Recensione MotoGP '06

Il motomondiale approda sulla Next-Gen!

Recensione MotoGP '06
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • La giornata è afosa, il pubblico urla sugli spalti scandendo i nomi dei propri beniamini mentre impazienti ragazze in costume aspettano e si acconciano negli stand per la premiazione dei vincitori; la gara non è ancora iniziata, ma la tensione è alle stelle e l’atmosfera si scalda molto più di quanto non lo fosse già. I piloti fremono, Valentino Rossi in pole position è concentratissimo sulle traiettorie che presto dipingerà col proprio bolide, tutti i “centauri” sono pronti e schierati sulla griglia di partenza. Si spengono le luci ed il rombo assordante dei motori infiamma il cuore dei tifosi, la competizione ha inizio: la prima curva del circuito di Assen viene superata agevolmente dai piloti, nell'affrontare la seconda due moto si urtano per un sorpasso azzardato di troppo ed è l’incipit di una spettacolare carambola che coinvolge diverse dueruote.
    Non si tratta della telecronaca di una delle ultime gare del motomondiale, è semplicemente uno dei possibili scenari che si prospetta ai possessori di MotoGP 06, il nuovo racing game motociclistico targato Climax, approdato in forma smagliante anche sulla prima console di nuova generazione in commercio, dopo i successi delle passate versioni pubblicate su Xbox.

    Un rivale grafico per PGR3

    MotoGP, come di consueto, è una serie che si forgia della licenza ufficiale del Motomondiale, in questa edizione 06 addirittura ampliata al campionato del 2005; sono presenti infatti moto, team, livree e piloti esclusivi per ciascuna delle due stagioni. Al contrario di quello che troppo spesso accade nelle trasposizioni videoludiche, la licenza ufficiale non è mai stata l’unico punto di forza dei prodotti targati Climax, apprezzati da critica e pubblico soprattutto per l'esperienza di gioco offerta. La versione 2006 di MotoGP non si discosta dagli standard qualitativi delle passate edizioni, proponendosi al passo coi tempi dal punto di vista tecnico, in alta definizione e con una classe e profondità mai viste prima. A tal proposito, uno degli aspetti che risalta maggiormente è quello relativo al comparto grafico: oltre alla già citata alta definizione, di cui non tutti possono godere, nel nuovissimo motore di gioco sono implementati alcuni dei più avanzati effetti grafici attualmente possibili nei videogames, inoltre viene gestito un numero spropositato di poligoni, spesso ricoperti da textures di elevatissima qualità ( particolarmente riuscito il manto dei fondi stradali ).
    Tali scelte, congiunte alla scarsa conoscenza del nuovo hardware da parte degli sviluppatori ed alla saggia decisione di fissare il framerate a 60 fps, hanno comportato, purtroppo, deficienze a livello della fluidità di gioco, che in alcune circostanze (in primis curve e tornanti affollati) cala drasticamente minando in parte lo spettacolo visivo offerto dal titolo Climax.
    Oltre ai frequenti rallentamenti in curva va segnalata anche l’assenza del V-sync, una fastidiosa e repentina distorsione delle ombre (che comunque si ristabilizza dopo pochi isanti) e la sensazione che in alcuni replay le moto siano staccate dal fondo stradale: difetti non trascurabili ai quali però ci si abitua tranquillamente dopo un paio d’ore di gioco, ma che rovinano in parte l’eccezionale resa grafica di questo Motogp 06, capace di raggiungere vette di fotorealismo mai sfiorate prima da titoli congeneri.
    Se questa sensazione di fotorealismo si avverte osservando i modelli dei piloti, delle moto e dei 17 circuiti ufficiali della modalità Gran Premio, essa appare ancor più lampante nelle numerose piste naturalistiche e cittadine, che riescono ad eguagliare, per certi aspetti, la magnificenza dei tracciati di Project Gotham 3. Ciò che rende davvero spettacolare la grafica di Motogp06 sono le fonti di illuminazione ed i conseguenti fenomeni di riflessione, che associati ad una palette di colori davvero azzeccata e ad un draw distance impressionante consacrano il titolo Climax tra più appaganti, visivamente, sulla nuova console di casa Microsoft.
    Come già accennato, la resa dell’asfalto è superba, “dipinto” con textures di eccezionale qualità ed esclusive per ciascun circuito; decisamente impressionante la realizzazione dei fondi bagnati ( disponibili solo per alcune piste), la migliore mai vista in un videogame e sicuramente la situazione in cui il gioco mostra maggiormente le proprie qualità, in particolare per gli ottimi effetti di riflessione ed illuminazione di cui sopra.
    Insomma, la sensazione che si ha giocando all’ultima versione di Motogp è quella di assistere ad una vera e propria gara del motomondiale, nonostante la visuale dall’interno sia stata concepita in maniera piuttosto grossolana, con l’utilizzo di un numero particolarmente esiguo di poligoni rispetto a tutto il resto ed alla realizzazione dei dettagli che la contraddistinguono (capolino delle modo, adesivi e tachimetro, ad esempio) del tutto inadeguata.

    Rossi, Melandri e gli altri...

    Una volta inserito il disco nel lettore, il primo passo che deve compiere il novello Valentino Rossi virtuale è quello di creare il proprio pilota personalizzato ( con la possibilità di scegliere caschi, tute, moto e livree quasi del tutto customizzabili) attraverso un editor di facile utilizzo e paragonabile a quello di “Forza motorsport” per Xbox, che consente di gestire un elevatissimo numero di parametri. La creazione del personaggio non si ferma a puri schemi estetici, infatti, come di consueto per la serie di Motogp, vi verrà richiesto di distribuire gli attributi del vostro pilota tramite un praticissimo sistema di crediti, accumulabili vincendo sfide, gare o semplicemente partecipando ad alcune di esse.
    Oltre alla possibilità di utilizzare un proprio pilota (necessario per affrontare le modalità a campionato) è possibile gareggiare impersonando i campioni del motomondiale, sbloccabili procedendo nel gioco e piazzandosi nelle posizioni più alte della classifica (si comincia dalla posizione n° 100).
    Il cuore del gioco, supportato da numerose varianti disponibili (come le sfide o le acrobazie), ruota attorno alle due modalità fondamentali in cui è suddiviso: campionato Motogp (stagioni 2005 e 2006 con rispettive differenze) e campionato da strada, soprannominato Estremo e suddiviso a sua volta in 3 sottoclassi per potenza di clindrata (600,1000,1200).
    Se pare allettante l’idea di affrontare l’intera stagione della Motogp correndo sui 17 avvincenti circuiti ufficiali, altrettanto interessante è disputare i 3 campionati su strada, competizioni esclusive che si svolgono su circuiti cittadini e naturalistici dislocati in zone realmente esistenti e assolutamente fedeli come ambientazione e riproduzione.
    In questi tracciati gli sviluppatori hanno potuto sfruttare al massimo la propria fantasia, creando diversi percorsi ( anche questi sono 17 ) che vanno da semplici piste per principianti ad intricati cavatappi che necessitano di nervi saldi e riflessi pronti per essere affrontati nella giusta maniera.
    Scelta alquanto discutibile è l’essere obbligati a completare le piste del Gran Premio per poter partecipare a gare e campionati delle modalità “Estremo”, una decisione bizzarra da parte dei programmatori poiché ne risente la curva di apprendimento ed il gusto di affrontare alcune competizioni, data la complessità dei circuiti ufficiali della Motogp e la guidabilità delle moto da corsa, molto più nervose ed imprevedibili rispetto ai mezzi stradali.
    A rendere il tutto ancor più complicato e spesso frustrante è una IA davvero poco curata, realizzata in modo approssimativo, datato e che abbassa sensibilmente il valore del titolo nella sua componente offline. Gli avversari infatti sono semplicemente legati ad una traiettoria predefinita, ad un binario invisibile dal quale è praticamente impossibile farli deragliare. La conseguenza di questa infelice impostazione ( problema piuttosto diffuso nei racing games ) è che i piloti rivali vi travolgeranno e disarcioneranno dalla moto quasi come se il vostro alter ego virtuale non esistesse, facendovi scivolare nelle ultime posizioni e costringendovi ad un disperato recupero. A questo proposito è bene segnalare l’ottima realizzazione delle animazioni che disegnano le spettacolari cadute dal proprio mezzo: fluide, credibili e soprattutto varie (ma prive di reali conseguenze, oltre alla perdita di tempo), complice una fisica di gioco progettata sapientemente.
    Dal punto di vista della giocabilità ci troviamo di fronte alla prima vera e propria simulazione di questo genere per Xbox 360, dopo la proposizione del modello di guida ibrido presente in Project gotham 3 e a quello totalmente arcade dei fortunati Ridge Racer 6, Need for speed e del bellissimo Burnout Revenge.
    Oltre ai consueti comandi per cambiare marcia e per guardarsi alle spalle ( assegnati ai tasti X, Y e B) in Motogp06 c’è la possibilità di usare ben due metodi di accelerazione: in base alle proprie preferenze si può accelerare attraverso la semplice pressione del tasto A, oppure tramite l’inclinazione in avanti dello stick analogico di destra (inclinandolo all’indietro si ottiene l’effetto opposto, ovvero una frenata). Tale impostazione associata alla possibilità di utilizzare i doppi freni (anteriore e posteriore, controllati tramite la pressione dei grilletti) rendono il sistema di guida eccezionalmente versatile, simulativo e dotato della giusta profondità. Ovviamente nelle prime ore di pratica risulta davvero difficile padroneggiare al meglio il proprio mezzo ( escursioni fuori pista, incidenti e traiettorie completamente sbagliate saranno piuttosto frequenti), ma una volta entrati in sintonia con lo spirito del gioco ed assimilate le giuste pressioni da impartire ai vari tasti del joypad ci si trova di fronte ad uno dei migliori prodotti nel suo genere, che per comodità e risposta nelle sollecitazioni non ha praticamente eguali ( pur non discostandosi troppo dai canoni della serie ).
    Il sistema di controllo è così ben congeniato che non è mai stato così bello limare centesimi dai propri record sul giro; saper giocare decentemente regala enormi soddisfazioni soprattutto sfidando gli amici sul live, vera e propria ciliegina sulla torta di un gioco estremamente valido nel suo complesso.
    La vera nota dolente di Motogp06, al di là dei difetti esposti in sede di recensione, si trova però nel comparto sonoro: le musiche sono solo un accozzaglia di Rock e techno, con brani di infimo livello che disabiliterete o sostituirete con le vostre colonne sonore subito dopo la prima ora di gioco. Estremamente irritante e ripetitiva la litania che accompagna i vari menù di gioco ( che ricordiamo esser realizzati in maniera chiara e scorrevole), capace di innervosire anche il giocatore più paziente, complici soprattutto i caricamenti davvero troppo lunghi tra una gara e l’altra ( altro difetto non del tutto trascurabile). Ma non finisce qui, perchè se il rumore dei motori è realizzato in maniera impeccabile, esso viene purtroppo applicato a tutti i bolidi senza vera distinzione: probabilmente i neofiti non se ne accorgeranno, ma chi ha l'onore di possedere una Yamaha o una Honda noterà che le differenze sostanziali tra i vari tipi di rombi sono state implementate attraverso una semplice modulazione del suono, che stona col realismo grafico/fisico del titolo. Ottima invece la realizzazione del sound delle derapate; quando siete in curva, con le sospensioni che fremono per lo sforzo, lo stridio delle gomme risulta davvero convincente e finemente campionato.
    La vera nota dolente di Motogp06, al di là dei difetti esposti in sede di recensione, si trova però nel comparto sonoro: le musiche sono solo un accozzaglia di Rock e techno, con brani di infimo livello che disabiliterete o sostituirete con le vostre colonne sonore subito dopo la prima ora di gioco. Estremamente irritante e ripetitiva la litania che accompagna i vari menù di gioco ( che ricordiamo esser realizzati in maniera chiara e scorrevole), capace di innervosire anche il giocatore più paziente, complici soprattutto i caricamenti davvero troppo lunghi tra una gara e l’altra ( altro difetto non del tutto trascurabile). Ma non finisce qui, perchè se il rumore dei motori è realizzato in maniera impeccabile, esso viene purtroppo applicato a tutti i bolidi senza vera distinzione: probabilmente i neofiti non se ne accorgeranno, ma chi ha l'onore di possedere una Yamaha o una Honda noterà che le differenze sostanziali tra i vari tipi di rombi sono state implementate attraverso una semplice modulazione del suono, che stona col realismo grafico/fisico del titolo. Ottima invece la realizzazione del sound delle derapate; quando siete in curva, con le sospensioni che fremono per lo sforzo, lo stridio delle gomme risulta davvero convincente e finemente campionato.
    Il vero punto di forza di questa edizione 2006 di Motogp, come del resto lo era per le passate versioni, è sicuramente la modalità multigiocatore tramite Xbox Live!, che consacra il titolo Climax come uno dei più avvincenti e competitivi di sempre per le sfide online (fino a 16 giocatori contemporaneamente).
    Oltre all’opportunità di poter partecipare con il proprio pilota personalizzato è possibile far giocare fino a 3 amici (attraverso lo split screen) utilizzando un solo account, possibilità che aumenta a dismisura il divertimento ed il coinvolgimento nelle competizioni contro altri giocatori umani sparsi in tutto il pianeta.
    La sfida motoristica non è l’unica ipotizzabile, poiché grazie all’editor molto potente è possibile esibire in gara delle vere e proprie opere d’arte su 2 ruote, completamente personalizzate dal punto di vista della livrea ( mancano gli sponsor originali da poter applicare come accadeva nel buon Forza Motorsport, ma la possibilità inserire liberamente del testo limita questa mancanza ).
    Sebbene vi sia anche un negozio virtuale dove acquistare modelli più performanti e pezzi di ricambio aggiuntivi per le proprie moto (solo per le categorie stradali) essi influenzeranno soltanto le prestazioni senza intaccare l’estetica del proprio mezzo.
    Ciò che rende davvero divertente ed entusiasmante sul Live! questo motogp è la possibilità di poter partecipare ad interi campionati (per ogni classe di moto presente nel gioco) organizzabili in maniera semplicissima e pratica dall’host della stanza, che può anche gestire la griglia di partenza per favorire i giocatori meno esperti.
    Ovviamente le deficienze della pessima IA, giocando contro avversari umani, vengono del tutto eliminate ed il livello di coinvolgimento raggiunge vette davvero consistenti per un titolo di guida ( ovviamente nel motociclismo i sorpassi, gli incidenti e gli errori sono molto più spettacolari e frequenti rispetto alle competizioni automobilistiche).
    Oltre alle canoniche modalità che ci si aspetterebbero da un prodotto del genere è possibile esibirsi anche nella bizzarra “acrobazie”, nella quale il pilota che effettuerà il maggior numero di manovre azzardate e complesse ( siano esse derapate, impennate, frenate al limite e così via) verrà considerato vincitore tramite un sistema a punteggio.
    Ultima , ma non meno importante, informazione riferibile al gioco online è l’assoluta bontà dei server cui poggia il nuovo titolo targato Climax: assolutamente stabili, privi di lag ( verificatosi in rarissimi casi e poi risolto immediatamente) e affollatissimi di appassionati provenienti da tutto il mondo!

    MotoGP '06 MotoGP '06Versione Analizzata Xbox 360Ci troviamo di fronte ad un ottimo prodotto che non può forgiarsi del titolo di capolavoro a causa di alcuni ( a volte inammissibili, considerando la potenza hardware a disposizione) difetti che comunque non ne minano la bontà generale. La prima vera simulazione di guida per Xbox 360 (sorprendentemente su due ruote, per le quattro bisognerà attendere il promettente Forza Motorsport 2 ed il complesso GTR) rappresenta un acquisto obbligato per tutti gli appassionati della MotoGp e per tutti coloro che hanno voglia di godersi al meglio (soprattutto sul live) un racing game divertente, spettacolare e dotato di una profondità invidiabile da qualunque altro titolo congenere. A conti fatti resta in sospeso una sola domanda: se i ragazzi della Climax sono riusciti a tirar fuori dal cilindro un gioco di questo calibro (non privo di difetti, comunque) nonostante la scarsa conoscenza del nuovo hardware, quando sarà davvero possibile sfruttare appieno le caratteristiche dell’ultima console di casa Microsoft, come sarà il nuovo Motogp?

    Si ringazia Fabio Davide per la recensione, ed Andrea "Zumcens" Centini per la correzione e le integrazioni sulla parte live.

    7.5

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