Recensione Naruto Ninja Destiny 2

Naruto da tasca, in 3D... su DS!

Recensione Naruto Ninja Destiny 2
Articolo a cura di
Disponibile per
  • DS
  • Ninja Portatili 3D... parte seconda

    L’ultimo mese di questo freddissimo inverno è stato una vera pacchia per gli appassionati di Naruto targati Nintendo, premiati da una vera e propria scorpacciata di giovani Ninja, in grado di spazzare via qualsiasi colpo di coda della stagione più fredda e accompagnarli in un lungo periodo pieno di sessioni intense e frenetiche, superando i propri record o sfidando gli amici. Il tutto, sia nella comodità di casa propria con il Wii, o godendosi le prime giornate di primavera all’aperto con il proprio DS: Nintendo infatti ha pubblicato sul mercato europeo, quasi contemporaneamente, due titoli ispirati al celebre manga di Kishimoto, rispettivamente “Clash Of Ninja Revolution 2” su Wii e “Ninja Destiny 2” su DS.
    Entrambi seguiti, entrambi picchiaduro 3D e entrambi caratterizzati da una trama originale creata per appositamente per i videogiocatori... dopo il valido, seppur assolutamente non perfetto, episodio per console casalinga, cosa ci possiamo aspettare da questo “Naruto Ninja Destiny 2 - European Version”?

    Banale? No grazie...

    Il primo impatto con il gioco non è dei più entusiasmanti, a causa del ristretto numero di opportunità a disposizione del giocatore: oltre alla storia, due sole modalità giocatore singolo (scontro singolo contro la CPU e sopravvivenza), la modalità multiplayer a 2 giocatori e le inesistenti opzioni che si limitano alla possibilità di aumentare il livello di difficoltà o di cancellare i dati di gioco: un pacchetto che viene integrato dalla modalità “missioni” una volta completata la trama originale, ma che nel complesso appare chiaramente ridotto ai minimi termini. La pochezza delle possibilità offerte al giocatore (a voler sottolineare la precedente analisi, non vi è traccia di una modalità arcade) porta inevitabilmente ad affrontare lo story mode, fra l'altro mezzo indispensabile per sbloccare i primi personaggi aggiuntivi.
    Bastano però i primi minuti a frenare qualsivoglia entusiasmo da parte di un giocatore esperto: “trama” ideata appositamente dagli sviluppatori è quanto di più semplicistico e banale si potesse escogitare per riciclare i personaggi della serie senza ripercorrere la narrazione del manga, nonostante si cerchi di mantenere un filo logico coerente con le avventure che tutti conoscono: l’impressione è che si sia cercato di creare un prodotto indirizzato ad una ben precisa fascia di età.
    Prova a ravvivare la situazione un'impostazione ludica comunque inaspettata. Appare infatti, agli occhi del giocatore, una piccola mappa 3D esplorabile, che vede Naruto avventurarsi per le strade di Konoha fino a spingersi oltre le mura del villaggio: da qui si entra in una specie di jrpg in cui la mappa appare gradualmente dopo aver esplorato le varie aree (tutte lineari, a ricreare un’esperienza alla Etrian Odissey), e al tempo stesso il giocatore viene sottoposto alla “tortura” degli scontri casuali. Nel corso dei combattimenti secondari si fronteggiano dei "ninja-bandito" privi di identità, ripetuti all’infinito in due categorie a seconda dei pattern di attacco... un’esperienza che esce dai canoni del genere e che inizialmente risulta gradevole, per poi scontrarsi con l’insormontabile muro della banalità e della ripetitività.
    Superare la modalità storia però, oltre a sbloccare una manciata di personaggi, permette di accedere alla modalità “missioni”, ovvero una versione potenziata delle sezioni appena citate, che prevede la discesa in un lungo dungeon generato casualmente e disposto su piani, dove però ogni combattimento fornirà al giocatore punti esperienza che potenziano Punti Ferita, Attacco e efficacia delle Mosse Segrete: nulla di cui felicitarsi però, poiché i breve i corridoi tutti uguali, la cui esplorazione è mirata solo a trovare il passaggio al livello successivo il più in fretta possibile, costellati da bonus utilizzabili in combattimento (che riempiranno le tasche in breve tempo essendo trasportabili per un numero massimo di 6) e la soffocante ripetitività degli scontri casuali faranno da efficace deterrente per chiunque non sia interessato a sbloccare tutti i personaggi presenti (tra cui i 4 precedenti Hokage).

    Complicarsi la vita con 6 tasti

    Appena scesi in campo ci si rende conto di come il titolo voglia in qualche modo scimmiottare le meccaniche di combattimento viste sulle console casalinghe Nintendo, con la presenza di un tasto per l’attacco base, uno per quello più deciso e un altro per la mossa speciale (attivabile dopo aver riempito la barra del chakra a furia di colpi presi e dati): il ritmo di gioco sembra proprio quello di Clash of Ninja e inizialmente il feeling appare più che buono.
    Basta poco però per accorgersi che la configurazione dei front button non è ottimale, soprattutto per quanto riguarda due funzioni standard nei giochi di questo tipo, la parata e il salto: se nel primo caso ci si può abituare con un po’ di allenamento al posizionamento poco efficace (tasto R), nel secondo (tasto X, invece della più classica direzione "su" sul D-Pad) ci si rende conto ben presto che saltare diventa poco utile, anche a causa di un forte ritardo nell’esecuzione della mossa. Questo riduce il numero di manovre evasive a disposizione del giocatore nel momento in cui viene sorpreso alle spalle, costringendo all'utilizzo del teletrasporto (tasto L), a costo di una discreta quantità di chakra o, se si ha la possibilità, a scattare in direzione opposta a quella dell’avversario nella speranza che questi si esibisca in una “combo pigliamosche” che dia il tempo di girarsi.
    L'idea di scombinare la disposizione dei tasti assume connotati bizzarri, proprio nel momento in cui ci si accorge di come sia possibile effettuare degli strafe laterali nello spazio premendo su e giù sulla croce direzionale: un approccio più classico (con parata e salto sulla croce e strafe sui dorsali, magari assegnando il teletrasporto al tasto X) avrebbe comodamente evitato gli innumerevoli compromessi a cui si deve scendere per controllare il proprio personaggio.
    A completare il sistema di controllo non poteva mancare la chicca in stile touch, ovvero un mini-inventario di 6 oggetti speciali (ottenibili durante l’esplorazione sulle mappe) che restituiscono punti vita, bloccano il chakra nemico, e attivano altri effetti. Gli special item si usano con un tocco sullo schermo inferiore, e permettono di ribaltare le situazioni difficili o eseguire tattiche complesse, come suggerito dal manuale di gioco.
    Da notare come le mosse speciali, punta di diamante dell’esperienza videoludica targata Naruto, risultino in alcuni casi abbastanza scialbe (una su tutte quella di Itachi) e che siano molto difficili da evitare quando effettuate dagli avversari, poiché sono imparabili e non mostrano nessun anticipazione visiva (come può essere un breve fermo immagine, uno zoom o l’annerimento dello schermo per una frazione di secondo), che permetta di prepararsi con il giusto anticipo all'arrivo del colpo.

    Picchiaduro, DS e poligoni... trovate l’intruso

    Se dal punto di vista dell’esperienza di gioco i salti di gioia non sono previsti, neanche l’aspetto tecnico è in grado di strappare qualcosa di meglio di un semplice “può andare”: i modelli dei personaggi sono quasi stilizzati, passando dall’accettabile all’abominio, a causa di un numero limitatissimo di poligoni impiegati e a un cel shading che appiattisce le già poco caratterizzate figure. Le animazioni, pur essendo buone, fanno risaltare la povertà del reparto grafico, che trova il suo punto più basso nella realizzazione dei fondali, privi di dettagli e affossati da slavatissime texture della pavimentazione. Un complesso poco riuscito che, ancora una volta, non scandalizzerà i piccoli fan della serie, mentre lascerà profondamente indispettiti chi dai titoli DS si aspetta di più, soprattutto adesso che si sta vivendo un periodo di massimo splendore per i titoli in 3D. Su macchine dall’hardware potenzialmente pari o inferiore (vedi le console della generazione 32bit) si sono ottenuti risultati ampiamente superiori nel campo dei picchiaduro tridimensionali.
    Per ciò che concerne le scene di dialogo non mancano le rappresentazioni 2D fedelissime all’opera originale, ma sono una goccia nel mare di mediocrità tecnica, che poco fa nel tentativo di colpire l’utente.
    Il sonoro fa il suo lavoro e presenta diverse musiche orecchiabili (tra cui un paio di motivi presenti in Clash of Ninja 2 per Wii), seppur non eccezionali, mentre alcuni campionamenti delle voci dei personaggi ed effetti sonori in linea con le produzioni di questo tipo vanno a completare un comparto senza infamia né lode, nonostante la totale assenza del benché minimo parlato nelle sequenze di narrazione.

    Naruto Ninja Destiny 2 Naruto Ninja Destiny 2Versione Analizzata Nintendo DSNaruto Ninja Destiny 2: European version è un gioco che si rivolge ad un target chiaramente definito: il fan della serie tv di Naruto che ama smanettare con il DS. Una figura al 99% dei casi rientrante nella categoria dei giovanissimi, dotata di un’ingenuità e di una capacità di stupirsi che permetteranno di godersi a pieno un titolo come questo, limitato nella sua realizzazione e limitante nella sua fruizione, incapace di offrire qualcosa di più della semplice vetrina di personaggi a chiunque abbia sulle spalle qualche anno in più. La modalità storia finisce presto e senza gratificare mentre le restanti modalità sono semplicistiche e ripetitive: un regalo perfetto per il vostro fratellino/cuginetto, che magari vi permetterà di provarlo per il (breve) tempo che basta ad superare le curiosità.

    5.5

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