Recensione MUD - FIM Motocross World Championship

Milestone si sporca di fango

MUD - FIM Motocross World Championship
Recensione: Xbox 360
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • Cosa accadrebbe se, all'improvviso, un team che ha sinora dedicato tutto se stesso alla ricerca della simulazione (in ambito corsistico) si desse all'arcade? La non facile risposta l'avrà a disposizione chiunque decidesse, questo 27 Aprile, di acquistare MUD - FIM Motocross Championship, l'ultima fatica di Milestone e Blackbean. Sfruttando l'interessante licenza ufficiale del Motocross, ed inserendoci qualche chicca molto particolare, il team italiano ha tutta l'intenzione di far riscoprire quest'interessante disciplina a tutti i centauri videoludici. Naturalmente, come da tradizione, lo fa a modo suo, calcando sull'acceleratore dell'arcade quel tanto che basta per creare un compromesso piuttosto spinto tra lo sfrenato divertimento e quel pizzico di attinenza alla realtà che non guasta mai.
    In attesa della release, prevista per Xbox 360, Playstation 3 e PC, noi di Everyeye.it abbiamo avuto modo di mettere le mani su un codice competo, e siamo dunque pronti per il definitivo resoconto a riguardo.

    Piatto ricco mi ci ficco

    L'offerta ludica di MUD è davvero ricchissima. Si parte dalla sezione Modalità Ufficiale, all'interno della quale, oltre alle immancabile gare singole dove testare diverse classi, piloti e circuiti, potremo partecipare ad un intero Campionato o al famosissimo Motocross of Nations - l'evento che chiude ogni stagione di cross motociclistico. In questa macro-sezione della produzione potremo sfruttare intensivamente ogni licenza concessa al team di sviluppo: dalle classi veicolo (MX1 ed MX2) con tutte le scuderie ed i piloti ufficiali -Cairoli e Pourcel su tutti- fino ad arrivare ai tracciati, che spazieranno dagli Stati Uniti all'Italia, passando dalla Spagna, dalla Svezia e dal Belgio. Impegnandoci in un Campionato, naturalmente, potremo scegliere se intraprendere un calendario casuale (o da noi stessi fantasiosamente creato) oppure attenerci a quello ufficiale ed inoltrarci dunque nerlle sue dodici tappe (con tanto di eventuali gare 1 e 2). Partecipando al Motocross of Nations, invece, avremo la facoltà di decidere solamente la classe, il pilota e la tipologia d'evento (MX1+MX2, MX2+Open ed MX1+Open): la location, in questo caso, è infatti predeterminata anno dopo anno. A corredo le uniche opzioni davvero indispensabili: decisione dell'aggressività della CPU e possibilità di variare il numero delle manche per gara e la durata di ognuna di esse (nella formula 3, 5 o 7 minuti + giro finale). Immancabile la possibilità di attivare o meno il round di qualifica che, qualora vinto, permetterà di selezionare il cancelletto dal quale partire al momento del via - facoltà piuttosto importante considerando il bonus ottenuto da chi per primo sorpasserà il primo arco pubblicitario.

    "Milestone, come sappiamo, non ha mai avuto una "grande fama" in quanto a velleità puramente tecniche. Proprio per questo i designer degli studi milanesi devono aver deciso di puntare sulla creatività per MUD."

    Cuore della produzione sarà però il MUD World Tour, leggermente deviato verso un'ottica ruolistica, ma anche più varia e divertente. Anziché impersonare uno tra i moltissimi motociclisti realmente esistenti del roster, qui prenderemo i panni di quattro personaggi inventati, e chiamati per l'occasione Eroi. Ognuno di essi, sin dall'inizio, sarà caratterizzato dalla commistione di precisi valori in quattro abilità (Resitenza, Istinto, Agilità e Forza) e da un talento che ne caratterizzerà lo stile. Le abilità, guadagnando soldi a seguito di buone/ottime prestazioni, potranno essere incrementate di un'unità alla volta (ad un prezzo sempre crescente); i talenti, invece, saranno innati e permetteranno a ciascun Eroe di esibirsi al meglio in una delle tipologie di gara presenti. L'offerta si presenta dunque sin dal principio piuttosto varia, con l'ottima caratterizzazione di ogni pilota che, in seguito alla commistione di talenti ed abilità, riuscirà a mantenere il turbo più a lungo (Resistenza), ad ottenere più spinta dagli "scrub" (Istinto), ad entrare in curva più efficacemente (Agilità) e a mantenere la moto incollata al suolo, nonostante le asperità (Forza).
    Il World Tour, poi, a differenza della Modalità Ufficiale, non darà la sola e semplice possibilità di gareggiare dal via al traguardo ma, alla maniera dei più comuni arcade games, inserirà qualche interessante variante. Troviamo, ad esempio, la Coppa a Eliminazione, tipica sfida nella quale ad ogni intervallo di tempo (10 secondi per i primi 16 piloti, 15 per gli ultimi tre) l'ultimo viene eliminato. O ancora la Gara a Checkpoint, dove rivaleggiare esclusivamente contro il cronometro infinaldo quante più "porte" possibile, ed il Testa a Testa, nel quale solo due piloti si contenderanno il trofeo. A guarnire il tutto con un pizzico d'adrenalina in più la Sfida Acrobatica, una competizione a suon d'evoluzioni in piena tradizione X-Games. Pazze location come Piattaforme Petrolifere o Portaerei in mezzo al mare faranno da sfondo a queste sfide, che getteranno l'avatar in un'arena ricca di rampe dalle quali balzare per esibirsi nelle più spettacolari evoluzioni. A questo proposito MUD presenta una corposa sezione tricks, acquistabili a suon di "verdoni" dal negozio dedicato agli Eroi, grazie al quale, non dimentichiamo, potremo personalizzare anche il casco, la bevanda energetica (fida compagna - come vedremo) e i colori della moto (cambiando scuderia). Il traguardo finale, l'ultimo evento al quale giungere dopo decine e decine di gare, sarà ancora una volta il Motocross of Nations, dove portare in trionfo i nostri Eroi. Sì, i nostri, poiché gara dopo gara potremo sfruttare il denaro per sbloccarli tutti e tentare di portarli al massimo delle loro capacità. Non si tratterà però di un'impresa facile, dal momento che il denaro conquistato dovrà in primis essere utilizzato per aprire le nuove location (e i nuovi eventi), acquistare acrobazie ed incrementare le abilità del rider. Il tutto a fronte di guadagni che raramente ci lascieranno "ricchi", anche a fronte di prestazioni particolarmente brillanti. Una scelta certamente oculata, in maniera da bilanciare la voglia di proseguire e quella di primeggiare in ogni evento.

    La modalità, per quanto affascinante, ha mostrato dei limiti abbastanza evidenti: gli eventi, benché in gran numero, presenteranno sessioni piuttosto ripetitive tra loro, e la varietà garantita dalle differenti attitudini degli Eroi non sarà sempre sufficente a placare il sopraggiungere di una certa monotonia, già dopo qualche ora. Bisogna poi sottolineare lo scivolone della componente acrobatica: quasi un gioco a se, qualitativamente inferiore al resto della produzione. Animazioni mediocri ed un sistema di collisioni da rivedere renderanno mediamente frustranti queste gare, che ci vedranno spesso incastrati tra una rampa e l'altra (in prossimità di uno spigolo) oppure cadere miseramente dalla moto in volto, ma senza un'apparente ragione. Chiudere una serie di evoluzioni collegate tra loro risulterà -vista anche l'assenza di qualsivoglia tutorial- un'impresa particolarmente ardua, capace di spostare questa particolare sottosezione verso il pericoloso meccanismo del Trial & Error.Non mancherà ovviamente il comparto online, che ci vedrà però capaci solamente di sfidare gli amici in una Gara Singola oppure d'indire una variante personalizzata del Motocross of Nations. Un pò poco, anche a fronte della buona gestione del netcode.

    Fango sul pad...

    Un vero peccato dato che, per il resto, MUD si difende davvero bene, presentando un gameplay snello ed accattivante. Le sfide di Motocross puro, per quanto declinate fatasiosamente negli Elimination o nei Testa a Testa, risultano godibili e divertenti. Questo soprattutto grazie al design davvero vario e ben riuscito dei tracciati ed alla particolarissima deformazione dinamica del terreno. Prendendo spunto dall'unica feature veramente interessante di MX vs ATV Alive, MUD implementa -seppur in maniera meno estensiva- l'evoluzione del tracciato, sul quale si formeranno nuovi solchi e buche al passaggio dei piloti.

    "Il World Tour a differenza della Modalità Ufficiale, non darà la sola e semplice possibilità di gareggiare dal via al traguardo ma, alla maniera dei più comuni arcade games, inserirà qualche interessante variante."

    Bisognerà dunque star ben attenti, valutando anche la conformazione di dossi e quant'altro, ad intraprendere un percorso che permetta di manovrare agilmente il bolide inforcato. Ma delle "semplici" gare, per quanto contestualizzate e declinate in mille maniere, non basterebbero ad accendere l'interesse del giocatore. Ecco perché MUD unisce al tutto due feature spiccatamente arcade come lo Scrub e la Bibita Energetica. Partendo da quest'ultima si tratta semplicemente della possibilità, un certo numero di votle per gara, di ottenere un'accelerazione improvvisa, tentando di superare il maggior numero di piloti. Ben più interessante la pratica dello Scrub, che consiste nell'effettuare un salto acrobatico (sempre identico) ad ogni occasione, chiudendolo all'ultimo per ottenere un piccolo slancio. Per quanto tale pratica vada contro alla gran parte delle leggi della fisica, della meccanica, della fluidodinamica e di tante altre scienze conosciute e sconosciute, in game risulta maledettamente funzionale e divertente, donando quel pizzico di brio in più che, a conti fatti, smussa ancor più la ripetitività di cui si parlava in precedenza. A non convincere, come abbiamo detto, sono le acrobazie dedicate alle sfide a suon d'evoluzioni. Veicolate da semplici combinazioni di front button (si va da un doppio tocco su singolo pulsante alla dificile "girandola" su tutti e quattro) non conferiranno al videoplayer la sensazione d'entusiasmo di un Pure (tanto per fare un esempio), aggiungendo poi qualche problematica legata allo spostamento del peso. La mancanza di indicazioni ed un a forse troppo sensibile input recognition, ci vedranno spesso sbalzati dalla moto senza motivo apparente, o incapacitati a chiudere un'evoluzione pur atterrando perfettamente paralleli al suolo. Luci ed ombre dunque, per un titolo che chiude mostrandoci un'intelligenza artificiale piuttosto credibile: aggressiva al punto giusto, per quanto non sempre attenta al posizionamento degli altri piloti e dunque foriera di causare banali incidenti.

    ...e sullo schermo

    Milestone, come sappiamo, non ha mai avuto una "grande fama" in quanto a velleità puramente tecniche. Proprio per questo i designer degli studi milanesi devono aver deciso di puntare sulla creatività per MUD. Lo stile graffiante ed accattivante di menù completamente illustrati (in stile Witchblade, tanto per capirci) si sposa alla perfezione con la carica particolarmente satura dei colori che ne caratterizzano la palette cromatica e con le sonorità rocckeggianti (spesso tentendi al Metal o al Punk) della soundtrack.

    "L'offerta ludica di MUD è davvero ricchissima. Si parte dalla sezione Modalità Ufficiale, all'interno della quale potremo partecipare ad un intero Campionato o al famosissimo Motocross of Nations - l'evento che chiude ogni stagione di cross motociclistico."

    Il feeling, sin dall'inizio, è quello di una produzione adrenalinica e pronta a stupire. Scesi in pista, però, notiamo una pericolosa mancanza di definizione, soprattutto nei dettagli, che non risponde in maniera convincente alle esigenze di base di una generazione oramai agli sgoccioli. Ad una texturizzazione spesso sottotono fanno fortunatamente da contraltare degli ottimi effetti particellari ed una gestione dell'illuminazione funzionale all'esaltazione della spettacolarità. Peccato si rimanga -in ultimo- leggermente delusi da un non eccelso senso di velocità, che si unisce a qualche imperfezione di troppo (come già anticipato) riguardo al rilevamento delle collisioni ed, in generale, ad un comparto animazioni un pò sottotono. Funzionale ed interessante la già descritta feature riguardo ai percorsi, in trasformazione dinamica sin dal primo giro. Nonostante qualche pop-up di troppo ci accorgeremo subito dei cambiamenti, sia dal punto di vista visivo (solchi) sia da quell fisico, con la motocicletta ad arrancare qualora c'inserissimo malamente tra una traiettoria e l'altra. Dal punto di vista della gestione fisica, poi, bisogna dire che i ragazzi di Milestone hanno fatto -almeno in parte- un buonissimo lavoro: le sensazioni legate alla trazione ed ai diversi terreni risultano credibili, almeno tanto quanto non lo risultano le dinamiche aeree, vero cruccio di MUD. Rimanendo in ambito tracciati dobbiamo infine sottolineare la discreta caratterizzazione estetica d'ognuno che, aldilà del level design, mostra una nutrita schiera di particolari a bordo-pista.
    Il comparto sonoro non si dimostra sempre all'altezza dell'alto tasso adrenalinico. Fin quando si tratta di soundtrack, come già si sottolineava, tutto sembra andare per il meglio, con brani graffianti ed allo stesso tempo orecchiabili. Passando ai motori, tuttavia, le cose cambiano (e in negativo). Per quanto si sia tentato di diversificare MX1 ed MX2 l'effetto finale non convince, sminuendo un bel pò il freddo rombo di questi motori.

    MUD - FIM Motocross World Championship MUD - FIM Motocross World ChampionshipVersione Analizzata Xbox 360MUD - FIM Motocross Championship è un titolo di discreta fattura, capace di unire una licenza sempre benvenuta ed amata ad un’offerta ludica in ultima analisi convincente. Certo, proprio come su un percorso da Motocross, anche nell’ultima fatica Milestone si oscilla pesantemente tra alti e bassi ma, per quanto la frustrazione faccia di tanto in tanto capolino, il titolo mette in campo una sana dose di divertimento, capace di tenere sull’attenti ed incollati allo schermo soprattutto gli appassionati.

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