Recensione Minecraft Story Mode: Episodio 3 - The Last Place You Look

Il precedente episodio di Minecraft Story Mode non era riuscito a convincerci del tutto, questa terza puntata (intitolata The Last Place You Look) riesce in parte a riscattare la delusione di Assembly Required.

Minecraft Story Mode - Episodio 3
Recensione: PC
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Wii U
  • Pc
  • PS4
  • Xbox One
  • "Assembly Required" ci aveva lasciato l'amaro in bocca, ma riponevamo comunque molta fiducia in questo terzo episodio. Minecraft: Story Mode è ormai giunto al giro di boa, il momento perfetto per premere a tavoletta sull'acceleratore e cercare di recuperare il terreno perso con la sciagurata punatata precedente. E i ragazzi di Telltale ci hanno provato alla grande: "The Last Place You Look" presenta diversi momenti interessanti, è denso di avvenimenti importanti e concede al giocatore, almeno in alcuni frangenti, un'inedita libertà di movimento. Il tutto si riflette direttamente sul gameplay, e dà origine a sezioni di gioco che mai ci saremmo aspettati di trovare in una produzione del team californiano. Sul titolo Telltale continua ad aleggiare il fantasma dell'inconsistenza e della banalità, ma crediamo che il risultato possa essere considerato un netto passo avanti rispetto al passato.

    Faccia a faccia con gli Enderman

    L'attenzione dei nostri eroi, in questo episodio, si concentrerà solo ed esclusivamente sulla ricerca di Soren e sulla minaccia rappresentata dal terribile Witherstorm. Ciò nonostante, la parte iniziale non ci ha entusiasmati più di tanto: i suoi numerosi QTE sono prevedibili, lenti e poco interessanti. Mancano ancora due episodi, quindi speriamo che gli sviluppatori riescano a smentirci, ma da questa prima metà dell'avventura abbiamo capito abbastanza chiaramente due cose: la prima è che il motore di gioco non è in grado di supportare a dovere questa tipologia di scene d'azione, la seconda è che Minecraft: Story Mode ha dei seri problemi ad integrare i quick time event senza farli sembrare ridicoli e posticci. Siamo ben lontani dalle sequenze iniziali di The Wolf Among Us o da alcune scene d'azione viste in Tales from The Borderlands, esempi perfetti delle potenzialità e della versatilità dell'impianto ludico messo in piedi da Telltale. In parte è colpa dell'engine, che già avevamo criticato dagli esordi, in parte della natura stessa della produzione, drasticamente addolcita nel tentativo di risultare ancora più accessibile (ad un pubblico di giovanissimi, pensiamo). Paradossalmente, questo Story Mode rende molto di più quando decide di allentare temporaneamente la presa sul giocatore; quando gli consente di tirare un attimo il fiato e lo lascia in balia di sé stesso, ad esplorare qualche landa sperduta dell'universo cubettoso di Minecraft. Il più grande merito di "The Last Place You Look", è fondamentalmente quello di risolvere completamente i problemi di ritmo dei predecessori, alternando sapientemente momenti di azione intensa (che comunque ci vogliono, anche se non sono impeccabili) ad altri ben più riflessivi e rilassati. Tutto è calcolato e dosato alla perfezione, e la godibilità del prodotto finale, logicamente, ne trae evidente beneficio. Forse per la prima volta nella storia di questo nuovo corso di giochi Telltale, ci siamo trovati di fronte a veri e propri puzzle ambientali, decisamente troppo facili per i giocatori navigati ma comunque interessanti: un piccolo passo nella direzione giusta, a nostro avviso. L'enigma in cui ci si siamo imbattuti mentre tentavamo di uscire dal "mondo di lana" costruito da Soren ci è parso ancora troppo grezzo e banale, mentre quello successivo, che ci ha portato faccia a faccia con gli enderman, lo abbiamo apprezzato molto di più. Anche in questo caso niente di incredibilmente elaborato o ricercato, ma abbiamo senza dubbio apprezzato la volontà degli sviluppatori di differenziare l'offerta di gioco. Per la prima volta ci siamo visti costretti a cercare dei materiali in completa autonomia, pronti a "craftare" qualcosa senza forzature e, per fortuna, senza il bisogno di premere compulsivamente un singolo tasto nell'ennesimo, esasperante QTE. La costruzione è semplice e i blocchi facili da trovare, mafinalmente ci siamo sentiti davvero liberi di giocare. Pur apprezzando lo scheletrico gameplay delle produzioni "in stile Telltale", pensiamo che un parziale ritorno alle origini delle avventure punta e clicca possa fare molto bene al la formula di gioco, qualora la licenza lo permetta. O come sarebbe più corretto dire parlando di Minecraft: quando lo richiede. Un po' com'è accaduto, ad esempio, con l'ottimo esordio di King's Quest, forse il capitolo più solido e completo di un gioco "episodico" uscito da un anno a questa parte. Dopo un inizio altalenante, Minecraft: Story Mode era già stato bollato da molti come un progetto destinato al fallimento.

    E, per carità, non ci sono dubbi sul fatto che non abbia la stessa forza dirompente - e lo stesso impatto sul pubblico - che ha avuto qualche anno fa l'arrivo della prima stagione di The Walking Dead. "The Last Place You Look" ha però ripagato a pieno la fiducia che ancora riponevamo nell'opera di Telletale Games. La parte finale dell'episodio, anche stavolta non particolarmente longevo (dura circa un'ora e mezza), decide inoltre di accantonare temporaneamente la componente più fanciullesca e giocosa del titolo, mettendo in scena alcuni momenti dall'alto impatto emotivo e proponendo al giocatore, finalmente, un cliffhanger degno di questo nome: esattamente ciò che era mancato in Assembly Required. Minecraft: Story Mode continua ad essere un'avventura pensata soprattutto per i più giovani, ma se dovesse continuare di questo passo potrebbe rappresentare un ottimo entry-point per tutti coloro che desiderano approcciarsi a questo strano genere videoludico senza patemi d'animo e, soprattutto, senza passare necessariamente da storie più oscure e violente come quelle di Game of Thrones e compagnia bella.

    Minecraft Story Mode Minecraft Story ModeVersione Analizzata PCIl terzo episodio di Minecraft: Story Mode è indubbiamente il capitolo migliore tra quelli finora pubblicati. Dopo il disastroso "Assembly Required" migliorarsi non era certamente difficile, ma "The Last Place You Look" ha deciso di fare ancora di più, superando di slancio anche il discreto episodio d'esordio della serie. L'andamento altalenante dei predecessori questa volta ha lasciato spazio ad una progressione meno caotica e più organizzata, in grado di bilanciare con precisione chirurgica le scene d'azione e quelle più riflessive e rilassate. Dispiace soltanto che all'interno della sceneggiatura non abbia trovato posto alcun bivio narrativo degno di nota. In fondo, comunque, preferiamo un episodio leggermente più lineare ma ben fatto ad uno tanto dinamico e ramificato quanto mal riuscito come il precedente. L'appuntamento quindi è per la prossima puntata, la penultima. Ormai siamo vicini alla conclusione, e visto il ritmo con cui sono stati pubblicati i primi tre, non dovrebbe mancare poi così tanto alla fine.

    7.5

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