Forte del successo del primo episodio su piattaforma Sony, Rockstar San Diego (Angel Studios) propone di nuovo al grande pubblico la sua formula vincente fatta di corse clandestine e questa volta a beneficiare del loro lavoro è per nostra fortuna anche la console di casa Microsoft. In un periodo in cui molti mezzi di comunicazione di massa ed in particolar modo il cinema, inneggiano alla velocità e alle pericolose corse illegali in città, Rockstar e Take Two interactive colgono l’attimo per concretizzare in forma digitale questa attuale tendenza ed arrichiscono il tutto con la possibilità di sfidare pirati digitali di tutto il mondo tramite il network di Xbox Live!.
Scaliamo le vette dell'illegalità
Siamo nuovi in città ed abbiamo solamente una modesta automobile, ma le voci narrano che nelle notti di Los Angeles si aggira un gruppo di scatenati corridori, il Midnight Club; incontriamo Moses, forse il più scarso di loro... quale migliore occasione per mettersi in luce e dimostrare di essere un degno avversario? Al termine della prima faticata corsa, Moses cede la sua automobile ed assume il ruolo di nostra guida verso le più alte vette delle corse notturne, sarà lui ad insegnarci via via tutte le tecniche di guida estrema e ad indirizzarci verso avversari sempre più competitivi. Siamo liberi di girovagare la Los Angels notturna, possiamo esplorarne liberamente ogni angolo e la nostra mappa è di grande aiuto in questo; la ricostruzione della città non è fedele alla realtà, ma i principali scorci cittadini sono riprodotti con buona cura, così come i rari monumenti presenti. Nonostante sia eternamente notte, il traffico cittadino è a volte notevole e con esso il rischio di impatti, al contrario delle poche persone, eventuali vittime delle corse, che vagano senza meta nelle strade. Sulla mappa sono segnalati anche i nostri eventuali sfidanti, che ignari della nostra presenza girano anch’essi con tranquillità nelle strade, ma risponderanno subito al nostro accenno di sfida che possiamo lanciare a colpi di abbaglianti; inizierà così un breve giro per le strade, durate il quale il nostro avversario inizierà fin da subito ad insultare, fino a giungere al luogo di inizio della corsa vera e propria. Sarà il nostro avversario, introdotto da un breve filmato in FMV, seguito da tutta la sua banda, a dare il via alla gara che consisterà nel passare per tutti i checkpoint previsti e nel raggiungere il traguardo in testa, eventualmente anche entro il limite di tempo previsto. I punti di controllo sono rappresentati da delle “barriere di colore azzurro” che vanno attraversate in un ordine qualsiasi, o a secondo della gara, seguendo una sequenza definita; in nostro aiuto abbiamo un indicatore a forma di freccia nella parte alta dello schermo che punterà sempre nella direzione del più vicino checkpoint, ma non per questo però il più conveniente da raggiungere, perché come intuibile osservando la mappa, è possibile raggiungere i vari punti di controllo seguendo una sequenza logica. La capacità di interpretare velocemente la situazione, una buona conoscenza delle strade della città e soprattutto il sangue freddo e la prontezza di evitare impatti con i veicoli civili, sono dunque i requisiti fondamentali per poter sperare di battere i veterani delle corse clandestine del Midnight Club. Scalare la vetta delle corse illegali non sarà cosa facile perché i nostri avversari non mancano di certo ne di cattiveria, nel chiuderci ogni spiraglio di sorpasso, ne di intelligenza nell’evitare incidenti e nel trovare ogni volta le strade migliori, rivelando come l'IA di questo titolo sia davvero molto sofisticata. Proseguendo nella carriera di pirata della strada, avremo modo di sfidare sempre con le stesse modalità avversari sempre più abili ed in caso di vittoria, di accaparrarci le loro potenti vetture, fino ad affrontare il vero e proprio re delle strade di Los Angeles, per poi decollare verso Parigi e successivamente Tokyo, dove avremo modo di intraprendere anche li la scalata verso il titolo di campione, fino alla sfida finale contro colui che si definisce il “campione del mondo” delle corse cittadine. Il modello di guida è totalmente “arcade” e basato fondamentalmente sulla derapata, la fisica delle vetture è riprodotta in modo che la cinetica venga quasi totalmente scaricata a seguito di impatti, il peso delle vetture a volte sembra inconsistente e la reattività al volante è immediata; a tal proposito il sistema di controllo è decisamente particolare e purtroppo non configurabile, prevede infatti l’utilizzo dei grilletti per regolare il peso della vettura nelle percorrenze aeree ed il freno a mano, mentre le funzioni analogiche di acceleratore e freno sono assegnate allo stick analogico destro. Man mano che si entra in possesso di vetture sempre più veloci, saremo inoltre in grado di acquisire nuove abilità ed entreremo in possesso di alcuni ritrovati tecnologici; come delle cariche di nitro, capaci di far raggiungere alla nostra vettura velocità esorbitanti, successivamente acquisiremo la capacità di “accumulare” la scia degli avversari fino ad esplodere in uno scatto bruciante o ancora la capacità di bilanciare il peso della nostra vettura una volta in aria per dei migliori atterraggi o a terra per guidare su due ruote.
C'è altro
La scalata della modalità carriera consente non solo di sbloccare i numerosi veicoli presenti in questo titolo, ma di rendere disponibili città, gare predefinite e potenziamenti anche per le altre modalità di gioco. In Midnight Club 2 è possibile organizzare delle sfide nella modalità Arcade per un massimo di quattro giocatori, oppure otto se si ha la possibilità di usufruire del system link; si può competere in una canonica gara all’ultimo checkpoint, gareggiare in un inusuale “cattura la bandiera” o ancora darsi battaglia tentando letteralmente di distruggere i nostri avversari, facendo uso dei potenziamenti disposti lungo le strade. Se invece si necessita di una maggiore conoscenza delle strade delle città, o di prendere maggiormente confidenza col proprio mezzo, si ha a disposizione la possibilità di percorrere tranquillamente le strade di qualunque città precedentemente sbloccata con uno dei veicoli guadagnati nella modalità carriera, di decidere le condizioni atmosferiche, la densità del traffico e se correre all’alba, al tramonto o a mezza notte. Nonostante i circuiti che via via si rendono disponibili siano numerosi, in MC2 è possibile averne praticamente di infiniti tramite il semplice editor messoci a disposizione; si sceglie la città interessata, le condizioni atmosferiche, la densità del traffico, si decide se impostare un limite di tempo o meno ed infine si posizionano liberamente fino ad un massimo di sessanta checkpoint sulle strade della cartina cittadina. Alle già numerose possibilità offerte da questo titolo va infine aggiunta la capacità di gioco on line tramite il servizio Xbox Live!; forti della nostra vettura e dei potenziamenti guadagnati nella modalità carriera, possiamo sfidare fino ad altri otto avversari sparsi per il globo in una delle modalità previste per la sezione arcade.
Auto di carta
L’aspetto di MC2 non è purtroppo uno dei punti di forza del titolo; è possibile notare ovunque la parsimonia che è stata adoperata nel modellare pedoni, città, elementi decorativi e la totale mancanza dello specchietto retrovisore, sostituito con una sottile barra verde che visualizza solamente i fari degli inseguitori, ciò da una parte per via della natura multipiattaforma del titolo, ma anche e soprattutto per cercare di massimizzare il frame rate in ogni situazione sia off line che on line. Le città, che come già detto,non rappresentano l’esatta trasposizione digitale delle controparti reali, non sono molto estese, anche se presentano numerosi passaggi nascosti e possibili salti chilometrici, sono ricostruite con una certa economia di decorazioni futili ai fini delle corse, gli edifici sono spesso dei semplici parallelepipedi e le stesse strade spesse volte appaiono marcatamente geometriche in prossimità di curve o dislivelli. Molto buone sono invece le texture che ricoprono le superfici cittadine, l’orizzonte davvero molto esteso e la grande quantità di automobili che spesso intasano le strade delle grandi metropoli disponibili in questo titolo. Le automobili e le due motociclette disponibili, pur non riportando l’effige ufficiale delle varie case automobilistiche, sono modellate in modo da richiamare facilmente alla memoria noti bolidi della strada; la modellazione de numerosi mezzi disponibili è purtroppo carente di superfici e di dettagli a tal punto che, fatta eccezione per la nostra vettura, vedremo con rammarico cerchioni piatti, ruote molto semplici ed addirittura livree delle carrozzerie visualizzate in “double sided”, ovvero con superfici piatte visibili da entrambi i lati, con il risultato che se per esempio cerchiamo di sbirciare all’interno di un parafango, non vedremo la copertura interna come buona modellazione insegna, ma riusciremo a vedere la facciata “nascosta” del paraurti adiacente ricevendo la spiacevole sensazione di “foglio di carta” che non si provava da molto tempo ormai. Di contro però le carrozzerie delle automobili sono totalmente danneggiabili, mostrando visibili sverniciature e deformazioni a seguito di incidenti, che se ripetuti portano alla riduzione delle prestazioni fino alla completa distruzione del veicolo, che però verrà istantaneamente ripristinato al suo stato originario. A migliorare la situazione sul versante grafico, troviamo un buon numero di effetti, come il discreto environment mapping in tempo reale sull’automobile del giocatore, che pur trattandosi di un’ampia semplificazione di ciò che dovrebbe realmente essere, svolge egregiamente il suo dovere donando un aspetto molto lucido alle carrozzerie dei nostri bolidi, è inoltre presente un buon uso di effetti particellari a sottolineare con effetto l’attrito delle carrozzerie con altri elementi quali auto avversarie o guard rail ed infine l’utilizzo delle cariche di nitro è sottolineato, oltre che da una riduzione dell’angolo di ripresa, anche da un effetto blur proprio come già visto in altre produzioni quali moto gp e seguito. Il tutto si muove ad un piacevole frame rate di sessanta semiquandri al secondo e gli unici casi di incertezza sono rappresentati dalle gare sotto la pioggia ed in condizioni di traffico molto intenso, sono inoltre supportate le modalità video quattro terzi e sedici noni, così come sono supportati entrambi i refresh video previsti dalla console ed infine è garantita la compatibilità con gli HDTV per la visualizzazione ad alta risoluzione.
Audio da Discoteca
La componente audio in MC2 soffre di una realizzazione tecnica controversa; il dolby digital 5.1 è sfruttato magistralmente per quanto riguarda le scie dei veicoli che sfrecciano nel traffico, donando una tangibile sensazione di pericolosità, gli effetti ambientali sono di discreta qualità, così come le poche voci dei passanti, mentre il rombo dei motori, pur essendo differenziato da veicolo a veicolo, non riesce mai ad avere la sua importanza in tutto il contesto audio e ciò è davvero emblematico data al natura del titolo. Gli effetti sonori atti a riprodurre l’utilizzo del nitro, gli impatti e quant’altro, si distinguono più per qualità che per quantità o bellezza, così come va segnalata la mancata localizzazione del titolo, troviamo infatti solo dei minuscoli e difficilmente leggibili sottotitoli ad aiutarci nella comprensione degli intermezzi in fmw, mentre bisogna fare totale affidamento alla propria conoscenza della lingua inglese per capire i dialoghi durante il gioco vero e proprio dal momento che non saranno presenti aiuti di sorta. Le musiche che fanno da sottofondo appartengono al genere pop e disco music, non sono purtroppo in gran numero e non sono neanche sostituibili con la propria colonna sonora personalizzata, ma consola l’indiscutibile qualità di alcuni brani.
Dunque ?
Ci troviamo di fronte ad un titolo che offre indiscutibilmente una grande dose di divertimento ad alte velocità, a discapito però di una realizzazione tecnica che nonostante l’elevato frame rate, non riesce purtroppo a staccarsi dalla media bassa. L’amosfera che si è cercato di riprodurre in MC2 è decisamente seria e mette fortemente in risalto l’aggressività e la cattiveria degli avversari ed al tempo stesso si lascia andare in divertenti umorismi attraverso personaggi non proprio con tutte le rotelle a posto, tra i quali anche un italiano dalla dialettica molto particolare. Ciò che davvero non manca su xbox è un’ampia scelta di titoli automobilistici, ma se bisogna trovare il gioco che più di tutti si allontana dagli schemi, con buona probabilità questo è proprio Midnight Club 2; dunque se tanti titoli hanno ragione di essere solo per stupenda grafica che offrono o per poche novità che introducono, il titolo dei Rockstar invece ha ragione di essere proprio per il divertimento che sa offrire. La massima espressione di questo titolo è infatti proprio nel gioco live, ma non trascura assolutamente le possibilità off line, con una lunghissima e non di certo facile modalità carriera, la possibilità di multiplayer via split screen o system link ed il semplice editor che sopperisce anche alla mancanza di supporto per futuri contenuti aggiuntivi.
Recensione Midnight Club II
Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Midnight Club II - 256
Fast'n
Forte del successo delLive!
primo episodio su piattaforma Sony, Rockstar San Diego (Angel Studios) propone
di nuovo al grande pubblico la sua formula vincente fatta di corse clandestine e
questa volta a beneficiare del loro lavoro è per nostra fortuna anche la console
di casa Microsoft. In un periodo in cui molti mezzi di comunicazione di massa ed
in particolar modo il cinema, inneggiano alla velocità e alle pericolose corse
illegali in città, Rockstar e Take Two interactive colgono l’attimo per
concretizzare in forma digitale questa attuale tendenza ed arrichiscono il tutto
con la possibilità di sfidare pirati digitali di tutto il mondo tramite il
network di Xbox Live!.
Scaliamo le vette dell'illegalità
Siamo nuovi in città ed abbiamo solamente una modesta
automobile, ma le voci narrano che nelle notti di Los Angeles si aggira un
gruppo di scatenati corridori, il Midnight Club; incontriamo Moses, forse il più
scarso di loro... quale migliore occasione per mettersi in luce e dimostrare di
essere un degno avversario? Al termine della prima faticata corsa, Moses cede la
sua automobile ed assume il ruolo di nostra guida verso le più alte vette delle
corse notturne, sarà lui ad insegnarci via via tutte le tecniche di guida
estrema e ad indirizzarci verso avversari sempre più competitivi. Siamo liberi
di girovagare la Los Angels notturna, possiamo esplorarne liberamente ogni
angolo e la nostra mappa è di grande aiuto in questo; la ricostruzione della
città non è fedele alla realtà, ma i principali scorci cittadini sono riprodotti
con buona cura, così come i rari monumenti presenti. Nonostante sia eternamente
notte, il traffico cittadino è a volte notevole e con esso il rischio di
impatti, al contrario delle poche persone, eventuali vittime delle corse, che
vagano senza meta nelle strade. Sulla mappa sono segnalati anche i nostri
eventuali sfidanti, che ignari della nostra presenza girano anch’essi con
tranquillità nelle strade, ma risponderanno subito al nostro accenno di sfida
che possiamo lanciare a colpi di abbaglianti; inizierà così un breve giro per le
strade, durate il quale il nostro avversario inizierà fin da subito ad
insultare, fino a giungere al luogo di inizio della corsa vera e propria. Sarà
il nostro avversario, introdotto da un breve filmato in FMV, seguito da tutta la
sua banda, a dare il via alla gara che consisterà nel passare per tutti i
checkpoint previsti e nel raggiungere il traguardo in testa, eventualmente anche
entro il limite di tempo previsto. I punti di controllo sono rappresentati da
delle “barriere di colore azzurro” che vanno attraversate in un ordine
qualsiasi, o a secondo della gara, seguendo una sequenza definita; in nostro
aiuto abbiamo un indicatore a forma di freccia nella parte alta dello schermo
che punterà sempre nella direzione del più vicino checkpoint, ma non per questo
però il più conveniente da raggiungere, perché come intuibile osservando la
mappa, è possibile raggiungere i vari punti di controllo seguendo una sequenza
logica. La capacità di interpretare velocemente la situazione, una buona
conoscenza delle strade della città e soprattutto il sangue freddo e la
prontezza di evitare impatti con i veicoli civili, sono dunque i requisiti
fondamentali per poter sperare di battere i veterani delle corse clandestine del
Midnight Club. Scalare la vetta delle corse illegali non sarà cosa facile perché
i nostri avversari non mancano di certo ne di cattiveria, nel chiuderci ogni
spiraglio di sorpasso, ne di intelligenza nell’evitare incidenti e nel trovare
ogni volta le strade migliori, rivelando come l'IA di questo titolo sia davvero
molto sofisticata. Proseguendo nella carriera di pirata della strada, avremo
modo di sfidare sempre con le stesse modalità avversari sempre più abili ed in
caso di vittoria, di accaparrarci le loro potenti vetture, fino ad affrontare il
vero e proprio re delle strade di Los Angeles, per poi decollare verso Parigi e
successivamente Tokyo, dove avremo modo di intraprendere anche li la scalata
verso il titolo di campione, fino alla sfida finale contro colui che si
definisce il “campione del mondo” delle corse cittadine. Il modello di guida è
totalmente “arcade” e basato fondamentalmente sulla derapata, la fisica delle
vetture è riprodotta in modo che la cinetica venga quasi totalmente scaricata a
seguito di impatti, il peso delle vetture a volte sembra inconsistente e la
reattività al volante è immediata; a tal proposito il sistema di controllo è
decisamente particolare e purtroppo non configurabile, prevede infatti
l’utilizzo dei grilletti per regolare il peso della vettura nelle percorrenze
aeree ed il freno a mano, mentre le funzioni analogiche di acceleratore e freno
sono assegnate allo stick analogico destro. Man mano che si entra in possesso di
vetture sempre più veloci, saremo inoltre in grado di acquisire nuove abilità ed
entreremo in possesso di alcuni ritrovati tecnologici; come delle cariche di
nitro, capaci di far raggiungere alla nostra vettura velocità esorbitanti,
successivamente acquisiremo la capacità di “accumulare” la scia degli avversari
fino ad esplodere in uno scatto bruciante o ancora la capacità di bilanciare il
peso della nostra vettura una volta in aria per dei migliori atterraggi o a
terra per guidare su due ruote.
C'è altro
La scalata della modalità carriera consente
non solo di sbloccare i numerosi veicoli presenti in questo titolo, ma di
rendere disponibili città, gare predefinite e potenziamenti anche per le altre
modalità di gioco. In Midnight Club 2 è possibile organizzare delle sfide nella
modalità Arcade per un massimo di quattro giocatori, oppure otto se si ha la
possibilità di usufruire del system link; si può competere in una canonica gara
all’ultimo checkpoint, gareggiare in un inusuale “cattura la bandiera” o ancora
darsi battaglia tentando letteralmente di distruggere i nostri avversari,
facendo uso dei potenziamenti disposti lungo le strade. Se invece si necessita
di una maggiore conoscenza delle strade delle città, o di prendere maggiormente
confidenza col proprio mezzo, si ha a disposizione la possibilità di percorrere
tranquillamente le strade di qualunque città precedentemente sbloccata con uno
dei veicoli guadagnati nella modalità carriera, di decidere le condizioni
atmosferiche, la densità del traffico e se correre all’alba, al tramonto o a
mezza notte. Nonostante i circuiti che via via si rendono disponibili siano
numerosi, in MC2 è possibile averne praticamente di infiniti tramite il semplice
editor messoci a disposizione; si sceglie la città interessata, le condizioni
atmosferiche, la densità del traffico, si decide se impostare un limite di tempo
o meno ed infine si posizionano liberamente fino ad un massimo di sessanta
checkpoint sulle strade della cartina cittadina. Alle già numerose possibilità
offerte da questo titolo va infine aggiunta la capacità di gioco on line tramite
il servizio Xbox Live!; forti della nostra vettura e dei potenziamenti
guadagnati nella modalità carriera, possiamo sfidare fino ad altri otto
avversari sparsi per il globo in una delle modalità previste per la sezione
arcade.
Auto di carta
L’aspetto di MC2 non è purtroppo uno dei punti di forza del titolo; è
possibile notare ovunque la parsimonia che è stata adoperata nel modellare
pedoni, città, elementi decorativi e la totale mancanza dello specchietto
retrovisore, sostituito con una sottile barra verde che visualizza solamente i
fari degli inseguitori, ciò da una parte per via della natura multipiattaforma
del titolo, ma anche e soprattutto per cercare di massimizzare il frame rate in
ogni situazione sia off line che on line. Le città, che come già detto,non
rappresentano l’esatta trasposizione digitale delle controparti reali, non sono
molto estese, anche se presentano numerosi passaggi nascosti e possibili salti
chilometrici, sono ricostruite con una certa economia di decorazioni futili ai
fini delle corse, gli edifici sono spesso dei semplici parallelepipedi e le
stesse strade spesse volte appaiono marcatamente geometriche in prossimità di
curve o dislivelli. Molto buone sono invece le texture che ricoprono le
superfici cittadine, l’orizzonte davvero molto esteso e la grande quantità di
automobili che spesso intasano le strade delle grandi metropoli disponibili in
questo titolo. Le automobili e le due motociclette disponibili, pur non
riportando l’effige ufficiale delle varie case automobilistiche, sono modellate
in modo da richiamare facilmente alla memoria noti bolidi della strada; la
modellazione de numerosi mezzi disponibili è purtroppo carente di superfici e di
dettagli a tal punto che, fatta eccezione per la nostra vettura, vedremo con
rammarico cerchioni piatti, ruote molto semplici ed addirittura livree delle
carrozzerie visualizzate in “double sided”, ovvero con superfici piatte visibili
da entrambi i lati, con il risultato che se per esempio cerchiamo di sbirciare
all’interno di un parafango, non vedremo la copertura interna come buona
modellazione insegna, ma riusciremo a vedere la facciata “nascosta” del paraurti
adiacente ricevendo la spiacevole sensazione di “foglio di carta” che non si
provava da molto tempo ormai. Di contro però le carrozzerie delle automobili
sono totalmente danneggiabili, mostrando visibili sverniciature e deformazioni a
seguito di incidenti, che se ripetuti portano alla riduzione delle prestazioni
fino alla completa distruzione del veicolo, che però verrà istantaneamente
ripristinato al suo stato originario. A migliorare la situazione sul versante
grafico, troviamo un buon numero di effetti, come il discreto environment
mapping in tempo reale sull’automobile del giocatore, che pur trattandosi di
un’ampia semplificazione di ciò che dovrebbe realmente essere, svolge
egregiamente il suo dovere donando un aspetto molto lucido alle carrozzerie dei
nostri bolidi, è inoltre presente un buon uso di effetti particellari a
sottolineare con effetto l’attrito delle carrozzerie con altri elementi quali
auto avversarie o guard rail ed infine l’utilizzo delle cariche di nitro è
sottolineato, oltre che da una riduzione dell’angolo di ripresa, anche da un
effetto blur proprio come già visto in altre produzioni quali moto gp e seguito.
Il tutto si muove ad un piacevole frame rate di sessanta semiquandri al secondo
e gli unici casi di incertezza sono rappresentati dalle gare sotto la pioggia ed
in condizioni di traffico molto intenso, sono inoltre supportate le modalità
video quattro terzi e sedici noni, così come sono supportati entrambi i refresh
video previsti dalla console ed infine è garantita la compatibilità con gli HDTV
per la visualizzazione ad alta risoluzione.
Audio
La componente audio in MC2 soffreda Discoteca
di una realizzazione tecnica controversa; il dolby digital 5.1 è sfruttato
magistralmente per quanto riguarda le scie dei veicoli che sfrecciano nel
traffico, donando una tangibile sensazione di pericolosità, gli effetti
ambientali sono di discreta qualità, così come le poche voci dei passanti,
mentre il rombo dei motori, pur essendo differenziato da veicolo a veicolo, non
riesce mai ad avere la sua importanza in tutto il contesto audio e ciò è davvero
emblematico data al natura del titolo. Gli effetti sonori atti a riprodurre
l’utilizzo del nitro, gli impatti e quant’altro, si distinguono più per qualità
che per quantità o bellezza, così come va segnalata la mancata localizzazione
del titolo, troviamo infatti solo dei minuscoli e difficilmente leggibili
sottotitoli ad aiutarci nella comprensione degli intermezzi in fmw, mentre
bisogna fare totale affidamento alla propria conoscenza della lingua inglese per
capire i dialoghi durante il gioco vero e proprio dal momento che non saranno
presenti aiuti di sorta. Le musiche che fanno da sottofondo appartengono al
genere pop e disco music, non sono purtroppo in gran numero e non sono neanche
sostituibili con la propria colonna sonora personalizzata, ma consola
l’indiscutibile qualità di alcuni brani.
Dunque ?
Ci troviamo di fronte ad un titolo
che offre indiscutibilmente una grande dose di divertimento ad alte velocità, a
discapito però di una realizzazione tecnica che nonostante l’elevato frame rate,
non riesce purtroppo a staccarsi dalla media bassa. L’amosfera che si è cercato
di riprodurre in MC2 è decisamente seria e mette fortemente in risalto
l’aggressività e la cattiveria degli avversari ed al tempo stesso si lascia
andare in divertenti umorismi attraverso personaggi non proprio con tutte le
rotelle a posto, tra i quali anche un italiano dalla dialettica molto
particolare. Ciò che davvero non manca su xbox è un’ampia scelta di titoli
automobilistici, ma se bisogna trovare il gioco che più di tutti si allontana
dagli schemi, con buona probabilità questo è proprio Midnight Club 2; dunque se
tanti titoli hanno ragione di essere solo per stupenda grafica che offrono o per
poche novità che introducono, il titolo dei Rockstar invece ha ragione di essere
proprio per il divertimento che sa offrire. La massima espressione di questo
titolo è infatti proprio nel gioco live, ma non trascura assolutamente le
possibilità off line, con una lunghissima e non di certo facile modalità
carriera, la possibilità di multiplayer via split screen o system link ed il
semplice editor che sopperisce anche alla mancanza di supporto per futuri
contenuti aggiuntivi.
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