Recensione Namco Museum

Leggi la nostra recensione e le opinioni sul videogioco Namco Museum - 1708

Recensione  Namco Museum
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Disponibile per
  • Gba
  • Switch
  • Chi non muore si rivede!!

    Siamo agli inizi degli anni Ottanta: i videogiochi, ormai lanciatissimi nelle sale giochi, cominciano a diffondersi nelle case di tutte le persone,grazie alla nascita delle prime console. Quelli si che erano bei tempi: i giochi nascevano col solo ed unico obiettivo di far divertire la gente (cosa che oggi si sta perdendo per dare più importanza ad altre cose,come la grafica), anche se l'aspetto grafico/sonoro non era dei migliori (ma a quei tempi non c'era la tecnologia che oggi abbiamo noi a disposizione).
    Namco e Mass Media, già autori dell'ottimo Pac-Man Collection sempre per GameBoy Advance, hanno racchiuso in una sola cartuccia i giochi più rappresentativi e divertenti nati, anno prima anno dopo ,quasi 22 anni fa.....e 22 anni nel mondo dei videogiochi corrispondono a 7 ere geologiche.
    I giochi presenti in Namco Museum sono 5: Ms. Pac-Man, Pole Position, Dig Dug, Galaga e Galaxian...adesso vi parlerò di ognuno di questi in maniera più dettagliata!
    Preparate Coca Cola e pop-corn e che lo spettacolo inizi!!

    Ms. Pac-Man

    L'uscita del gioco dedicato alla gentile consorte di Pac-Man risale al 1982, due anni dopo l'uscita del primo Pac-Man. I cambiamenti rispetto al predecessore sono nulli, a parte il cambio di protagonista, ora femminile.
    Quindi vi ritroverete nei soliti labirinti (sfumati di rosa) a mangiare palline e con i soliti quattro fantasmi a rendervi la vita più difficile.
    Grafica identica all'originale Pac-Man, stesso sonoro, giocabilità e longevità idem; due modalità di gioco presenti, che riguardano l'aspetto grafico: Full Screen, in cui avrete tutto il labirinto sott'occhio, e Scroll, dove la telecamera seguirà da vicino i movimenti della signora Pac-Man.
    Sicuramente questo Ms Pac-Man è il titolo di Namco Museum che verrà più ignorato per due motivi: 1- in giro c'è già Pac-Man Collection e sicuramente avremmo fatto a meno di vedere Ms. Pac-Man in Namco Museum;
    2- per il protagonista femminile che abbassa, a mio avviso, il carisma del gioco....so che adesso il pubblico femminile che starà leggendo questa recensione mi accuserà di essere maschilista, ma vi giuro che non lo sono!
    Namco Museum non è solo Ms. Pac-Man...

    Pole Position

    Ora passiamo al titolo automobilistico di Namco Museum.
    Pole Position uscì nel lontano 1982 su parecchie piattaforme.
    Il gioco è ovviamente un arcade puro che mi ha fatto divertire non poco (anche se l'ho giocato molto anche in passato sul Commodore 64); essendo un arcade, Pole Position non presenterà nessun elemento tipico delle simulazioni vere e proprie (quindi scordatevi danni, soste ai box e settaggio della macchina) e questo lo reputo un bene che favorirà il vostro divertimento.
    Adesso parliamo del gioco: prima di affrontare un grand prix dovrete qualificarvi, facendo un giro di qualificazione veloce; se riuscirete a piazzarvi tra le prime otto macchine, potrete partecipare al gran premio. Per quanto riguarda la gara dimenticatevi di arrivare primi, poiché in Pole Position non si arriva né primi e né ultimi; il vostro unico obiettivo è quello di completare il numero di giri previsto prima che il tempo (che si trova in alto sullo schermo) finisca.
    Non preoccupatevi,poiché sul circuito ci sono i famosi checkpoint, che se riuscirete a raggiungerli, vi daranno qualche secondo prezioso in più. E le macchine avversarie? Ci sono, non temete, ma il loro unico scopo è quello di rompervi la scatole, cercando di farvi perdere tempo e bloccandovi la strada. Sulla pista troverete anche macchie d'olio e pozzanghere d'acqua che, nel caso ci passiate sopra, rischieranno di farvi scivolare e finire fuori pista. I comandi della vostra vettura sono molto semplici: con A accelerate, con B frenate e con R cambiate marcia (ce ne sono solo due). La grafica di Pole Position è molto colorata, con l'uso di tinte molto vivaci (il verde e l'azzurro rischiano di accecarvi); il sonoro è ben fatto,con rumori sempre azzeccati e mai fuori luogo. Giocabilità altissima e stesso discorso per la longevità. Insomma,Pole Position è un giochino simpatico e divertente e, soprattutto, semplice. Broom Broom!

    Dig-Dug

    Dig Dug uscì nel 1982, anch'esso su diverse piattaforme di gioco.
    In Dig Dug vestirete i panni di un astronauta (anche se non si capisce bene se lo sia veramente, ma fidatevi di me) che dovrà eliminare vari mostri che si nascondono nel sottosuolo terrestre. La vostra arma è un particolare laser che, colpendo i nemici, li farà ingrassare in una maniera tale che questi scoppieranno...è evidente che il laser contenga un concentrato di un pranzo natalizio e pasquale messi assieme. Per raggiungere i simpatici mostri, dovrete scavare dei tunnel nel sottosuolo, ma dovrete fare anche attenzione, vista la presenza di alcuni sassi, che, perdendo il sostegno della terra, cadranno addosso a voi...o anche sui mostri, se questi vi staranno seguendo.
    La noia è assolutamente sconosciuta in Dig Dug, poiché se non sarete voi a raggiungere i mostri, saranno loro a farlo, trasformandosi in delle maschere trasparenti, tipo quelle di Carnevale (questa rece è molto festiva, dato che ho già nominato Natale e Pasqua :) ), e attraversando la terra. Durante il gioco potrete muovervi in tutte le direzioni e usare il tasto A per laserizzare i vostri nemici.
    Dig Dug è un gioco originale e divertente, con una grafica carina e una musichetta di sottofondo spassosissima (se vi muoverete lentamente la musica sarà lenta, se vi muoverete velocemente la musica sarà veloce e se starete fermi la musica si fermerà). Geniale

    Galaga

    Uscito nel 1981, Galaga è uno shoot'em up (sparatutto) alla Space Invaders; in pratica dovrete distruggere tutte le navicelle che vedrete sullo schermo. Al contrario di Space Invaders, in Galaga le navicelle nemiche non si trovano già riunite in sol gruppo, ma entreranno in vari momenti (comunque molto brevi tra loro) dall'alto e dal basso (quindi guardatevi bene le spalle) e dopo un giretto cercando di colpirvi, queste si riuniranno in sol blocco. Ma non finisce qui: infatti dopo un po' di tempo una navicella alla volta si sgancerà dal gruppo e si lancerà come un kamikaze su di voi; se non la distruggerete questa si riaggregherà nuovamente al resto della combriccola. Andando avanti di livello i nemici saranno sempre più numerosi e veloci,con lo schermo che sarà pieno di missili e raggi di ogni tipo. E' ovvio che voi potrete sparare in qualsiasi momento del gioco e vi consiglio di eliminare quante più navicelle potete all'inizio, così da semplificarvi il gioco in seguito. L'unico tasto da utilizzare è quello A (per sparare), mentre potrete muovere la vostra navicella solo a destra o a sinistra.
    Galaga è un gioco dove la fanno da padrona la vostra scaltrezza nei movimenti e la vostra abilità nello sparare. Le uniche cose negative del gioco sono i pochi colori utilizzati e il fatto che durante il gioco non ci sia nessuna musica di sottofondo. Il resto è OK.

    Galaxian

    Ed ecco l'ultimo titolo di Namco Museum che è anche il più vecchio. Galaxian uscì nel 1979 ed è praticamente simile a Galaga.
    Il sistema di gioco è identico e l'unica variazione riguarda i nemici, che già si troveranno riuniti in un sol gruppo, mentre in Galaga entravano in vari gruppetti. Se dovessi scegliere tra Galaga e Galaxian, sceglierei il primo per due motivi:1- è più veloce (la navicella in Galaxian è molto lenta e verrete colpiti con molta facilità dai veloci missili dei nemici); 2- è più coinvolgente. Solo gli effetti sonori mi sono sembrati migliori di quelli di Galaga. Un titolo non da buttare che si presenta come un'alternativa,seppur non di grosso calibro, a Galaga.

    Conclusioni

    Namco Museum è un gioco (o, per meglio dire,una collezione di giochi) di buon livello, anche se avrei fatto a meno di giochi come Ms. Pac-Man e Galaxian. C'era senza ombra di dubbio la possibilità di mettere qualche altro gioco di quegli anni (tipo Kick Off) per rendere questa cartuccia così varia e vasta affinchè questa giustificasse da sola l'acquisto di un GBA; infatti se a posto dei due titoli sopra citati ci fossero stati (almeno) altri due giochi di genere diverso dagli altri, Namco Museum avrebbe preso un voto molto più alto di quello che ho messo. Lasciando stare queste mie considerazioni, consiglio Namco Museum ai nostalgici di quegli anni e a coloro che non hanno vissuto quel periodo (o l'hanno vissuto passivamente) che sono curiosi di vedere come erano i giochi di quell'era preistorica. Spero in un Namco Museum 2 con molti più giochi e, soprattutto, tutti diversi tra loro.



    Autore: "vampire00"

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