Metroid Prime: recensione del nuovo capolavoro di Retro Studios

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Metroid Prime: recensione del nuovo capolavoro di Retro Studios
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  • Sulle tracce del cacciatore...

    Uno dei più importanti personaggi Nintendo è finalmente tornato.
    La sua storia è ormai diventata leggenda tra i molti appassionati nel mondo, che da anni seguono le sue avventure nel profondo spazio, fra pirati alieni e creature di ogni tipo.
    La saga ha inzio nel lontano 1986 con Metroid, platform di enorme successo soprattutto per il suo gameplay innovativo: in questo storico titolo vestiamo i panni di una Samus Aran ancora alle prime armi con il mestiere di cacciatrice di taglie, alle prese con la sua prima, pericolosissima missione.
    Dopo una pace galattica millenaria, è stata scoperta una nuova mortale forma di vita su un remoto pianeta della galassia.
    Tali esseri sono dotati di capacità straordinarie: dopo averli studiati a fondo, i dottori scoprono che oltre alla capacità di volare, sono resistenti e in grado di riprodursi molto facilmente in gran numero. La situazione è ormai critica. Gli Space Pirates hanno appena individuato la nuova potenziale alleata per la loro sete di conquista e sono già in viaggio per sottrarre i terribili esseri, i Metroid, che geneticamente potenziati diventeranno l'arma biologica più potente mai esistita. Ormai nascosti nelle profondità del pianeta Zebes, i pirati stanno ultimando gli esperimenti per creare quella che potrebbe essere la causa della distruzione del pianeta. E dopo il fallimento delle truppe della Federazione, l'unica possibilità è lei. Come alcuni di voi (forse i più malati ndNeuro) sapranno, gli eventi alla base del nuovo capolavoro Nintendo, creato in sinergia con il nuovo e molto promettente team texano dei Retro Studios, sono direttamente intrecciati con quelli del primo capitolo in assoluto della saga; Samus è infatti nuovamente a caccia degli Space Pirates, che questa volta sono alle prese con una sostanza biologica chiamata Phazon e in grado di mutare geneticamente le capacità di qualunque essere vivente al punto di renderlo fisicamente imbattibile. La creazione della nuova armata d'Elite è ormai alle porte, il sogno di conquistare il mondo sta per diventare realtà.....il ritorno di Samus era molto atteso da tantissimi fan nel mondo. E come sempre Nintendo, ha saputo mantenere le aspettative; Metroid Prime è infatti una perfetta trasposizione dei suoi predecessori (Super Metroid su tutti, ma ne parlerò strada facendo), un geniale mix di azione frenetica ed esplorazione, un intero mondo da visitare fin nelle sue profondità, con creature aliene da scoprire e da sconfiggere, e la cacciatrice di taglie più famosa dei videogiochi a darci una mano. Il gioco rispecchia tutte le caratteristiche che hanno reso peculiare la saga negli anni, e riesce persino a riprodurre le stesse atmosfere che da sempre rendono unico il mondo della mitica cacciatrice, cresciuta dai Chozo e da loro addestrata a perfetta macchina da guerra. Preparatevi, Metroid Prime è tutto ciò che un fan possa chiedere ed anche di più.
    Ma partiamo dal principio. Il gioco si presenta senza presentazione (perdonatemi il gioco di parole), ma il lavoro è svolto egregiamente dai menu che sono interamente animati e davvero ben realizzati. Come nello stile dei precedenti titoli, le opzioni offerte sono poche, anche se fra queste spicca proprio quella della connettività al GBA ed al corrispondente Metroid Fusion, caratteristica che vi permetterà di scoprire dei segreti piuttosto interessanti. Appena scelto il file con cui iniziare il gioco vi catapulterà nel bel mezzo dello spazio, con la cacciatrice impegnata a "denuclearizzare" una base aliena in orbita attaccata dagli spietati Space Pirates; dopo aver debellato la minaccia, sarà la fuga di Ridley, il terribile braccio destro di Mother Brain, a condurre Samus nelle misteriose profondità del pianeta Tallon IV...

    L'arsenale

    Ovviamente, ogni cacciatore di taglie che si rispetti deve essere accompagnato da una potenza di fuoco che lo aiuti ad affrontare ogni tipo di situazione. L'esoscheletro donato a Samus dai Chozo è stato studiato per essere in perfetta armonia con il suo corpo, e dispone di una attrezzatura di attacco molto ben equipaggiata. All'inizio della nostra avventura abbiamo a disposizione l'arma basilare, il cosidetto Plasma Beam, un laser a lunga gittata e di media potenza, oltre che ovviamente ai classici missili dotati anche di un sistema di ricerca molto accurato. Esattamente come nel sopracitato Super Metroid, è il gioco a guidarci nella raccolta di ogni nuovo componente del nostro arsenale e degli eventuali upgrade tecnologici dell'esoscheletro e di tutti gli altri gingilli di cui disponiamo; per proseguire è infatti indispensabile possedere tutte le armi, senza di alcune delle quali sarà impossibile superare certe porte (che si aprono se colpite dal fuoco dell'arma che le corrisponde) ed accedere a tutte le locazioni visitabili nel gioco. Oltre all'arma di base, lungo la sua avventura Samus potrà disporre del Wave Beam, in grado di produrre veri e propri fasci di onde elettromagnetiche, molto utile contro certe creature e anch'essa dotata di un sistema di ricerca del bersaglio. L'Ice Beam è forse l'arma meno efficace dell'intero lotto; la sua peculiarità risiede nella capacità di racchiudere in un muro di ghiaccio anche le creature più forti, lasciandovi appena il tempo di cambiare arma per frantumarli in mille pezzi. Infine, l'arma più devastante del gioco (nonchè quella che troverete per ultima) è il Plasma Beam; questo cannone è in grado di emettere raggi di lava bollente concentrata, carbonizzando letteralmente qualsiasi creatura. Ognuna di queste armi, dispone inoltre di altre due modalità di fuoco alternativo; una di queste consiste nel "charging". Caricando un solo colpo, infatti, produrrete un volume di fuoco unico ed amplificato, che oltre ad aiutarvi contro le creature più coriacee si rivelerà utile anche per aprirvi la strada fra muri instabili e passaggi segreti. La seconda modalità, si basa sulla unione fra le due tecnologie disponibili (cannone a braccio e missili) per creare un ulteriore potenziamento del barrage di fuoco; dopo aver raccolto i rispettivi powerup per ognuna delle armi a disposizione, potrete davvero disporre di un arsenale da far paura anche a Boba Fett.

    Arkanoid...Metroid...ehm, no.

    Chi ormai da tempo segue la nostra eroina spaziale nelle sue aventure ai confini della galassia, sa che il suo fidato arm cannon è soltanto una delle meraviglie tecnologiche di cui il suo avanzatissimo esoscheletro dispone. I suoi creatori l'hanno infatti dotato di un sofisticato meccanismo di morphing, che permette a Samus di trasformarsi in una sfera e in tal modo di accedere anche ai passaggi più angusti; dal punto di vista dei sitemi offensivi, la Morph Ball dispone della possibilità di sganciare bombe di media potenza (tre in sequenza), che a loro volta possono essere potenziate per aumentarne il potere distruttivo. La sfera, in questo nuovo capitolo della saga, è stata inoltre dotata di uno Speed Boost utile in certe sezioni di gioco ed anche di un upgrade chiamato Spider Ball; una volta ottenuto questo potenziamento potrete utilizzare alcuni percorsi specifici (perfettamente riconoscibili come vere e proprie "rotaie") per raggiungere punti prima impossibili da avvicinare.

    Anche l'occhio vuole la sua parte

    La maggior profondità acquistata dal franchise grazie al passaggio alla terza dimensione, ha permesso agli sviluppatori di inserire nuovi elementi ed anche innovare i gingilli tecnologici a disposizione della bella cacciatrice; in primis il suo visore, unico specchio sul mondo di cui il suo esoscheletro dispone. Esso è dotato infatti di varie modalità di utilizzo; la prima e fondamentale è sicuramente il Combat Visor. In questa modalità, Samus dispone sul proprio visore di tutte le informazioni relative all'armamento (numero di missili residui, livello di energia, arma e visore selezionati), nonchè di un particolare indicatore, il quale, se ci si avvicina ad un potenziale pericolo ambientale come fuoco, acido o scariche elettriche, si alza indicandoci l'immimente azzardo; il Combat Visor è infatti destinato esclusivamente alle fasi di combattimento, e mette a disposizione un'interfaccia semplice ma efficace. La seconda modalità, anch'essa molto importante ed appartenente alla strumentazione standard, è lo Scan Visor. La modalità di scansione permette appunto a Samus di interfacciarsi con il mondo che la circonda; la maggior parte di oggetti, creature, ed ambientazioni del gioco sono infatti scansionabili (li si riconosce tramite la presenza di un'icona che assume vari colori a seconda dell'importanza dell'oggetto in questione), e le informazioni contenute in essi vengono automaticamente archiviate nella memoria dell'esoscheletro e possono essere consultate in ogni momento. Le ultime due modalità sono aggiuntive e vanno scovate; il Thermal Visor, molto Predator-like, attiva una scansione termica dell'ambiente per permettervi di stanare nemici nascosti nell'oscurità mente l'X-ray Visor filtra i vostri occhi con una potente schermatura a raggi x, permettendovi di vedere oggetti e nemici invisibili all'occhio umano.

    Quando il videogioco diventa arte

    L'attesa per questa nuova incarnazione di uno dei franchise Nintendo più famosi è stata enorme, sopratutto per il fatto che, esattamente come era successo ai tempi con Super Mario 64, il nuovo capitolo porta con se il passaggio dalle due alle tre dimensioni e, lasciatemelo dire, lo fa davvero in grande stile; e non soltanto dal punto di vista tecnico. Il capolavoro dei Retro Studios stupisce infatti quasi più dal punto di vista artistico che da quello meramente tecnologico. Ma vediamo di analizzare più nel dettaglio questi due aspetti e il modo in cui si trovano a coesistere creando un'armonia visiva davvero sorprendente. Per quanto riguarda la cosmesi, il gioco è sicuramente validissimo e rappresenta il nuovo standard di qualità per la console Nintendo; ciò che colpisce imediatamente è la solidità dell'engine poligonale e la fluidità con cui esso gestisce l'azione a 60 fps fissi. Ambienti molto vasti e dettagliati, creature poligonalmente ricche e molto particolareggiate, il tutto facente parte di un unico immenso livello con microcaricamenti nei passaggi da una locazione all'altra; molto realistiche anche le animazioni dei nemici, che oltre a muoversi in modo estremamente convincente sono anche soggetti ad una fisica ottimamente realizzata. Se ad esempio colpite a morte un nemico che si trova in cima ad una rampa inclinata, accasciandosi a terra lo vedrete scorrere lentamente lungo tutta la rampa per poi fermarsi in fondo, oppure finendolo mentre è in piedi sull'orlo di una passerella lo vedrete rovinare pesantemente a terra con le braccia penzolanti, per poi rotolare e cadere al suolo in modo davvero vicino alla realtà. Un ottimo lavoro è stato svolto anche per quanto concerne il reparto texture; pur non essendo coadiuvate da effetti aggiuntivi come bump mapping, queste ultime sono davvero di pregevole fattura e contribuiscono sicuramente in modo determinante a rendere più realistici gli ambienti e le creature che li popolano. Ciò che infine fa da contorno ed esalta ancor di più la bellezza del comparto tecnico, sono gli innumerevoli effetti grafici e visivi che i programmatori hanno deciso di inserire; oltre ai bellissimi effetti di luce e alla ottima fisica particellare, dei veri e propri tocchi di classe costellano tutto il mondo che ci circonda e caratterizzano la nostra interazione con esso. La sottile e pungente pioggia che bagna le pianure del Tallon Overworld imperla il vetro del nostro visore e si infrange sulla superficie metallica dell'esoscheletro, esplosioni ravvicinate mostrano il viso di Samus riflesso nel suo visore, gli specchi d'acqua si aprono formando increspature al passaggio della Morph Ball, il sangue acido dei nemici sporca il visore e in presenza di una particolare creatura dalla natura elettrica, quest'ultimo subisce delle interferenze. E queste sono soltanto alcune delle chicche con cui i ragazzi della Retro Studios hanno voluto impreziosire il loro primo titolo. Sul frangente del sonoro il gioco non sfigura assolutamente; probabilmente a tutti noi sarebbe piaciuto sentire la voce della bella Samus, ma la qualità degli effetti sonori non fa rimpiangere questa mancanza. Come ho detto in precedenza, Metroid Prime non stupisce solamente per il suo comparto tecnico di prim'ordine, ma supera se stesso dando vita ad un mondo davvero unico per atmosfera e bellezza artistica. Le sensazioni che si provano esplorando le vastità di Tallon IV sono infatti simili a quelle che si potrebbero provare guardando un quadro; l'immedesimazione in ciò che si osserva è davvero notevole, e molte volte nel gioco vi ritroverete fermi a guardarvi intorno, semplicemente per ammirare la bellezza artistica di certe locazioni. I templi in rovina dei Chozo, le innevate colline che costellano il pesaggio di Phendrana Drifts, i fiumi di lava bollente che attraversano le profondità delle Magmoor Caverns; tutto in Metroid Prime è pervaso da un'atmosfera davvero incredibile, quasi surreale, che vi coinvolgerà rendendovi realmente partecipi dell'avventura.

    La creazione di un genere

    First person adventure. E' questo il nome del nuovo genere inaugurato da Metroid Prime; il gioco infatti presenta una visuale in prima persona (solamente in modalità Morph Ball la visuale passa automaticamente in terza persona), ma differisce dai First person shooter tradizionali per la sua attitudine più esplorativa ed avventurosa. In realtà, Metroid Prime è molto più di questo. E' un perfetto mix di azione, esplorazione ed avventura, infarcito di sezioni platform per non tradire il suo diretto progenitore, Super Metroid, e caratterizzato anche da originali ed interessanti novità come ad esempio le sezioni di gioco da affrontare una volta trasformati in Morph Ball, nelle quali la telecamera cambia creando una sorta di inquadratura bidimensionale; e sono proprio queste sezioni a spezzare l'azione di gioco e a renderla meno ripetitiva. L'intera avventura si basa sulla ricerca dei vari upgrade sparsi lungo tutto il terreno di gioco; nella maggior parte dei casi, ci si trova ad dover affrontare dei puzzle di vario tipo e la cui difficoltà è sempre ben calibrata e mai causa di frustrazione. Il sistema di ottenimento dei vari potenziamenti è studiato in modo tale che, ad esempio, per accedere a certe locazioni vi sia indispensabile possedere il Jump Boost (che vi permette di effettuare una ulteriore elevazione dopo un salto iniziale), e che questo si trovi in un altro luogo; vi capiterà spesso di pensare e ripensare agli enigmi irrisolti o ai luoghi inesplorati che vi siete lasciati alle spalle e che grazie a delle nuove abilità acquisite potrebbero essere risolti permettendovi di scoprire altri segreti. E' infatti su questo delicato equilibrio che si basa l'azione di MP, facendo leva in particolare sulla soddisfazione del giocatore nello scovare powerup nascosti e potenziando in tal modo il proprio equipaggiamento. Elemento fondamentale del gameplay sono anche le fasi di combattimento vero e proprio in cui, a causa di controlli non proprio convenzionali, il giocatore poco smaliziato potrebbe avere delle difficoltà; il gioco infatti non usufruisce del classico controllo "dual analog" (ovvero che utilizza i due stick analogici per muoversi e guardarsi attorno) ormai colludato da tutti gli fps su console, ma si fa perdonare questa mancanza con l'introduzione di un comodo sistema di lock-on target; con la semplice pressione del tasto dorsale L il giocatore può infatti "lockare" il mirino su uno specifico nemico e nel contempo analizzarlo tramite lo Scan Visor per scoprirne le caratteristiche ed i punti deboli, per poi aprire il fuoco a colpo sicuro. Ma se fossi in voi non mi farei ingannare dalla possibilità che il sistema di lock-on possa rendere le cose troppo facili; i nemici più scaltri (fra cui gli Space Pirates), sono infatti dotati di una intelligenza artificiale molto avanzata e sono in grado di organizzare attacchi in gruppo piuttosto che di nascondersi abilmente alla vostra linea di fuoco. Inoltre il gioco, considerando il fatto che dovrete molto spesso attraversare aree di gioco già ampiamente esplorate, provvede a rigenerare i nemici presenti in una area ad ogni vostra apparizione; questa scelta, che ad una prima impressione può sembrare insensata, è in realtà frutto di una duplice decisione dei programmatori, desiderosi di mantenere il più possibile una linea di continuità con Super Metroid (anch'esso caratterizzato dal "respawning" dei nemici) e di fare in modo che il gioco presenti una sfida continua per il giocatore.

    Conclusioni

    Credo che ormai sia rimasto poco da dire su questo capolavoro annunciato; Metroid Prime prende tutti i pregi della saga di cui è il nuovo esponente e li porta ad un livello superiore, innovandosi come mai nessun altro capitolo aveva saputo fare. E' coinvolgente, appassionante, esaltante, bello da vedere e da sentire. E' un mondo nuovo, inesplorato, da attraversare e da scoprire, in una avventura fantastica che terrà impegnati anche i giocatori più esperti per molte ore; peccato soltanto per la mancanza di una modalità mulltiplayer, che lo avrebbe reso ancora più completo. Obbligatorio per i fan, consigliato vivamente a tutti gli altri; mettetelo immediatamente in cima alla vostra buy list, è una pietra miliare che non dovete assolutamente lasciarvi scappare.

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