Need For Speed Most Wanted Recensione: come si comporta su Nintendo DS?

Rinchiudere bolidi da corsa tra i doppi schermi del Ds?

Need For Speed Most Wanted Recensione: come si comporta su Nintendo DS?
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Disponibile per
  • PS2
  • DS
  • Xbox
  • Xbox 360
  • NGC
  • Pc
  • Con il supporto mediatico che Electronic Arts ha garantito, e l'ampio consenso di pubblico che dobbiano riconoscergli, è strano ipotizzare che esista qualcuno ancora inconsapevole delle dinamiche tipiche della serie Need For Speed. Per i rari soggetti che rientrano in questa categoria, ecco un breve riassunto.

    Un pilota, una vettura customizzabile tramite aggiornamenti estetici e meccanici, una carriera di fronte a se.
    Questo è quanto: una tipologia di gioco fortemente arcade, in cui il piacere della guida spericolata (illegale, why not?), veloce, isterica, dovrebbe consistere del fulcro ludico portante. Ovviamente Most Wanted ricalca fedelmente i dettami imposti dal brand e sopra delineati: tramite una serie di gare, in questo nuovo capitolo saremo chiamati a scalare la blacklist dei 15 piloti più ricercati della città, che ci proporranno -di volta in volta- varie sfide per raggiungere l’apice.


    Introdotta la cartuccia, un filmato nello schermo inferiore accoglie il giocatore e mostra un video della M3 appartenente al capo della blacklist: non c’è introduzione alla storia né spiegazioni introduttive.
    Freddamente si parte con la creazione del profilo, la selezione della macchina e l’inquietante sensazione che il touch screen sia solo contingente.
    Nello schermo superiore appare la scelta tra le tre vetture iniziali: Golf gti, Lexus is300, Cobalt ss (E che fine ha fatto la nuova punto presente nella versione casalinga?).
    In basso una tastiera (che stranamente di default fa apparire i caratteri accentati) servirà a introdurre il nome del giocatore.
    Effettuata la scelta dell’icona e della firma (un riquadro bianco dove potete scrivere o disegnare, una delle poche occasioni di utilizzo del touchscreen) potrete catapultarvi in azione.

    Il primo avversario viene introdotto tramite scheda segnaletica e breve descrizione.
    Arrivati a questo punto si nota la mancanza di uno storyline solido a sostegno di questa produzione videoludica: lo scarno filmato iniziale e le poche informazioni sugli avversari fanno si che il gioco si riduca a una mera sequenza di gare e eventi in successione.
    Se la versione casalinga teneva alto il suo interesse grazie a una storia, seppur lineare, di discreta fattura e ben integrata con il gioco, Need For Speed per Ds comunica un senso di vacuità di contenuti che, come si suol dire, lascia l'amaro in bocca.

    Classicamente, ci troviamo di fronte alla selezione delle gare, ognuna delle quali fornisce punti "rispetto" necessari per salire di livello.
    Alla selezione della gara corrisponde, nello schermo superiore, la descrizione del tracciato e le statistiche.
    Proseguendo ci si accorge che il passaggio dalle tonalità grigio scure dei menù ai colori dello schermo in gara è poco consolatorio: il primo impatto con la guida è disarmante (vedremo meglio in seguito), mentre la realizzazione tecnica rende dubbiosi.
    La grafica dei paesaggi si attesta su un discreto livello, le piste sono ben dettagliate e sembrano realizzate con una certa attenzione.
    Il dubbio giunge quando si analizzano le vetture. Il dettaglio ammirabile nella realizzazione del paesaggio non si riscontra in quella delle auto: l'utilizzo di texture di scarsa qualità insieme a un basso numero di poligoni relega la produzione a livelli minimi.
    La connotazione del mezzo è affidata alla forma della macchina e dei fanali posteriori, mancano sfumature e particolari; perfino la classica distinzione tra vetture “protagoniste” e vetture di contorno del traffico non esiste: la realizzazione è la medesima (pessima) per entrambe le categorie.

    Sempre in tema di sfruttamento hardware, la presenza del doppio schermo in gara più che un vantaggio si rivela un danno: il continuo cambiare delle informazioni (posizione e tempi) e l’alternarsi di schermate nere prima del refresh dei dati nello schermo inferiore distolgono l’attenzione dalla gara stessa.

    L’audio si dimostra inutile per tutto il gioco: la colonna sonora è striminzita e gli effetti sonori si contano sulla punta delle dita: accelerazione, cambio, frenata, perdita di aderenza e urti, oltre al clacson delle vetture incrociate.

    Guida che ti passa...la voglia

    Passando alla guida: il sistema adoperato si dimostra tutt’altro che agevole. Uno dei difetti maggiori risulta la pessia gestione del comportamento in curva: se si accelera troppo durante una svolta è immediatamente necessario (il tempo di reazione concesso è veramente irrisorio) controsterzare, altrimenti non si farà altro che continuare a sbandare tra i muri laterali del percorso senza alcun controllo.
    Se un urto laterale non farà altro che innescare un effetto ping pong tra le pareti del circuito, un urto frontale si tradurrà in una consistente diminuzione della velocità, tanto da dare la sensazione di essere fermi.
    Sensazione confermata dai 30 fps scarsi a cui gira il gioco.

    Certo il Ds non è la console migliore per i giochi di guida, ma in questo caso non ci sono scusanti: il sistema di guida è tutt’altro che apprezzabile.
    Nella controparte casalinga si avvertiva la sensazione che la guida sarebbe migliorata tramite i potenziamenti tecnici e l’utilizzo di vetture migliori. Provando a fare la stessa cosa con la versione portatile non si ottiene altro che ulteriore frustrazione nel notare che il difetto tecnico permane.

    Il traffico è molto scarno, così come lo è l’utilità della polizia, i cui inseguimenti saranno il più delle volte solo un semplice accompagnamento fino al traguardo.
    Per bilanciare la difficoltà di guida il livello dell’intelligenza artificiale degli avversari è molto basso: a parte alcune eccezioni con piloti veramente ostici, in generale la traiettoria degli avversari è lineare e poco aggressiva.
    Riguardo alle modalità di gara presenti nell'opzione principale (una carriera fatta di corse sequenziali): troveremo "testa a testa", "corsa contro il tempo" e "gara ad ostacoli" con i blocchi della polizia, a garantire una minima variazione delle condizioni di vittoria.
    Oltre alla carriera sono tuttavia presenti nel menù di selezione principale: gara veloce, gara singola e casello; che il multiplayer ripropone pur richiedendo la presenza di 2 copie del gioco.
    Anche in questo caso la possibilità di sharing offerta dal Ds non è stata sfruttata.

    Per concludere, analizzando le altre possibilità offerte dal gameplay, troviamo la gestione dei potenziamenti e la customizzazione della vettura.
    Inutile dire che i pezzi sono pochi, e se immaginavate di poter aerografare la vettura tramite l’utilizzo del pennino accantonate pure le vostre aspettative: sarà possibile solamente disegnare il logo per le portiere laterali (che in gara difficilmente si vedranno).

    Need For Speed: Most Wanted Need For Speed: Most WantedVersione Analizzata Nintendo DSSiete fan della serie? Mangiate in piatti marchiati Need for Speed? Se la risposta è sì e se proprio non potete farne a meno comprate Most Wanted per Nintendo Ds, altrimenti evitatelo. In generale si rivela poco divertente, mal realizzato e poco giocabile, classificandosi nella fascia di quelle conversioni che "non s'avevano da fare".

    4.5

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