Recensione Mass Effect - Versione PC

Approda su PC l'atteso RPG della BioWare Corp.

Mass Effect
Recensione: Xbox 360
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Pc
  • Matrimonio alla canadese

    Infine, dopo circa sei mesi di attesa, Mass Effect approda su PC, per la gioia di chi non aveva potuto giocare il titolo sulla Xbox 360 o di chi attendeva solo una scusa per rituffarsi nell’universo virtuale creato da BioWare Corp . Nella realizzazione di questa versione per PC, per molto tempo in forte dubbio, ha pesato molto l’acquisizione di BioWare Corp. da parte del gigante canadese Electronic Arts -avvenuta nel gennaio di quest’ anno- notoriamente poco incline a rendere esclusivi per un'unica piattaforma di gioco i suoi titoli: la disponibilità dell’intera trilogia del progetto Mass Effect per PC sembra, a questo punto, praticamente certa, anche se probabilmente per quanto riguarda le date, la piattaforma di riferimento dovrebbe rimanere Xbox 360.
    L’attesa di alcuni mesi non è stata però vana: la versione per PC di Mass Effect è molto di più di un semplice porting: siamo infatti di fronte ad una vera e propria conversione, in cui si è lavorato molto per adattare il titolo alla specificità del PC e della sua utenza. In questa recensione ci focalizzeremo maggiormente sulle principali differenze della nuova versione rispetto a quella precedente uscita per la console Microsoft (già trattata in questo articolo). Nel prossimo paragrafo faremo, ad ogni modo, un excursus generale sul titolo, ma per un approfondimento maggiore sulla trama, il gameplay e l’ambientazione vi rimandiamo alla nostra precedente recensione per Xbox 360 ed al nostro speciale sull’universo di Mass Effect (che troverete a questo indirizzo qui).

    Prothean technology

    Nell’anno 2148, l’umanità scopre dei resti di una civiltà avanzatissima durante l’esplorazione di Marte, i Prothean, e grazie a questa scoperta la tecnologia umana compie un balzo in avanti di alcuni secoli. L’anno successivo, forte di questo ritrovamento, gli umani capiscono che una luna di Plutone, Charon, non è altro che un antico portale Protheano inserito in una più ampia rete di trasporto intergalattico, tramite la quale si può viaggiare alla velocità "iperluce" da un punto all’altro della galassia. Gli umani non sono i soli ad abitare l’universo, e ben presto avviene il contatto con altre razze, tutte prosperate grazie ai ritrovamenti delle tecnologie dei misteriosi Prothean. Nell’anno 2183, la razza umana si trova a dover dimostrare di meritare il proprio posto tra le razze leader dell’universo, tutte facenti parti del consiglio della Cittadella: è proprio in questo intricato contesto che inizia l’avventura del nostro alter ego virtuale, il comandante Shepard, l’ufficiale più promettente dell’Alleanza (la fazione degli umani).
    Questa piccola premessa è necessaria per far comprendere l’importanza della trama in un titolo come Mass Effect (da qui in avanti ME), anzi non soltanto della trama, ma di tutto l’enorme e complesso universo creato da BioWare Corp. che funge da ambientazione al titolo e in cui ci si sente immersi dalla fase di creazione del nostro personaggio fino all’ultima scena. La vera forza del titolo risiede, senza dubbio, nella sceneggiatura, solo parzialmente predeterminata, e nell’interazione con gli altri NPC (alcuni con una profondità disarmante) che permettono al giocatore di sviluppare relazioni di vario tipo e che lo portano a compiere scelte decisive, i cui risultati vanno in parte a modificare l’impianto narrativo. La sensazione di vivere in mezzo ad un articolato intreccio di rapporti politici, economici e amorosi è costante, ed è la vera motivazione che spinge il giocatore ad andare oltre la main quest, cercando di penetrare più a fondo in questo dinamico ambiente.
    ME è un RPG molto particolare, che seguendo la tendenza dell’ultimo periodo, si pone come una commistione di generi ludici diversi, unendo un sistema di combattimento da sparatutto in terza persona con elementi strategici molto marcati, alle classiche caratteristiche di un RPG che fa della crescita del personaggio, non solo dal punto di vista delle abilità di combattimento ma anche da quello delle qualità morali (forse in questo senso si ha un’eccessiva semplificazione e si intravede un certo debito con Star Wars), la sua spina dorsale.

    Molto più di un semplice porting

    In apertura avevamo accennato alla capacità di BioWare Corp di adattare ME alle caratteristiche del PC gaming, e per quanto riguarda l’interfaccia di gioco questo sforzo di migliorare la precedente versione per console appare molto evidente. Se nella versione per Xbox 360 (qui il nostro articolo) il taglio action del sistema di combattimento era pesantemente limitato dalla necessità di utilizzare la pausa per gestire i membri della squadra, il loro armamentario e per selezionare le abilità e i poteri biotici (una sorta di poteri magici in salsa fantascientifica) da utilizzare in battaglia, nella conversione per PC tutto questo risulta decisamente superato, grazie alla possibilità di assegnare ai vari poteri un tasto numerico cosi da renderli immediatamente utilizzabili nel corso degli scontri. Per mezzo del tasto “barra spaziatrice” si accede ad un menù rapido tramite il quale è possibile gestire con velocità le armi per tutti i membri della squadra (in realtà per il nostro personaggio si può farlo anche durante il gioco), l’utilizzo di abilità e poteri biotici da parte degli altri membri (muovendo la telecamera fino a puntare il nemico sullo schermo da questo menù, si ottiene un attacco mirato da parte di un altro membro) e anche il comportamento in battaglia (difendere la posizione, attaccare...): ancora di più, tramite i tasti freccia è possibile ordinare le avanzate ai nostri sottoposti, senza dover ricorrere ad interruzioni, una strategia spesso vincente.
    La cura dedicata alla conversione per PC si può avvertire anche in particolari minori, che forse altri sviluppatori avrebbero ignorato, come ad esempio la sostituzione della sessione di hacking dei vari sistemi di protezione, che nella precedente versione era costituita dalla pressione rapida di tasti in una sequenza dettata a schermo, forse troppo macchinosa sulla tastiera, con un minigioco in cui bisogna farsi strada con un cursore in mezzo a dei blocchi in movimento su cerchi concentrici; un altro esempio, potrebbe venire anche dalla rivisitazione del sistema di guida del Mako (il mezzo di trasporto a sei ruote motrici con cui si esplorano i pianeti), adattato alla differente sensibilità del controllo tramite tastiera con mouse.
    Questa rivisitazione dell’interfaccia porta ad un aumento del feeling in battaglia non indifferente, portando il titolo ad un gradino più alto rispetto alla sua controparte per console, e che da sola sarebbe già di per se sufficiente a giustificare l’ uscita della nuova versione per PC.

    Bring Down......?

    ME si era presentato a novembre come un titolo con molte luci, ma anche con alcune ombre, di peso non indifferente. Le critiche principali mosse al titolo di BioWare hanno riguardato in particolar modo 4 punti salienti: la limitata longevità della main quest, la poca varietà dei pianeti in cui si svolgono le side quest, e la ripetitività di gran parte delle stesse (andare sul pianeta X e fare piazza pulita) limitata solo in parte da elementi di sceneggiatura, un’IA non troppo esaltante durante i combattimenti e un comparto tecnico di grande impatto visivo, ma claudicante sotto alcuni aspetti.
    Per quanto riguarda i primi due punti, chiaramente non sono state apportate modifiche, essendo questa una conversione, anche se per i giocatori del PC è prevista la possibilità di scaricare gratuitamente il contenuto aggiuntivo “Bring down the Sky”, disponibile invece a pagamento nella versione console, che aggiungerà altri 90 minuti circa di divertimento per i giocatori, ed introdurrà la nuova razza Batarian nel già variegato universo di ME. Purtroppo questo contenuto aggiuntivo, che inizialmente si credeva potesse essere già incluso nel disco di gioco, non è ancora disponibile per il download nella versione PC, e tutto questo ha creato un po’ di malumore nelle varie community dedicate al gioco, compresa quella ufficiale. Siamo certi che EA provvederà al più presto ad ovviare a questo ritardo, che resta ad ogni modo un po’ incomprensibile, dato che per Xbox 360 è disponibile già da marzo (se volete saperne di più leggete il nostro articolo).
    Anche sotto il punto di vista dell’IA non ci sono state sostanziali modifiche, i nemici durante la battaglia, al di là dell’utilizzo di momentanee barriere biotiche o scudi fisici, non sembrano volerne sapere di utilizzare la copertura o di sfruttare in maniera coordinata la schiacciante superiorità numerica, venendo avanti alla rinfusa e con una certa propensione al suicidio, o con veri e propri attacchi kamikaze. Nonostante questo, le battaglie rimangono gradevoli, soprattutto per la loro caratterizzazione epica e per la buona varietà di attacchi a nostra disposizione, oltre ad un sistema di copertura decisamente efficace, ma i giocatori più esperti potrebbero trovare la sfida poco stimolante.

    Un design di livello

    Il comparto tecnico di ME risulta, invece, notevolmente migliorato in questa conversione, in parte grazie ad una maggiore potenza hardware a disposizione, in parte per merito del lavoro profuso dagli sviluppatori: se i requisiti minimi sono non troppo elevati per un gioco di questo tipo, in realtà per godere veramente appieno di ciò che ME può offrire, sarà comunque bene munirsi di un PC con configurazione da medio alta in su. Nella nostra prova abbiamo utilizzato una configurazione simile ai requisiti consigliati.
    La maggior parte dei problemi presenti nella versione per Xbox 360 sono stati risolti, il frame rate, in particolar modo, appare ora decisamente più stabile, tranne in qualche rara occasione soprattutto quando si utilizzano le abilità biotiche con molti personaggi presenti sullo schermo, e non è una miglioria da poco considerando che parliamo di un titolo con un taglio molto action. I caricamenti rimangono, invece, un po’ troppo lunghi per gli standard del PC, inoltre, oltre a quelli comprensibili per lo spostamento da varie zone della galassia o per l’entrata in nuove zone di gioco (alcuni abilmente mascherati come su console da viaggi in ascensore, in cui il giocatore può però ascoltare i notiziari radio che danno il via ad alcune quest secondarie), siano essi all’interno della Cittadella o all’atterraggio su un pianeta, vi sono dei micro-caricamenti anche all’interno delle zone stesse, questi francamente meno accettabili per un gioco che su PC può beneficiare dell’installazione su disco rigido. Niente di troppo rilevante, certo, ma comunque un pecca che poteva essere evitata. Scomparso, invece, il fastidioso ritardo nel caricamento delle texture che affligeva la precedente versione, grazie anche ad uno sviluppo costante dell’Unreal Engine 3, ed è questa sicuramente una buona notizia
    Graficamente la versione PC di ME conferma quanto di buono già visto a novembre: l’impatto visivo è ottimo, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione dei personaggi, sia per la loro modellazione sia per la cura maniacale del dettaglio con cui sono stati realizzati. Rimane grande l’impressione di fronte alla mimica facciale, pressoché perfetta, durante le sessioni di dialogo e le cut scene: unita ad un doppiaggio degno delle migliori produzioni cinematografiche, permette a ME in questo campo, di fissare dei nuovi parametri validi per tutto il mondo videoludico.
    Gli interni delle location sono al massimo livello per design architettonico e realizzazione, con un sapiente uso degli effetti che non scade mai nell’abuso degli stessi, come troppo spesso abbiamo, purtroppo, visto in altre produzioni next-gen. Le texture sono quasi tutte di qualità, anche se qualche scelta di compresso è stata fatta, ma è abilmente mascherata e complessivamente è una percentuale decisamente marginale. Per quanto riguarda la grafica durante la fase esplorativa, rimane valido l’appunto che pur essendo visivamente gradevole come il resto del titolo, i paesaggi risultano decisamente spogli (non giustificabili con la volontà di ricreare atmosfere aliene) e l’ambiente circostante per nulla interattivo: considerando le capacità del motore fisico, facilmente intuibili dalle sessioni di guida del Mako, il rammarico è ancora più grande.

    Il comparto audio di ME, al di là dello strepitoso doppiaggio (ancor più strepitoso perché totalmente realizzato in italiano, cosa non molto comune), può avvalersi di una colonna sonora decisamente azzeccata, mai invasiva, capace di sottolineare e dare enfasi alle varie di gioco e divenire epica nelle fasi finali.
    Il tutto porta il titolo sotto questo particolare aspetto, come già evidenziato nella recensione di novembre, tra i migliori dell'intero panorama ludico.

    Mass Effect Mass EffectVersione Analizzata PCMass Effect è sicuramente un RPG di qualità, che in questa conversione per PC si (ri)presenta, a distanza di alcuni mesi, in una forma decisamente migliore, grazie anche alla risoluzione di alcuni problemi e imperfezioni che affliggevano il titolo su Xbox 360. Inoltre, il lavoro fatto da BioWare per adattare il titolo alle esigenze dell’utenza PC non può che essere apprezzato, e lo stesso ne guadagna sensibilmente in termini di giocabilità: non è un particolare trascurabile dato il taglio molto improntato all’azione, con cui è stato pensato. Rimangono, purtroppo, un’ IA troppo approssimativa e il pesante handicap di una main quest troppo breve, difetto poco compensato dalla presenza di quest secondarie, non troppo varie e incapaci di motivare il giocatore ad un completamento totale del gioco. Il rammarico è ancora più forte, perché Mass Effect riesce proprio lì dove la maggior parte dei titoli falliscono, ossia la capacità di coinvolgere il giocatore in maniera totale. Mass Effect è un esperienza ludica da provare, che ci sentiamo di consigliare agli amanti della fantascienza in particolare, ma anche a chiunque voglia confrontarsi con qualcosa di realmente innovativo e appagante.

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