Recensione NBA 2k6

Visual Concepts a canestro anche quest'anno

Recensione NBA 2k6
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Disponibile per
  • PS2
  • Xbox
  • Xbox 360
  • Non è un gioco Sega?

    Quasi un anno fa Take 2 ha acquistato Visual Concepts, creatore della serie Nba 2k sul mai troppo elogiato Dreamcast. Spendendo la modica cifra di 24 milioni di dollari circa, l'azienda ha così potuto fondare una nuova etichetta, la 2k games. Molti appassionati del Nba hanno sempre elogiato i titoli Visual Concepts, preferendoli alla concorrenza proposta da E.A. Sports, per cui la paura che il titolo subisse pesanti modifiche a seguito della perdita della supervisione di Sega è del tutto comprensibile. Vogliamo subito rincuorare gli estimatori della serie: il cambio di produzione non ha avuto ripercussioni negative sul titolo, che anche questo anno si presenta in piena forma pronto ad andare a canestro sovrastando la concorrenza. Analizziamo punto per punto i vari aspetti del nuovo NBA 2k6.

    Il cuore del gioco

    La differenza che balza subito agli occhi analizzando questo titolo è la perdita della licenza ESPN, presente nell’edizione precedente 2k5, passata quest’anno a E.A. Sport.
    Con 2k6 potremo vivere una straordinaria esperienza nel mondo dell’ Nba grazie alle varie modalità (presenti nei capitoli precedenti), che fanno nuovamente la loro comparsa nella nuova edizione. Ritroveremo infatti l’opzione 24/7, con la quale si potranno gestire tutte le sfaccettature di una vera superstar del basket. In tale modalità il giocatore ha la possibilità di creare un proprio personaggio e di guidarlo all’interno del mondo NBA. Bisogna quindi preparare il giocatore, far crescere il suo talento e le sue caratteristiche per poter sfidare i più noti campioni della lega e per riuscire a trovare accordi con i grandi sponsor.
    Anche in questa nuova edizione possiamo decidere di indossare i panni dell’allenatore, grazie alla modalità "associazione", in cui il giocatore può far crescere il business della propria squadra del cuore. E’ possibile controllare completamente la propria squadra ingaggiando uno staff personale composto da allenatori e talent scout, tutti con personalità ed aspettative diverse. Tenere scrupolosamente d’occhio le giovani promesse emergenti grazie al lavoro dei talent scout ed ai vari sistemi di controllo sarà fondamentale per riuscire a costruire una squadra vincente.
    Citiamo infine la modalità street (con la quale potremo giocare partite out door in campi da “strada”, proprio come avviene con Nba street di E.A. Big), che rende 2k6 un prodotto estremamente completo ed appagante.

    Le aggiunte esterne alle pure opzioni di gioco sono presenti in buon numero: sarà possibile sfruttare i crediti ottenuti dopo le varie partite (sia contro la CPU che contro gli amici) per entrare nel negozio virtuale -chiamato “The Crib”- e sbloccare minigiochi e features esclusive.


    Cura magistrale riposta nella struttura del gioco Online. Attraverso un'ottima gestione delle liste ed una nutrita schiera di possibilità, l'utente potrà divertirsi a sfidare gli amici o partecipare alle svariate Leghe Online. Molto interessante è il sistema V.I.P., che vi permetterà di salvare il profilo e le caratterisithce delle squadre che affronterete Online, per poter fronteggiare una replica perfetta (controllata dalla CPU) del team creato dai vostri compagni, anche nei momenti in cui essi non sono connessi alla rete. In questo modo è possibile imparare le tecniche, le mosse e le tattiche preferite dagli avversari. Volendo c’è anche la possibilità di scaricare, tramite X-Box Live!, i profili dei giocatori più forti, per apprendere nuovi stili di gioco incrementando le proprie abilità.

    Giocabilità e controlli

    Nba 2k6, cosi come i suoi predecessori, non si sarebbe mai imposto come un ottimo gioco di basket qualora la sua giocabilità non fosse degna di nota. Il titolo si muove sulle stesse meccaniche dei suoi predecessori, cercando di offrire un'azione di gioco più verosimile possibile. A limitare la giocabilità vi è però la IA dei giocatori, siano essi nostri compagni di squadra o del Team avversario. Infatti nonostante un miglioramento marginale noteremo che, come nei precedenti capitoli, la difficoltà di gioco non è cosi elevata, almeno per i giocatori più “esperti” ed esigenti, che possono trovare pane per i propri denti solo nel livello di difficoltà più elevato. Per quel che riguarda il sistema di controllo, l'impostazione imposta al pad si comporta in maniera ottimale, anche se non convince appieno l’utilizzo dello stick analogico destro, che serve per rubare palla ed eseguire le varie finte per smarcare gli avversari: sebbene la sua funzionalità sia stata migliorata rispetto al predecessore, è ancora limitata da una velocità non ancora ottimale.

    In definitiva tutti gli aspetti di Nba 2k6 sono stati curati rendendo il titolo Concepts davvero un bel gioco, eppure il prodotto non si presenta che come un semplice Add On della precedente versione.
    Visual Concepts ripropone quello che è il migliore videogame di basket inserendo solo piccoli ritocchi, senza voler sostanzialmente cambiare nulla. Questo pone 2k6 in uno strano limbo ludico: prodotto immancabile per gli appassionati dello sport che intendono avere una trasposizione virtuale dei team quanto più fedelle alla situazione attuale, probabilmente d'interesse più limitato per chi si "accontenta e gode" di un sistema di un gameplay già consolidato nella precedente versione. Come molti dei brand sportivi di successo, insomma.

    Grafica e Sonoro

    Sotto l’aspetto tecnico Nba 2k6 si presenta nel migliore dei modi: giocatori perfettamente riprodotti (davvero molto simili alle corrispettive controparti reali) sia nell’estetica che nelle animazioni, fluidissime e reali come le precedenti versioni ci avevano abituato. L’aspetto grafico è stato lievemente migliorato rispetto alla versione 2k5, anche se forse l'hardware avrebbe potuto essere spremuto poco oltre.
    Molto suggestive “le riprese televisive” che vengono proposte prima, durante e dopo la partita, con tanto di inviato a bordo campo pronto a dire la sua, sponsor che presenta l’evento e ragazze pon pon che cercheranno di infondere coraggio alla squadra di casa. Questi aspetti, che effettivamente sono marginali, mostrano quanta cura i Visual Concepts hanno riposto nello sviluppo di Nba 2k6 e riescono in pieno nel loro obbiettivo: coinvolgere totalmente il videogiocatore.
    Il commento, le musiche ed i vari effetti sonori sono finemente riprodotti, proprio come l’aspetto grafico, il che renderà l’esperienza visiva molto simile a quella televisiva.

    NBA 2k6 NBA 2k6Versione Analizzata Xbox2k Games e Visual Concepts presentano anche quest’anno il miglior videogame di Basket, molto curato, coinvolgente e soprattutto divertente. Un gioco da avere se amate questo sport, ma anche se è la prima volta che vi avvicinate ad un titolo simile. Nonostante la cura e lo sforzo con cui i programmatori hanno sviluppato Nba 2k6, il gioco non presenta innovazioni sostanziali, e si limita esclusivamente ad affinare alcuni aspetti marginali.

    8.5

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