Recensione MotoGp 08

Mileston torna in pista più agguerrita che mai

Recensione MotoGp 08
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Disponibile per
  • Xbox 360
  • Wii
  • PS3
  • Pc
  • Vento di cambiamenti

    Nel mondo delle simulazioni videoludiche non appena la discussione verte sul motociclismo il pensiero corre ad un solo marchio: Moto GP.
    Ancor oggi, tuttavia, non tutti hanno ben chiaro lo sviluppo che il brand in questione ha avuto nel corso di ben due generazioni.
    Bisogna anzitutto andare a monte e tracciare una netta linea divisoria tra il Moto GP di Namco, comparso nel 2000 su Playstation 2 e quello di Climax, il cui debutto (nel lontano 2002 sulla concorrente Xbox) coincise con il lancio del servizio Xbox Live da parte di Microsoft.
    Entrambe le produzioni, nonostante la nipponica fosse lontanissima dal riprodurre a schermo il comportamento di una moto e quella inglese, invece, capace di creare la prima vera e solida community su Xbox Live, videro -di lì a poco- due “sequel”.
    Climax, dopo l'enorme successo di Moto GP, continuò a calcare il medesimo, fortunatissimo, terreno producendo nel 2003 Moto GP 2, forse il miglior titolo motociclistico mai apparso su console.
    Namco, invece, confermò con Moto GP 3 (sempre di pubblicazione 2003) gli insuccessi del precedente capitolo, mostrando -nonostante le licenze ufficiali- un prodotto ben al di sotto delle aspettative di pubblico e critica.
    A questo punto il mondo dei centauri videoludici fu colpito da ben tre anni di buio assoluto in cui i due omonimi rivali sembravano scomparsi nel nulla, almeno fino al Giugno 2006 quando Climax -agli albori della nuova generazione- tentò uno sfortunato ritorno in pista.
    Moto GP 06 più che una produzione della nuova generazione diede l'idea una conversione forzata dalla precedente e, non bastasse, le polveri dei tre anni trascorsi sino a quel momento avevano intaccato anche il gameplay, sfumandone la verve.
    Archiviata anche questa pagina della turbolenta storia di questo brand arriviamo finalmente ai giorni nostri: da un anno, infatti, Milestone (già responsabile di perle quali Superbike 2001 per PC) e Capcom rilevarono l'intero pacchetto Moto GP nel tentativo di rinnovarlo.
    Da questa fruttuosa collaborazione sono così nati -tra gli altri- i due prodotti che oggi troneggiano sugli scaffali di tutti i negozi: SBK 08 (leggi la nostra recensione) e Moto GP 08, del quale ci occuperemo in questa sede.
    Milestone con quest'ultima fatica vuole andare incontro in primis agli appassionati del Motomondiale e di tutte le sue classi (125cc, 250cc e Moto GP) ed in secondo luogo a chi ricercasse un più mite compromesso tra simulazione ed aspetti ludici.
    Il titolo, distribuito da Halifax, è disponibile nei negozi a partire dal 24 Ottobre.

    Il regno del single player

    Moto GP 08, a dirla tutta, non aggiunge molto al suo predecessore per quel che concerne le modalità di gioco.
    Ritroviamo infatti la possibilità di eseguire alcuni giri veloci o il cosiddetto “Attacco al tempo” su ciascuno degli oltre venti tracciati disponibili impersonando uno tra i moltissimi piloti (tutti dotati di licenza ufficiale 2008) presenti nelle varie categorie del Motomondiale.
    Oltre a queste rifà capolino la modalità “Sfida”, illustrata da un immenso tabellone composto da cinquanta caselle.
    Ognuna delle caselle rappresenterà una diversa sfida da battere utilizzando esclusivamente il pilota e la moto fornita dalla competizione stessa: ci verrà ad esempio chiesto di battere un certo tempo sul giro a Losail con Casey Stoner oppure di uscire vincitori da un testa a testa tra due piloti rivali.
    Procedendo nel tabellone e sbloccando nuove caselle sbloccheremo dei folkloristici extra che comprendono perlopiù fotografie inedite del Motomondiale 2008.
    In chiusura, per il discorso dei ritorni dal passato, troviamo, nella modalità Campionato, la possibilità di affrontare un'intera annata immedesimandoci in uno tra i piloti ufficiali che più ci aggrada.
    Se fino a questo punto di vera novità non si può parlare non possiamo non ammettere l'ottimo lavoro del team Milestone nell'inserire le tanto amate 125cc e 250cc tra le categorie selezionabili in ciascuna modalità di gioco; vi sono, oltretutto, un buon numero di opzioni per ciascuna competizione che consentono di personalizzare a fondo molti aspetti tra cui il numero di giri per gara ed il feeling più o meno realistico con la moto.
    Ciò che rappresenta il vero punto di forza di Moto GP 08 è la modalità Carriera, tanto richiesta dagli appassionati sin dai tempi di Moto Gp 07.
    In questa particolare sezione non prenderemo parte alle competizioni con un motociclista realmente esistente ma avremo il compito di crearne uno da zero (senza deciderne le fattezze fisiche) per poi iniziare la scalata alla vetta delle due ruote partendo dalla classe più bassa, la 125cc.
    Inizialmente potremo correre solo per team meno blasonati ma ottenendo buoni risultati e potenziando la moto grazie ai punti ricevuti in seguito a ciascun Gran Premio le offerte “dall'alto” non mancheranno.
    Durante le cinque stagioni componenti la nostra carriera virtuale avremo facoltà di prolungare il contratto con la medesima scuderia, accettarne di provenienti da team più blasonati della stessa categoria oppure, se le prestazioni ottenute lo permetteranno, effettuare un salto verso l'alto, fino ad arrivare in Moto GP e sfidare i vari Rossi, Stoner e Pedrosa.
    Come anticipato, infine, i punti guadagnati a seconda della posizione raggiunta in gare potranno essere distribuiti in alcuni parametri della moto (frenata, velocità massima, accelerazione, risposta in curva...).
    Il punto debole della struttura di gioco risiede purtroppo -ahnoi ancora una volta- nel multiplayer.
    Sebbene non presenti problemi di sorta nella creazione di lobby, nella partecipazione a partite classificate e nella gestione di oltre dieci concorrenti in contemporanea non permette di trasportare online i progressi della propria carriera e la propria moto.
    Oltretutto è ancora una volta impossibile effettuare i tempi utili alle classifiche (divise per tracciato e cilindrata) in un “Time Attack” online dove utilizzare la propria solitudine in pista come arma di assoluta concentrazione.

    Una moto vale l'altra?

    Come già anticipato l'impianto ludico di Moto GP 08 è stato concepito per venire incontro a tutte le categorie di videogiocatori, dai più esigenti verso il comportamento fisico della moto in pista ai più avvezzi all'immediatezza di un feeling arcade.
    Per ciascuna delle modalità di gioco sono infatti presenti tre diversi modelli di guida: Arcade, Avanzato e Simulazione.
    Testando a fondo tutte le possibilità, combinate con tutte le cilindrate disponibili, ci siamo accorti di come effettivamente questa sia stata una scelta davvero vincente.
    Impostando il livello Arcade non sarà necessario dosare l'acceleratore, potremo tranquillamente frenare in piega e dare gas praticamente in ogni punto del circuito; la moto, inoltre, risulterà -a qualsiasi livello- molto docile ed estremamente maneggevole.
    Tale scelta naturalmente comporterà l'assunzione di alcuni compromessi -lo ammettiamo- piuttosto fastidiosi per chi ami seguire le gare anche solo tramite tubo catodico.
    Nella nostra prova “arcade” abbiamo infatti constatato come il veicolo non reagisca in maniera quantomeno minimamente soddisfacente alla guida sull'erba o sulla sabbia, limitandosi a rallentare la nostra corsa.
    Il comportamento dei bolidi subisce già un radicale cambiamento quando da “Arcade” si passa ad avanzato.
    A questo livello, nonostante sia mantenuta una certa docilità nella fase di piega, dovremo fare molta attenzione al fuori pista (capace di comportare la caduta) e nel dosare l'accelerazione; il motociclo subirà infatti -sottoforma di perdita d'aderenza- ogni brusca spinta sulla “manetta” del gas.
    Ulteriore step verso il realismo estremo, seppur non ai livelli di SBK 08, lo si riscontra impostando la guida a “Simulazione”.
    In quest'ultimo caso non ci saranno più concessioni: dare gas troppo presto o con troppo vigore in curva porterà ad una rovinosa caduta, così come frenare bruscamente durante la piega e speronare o venire speronati da un altro pilota.
    Anche in rettilineo il mancato dosaggio dell'acceleratore vedrà una consistente perdita d'aderenza capace di farci perdere decimi importanti o, addirittura, il controllo del mezzo.
    Ognuno di questi livelli di “difficoltà”, se così li si può chiamare, presenta l'interessante quanto utile possibilità di mantenere le marce manuali o automatiche, a seconda delle esigenze del pilota umano.
    La produzione Milestone, inaspettatamente, raggiunge i suoi limiti proprio quando, presa la mano, si volesse tentare di limare il più possibile il proprio tempo lavorando sugli assetti, croce e delizia di ogni meccanico virtuale.
    Sebbene il gioco permetta -in maniera molto superficiale- di agire sulla mescola delle gomme, sulla lunghezza dei rapporti e sulla durezza delle sospensioni, questi cambiamenti non hanno la minima influenza sulle prestazioni in gara, risultando perciò inutili.
    Nemmeno le condizioni dell'asfalto (asciutto o bagnato) paiono condizionare in maniera soddisfacente le prestazioni del motociclo: con appena un pizzico d'attenzione in più nell'apertura del gas, infatti, sarà possibile eseguire senza alcun danno le stesse traiettorie senza montare le gomme da bagnato.
    Se quelli appena elencati sono solamente i limiti, il vero difetto di Moto GP 08 è insito nella programmazione dell'IA computerizzata.
    Anzitutto modificando il livello di difficoltà (da Facile a Campione) non si nota il minimo cambiamento nella tipologia di guida: i piloti controllati dalla CPU si limitano semplicemente a girare più lenti/veloci a seconda della difficoltà impostata.
    In secondo luogo nel loro comportamento in pista non vi è la minima varietà in quanto, anche variando la velocità, eseguiranno sempre le stesse traiettorie.
    In oltre una trentina di gare da noi disputate ad ogni difficoltà, in ogni categoria e con ogni tipo di settaggio l'IA ha mostrato sempre lo stesso comportamento, dimostrando a volte di poter eseguire traiettorie irreali (o impossibile ad una tale velocità) ed a volte l'incomprensibile incapacità di affrontare tratti semplicissimi a velocità sostenuta.
    Ciò che più fa storcere il naso, in ogni caso, è la completa mancanza di realismo nella guida avversaria: mai un sorpasso azzardato e mai un'uscita di pista contraddistinguono gare in cui sembra di assistere ad una processione piuttosto che ad una competizione.
    Dobbiamo infine sottolineare come l'intelligenza artificiale paia scritta per curarsi del singolo pilota, non prestando minimamente attenzione agli altri, umano compreso.
    Se tra i corridori computerizzati questo non crea molti problemi (eseguono tutti la stessa, perfetta, traiettoria dopotutto) nel momento in cui il giocatore decide o è costretto modificare la sua traiettoria subisce l'aggressività esagerata della CPU, capace addirittura di spingere fuori pista grazie a motociclette dalla consistenza granitica.

    Fumo negli occhi

    Il comparto tecnico di Moto GP 08, sopratutto nella sua veste grafica, presenta alti e bassi e, generalmente, pare ancora piuttosto grezzo.
    I modelli poligonali di piloti e motocicli risultano realizzati a regola d'arte, curati nel minimo dettaglio, solidi e credibili ma non sempre le texture che li ricoprono soddisfano l'occhio del giocatore di questa generazione.
    I tracciati, allo stesso modo, mostrano una buona cura in gran parte della loro struttura sebbene troppo spesso si dimostrino sin troppo spogli.
    Facendo bene attenzione ai particolari è inoltre possibile notare alcune imprecisioni nella costruzione di alcune piste che difettano soprattutto per quel che concerne alcuni dislivelli presenti invece nelle controparti reali (quello subito prima del traguardo in Cina, tanto per portare un esempio).
    Buona la realizzazione dei box ma allo stesso tempo quasi insignificante il pubblico, sia dal punto di vista della realizzazione tecnica che dell'impatto sulla gara.
    Ottime le animazioni del pilota (apprezzabili in particolare dalla bellissima visuale dal cupolino), ben caratterizzato in ogni sua più piccola contrazione muscolare e reo perfino di voltare lo sguardo verso la corda di ciascuna curva per inserirci la moto.
    Dettagli come quest'ultimo sono visibili nei favolosi replay attivabili in qualsiasi momento della gara, i quali permettono di ruotare la telecamera e cogliere gli attimi spettacolari di ciascuna staccata.
    Non altrettanto buono il comportamento delle moto in caduta, leggermente artificioso e non del tutto credibile.
    Un appunto negativo anche sull'implementazione dell'illuminazione e sugli effetti particellari: la prima, in particolar modo in notturna, risulta esagerata rendendo eccessivamente sgargianti i colori delle livree; i secondi, invece, forse troppo blandi, non rispecchiano ciò che è possibile osservare in qualunque gara della Moto GP.
    Il comparto audio non fa eccezione all'altalenanza tecnica globale proponendo una discreta campionatura dei motori ma un'insufficiente partecipazione alla gara da parte del pubblico ed una colonna sonora senza particolari pretese.

    MotoGp 08 MotoGp 08Versione Analizzata Xbox 360Sebbene non privo di difetti capaci, nel caso dell'inadeguatezza dell'IA, di minare il gameplay e la longevità, Moto GP 08 si presenta come il miglior episodio della serie per quanto concerne la next generation. Il titolo è inoltre una chiara dimostrazione della versatilità del team Mileston, capace di accontentare -anche se con riserva- sia i puristi della simulazione che i meno smaliziati in sella ai bolidi a due ruote. Le promesse per un roseo futuro ci sono tutte, per ora accontentiamoci di un prodotto discreto ed alla portata di tutti.

    7.5

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