Recensione MX Unleashed

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Recensione MX Unleashed
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS2
  • Libero da ogni
    guinzaglio

    Ultimamente
    i titoli di cross si sprecano: è giunto il turno di MX Unleashed, ultimo lavoro
    del gruppo Rainbow Studios per conto di THQ, che propone questo titolo dopo il
    deludente MX Superfly, presentando stavolta un ottimo prodotto, che certamente
    non risente della nomea ereditata. Dagli stessi creatori di Motocross Madness,
    al quale MX Unleashed assomiglia molto, viene offerta la possibilità di farci
    strada tra i big del Supercross USA. Notevole la realizzazione tecnica, che
    offre una grafica spettacolare e un buon comparto sonoro, il titolo manca
    comunque di mordente e di spettacolarità rispetto ad altri giochi apparsi (se
    siete degli assidui lettori di Play2eye leggete: MTX Mototrax) sui vostri
    monitor.

    MX

    Il gioco è costituito da modalità come “Supercross”, che vi
    permetterà di correre nelle più rinomate arene statunitensi o “Nationals”, che
    invece vi offrirà l'opportunità di scorrazzare liberamente su piste outdoor, ma
    si articola principalmente su una sola parte, la Carriera, in cui il vostro
    obiettivo sarà quello di scalare il World Ranking sino a poter guardare tutti
    dall'alto in basso, compresi alcuni dei più famosi riders statunitensi come
    Brock Sellards, Travis Preston o Ezra Lusk. Come fare però per ottenere sempre
    nuove posizioni? Correre, correre e ancora correre: ogni volta che terminerete
    dei campionati guadagnerete o perderete posizioni nel ranking mondiale, che
    potranno aprirvi o meno nuovi campionati. Potrete anche partecipare alle arene
    freestyle, degli spazi aperti immensi, (paragonabili come dimensione a circa 4
    volte la grandezza di Vice City, tanto per citare un titolo ben conosciuto), ma
    alle volte un po' spogli e privi di originalità. Le arene freestyle offriranno
    parecchi spunti per salti o altre competizioni, tra le quali spicca sicuramente
    quella con un Big Foot e con un aereo della prima guerra mondiale. La cosa
    veramente spettacolare è la grafica: il livello del dettaglio è altissimo sia
    per quanto riguarda la realizzazione poligonale delle moto stesse, sia per
    quanto riguarda il pilota e gli abiti che indossa. Molto ben realizzate anche le
    textures ed impressionante la fluidità dei movimenti del rider quando esegue i
    trick. Il motore grafico è molto fluido, ma forse troppo mobile, ed alle volte
    durante cambiamenti repentini di direzione soffre di problemi di eccessiva
    mobilità: capita che la moto venga vista con una angolazione particolare, che
    non offre una visibilità sufficiente. Questo induce a rallentare, alzando per un
    momento il dito dal pulsante X, oppure costringe a rischiare guidando alla
    cieca. Ben sviluppata anche l'intelligenza artificiale, sebbene i piloti
    avversari non siano particolarmente aggressivi nei vostri confronti, in alcuni
    casi opteranno per traiettorie diverse dalle vostre, in maniera tale da avere
    più spinta all'uscita, o per chiudervi la strada. Buono anche il comparto
    sonoro: il rombo dei motori sarà effettivamente distinguibile da moto a moto,
    specie quando si cambia di cilindrata; ed oltretutto la colonna sonora del gioco
    è rockeggiante e accattivante al punto giusto. Una nota stonata arriva invece
    dai controlli, sebbene siano realizzati seguendo quella che è la realtà delle
    operazioni, si adattano poco alla giocabilità: azioni come il caricare la moto
    prima di un salto avrebbero potuto essere ridotte ad una sola pressione, magari
    configurando appositamente i tasti, mentre invece è una doppia pressione in
    senso inverso della levetta analogica che serve per guidare. Dopo questo
    excursus tecnico torniamo alla modalità principale. Le piste su cui articolano i
    campionati sono parecchie, ed in totale per terminare la modalità carriera
    dovrete vincere oltre cento gare. Nel freestyle dovrete compiere degli obiettivi
    come contest di jumps o gare di tricks, che vi faranno guadagnare punti
    spendibili nella sezione Shop del gioco. Questa sezione, ben costruita, vi
    permetterà di sbloccare parti del gioco altrimenti non raggiungibili, come le
    moto 50cc e quelle 500cc; oppure di rimediare ad alcune vostre pecche,
    letteralmente comprando l'accesso al contest successivo.

    Concludendo

    Il gioco si va a
    situare sicuramente nella fascia medio-alta, risultato indubbiamente meritato,
    ma sotto certi aspetti si sarebbe potuto sviluppare meglio: la giocabilità -e di
    conseguenza la longevità- risentono di un difetto piuttosto pesante, che
    vanifica gli sforzi grafici e tecnici veramente generosi. Al titolo manca un
    coinvolgimento eccessivo del giocatore, il quale difficilmente si impersonerà
    nei personaggi. Oltretutto ricordo che questo gioco è più espressamente creato
    per un pubblico statunitense, pubblico ideale di questo sport e, nel caso,
    esperto conoscitore dei riders almeno quanto noi lo siamo di Valentino
    Rossi.

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