Recensione N.O.V.A. 3

Torna lo sparatutto Halo-Like su iPad e iPhone

Recensione N.O.V.A. 3
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  • La forza di Gameloft sui dispositivi mobile di Apple si è riaffermata anche quest'anno, con una significativa crescita dei profitti trainata dal continuo successo del gaming su smartphone e tablet.
    Tra i titoli simbolo di Gameloft negli ultimi mesi mancava all'appello N.O.V.A., serie che ha contribuito a mantenere in alto il nome della compagnia, a fianco di altre realtà quali Chillingo e GREE, in piena espansione.
    Storicamente N.O.V.A. ha rappresentato lo sforzo nel voler ricreare una struttura tipica da first person shooter per console, sforzandosi di adattarne le meccaniche ad una fruizione mobile e, soprattutto, di adeguare i controlli ai dispositivi full touch.

    Fonti di ispirazione

    N.O.V.A. 3 non tradisce le sue radici, riproponendo una struttura ormai classica per un FPS.
    Quello che è cambiato sono le fonti di ispirazione, da sempre palesi per quanto riguarda le produzioni di Gameloft e che questa volta rispondono ai nomi di Crysis 2 e Resistance.
    La trama ha nuovamente come protagonista Kal Warding, in fuga dal conflitto che ha coinvolto praticamente tutto l'universo conosciuto, ma che viene nuovamente attirato sulla terra da una richiesta d'aiuto.
    Il nostro pianeta è considerato ormai abbandonato e in preda a frequenti scontri tra sacche di resistenza e gli invasori, con il risultato di avere una popolazione abitante ridotta a zero e

    "Sin dalle sezioni iniziali, quindi, N.O.V.A. 3 mostra i muscoli, portando su schermo ambienti ampi e dettagliati, non lesinando nell'uso di effetti di illuminazione e post processing che garantiscono un colpo d'occhio di tutto rispetto."

    una superficie completamente distrutta, con metropoli e centri urbani più piccoli ormai in macerie.
    Il rocambolesco arrivo di Wardin tra le rovine di San Francisco, colpito ad un motore della propria nave mentre entra nell'atmosfera, dà il via alla sezione iniziale del gioco, strutturata con una sorta di tutorial interattivo che illustra i controlli durante brevi sequenze in slow motion, facendo subito respirare la stessa atmosfera presente nella New York di Crysis 2.
    In entrambi i titoli, infatti, le atmosfere e gli scorci visivi hanno come protagonisti strade in cui le carcasse delle auto e dei bus sono sparpagliate ovunque, mentre gli alti grattacieli sono in fiamme.
    L'inizio, però, è fuorviante, e l'avventura proseguirà in costruzioni militari pesantemente ispirate ai primi episodi di Halo, contro nemici che assomiglieranno in maniera pesante ai Chimera visti in Resistance.

    Impatto grafico

    Tecnicamente N.O.V.A. 3 si presenta ottimamente: la decisione di abbandonare l'Unreal Engine, in favore del mantenimento della tecnologia sviluppata internamente, sembra una strategia efficace, e la cancellazione dello sviluppo di March of Heroes, il primo titolo che avrebbe sfruttato il motore di Epic, è l'unico prezzo da pagare per ritrovare lo slancio necessario a spremere le piattaforme Apple.
    Sin dalle sezioni iniziali, quindi, N.O.V.A. 3 mostra i muscoli, portando su schermo ambienti ampi e dettagliati, non lesinando nell'uso di effetti di illuminazione e post processing che garantiscono un colpo d'occhio di tutto rispetto: in parte la produzione di Gameloft sfigura al confronto diretto con i campioni di incassi disponibili sulle piattaforme di Apple: Infinity Blade, per fare un esempio illustre, porta su schermo ambienti sicuramente più dettagliati ma privi di qualsiasi possibilità esplorativa, al contrario di N.O.V.A. 3, che offre architetture sicuramente non nuove ma ampie, che aprono il gameplay ad approcci differenti.
    Molto buone, anche se meno ispirate, le sezioni al chiuso, nelle quali l’uso di effetti è ancora più marcato, grazie al ridotto orizzonte visivo che, in altri frangenti, mette in difficoltà un frame rate altrimenti ben saldo.

    Controlli ottimizzati

    Croce e delizia di ogni FPS su smartphone e tablet sono sempre stati i controlli: la mancanza di tasti e levette analogiche hanno limitato l'appetibilità dei giochi d'azione presso il grande pubblico, rappresentando una barriera di ingresso quasi invalicabile proprio in quei titoli che fanno leva sulla visuale in soggettiva per aumentare al massimo l'immersività, non concedendo nulla nel passaggio dalle piattaforme tradizionali a quelle touch.
    N.O.V.A. 3 ha fatto tesoro delle esperienze passate, riproponendo un sistema di controllo ormai affinato dalle successive iterazioni della serie: la metà sinistra dello schermo è deputata ai movimenti, con l'apparizione del classico analogico virtuale nel punto di contatto tra il dito e lo schermo; la metà di destra è invece completamente dedicata alla mira e al fuoco, con un'icona di medie dimensioni per il grilletto e il resto dell'area sensibile al tocco che può essere utilizzata per muovere la visuale.

    "Il successo di un titolo su mobile passa sì da un impatto grafico di grande valore ma anche da strutture di gioco e meccaniche più semplici, in grado di attirare sia i giocatori occasionali che i più appassionati, abbracciando quindi fasce di pubblico il più ampie possibile."

    Sempre sulla sezione destra, in posizioni periferiche, sono presenti numerose altre icone: dalle più semplici, come quella di salto, alle più complesse, tra le quali la gestione dell'arma e delle granate, la prima delle quali può essere toccata per cambiare il caricatore o permette di passare da un fucile all'altro scorrendo il dito orizzontalmente nelle due direzioni. Queste gesture son molto più utilizzabile su iPad, grazie allo schermo di grandi dimensioni, e di difficile sfruttamento su iPhone, soprattutto nei momenti in cui l'azione è più concitata.
    Il sistema di controllo funziona, almeno dopo un fisiologico periodo di apprendimento, ma è assolutamente necessario lasciare attivato l'aiuto alla mira che, altrimenti, diventa completamente manuale e molto difficile da gestire, rendendo il gioco molto più profondo ma, nel contempo, frustrante.

    Porting

    Il dubbio che emerge dalla prova diretta di N.O.V.A. 3 è completamente incentrato sulla qualità e sul prezzo: con l'uscita di console come Playstation Vita, che ha come obiettivo finale la riproposizione in ambito mobile di grandi franchise per piattaforme casalinghe, con uno schermo adatto allo scopo e i controlli necessari a non dover ricorrere a compromessi, ha ancora senso produrre titoli del genere su smartphone e tablet? Il problema si pone soprattutto alla luce del fatto che compagnie come Epic e ChAIR hanno capito che il successo di un titolo su mobile passa sì da un impatto grafico di grande valore ma anche da strutture di gioco e meccaniche più semplici, in grado di attirare sia i giocatori occasionali che i più appassionati, abbracciando quindi fasce di pubblico il più ampie possibile.
    Anche il multiplayer, ben accetto in molte tipologie di FPS, risulta fine a sé stesso se applicato ad un gioco come N.O.V.A. 3, con gli appassionati che possono sfidarsi a titoli più tecnici e profondi, in arrivo anche sulle console portatili.

    N.O.V.A. 3 N.O.V.A. 3Versione Analizzata iPhoneN.O.V.A. 3 soddisferà senza riserve chi attendeva un seguito della serie ancora più appariscente e spettacolare, evolvendo marginalmente le meccaniche e ottimizzando i controlli. Non troverà invece il favore di chi ha sempre guardato con sospetto all'applicazione di meccaniche ludiche classiche sui dispositivi touch, soprattutto a causa dei controlli che, per quanto ben implementati, rappresentano comunque un compromesso che richiede una buona manualità, che solo chi ha ormai accumulato esperienza nel genere o chi è disposto a dedicare il giusto tempo ad impratichirsi riuscirà a garantire, trasformando quello che è solo un buon gioco in un FPS ad alto tasso di divertimento.

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