Recensione MotorStorm: Arctic Edge

Dalla giungla, all'artico, da Ps3 a Psp. Motorstorm diventa portatile

Recensione MotorStorm: Arctic Edge
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  • PS2
  • Psp
  • MotorStorm è una serie che i fan PlayStation conoscono molto bene: i primi due episodi, usciti su PS3 grazie al duro lavoro del team Evolution, si sono rivelati tra i migliori esponenti del racing arcade, facendosi apprezzare da pubblico e critica per l'ottimo comparto grafico ed una formula immediata e divertente. Adesso, lasciati i roventi e polverosi deserti del primo capitolo e le lussureggianti foreste tropicali del secondo episodio, anche i possessori PlayStation Portable potranno esibirsi in gare estreme ai limiti della lealtà e della correttezza, in un'ambientazione tutta nuova: il mondo glaciale ed inospitale del circolo polare artico.
    Ecco dunque MotorStorm: Arctic Edge, affidato alle amorevoli cure di BigBig Studios, apprezzati sviluppatori dei due Pursuit Force, e presentato sin dall'annuncio come uno dei titoli di punta della collezione autunno-inverno del piccolo portatile Sony.
    Pronti a partire?

    La legge del più forte

    L'azione di gioco si svolge a bordo di uno dei tanti veicoli disponibili, tutti impegnati in una lotta per la sopravvivenza: in MotorStorm, infatti, la premura principale del giocatore non sarà solo quella di arrivare primo, ma anche quella di sopravvivere alle furiose battaglie combattute a colpi di sportellate e tamponamenti.
    Le classi dei veicoli sono varie e numerose (ce ne sono davvero per tutti i gusti: motociclette, quad, fuoristrada, camion, slitte, auto da rally e spazzaneve), ottimamente differenziate per peso, resistenza, agilità e prestazioni.
    Le caratteristiche uniche e particolari delle nostre “armi da corsa” sono esaltate dal brillante track design che, con salti, trampolini, strettoie, bivi, cumuli di neve e ostacoli di tutti i tipi, rende la progressione sempre imprevedibile e mai banale, influenzando direttamente le scelte del giocatore. Avere una moto, ad esempio, agile e scattante, permetterà di arrampicarsi audacemente nei passaggi più stretti, insidiosissimi per qualsiasi altro veicolo, evitando accuratamente le zone più trafficate per non rischiare di finire schiacciati da un arrabbiatissimo fuoristrada; un tir, invece, spingerà il giocatore a cercare il contatto fisico, il gioco di “forza”, sfruttando la potente mole del proprio mezzo per togliere di mezzo gli avversari schiacciandoli contro le pareti ghiacciate, cercando, nel contempo, di restare sulla strada più larga e meno sconnessa. Il bilanciamento dei mezzi è impeccabile e riesce a rendere ogni gara una sfida scarsamente prevedibile e sempre interessante, grazie a quel pizzico di strategia richiesto nella scelta dei percorsi da imboccare.
    A rendere più frizzante la sfida concorre la possibilità concreta di essere travolti da valanghe o di beccare ponti di ghiaccio particolarmente cedevoli. Le prime invaderanno la pista dopo un forte rumore (quale può essere l'esplosione di un veicolo), ma potranno essere utilizzate “tatticamente” per spazzare via gli inseguitori suonando il clacson al momento giusto; i secondi invece sono delle strutture di ghiaccio che cederanno se sottoposte ad un certo peso, e potranno ugualmente essere sfruttate dal giocatore per ottenere un vantaggio. Entrambi gli “imprevisti” andranno ad incidere sul proseguimento della gara, cambiando in parte il tracciato, rendendo delle zone inaccessibili a determinati veicoli.
    Ultimo contributo ad una formula ludica sempre fresca e coinvolgente è l'intelligenza artificiale che, almeno dal livello tre in poi, si dimostra feroce e spietata nello sfruttare ogni minimo errore del giocatore, quale può essere uno schianto o l'imbocco di una strada non congeniale al mezzo. La difficoltà comunque non risulta mai eccessiva -nei primi due livelli, addirittura, vincere è una barzelletta: arrivati primi difficilmente si verrà superati dagli avversari- e solo nei livelli più elevati la sfida diventa molto impegnativa. Motivo in più per usare la testa, sfruttando le caratteristiche del nostro veicolo con intelligenza.

    Festival ad alta quota

    La modalità principale, come da tradizione, è il Festival: una carriera che, gara dopo gara, porterà il giocatore alla conquista del primato assoluto nel pazzo mondo di MotorStorm.
    Questa modalità è caratterizzata da ben cento eventi divisi in otto livelli di difficoltà: per passare ad un livello superiore sarà richiesto un certo numero di punti che potrà essere ottenuto conseguendo buoni risultati nelle gare del livello precedente. Le tipologie di eventi che potremo affrontare saranno essenzialmente tre: Gara, Velocità e Punti a tempo. La prima, una semplice caccia al primo posto, presenta anche una variante che richiede, oltre alla vittoria, di mantenere la prima posizione per almeno dieci secondi consecutivi. La gara “Velocità”, invece, richiede al giocatore di attraversare trenta fumogeni sparsi per il tracciato in un certo limite tempo. Ogni fumogeno superato cambierà leggermente la sua posizione al giro successivo ed allungherà di cinque secondi il tempo residuo. Maggiore sarà il numero di secondi rimasti al termine della gara e maggiori saranno i punti guadagnati. Negli eventi “Punti a tempo”, infine, si guadagneranno dei punti ad ogni secondo, in relazione alla posizione in gara. Il primo a raggiungere quota mille punti vincerà l'evento.
    In generale la varietà degli eventi riesce a sopperire al loro numero non eccessivo, regalando l'opportunità di cimentarsi in sfide dal sicuro appeal ed in linea con lo stile del titolo.
    Oltre alla carriera è presente la modalità “Divertimento” che permette di cimentarsi in una gara in singolo, completamente personalizzabile in ogni suo aspetto, o di tuffarsi nel multiplayer.
    Tra le gare in singolo è da segnalare la presenza della “Prova a tempo”, la classica modalità cronometro dove potremo tentare di migliorare i nostri record, competere nelle classifiche mondiali o vedere semplicemente quali mezzi riescono a garantire tempi migliori sul giro in relazione ad un determinato tracciato.
    Il Multiplayer è la modalità che, i fan della serie lo sanno bene, permette di gustare Motorstorm in tutte le sue sfaccettature, per scoprire con altri tre amici in locale o cinque online chi è il migliore sulla piazza. La modalità online è strutturata sulla falsariga di quella dei capitoli PS3: maggiori saranno le vittorie, migliore sarà la nostra reputazione e il nostro “grado” (da novizio a leggenda). Tuttavia, nei giorni che abbiamo provato il titolo, abbiamo riscontrato numerosi errori di rete che ci hanno impedito di accedere alle partite e, talvolta, hanno mandato in blocco la console costringendo il riavvio. Il problema non sembra colpire tutti, ma è necessario citare la cosa poichè potrebbe essere un valido deterrente all'acquisto, per alcuni giocatori. Diamo comunque fiducia al team, sperando che riescano a risolvere questi inconvenienti tecnici al più presto.

    Da PS3 a PSP

    Il titolo BigBig, come già detto, è fortemente arcade, senza nessuna velleità simulativa. La fisica di gioco è molto semplice e molte spanne sotto quella dai fratelli maggiori, a causa dell'enorme differenza hardware tra PS3 e PSP. Ne consegue che i veicoli rispondono meno alle sollecitazioni del terreno risultando, di riflesso, molto più controllabili. In generale, comunque, il gameplay è molto simile a quello che i fan della serie conoscono, poco infatti è cambiato a livello di esperienza di gioco e feeling di guida. Con MotorStorm: Arctic Edge i ragazzi di BigBig Studios hanno osato poco, sforzandosi di riproporre pedissequamente la traccia impostata dagli originali sviluppatori Evolution Studios, senza provare a proporre qualcosa anche minimamente diverso. Tuttavia non ci sentiamo di condannare la cosa in quanto non è da un episodio portatile che ci aspettiamo uno stravolgimento di una formula già apprezzata e collaudata; in quest'ottica il team di Pursuit Force ha eseguito un certosino ed impeccabile lavoro di adattamento.
    I controlli sono stati ben trasferiti su PSP risultando comodi anche dopo sessioni di gioco più lunghe del normale. Il giocatore potrà comunque scegliere tra due configurazioni e decidere se assegnare il controllo della vettura all'analogico o alla croce direzionale.

    Tecnica, neve e rock 'n'roll

    Con Motorstorm: Arctic Edge i ragazzi di BigBig Studios hanno davvero spremuto a fondo l'hardware del piccolo portatile di casa Sony, regalandoci una tra le produzioni tecnicamente più impressionanti attualmente disponibili sul mercato.
    La cura generale è davvero ottima, ed è riscontrabile in ogni elemento della produzione, dai veicoli ai tracciati, passando per la scelta delle tracce audio.
    I modelli dei veicoli sono ben fatti anche se piuttosto semplici e non molto complessi, le deformazioni della carrozzeria sono credibili e numerose parti voleranno via in seguito agli incidenti. Ovviamente non abbiamo la resa degli episodi su PS3, ma rendiamo merito al lavoro degli sviluppatori britannici. Sarà possibile inoltre personalizzare i nostri mezzi scegliendo il colore della vernice, le aerografie, applicando adesivi e sostituendo alcune particolari estetici come coperture, spoiler, fari e marmitte, salvando le nostre configurazioni preferite su Memory Stick.
    Notevole ed ispirato inoltre il track design grazie a tracciati complessi e molto vari che spaziano dalle falde di montagna, piene di neve e fango, alle cime più impervie e ghiacciate; il numero degli oggetti a bordo pista non è elevatissimo, ma contribuisce a ricostruire fedelmente l'atmosfera da “festival” dei capitoli precedenti con la la presenza di maxi-schermi, palloni aerostatici e fari colorati. Alcuni scorci mozzafiato, la perfetta riproduzione delle condizioni climatiche e le numerose vie secondarie chiudono il quadro su un aspetto di grandissima qualità e uno dei punti di forza del titolo.
    Buona anche la resa della neve e del fango, che conservano le orme dei pneumatici anche nei giri successivi.
    Il sonoro si conferma di alto livello grazie ad una vasta scelta di canzoni rock e metal, anche se non famosissime, ma perfette per l'ambiente “cattivo” delle gare e per l'atmosfera da grande festival.
    Se questo non dovesse bastare il titolo permette di utilizzare le tracce presenti su Memory Stick, per farlo dovrete creare nella directory PSP una cartella di nome MUSIC ed inserire in questa le tracce desiderate.

    MotorStorm: Arctic Edge MotorStorm: Arctic EdgeVersione Analizzata PSPMotorstorm: Arctic Edge è un prodotto di pregevole fattura: solido, coinvolgente e divertente. Tanto bello da vedere quanto frenetico ed assuefacente dal punto di vista ludico, è il miglior racing arcade disponibile su PSP. Il multiplayer è gravato attualmente da problemi di connessione, e il titolo aggiunge poco alla formula di gioco originale della serie, ma le qualità del titolo sono tali da risultare preponderanti nell'assegnare una valutazione positiva. Consigliamo particolarmente e senza riserve l'acquisto a tutti gli appassionati di racing e ai seguaci della serie.

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