere la razza aliena. Sulla sua strada nuovi e vecchi amici, insospettabili forze ostili e l'ombra minacciosa e subdola di Cerberus, invischiata in chissà quali piani. Un mix esplosivo ed accuratamente ritmato che ci terrà incollati allo schermo per le circa quaranta ore di durata complessiva dell'avventura.
    Non ci sono alti e bassi nel comparto narrativo: tutto è studiato per entusiasmare il giocatore. Dalle sconvolgenti rivelazioni sui misteriosi Razziatori alla verità sull'Uomo Misterioso e sui Prothean, ogni avvenimento saprà mantenere altissimo il tasso d'attenzione, instillando nel cuore d'ognuno emozioni costantemente contrastanti. Il merito va attribuito in maniera sostanzialmente equa a charachter design e direzione registica, nella quale si unisce non solo montaggio e fotografia, ma anche perfetta selezione dei brani dalla colonna sonora.

    Un'avventura eterogena

    Prendendo in mano il GamePad, sin dalle primissime missioni comprenderemo come anche questo terzo capitolo sia fortemente incentrato sull'azione. D'altronde, lottare contro la minaccia più temuta dell'intero Universo, risvegliatasi cinquantamila anni dopo per portare l'Apocalisse, non può certo dirsi compito da svolgersi in maniera diplomatica. La componente shooter rimane dunque estremamente centrale, mostrandosi ancor più snella e funzionale rispetto al passato. Selezionando il livello di difficoltà Folle (o Difficile) avrete veramente la sensazione di essere costantemente schiacciati dalle forze nemiche, e di dover dare fondo a tutte le vostre energie per portare a casa la pelle. Da questo punto di vista possiamo senza dubbio lodare la buonissima programmazione dell'intelligenza artificiale nemica, che non perderà tempo nel tentativo di soverchiarci con ogni mezzo - utilizzando torrette portatili, granate per smuoverci dalle coperture ed altro ancora. Dalla nostra, oltre ad un nutrito arsenale di bocche da fuoco, gli indispensabili poteri biotici che, sin dal principio, determineranno la classe del protagonista. Potremo basare le nostre tattiche sul solo shooting, coadiuvati da proiettili di varia natura (incendiari, congelanti...) oppure sulle vere e proprie tecniche innate come la Disgregazione o la Singolarità. L'importante, in ogni caso, sarà collaborare efficacemente con i propri compagni di squadra, combinando i poteri in quelle che Bioware ha ribattezzato Combo Biotiche .
    Le vere novità per quanto concerne il battle system sono focalizzate soprattutto sulla personalizzazione della dotazione. Accanto alle più classiche Ricerche Tecnologiche per migliorare le armi e al ritrovamento nei quadri di gioco di varie nuove parti per modificare la corazza, avremo a che fare con numerose componenti fisiche da agganciare letteralmente alle bocche da fuoco. Nel corso delle missioni -ma anche nei numerosi negozi presenti alla Cittadella- c'imbatteremo in ottiche di precisione, allungamenti per le canne, caricatori maggiormente capienti e chi più ne ha più ne metta. Giunti al tavolo di lavoro presente nell'armeria della Normandy avremo dunque la facoltà di aggiungere un massimo di due attachment ad ogni arma, potenziandone le statistiche. Si dovrà tuttavia stare ben attenti al peso complessivo della dotazione, cercando il giusto equilibrio tra ricerca e mera aggiunta d'accessori: scendere in campo con un peso eccessivo incrementerà infatti -ed in maniera piuttosto pesante- il tempo di ricarica dei poteri biotici.

    Caratteristiche di questo tipo vanno ad aggiungersi al tatticismo derivante dalla possibilità di selezionare i componenti del proprio team di missione in missione, e all'ampia rosa di avversari (sintetici ed organici) che ci troveremo ad affrontare.
    Nel corso degli incarichi ci troveremo comunque invischiati in una progressione piuttosto lineare, all'interno di aree ben delimitate. In questi casi, benché atmosfere fantastiche e paesaggi sempre diversi stuzzichino parecchio, uno svolgimento piuttosto "piatto" delle missioni ne inficia la godibilità complessiva. Il problema è ugualmente riscontrabile in incarichi secondari e nelle missioni legate alla trama principale, con l'unica differenza che queste ultime saranno ottimamente caratterizzate da cut-scene d'intermezzo e dialoghi d'approfondimento.
    Non si pensi però che gli incarichi secondari siano slegati dalle vicende fondanti. Uno dei più grandi pregi di Mass Effect 3 è anzi la perfetta integrazione degli incarichi collaterali all'interno della struttura ludica.
    Complessivamente, quindi, il gameplay di Mass Effect 3 funziona estremamente bene, grazie al perfetto bilanciamento delle varie fasi di gioco. La componente action sempre più dinamica mantiene vivo il ritmo e l'urgenza di una battaglia globale per la sopravvivenza mentre esplorazione e socializzazione garantiscono l'inarrivabile profondità -in termini di risvolti e sotto trame- che ha da sempre contraddistinto la saga.

    Davvero Speciale?

    La versione Wii U propone anzitutto la possibilità di giocare tutta l'avventura solo su GamePad. Una funzione che è assolutamente gradita: dal momento che buona parte degli ottimi risultati della saga sono legati all'intensità narrativa, alla caratterizzazione del contesto di gioco ed al dinamismo dell'azione, piuttosto che alla spettacolarità scenica degli ambienti attraversati, la diagonale ridotta del touchscreen non è un ostacolo insormontabile, ed anzi si gioca molto bene anche in formato ridotto.
    A chi invece vuole giocare utilizzando il televisore come schermo principale, il GamePad offre un comodo menù per gestire i poteri dei propri commilitoni e, eventualmente, il loro posizionamento.
    I due aspetti non sono utili alla stessa maniera. La possibilità di premere uno dei tasti virtuali per attivare le abilità di Shepard e compagni è molto interessante: dopo aver selezionato quali poteri vogliamo avere sempre a portata di mano nel corso della missione, dovremo solo raramente entrare nel menù di selezione. Questo rende l'azione di gioco molto meno frammentata, ed il controllo tramite touchscreen è immediato e intuitivo.

    Invece la possibilità di posizionare i nostri compagni trascinando le loro icone sulla minimappa è molto meno utilizzabile, dal momento che distoglie per troppo tempo la nostra attenzione, e che le routine di pathfinding non sembrano funzionare alla perfezione. Meglio soprassedere.
    A livello tecnico la Special Edition di Mass Effect 3 si presenta come uno dei porting Wii U meglio ottimizzati, probabilmente anche perchè il motore di gioco è il malleabile Unreal Engine. I cali di framerate sono sporadici, sostanzialmente identico il colpo d'occhio.
    Peccato che l'offerta di questa edizione non includa il DLC Leviathan, puntando invece sui pacchetti di mappe aggiuntive per il Multiplayer. Per quanto riguarda l'online si devono fra l'altro sopportare i problemi di matchmaking che quasi tutti gli utenti stanno sperimentando in questi primi giorni di vita di Wii U, dovuti ovviamente al fatto che i server dei singoli giochi non sono poi così popolosi.
    Crediamo in definitiva che l'introduzione di un nuovo lanciarazzi a ricerca, i cui bersagli vadano agganciati sfruttando lo schermo del tablet come sistema di puntamento, sia un'aggiunta troppo poco incisiva per giustificare il sottotitolo ed un prezzo più elevato rispetto alle altre versioni.

    Mass Effect 3 Mass Effect 3Versione Analizzata Wii UMass Effect 3 è un grande capolavoro di questa generazione, e chiude in maniera più che degna una grande epopea videoludica. La qualità della trama, la cura riposta nella creazione del mondo di gioco e nella caratterizzazione dei protagonisti, ed un ottimo bilanciamento fra azione e narrazione lo rendono un titolo consigliatissimo praticamente a chiunque. Il fascino dell'universo costruito da Bioware risplende anche su Wii U, e nonostante sia richiesto uno sforzo non indifferente a chi si avvicina al titolo per la prima volta, siamo sicuri che anche i “novellini” possano appassionarsi all'ultima avventura di Shepard, imparando a conoscere, invece che riscoprendo, i personaggi ed i luoghi che hanno reso grandi i primi due capitoli. Un peccato che l'Edizione Speciale non spinga fino in fondo sul fronte dei contenuti aggiuntivi, e che non tutte le soluzioni legate all'utilizzo del GamePad siano davvero funzionali. Per chi non ha avuto altra occasione di avvicinarsi al titolo, il lancio della nuova console Nintendo potrebbe comunque essere il momento giusto.

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