Recensione Naruto: Narutimate Hero Portable

Naruto sbarca anche su PSP!

Recensione Naruto: Narutimate Hero Portable
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  • Narutimate Portable!

    Finalmente la saga di Naruto arriva anche su PSP: mediato direttamente dalla cugina casalinga è da poco disponibile in versione giapponese Narutimate Hero Portable, conversione dell’omonimo gioco già giunto al terzo capitolo su PS2.
    Non si tratta tuttavia di un porting senza arte nè parte, bensì di un adattamento ben realizzato che riporta in pieno lo stile di gioco e la grafica sul piccolo gioiello di casa Sony.
    Per chi non conoscesse la famosa saga ideata da Masashi Kishimoto, Naruto altri non è che un giovane aspirante ninja, e la storia segue la via che esso intraprende per coronare il suo sogno. Accanto a lui moltissimi personaggi, ben caratterizzati e dotati delle più originali e potenti tecniche di combattimento, spesso derivanti dalla leggenda che accompagna questa classe di guerrieri giapponesi. Un’ambientazione originale, dei comprimari interessanti e alcune idee indovinate hanno reso questo manga d’avventura uno dei maggiori successi degli ultimi tempi. Il videogioco comprende gli avvenimenti raccontati fino allo scontro tra Naruto e Sasuke corrispondente al numero 26 dell’edizione italiana.

    L'infinita torre

    La modalità storia presente nel gioco poggia le sue fondamenta su una trama creata ad hoc, simile se vogliamo a quella che contraddistingue i famigerati “filler” della serie animata. Nonostante il gioco sia tutto in giapponese, non è difficile comprendere che una strana energia provoca l’apparizione di una torre nel villaggio della foglia. Una squadra di ninja viene incaricata di indagare sull’accaduto e si reca ai piedi dell’edificio diroccato. Inizia così la salita dei 100 piani, al seguito di Naruto, Shikamaru e tutti gli altri "Genin", che pian piano si aggiungeranno al gruppo.
    La struttura di ogni piano è costituita da una serie di caselle collegate tra loro, che il giocatore dovrà attraversare in sequenza, e ognuna può essere di vario tipo, proponendo di volta in volta un particolare minigioco. Esistono sei tipi di caselle possibili: la prima propone un normale combattimento con un avversario casuale; la seconda è costituita da una slot machine; la terza consiste in un quiz posto da Iruka, a cui bisogna rispondere scegliendo fra tre alternative; la quarta è una sorta di platform in cui bisogna salire la cima di un albero; nella quinta Shikamaru eseguirà delle movenze che dovremo ripetere con delle sequenze di tasti; nella sesta invece dovremo indovinare quale delle copie di Ebisu è quella vera.

    Comun denominatore è la vincita, alla fine del minigioco, di una serie di punti che permetteranno di sbloccare i contenuti speciali, come filmati, musiche o immagini (i personaggi invece saranno disponibili soltanto al completamento della modalità principale). Accanto a tali caselle ce ne sono di speciali: una per curarsi e riformare la squadra (a seconda del capitano scelto si potranno avere diversi bonus), una in cui si possono trovare vari oggetti utili e infine quella che permetterà l’avanzamento della storia, con scene e combattimenti chiave. Terminata la scalata si aprirà una seconda modalità, in cui avremo a disposizione soltanto Jiraya, Shizune e Tsunade, e dovremo stavolta scendere la torre per 30 piani, sempre seguendo la stessa struttura di gioco.
    Purtroppo già dopo i primi piani ci si accorge di quanto lo schema possa essere ripetitivo e noioso: alcuni dei minigiochi sono esageratamente semplici e gli scontri casuali non sono molto stimolanti, essendo privi di un vero significato. Le uniche note positive sono costituite dal poter usare le abilità dei personaggi per eliminare alcuni ostacoli e dalla longevità, davvero elevata, e se l'idea, perlomeno nelle sue fondamenta, poteva essere interessante, senza dubbio la possibilità di scegliere e gestire i membri della squadra poteva essere sviluppata in maniera diversa, dando magari maggior tatticismo a beneficio del divertimento.
    A peggiorare le cose c’è la mancanza di un vero e proprio “arcade mode”, dato che gli unici scontri extra disponibili sono dei singoli combattimenti contro la CPU.

    Semplicità o immediatezza?

    Gli scontri veri e propri, si svolgono nel classico sistema di combattimento 1 vs. 1, con una grande interazione con l’ambiente. Infatti, oltre ai due piani di gioco, saranno disponibili molti oggetti che, se colpiti, potranno fornire vari power up e armi (kunai esplosivi, shuriken multipli a ricerca, ecc...) da utilizzare contro l’avversario.
    Il sistema di gioco, che come già detto è lo stesso della controparte PS2, si basa su pochi tasti: cerchio per colpire, triangolo per attivare il chakra, quadrato per lanciare le armi e X per saltare. Accanto a questi troviamo L, per cambiare arma, e R per parare. Fondamentalmente tutto si basa sull’esecuzione di varie combo e tecniche speciali (queste ultime consumano il chakra, ovvero l’energia spirituale) abbastanza semplici da eseguire, a cui si accostano le classiche super mosse, per le quali bisogna avere la barra del chakra al massimo: per eseguirle è sufficiente premere triangolo e poi colpire l’avversario con cerchio. Una prima grande miglioria apportata è quella che riduce le sequenze relative alle mosse speciali: nel giocho per PS2 queste combo erano molto lunghe, ma sostanzialmente poche: si ripetevano in versioni leggermente diverse tra loro con leggere variazioni del danno inflitto.

    Impossibile non giungere drasticamente a noia dopo qualche scontro, di fronte all’ennesima sequenza interminabile. Per fortuna nella versione PSP le combo si eseguono rapidamente, senza però perdere di spettacolarità. Il rovescio della medaglia è la carenza di molte tecniche, che contraddistinguono i personaggi, e che non sono state inserite.
    Per quanto concerne le abilità speciali dei suddetti, si è cercato di renderle nella maniera migliore possibile: Kakashi dopo aver attivato lo "Sharingan" copierà la posa e le tecniche del nemico, mentre Neji con il byakugan riuscirà a chiudere i canali del chakra ad ogni suo colpo. Sebbene siano feature dovute e interessanti, per rendere appieno lo spirito del manga ci si aspetterebbe qualcosa di più: da un lato sarebbe preferibile poter attivare tali abilità a piacimento (un po’ come nei giochi di Dragon Ball in cui diventare Super Saiyan dev’essere un’opzione da utilizzare durante la battaglia), dall’altro andrebbero realizzate con più fedeltà, in modo da permettere tutto quello che sono in grado di fare.
    Il gampelay che ne risulta, in ogni caso, è decisamente divertente e frenetico, anche se forse punta un pò troppo sulla possibilità di nullificare le mosse dell’avversario semplicemente parando al momento giusto e portandosi alle sue spalle. Una scelta assurda a questo proposito è quella di impedire di cambiare tasto per la parata, che vista la frequenza con cui viene utilizzata sarebbe stato meglio fosse assegnata ad uno dei quattro tasti principali anziché gli scomodi L o R.

    Luminosa grafica di un guerriero dell'ombra

    La parte tecnica è forse la migliore dell’intero gioco: la versione PSP, in un perfetto cell shading, non ha subito alcun taglio tecnico degno di nota rispetto alla controparte PS2. Gli ambienti in particolare sono abbastanza vari e ricreati con grande cura, anche le zone più lontane dalla telecamera. Le varie tecniche sono realizzate con ottimi effetti di luce, creando un mix senza dubbio spettacolare, soprattutto contando che anche nelle situazioni più concitate viene mantenuta la fluidità.
    Sul campo audio sono presenti i classici motivi dell’anime, e le voci sono le stesse dei doppiatori giapponesi, che di sicuro rendono al meglio, essendo qualitativamente avanti anni luce dalle controparti americane.

    Naruto: Ultimate Ninja Heroes 2: Phantom Fortress Naruto: Ultimate Ninja Heroes 2: Phantom FortressVersione Analizzata PSPNarutimate Hero Portable è senza dubbio un bel gioco: ha quanto di buono aveva la versione per PS2, ma riesce anche a fare qualche passo avanti migliorando il gameplay e proponendosi come un'ottima possibilità per qualche partita veloce con la fida PSP. Per contro vanno annoverati alcuni problemi intrinseci della limitata struttura di gioco ereditata (che avrebbe bisogno di una decisa evoluzione oramai) e una modalità principale non proprio ispirata, a danno della longevità. In sintesi probabilmente piacerà a tutti i fan, ma può diventare una valida opzione anche per tutti gli altri, a patto di tener conto dei problemi sopra esposti.

    7.0

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