Recensione Naruto Ultimate Ninja Heroes

Il futuro Hokage conquista Playstation Portable

Recensione Naruto Ultimate Ninja Heroes
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  • Questo è il mio credo Ninja!

    Naruto è un ninja testardo, ambizioso, fiducioso, ribelle, confusionario, astuto, sciocco, impaziente, geniale, spaccone, instancabile, misterioso, fedele, sensibile, spaventoso, permaloso, irascibile, gentile, appassionato, talentuoso, buffo, deciso, sorprendente, amichevole, scontroso e predestinato: un bel mix, non c’è che dire.
    Bandai, con l’ausilio dei CyberConnect2, prende tutto questo, mescola bene e ci regala il primo videogioco di Naruto studiato appositamente per il mercato occidentale (Stati Uniti e Europa) ad apparire su Playstation Portable: Naruto Ultimate Ninja Heroes.
    Un bene o un male?

    Kage bunshin no juts... ehm, cioè, tecnica superiore dei cloni ombra!

    Trattandosi di un gioco dedicato esclusivamente ai paesi del “sol calante”, Heroes ci offre una rappresentazione piuttosto limitata di quello che è l’universo di Naruto, andando ad abbracciare solamente quello che è il primo troncone narrativo, ovvero lo sviluppo degli eventi fino all’assalto di Konoha e l’apparizione dei "3 Sannin" leggendari.
    Se qualcuno tra il pubblico si aspettava di poter gridare a squarciagola “RASENGAAAAN!” nel bel mezzo di un viaggio in metropolitana, dovrà pazientare fino all’uscita di un nuovo episodio o ripiegare su “Narutimate Hero Portable”, titolo uscito solo in Giappone, che si presenta con un'incomprensibile (a noi) sequela di ideogrammi, ma offre un numero maggiore di personaggi e di abilità (come il Rasengan appunto).
    Questa lunga premessa pare inevitabile nell’introdurre un titolo prettamente rivolto a chi segue la serie televisiva Mediaset (che è comunque più avanti a livello narrativo) e non a chi segue il manga dalla sua prima pubblicazione italiana nel 2003 con la possibilità dunque di deludere gran parte degli acquirenti che, sborsando i fatidici 40€, si potrebbe trovare con un prodotto incompleto per quelle che potevano essere le proprie aspettative.
    Dunque si arriva ai Sannin, non c’è il terzo Hokage e Naruto non esegue il Rasengan: ora però parliamo del gioco, che è davvero bello.

    "Io non mi rimangio ciò che ho detto!"

    Proprio per questo, partiamo in quarta con i pregi che può vantare questo titolo a partire dal comparto grafico, assolutamete di tutto rispetto: i personaggi della serie sono rappresentati (nei limiti della potenza della macchina) con dovizia di dettagli grafici e sono roiconoscibilissimi nei loro atteggiamenti più celebri (come le provocazioni, eseguibili premendo la croce direzionale verso l’alto) me nelle loro abilità speciali, realizzate con vere e proprie scene di intermezzo (brevi per quel che riguarda le speciali, più prolungate quando vengono chiamate in casua le mosse “finali”) in grado di donare una maggiore resa scenica ad una meccanica di cobattimento caratterizzata da una visuale piuttosto distante e che quindi non valorizza il livello di dettaglio visivo.
    Tutto questo per dire che, pur non trattandosi di un titolo massiccio come può essere un Monster Hunter o un Metal Gear, Naruto ci viene proprosto in un pacchetto visivo di tutto rispetto: dettagliato, colorato, veloce, fluido e animato davvero alla grande. Immancabili poi gli artwork in puro stile manga che costellano menù e hud, per non parlare delle divertenti animazioni (davvero parecchie) che alleviano l’attesa dei cericamenti.
    Gli stage fungono da ulteriore sostegno all’estetica generale grazie alle diverse aree di gioco, articolate su più livelli e ricche di elementi distruttibili che svelano piccole estensioni delo stage.
    Anche il comparto sonoro si mantiene di pari qualità, con accompaganenti musicali piacevoli ed effetti fedeli all’anime. L’unica nota stonata forse viene dal doppiaggio americano che potrebbe far storcere il naso ai puristi, ma che infastidisce più che altro per la ripetitività delle frasi utilizzzate: dopo l’ennesimo “chakra recover” o “how ‘bout this” (nel caso di Naruto), desidererete un’opzione perdisattivare le voci dei personaggi se non nel caso delle mosse speciali. Anche i caricamenti non sono eccessivi, e contribuiscono a non sfladare l’ottimo appeal di gioco portatile fino ad ora ricamato con attenzione dagli sviluppatori.

    Super Smash Power Stone Fighter 2

    La meccanica dei combattimenti di Heroes è del tutto identica a quella della controparte Playstation 2: un picchiaduro tridimensionale quanto a grafica ma fondamentalmente bidimensionale nella struttura di gioco.
    I personaggi si fronteggiano alla classica maniera, con la possibilità di spostarsi in profondità o in altezza (a seconda della dello stage) su 2-3 livelli in modo da sfuggire agli attacchi nemici... un po’ quello che avveniva nei Fatal Fury della SNK, in maniera più duttile data la possibilità di attaccare l’avversario con armi a distanza e di esplorare lo scenario alla ricerca di oggetti utili al combattimento.
    Gran parte dello scontro, infatti, lo si passa a distruggere scatole, lampade, bidoni e pupazzi da allenamento nella speranza di ottenere l’oggetto giusto in grado di dare il colpo di grazia o ribaltare l'esito dello scontro: molti di questi possono sembrare inutili (come il recupero di 5 punti vita o chakra) mentre altri sono davvero decisivi come il veleno, la carta-bomba e gli shuriken mille-ombre, questi ultimi in grado (se lanciati al momento giusto) di aprire la guardia del nemico permettendo di far andare a segno le supermosse, generalmente molto prevedibili e facili da evitare.
    Il resto del tempo invece lo si impega per fustigare il mai tanto bastonato tasto “O”: ogni mossa di attacco che non chiami in causa armi (legate al tasto quadrato) si effettua con il “cerchio”, partendo dalla semplice combo di 3 colpi passando per le spazzate base, i montanti a lanciare in alto l’aversario, i colpi extra (effettuati “inseguendo” un avversario dopo averlo scaraventato in aria), le mosse speciali e le supermosse.
    Il risultato è molto più profondo di quello che si possa immaginare, anche se spesso capiterà di provare a stendere l’avversario con una sequela infinita di pressioni del succitato bottone abbinate a diverse direzioni con il pad per variare il proprio pattern d’attacco: capita però di rado e nelle situazioni davvero critiche distrarsi un secondo significa dare il tempo all’avversario di eseguire il colpo del KO.

    Che facciamo stasera?

    Naruto Ultimate Ninja Heroes offre una discreta quantità di modalità di gioco, tutte strettamente legate tra loro, partendo dalla classica contro la cpu, con cui affinare le proprie doti in incontri singoli, passando per la “principale”, ovvero la modalità “Eroi”, fino a giungere all’Esame di selezione.
    La modalità Eroi prevede la scelta di una squadra di tre Ninja (tra quelle "ufficiali" della serie animata oppure creata ad hoc) con cui affrontare delle brevi storyline di difficoltà (e numero di incontri) crescenti; particolarità di questa tipologia di scontro sono le abilità in dotazione a ciascun personaggio ed all'intero team, tecniche che possono essere utilizzate prima della battaglia o essere costantemente attive durante tutto il match: per intenderci Sasuke possiede la tecnica “Mille Falchi” da utilizzare prima di ogni incontro per togliere il 33% di energia a un avversario a scelta, mentre una squadra personalizzata composta da Neji e Hinata attiva l’abilità automatica “Byakugan” che dona ai due un boost di statistiche in battaglia. La creazione di un team differente da quelli standard consente quindi di attivare nuove abilità di squadra e di sfruttare in modo strategico quelle di cui sono dotati i singoli componenti.
    Dopo aver utilizzato i team standard, gran parte dell’interesse è suscitato proprio dallo scoprire queste combinazioni di ninja “segrete” (come la coppia citata poco sopra) che una volta individuate sono richiamabili dal menù di selezione come una qualsiasi squadra standard.
    Scelti i propri eroi preferiti, ci si lancia in battaglie fra più ninja organizzate a sfide "uno contro uno", in cui il vincitore eredita l'energia risparmiata durante l’incontro precedente (con un piccolo “premio vitalità” per la vittoria) e con essa deve affrontare lo scontro successivo; ciò si ripete per tutte le sfide di cui è composto lo story mode (5 nel livello di difficoltà più basso, 6 nel normale e così via...) senza mai vedere riempiti totalmente i propri indicatori energetici, una vera e propria "Modalità Survival". Vero è che in soccorso vengono le abilità dei personaggi, ma queste spesso sono utilizzabili una tantum (come la citata “Mille Falchi” di Sasuke) e alla fine dei conti tendono ad essere conservate per gli ultimi scontri.
    Bisogna osservare che effettivamente le sfide sono davvero ostiche da completare: se si esclude il livello di difficoltà "facile", che non crea particolari problemi una volta padroneggiati i comandi, le classi superiori non solo sono caratterizzate dal maggior numero di squadre da affrontare ma anche dalla natura dei gruppi di combattenti, tutte formate da elementi dotati di abilità decisamente superiori alle vostre. Queste battaglie condurranno il vostro team verso l’ultimo scontro della serie lasciandovi dei personaggi esausti (energia ridotta, chakra a zero e abilità consumate) alla mercè di un avversario al pieno delle energie e con un boost totale su tutte le statistiche.
    Considerato che le sfide sono rappresentate dai livelli Facile, Normale, Difficile e Insano (il cui superamento è l’unico modo per sbloccare Itachi e Kisame!), la frustrazione può giungere facilmente: cosnigliamo dunque solo ai veri ninja di affrontare queste sfide senza la giusta dose di pazienza.
    Le modalità Eroi e CPU permettono inoltre di guadagnare dei punti, utili per potenziare le caratteristiche di attacco e difesa dei nostri combattenti, e delle pergamene indispensabili per sbloccare le sfide della modalità “Esame di selezione”, una serie di prove di difficoltà crescente caratterizzata da una specifica condizione che decreta la fine combattimento; in uno sviluppo decisamente meno stressante della modalità Eroi ma altrettanto stimolante perchè consente l'utilizzo di questi guerrieri "potenziati", impossibile nelle altre modalità.
    Concludono il mix la classica modalità multigiocatore wireless (che però è davvero lenta), la “Casa di Naruto”, in cui vedere i filmati sbloccati durante il gioco e la sezione dedicata ai potenziamenti dei personaggi, in cui utilizzare i punti acquisiti per aumentare le caratteristiche di base dei nostri ninja.

    Naruto Ninja Heroes Naruto Ninja HeroesVersione Analizzata PSPNaruto Ultimete Ninja Heroes non è un capolavoro e non rappresenta neanche un titolo di culto per i fan (vista la limitatezza della storyline affrontata), ma è un titolo immediato da prendere in mano e difficile da padroneggiare, graficamente molto valido e ideale in ogni situazione “portable” viste le diverse modalità di gioco adatte a coprire ogni tipo di break, che sia rapido (modalità CPU o Esame di selezione) o prolungato (modalità Eroi), pregio che di cui pochi titolo possono fregiarsi. Chi vorrà completarlo al 100% si troverà costretto a sbattere il muso contro il muro della modalità eroi, davvero frustrante se non impossibile ai livelli più avanzati, ma avrà sempre tra le mani un gioco divertente e fresco che su PSP rappresenta quasi un genere a sè con la sua dinamica simil "Smash Bros vs Power Stone" che va oltre il semplice pestare più duro dell'avversario ma comporta anche un sapiente uso degli oggetti e una strategica conoscenza delle arene Un consiglio prezioso per chi non è fan della serie: il gioco ha parecchi lati positivi e rappresenta una valida aggiunta alla propria libreria anche se non si spasima per le avventure di Naruto Uzumaki, dunque non trascuratelo se siete insospettiti dall'ennesimo gioco su licenza anime perchè Heroes incarna alla perfezione l'idea del titolo "da fan" in grado di stupire favorevolmente una ben più ampia fetta di videogiocatori.

    7.5

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