Myst 3 Exile: recensita su Xbox l'avventura di Cyan

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MYST 3: EXILE

La saga di
Myst per PC (composta da “Myst” e “Riven”) ai suoi tempi spopolò non poco e
vendette milioni di copie in tutto il mondo, ora il suo terzo capitolo dei
Presto Studios, ossia Myst 3: Exile (già uscito da qualche tempo su PC) è pronto
a sbarcare nel mondo delle console. Atterraggio doloroso o no?

Un mondo
fantastisco

Ciò che salta
subito agli occhi è la grande particolarità di questo titolo dai ritmi
decisamente lenti. Non è un gioco d'azione, non è uno sparatutto, non è un gdr,
piuttosto è un “punta e clicca” nel quale il giocatore nel corso dell'avventura
sarà chiamato a risolvere un gran numero di enigmi che richiederanno spesso e
volentieri un buon uso di materia grigia. La visuale è in soggettiva e ci si
potrà muovere in questo nuovo mondo digitale in modo piuttosto strano (e per
alcuni sicuramente irritante), basta guardare la zona nella quale ci si vuole
spostare e come per magia ci troveremo in quel posto (ma ci si può muovere solo
di alcuni passi, non si pensi di potersi teletrasportare da un luogo all'altro
a proprio piacimento). Le ambientazioni rappresentano una dimensione alternativa
all'interno della quale il protagonista (leggasi noi) è catapultato, una
dimensione davvero surreale e suggestiva composta da architetture molto coerenti
tra di loro e ben studiate. L'ambiente circonda il giocatore a 360° e ciò aiuta
la componente esplorativa.

Aspetti
Tecnici

Graficamente Myst3 può suscitare parei opposti
(come del resto il gioco vero e proprio), la grafica senza dubbio è molto bella
ma ci troviamo comunque di fronte ad una grafica composta totalmente da
pre-render, mentre i personaggi sono digitalizzati (attori in carne ed ossa,
ripresi, digitalizzati e composti con i fondali). L'impatto è comunque buono
anche se un po' statico, tutto sommato si tratta di una caratteristica comune
ai gioche che fanno ancora uso dei filmati pre-render. La componente sonora
invece è decisamente ben realizzata:le musiche sono ben realizzate e
contribuiscono non poco a rendere l'atmosfera di questo gioco davvero
avvolgente ed onirica. Proprio l'atmosfera che si respira è uno dei punti di
forza del gioco, sin dalle prime battute, ossia quando si entra in questa
dimensione alternativa, si ha un senso di smarrimento, si ha da subito la
sensazione di essere solo noi e il “nuovo mondo” in cui siamo arrivati.

Giocabilità

Myst 3
presenta un gameplay davvero singolare che o si odia o si ama, senza vie di
mezzo, infatti la serie ha goduto in passato di un grande successo proprio per
la particolarità del prodotto, anzi l'unicità del prodotto. Durante il corso di
tutto il gioco dovremo esplorare e risolvere degli enigmi che si rivelano molto
ben architettati (anche perché sono il fulcro del gioco, se fossero stati mal
calibrati ne avrebbe risentito tutta la struttura di Myst 3). Quindi sta al
giocatore capire se questo gioco può attirare la sua attenzione o se cercare
altrove, per una console questo gioco è una cosa davvero inusuale e si vede che
non si trova a proprio agio come su PC, ma non è detto che ciò sia un male,
anzi, ritengo che avere la possibilità di giocare i generi più disparati su una
console come Xbox ( o ps2, per cui il titolo è ugualmente in uscita ) sia
davvero molto positiva.

Concludendo

In definitiva Myst 3 è un gioco non per tutti,
potrebbe essere considerato un capolavoro come un buco nell'acqua, dipende da
chi viene giudicato, se da un'amante del genere oppure no, resta il fatto che
obbiettivamente (e questo è il mio compito) sia un buon gioco che vuole
solamente essere coerente a se stesso e in questo l'obbiettivo è stato centrato
dai programmatori. E' un gico che è l'esatto opposto degli action game, molto
lento e riflessivo. Insomma, per gli amanti della serie qui c'è un terzo
capitolo all'altezza della propria fama, per gli altri consiglio di poterlo
provare prima di comperarlo oppure giudicarlo dato che alcuni potrebbero
rimanerne molto delusi.