Recensione N.o.v.a

Un FPS per Iphone raccoglie l'eredità di Halo, per un'esperienza entusiasmante

Recensione N.o.v.a
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  • I First Person Shooter sviluppati sulla console Apple (ci perdoni chi continua a considerarlo un semplice telefonino), stanno decisamente compiendo passi da gigante, soprattutto in ambito tecnico, grazie alla programmazione di motion engine dedicati e pronti a sfruttare ogni bit disponibile della Cpu interna ad iPhone. Il già ottimo Brothers in Arms e lo splendido Modern Combat Sandstorm sono stati solo il preludio ad un titolo pronto a lasciare a bocca aperta tutti i fan del melafonino, grazie a un motore grafico completamente nuovo (in grado di renderizzare ambienti davvero convincenti), ad un gameplay frenetico e ad una trama decisamente convincente. Il tutto racchiuso in quattro semplici lettere:  N.o.v.a.

    Space Invaders

    Uno dei tanti clichè a cui il popolo videoludico è abituato è la classica invasione della terra da parte di creature aliene. Anche in N.o.v.a., acronimo di Near Orbit Vanguard Alliance, il pianeta New Ceres viene attaccato da una razza aliena sconosciuta. E' di fronte a questa nuova minaccia che l’ex capitano Wardin viene richiamato all’ordine dalle alte sfere dei Marines, con mezzi molto persuasivi, e spedito a bordo della nave spaziale da cui sembra essere partita l'invasione. Nasce da qui una trama piacevole e intrisa di colpi di scena, che si infittisce in maniera piacevole dopo la metà del gioco, nel momento in cui Wardin si rednerà conto di avere per le mani le sorti dell'umanità. Il guerrigliero non sarà solo nell’avventura, ma avrà una compagna computerizzata, Yelena, che lo direzionerà per tutta la durata della missione o quasi, dato un piccolo colpo di scena nel quale il misterioso Prometheus occuperà il posto di cicerone.
    Dopo il breve intro, Wardin deve risvegliare i suoi sensi da combattente, oltre al suo io sarcastico e pungente che affiorerà in molte situazioni; il conseguente tutorial è utile dunque per prendere dimestichezza con i controlli, tutti incentrati ovviamente sul pad virtuale.  Tre sono le configurazioni possibili per l'Hud visualizzato a schermo, e si può decidere se usare una porzione dello schermo più o meno ampia per muovere Wardin, spostare il mirino e fare fuoco. Ogni giocatore amerà sicuramente una delle soluzioni proposte, con riserva di poter ricollocare a piacimento le icone, in modo da personalizzare completamente l’interfaccia. Le dita del giocatore sono chiamate a gestire il joystick virtuale, il tasto di sparo, muovere la telecamera, scorrere il menu di scelta delle armi o richiamare un potere nascosto di Wardin, la paralisi, che consuma una parte di scudo energetico. L’energia del soldato è caratterizzata da due colori, blu e rosso, rispettivamente scudi e punti ferita: quando gli scudi si esauriscono la barra dal colore del cielo muta in un acceso e pericoloso tono rossastro lampeggiante, costringendo l’utente alla ricerca di un riparo fino alla ricarica degli scudi. Sempre presente è comunque la comodissima freccia direzionale che guida Wardin da un check-point all’altro, in modo da non perdere mai la via della main quest. Anche se in alcuni momenti verranno attivate delle piccole sub-quest di salvataggio e ricerca, il compimento positivo o negativo di queste azioni non incide sull’andamento della storia principale.

    Come bere un Bicchier d'Acqua

    Il gameplay di N.o.v.a. non risente assolutamente del numero di icone presenti sullo schermo, grazie all’ottimizzazione delle porzioni di tutti gli oggetti visualizzati. La scelta di assegnare la selezione delle armi a un tasto preposto provoca però una lieve macchinosità nel gesto, e una conseguente perdita di tempo. Un vero problema, visto che i nemici sono piuttosto cattivi, e tendono ad assaltare il protagonista non appena ne hanno l'occasione. Soprattutto a livello difficile (modalità disponibile solamente dopo aver completato l’intero viaggio a facile o medio), il cambio di arma potrebbe comportare premature dipartite. Fortunatamente la risposta ai comandi risulta fluida e precisa, soprattutto se attivato l’indispensabile mirino automatico, il quale aiuta il giocatore a “lockare” il nemico mirato. Gli hardocore gamer potranno comunque disattivare ogni sorta di appoggio da parte della Cpu, grazie al comodo menu di opzioni.
    Cioè che si nota fin da subito, di fronte al titolo, è la discreta somiglianza con i primi capitoli di Halo. Come vedremo questa somiglianza arriva a toccare anche il comparto tecnico (tanto da lasciare stupefatti per qualità), e serpeggia in ogni caratteristica del gioco. Dalla presenza di una spalla virtuale al cinismo pungente del protagonista, fino alla tenacia degli avversari, tutto riporta con la mente all'indimenticabile capolavoro Bungie.
    Garantita, anche, una discreta varietà di gioco. Ad esempio, il popolo degli Xeno si caratterizza in razze diverse, differenti per dimensioni e colore, garantendo così una ottima dose di varietà, rafforzata poi da avversari dalle fattezze umane ma corrotti dagli Xeno tramite un metodo di controllo mentale. Gli scontri con i boss di fine livello sono solamente due, decisamente pochi rispetto ai tredici stage che compongono l’intera esperienza. Nelle boss fight, scoprire il pattern da sfruttare per uccidere l'avversario risulta quasi istintivo dopo una veloce analisi, ed in questo frangente avremmo preferito vedere qualcosa di più incisivo. In contrapposizione va però sottolineato un discreto sviluppo dell'IA nemica: gli alieni cercano riparo per poi avanzare verso una posizione migliore dove colpire. Certo, capita sovente che rimangano scoperti e di conseguenza alla mercè dei nostri colpi, ma almeno gli avversari non sembrano spinti da persecutorie manie suicide. Gli antagonisti comunque contano prettamente sul loro numero e la loro forza piuttosto che instaurare tattiche di guerra complicate.
    Il servizio Gameloft Live corre in aiuto della longevità di gioco (l'avventura dura circa dieci ore), grazie alla possibilità  di sfidare in rete i giocatori iscritti fino ad un massimo di quattro utenti collocati in una delle cinque aree disponibili. L’unica modalità  disponibile è il Death Match, sempre ben accetta dai fan di ogni fps che si rispetti. Oltre alle sfide in rete è  possibile consultare la classifica mondiale e verificare il proprio posizionamento, oppure scoprire chi sono i giocatori alla vetta.

    Dejà Vu

    Il mondo Di N.o.v.a. ricreato da From Software è indubbiamente ispirato alla fortunata saga di Halo, mischiando però al design Sci-Fi del titolo Bungie molti fattori presenti in altri prodotti, come ad esempio Doom e Quake. Il character design delle forze militari di New Ceres in primis ricorda perfettamente la tuta di Master Chief e compagni, come del resto la gestione degli scudi energetici che si ricaricano, ormai in uso in ogni Fps. I nemici invece si adatterebbero perfettamente ad un immaginario che strizzi l'occhio a Doom, dati i profili fisici e tipi di attacchi che ricordano i demoni alieni della serie di Id Software.
    I modelli poligonali dei personaggi sullo schermo denotano un’ attenzione davvero certosina da parte del team di sviluppo, e sono animati in maniera perfetta. Le armi in pugno a Wardin (sei armi in totale, più le granate) risultano essere particolareggiate ai massimi livelli, ed è normale esaltarsi di fronte al design del fucile al plasma e del fucile di precisione. Nel primo caso, la contrapposizione della luce azzurra dei proiettili caricati contraddistingue in maniera peculiare l’architettura stessa dell'arma, mentre l’utilizzo dello zoom in modalità cecchino dimostra una potenza esagerata dell'engine, esaltata da una lente di ingrandimento capace visualizzare i minimi particolari del bersaglio.
    Gli ambienti esterni sono senza ombra di dubbio il vero e proprio punto di forza di N.o.v.a., grazie al motore grafico esclusivamente implementato per lo sviluppo del nuovo titolo di Gameloft e in grado di ricreare scenari particolareggiati, con giochi di luce in perfetta sintonia con i fondali. Wardin si troverà ad affrontare i nemici su navi spaziali, fitte foreste, montagne innevate e città monolitiche. Insomma non c'è mai il rischio che il giocatore si possa annoiare, proprio per una buona varietà di locazioni da esplorare.
    Ottima cura anche per quanto riguarda il comparto audio, di qualità eccellente e alternato ai rumori ambientali e dal fragore delle armi. Localizzato completamente in italiano per quanto riguarda i testi, il parlato rimane comunque in inglese, uno sforzo in più sarebbe stato gradito verso una traduzione vocale nella lingua dei paesi di distribuzione principale.

    NOVA NOVAVersione Analizzata iPhoneGameloft ha sfornato l’ennesimo capolavoro, e la fiducia guadagnata tra i videogiocatori amanti del mondo mobile è stata ben ricompensata. N.o.v.a. è senza ombra di dubbio un titolo che attinge a piene mani da vari mostri sacri del genere, ma la vera abilità del team sta non tanto nel riproporre una struttura già rodata quanto nel portare su iPhone le caratteristiche tecniche e di gameplay che hanno conquistato milioni di utenti. No.v.a., inoltre, dimostra come un gioco per cellulare possa avere tutti gli standard necessari per entrare nell’olimpo delle pietre miliari: una buona trama, gameplay immediato e un buon livello di sfida, senza contare il necessario accesso al gioco in rete.

    9

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