Neon Chrome: Recensione della versione per Nintendo Switch

Dopo aver riscosso undiscreto successo su PC e altre console, il Twin-Stick Shooter Cyberpunk di 10tons approda anche su Nintendo Switch.

Neon Chrome: Recensione della versione per Nintendo Switch
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  • Switch
  • Inutile negarlo: il cyberpunk è un genere che, nato nella letteratura a cavallo fra gli anni Sessanta e Settanta, viene ormai oggigiorno poco praticato. Non mancano certo alcune eccezioni: sul fronte cinematografico troviamo infatti il recentissimo sequel di Blade Runner, mentre su quello videoludico il frenetico Ruiner e l'inquietante Observer. Tuttavia, si può affermare che, avendo raggiunto (e in alcuni casi superato) l'epoca in cui i grandi romanzi cyberpunk sono ambientati, senza che le loro visioni distopiche si avverassero, il genere sembra un po' "fuori moda" e fatichi a ritornare pienamente in auge.
    Viene però riportato sulla scena da Neon Chrome, gioco anacronistico sia da un punto di vista di setting che di gameplay: a parte la generazione procedurale dei livelli in stile roguelike, il titolo in esame offre ben poco per ergersi al di sopra della massa di indie che affollano gli store online delle nostre console.

    La storia è, come ci si può aspettare, abbastanza basilare: un grattacielo, il Neon Chrome del titolo, ospita un milione di persone, connesse l'un l'altra ciberneticamente. Sono tutte controllate dall'Overseer, il "supervisore", e sarà compito del nostro protagonista scalare gli svariati piani dell'edificio per sconfiggerlo.
    Tramite la "immersion chair" potremo scegliere l'avatar, con cui combatteremo, fra varie classi disponibili, ognuna con i propri punti di forza e equipaggiamento. Va detto che, specialmente sbloccando man mano i potenziamenti, le differenze tra le classi, seppur presenti, non siano purtroppo sensibili quanto ci si aspetterebbe. Certo, alcuni terminali sono accessibili solo scegliendo di impersonare un hacker, ma non aspettatevi differenze di gameplay davvero marcate.
    Da segnalare invece la presenza del co-op locale fino a quattro giocatori passando agli amici un Joycon ciascuno, opzione che forse può rendere più interessante e divertente un titolo che, in solitaria, rischia di stufare molto presto.

    A bad day at the office

    Uno degli aspetti in cui Neon Chrome soffre di più è il setting: dopo la promettente cutscene iniziale, il comparto grafico si rivela assolutamente piatto e scialbo. La scelta dell'ambientazione evidentemente non consente miracoli dal punto di vista della varietà, ma dopo qualche run ci sono ottime probabilità che vi sarete già stancati di vedere gli stessi corridoi e le stesse identiche stanze, popolate dai medesimi nemici.

    L'interazione con l'ambiente è però discreta, e molto di ciò che vedete a schermo (eccezion fatta per le mura) può essere fatto allegramente saltare in aria.
    Ciò tuttavia non basta a redimere un comparto visivo assolutamente insufficiente. Come dicevamo, i nemici sono (fatte salve le ovvie differenze tra un soldato e un droide aracnide) quasi indistinguibili, così come il nostro avatar non ha in gioco alcuna feature grafica che lo renda riconoscibile o che comunque lo faccia spiccare sugli altri modelli poligonali.
    A parte la colonna sonora, gradevole e infarcita di synth che rimandano inevitabilmente ai grandi classici cinematografici sci-fi degli anni '80 (Blade Runner su tutti), il comparto tecnico lascia molto a desiderare. Cali di framerate anche vistosi sono presenti sia in modalità casalinga che portatile e risultano particolarmente fastidiosi (se non del tutto imperdonabili) in un gioco votato all'azione frenetica, nonché privo di un reparto grafico di grande spessore, che possa in qualche modo giustificare qualche passeggera incertezza.
    I controlli sono abbastanza classici per un twin-stick shooter: l'analogico sinistro è utilizzato per muoversi, mentre il destro è deputato alla mira a 360°. ZR consente di sparare con l'arma principale, mentre la secondaria è assegnata a ZL. Premendo lo stick destro potremo inoltre effettuare un attacco melee, il quale - grazie ai potenziamenti acquistabili tra una run e l'altra - può diventare un ottimo strumento offensivo. Con la valuta di gioco è per l'appunto possibile sbloccare upgrade che non sono limitati ad un singolo playthrough ma restano permanenti, disponibili quindi per ogni personaggio che sceglieremo di utilizzare. Avremo dunque l'opportunità di aumentare per esempio la salute, la fortuna (che incrementa i drop dei nemici) o il danno, personalizzando così a proprio piacimento l'avatar, anche a seconda dello stile di gioco che prediligiamo.
    Al di là di questo, però, i livelli non propongono un grande ventaglio di diversificazione in termini di approccio, e spesso vi ritroverete in situazioni in cui, soverchiati da un numero elevato di nemici, vi sarà precluso uno stile più tattico/stealth. Preparatevi, in sostanza, a morire un numero esponenziale di volte: ci vorrà, del resto, molto tempo per racimolare i crediti necessari per potenziare il proprio personaggio fino a raggiungere un livello di statistiche tale da poter sconfiggere i boss.

    A tal proposito, le boss fight sono uno dei pochi aspetti che redimono Neon Chrome, offrendo un grado di sfida spesso e volentieri assai elevato, spingendo il giocatore a usare anche e soprattutto l'ingegno in sostituzione dei puri riflessi. Una volta sconfitto uno dei boss, potremo ripartire da quel livello invece che dall'inizio, rendendo le run successive meno estenuanti.
    Disseminate per gli stage ci sono inoltre apposite "camere" che consentono di installare dei potenziamenti, in gran numero e molto variegati, i quali stranamente non sembrano però impattare in maniera significativa sul gameplay.

    È un vero peccato (ed un'occasione sprecata) che non siano stati approfonditi gli elementi narrativi che potevano rivelarsi interessanti. Fondamentalmente limitati alla scena iniziale, avrebbero potuto fornire degli spunti avvincenti invece che rimanere sostanzialmente un semplice pretesto per affrontare piani su piani, imbastendo un gameplay sempre uguale a se stesso.

    Neon Chrome Neon ChromeVersione Analizzata Nintendo SwitchAl netto di un'idea narrativa interessante (ma non sviluppata) e di una colonna sonora di alto livello, Neon Chrome si rivela purtroppo un titolo eccessivamente piatto, e che rischia di risultare molto presto noioso. Non sostenuto da una buona varietà di gioco, la versione Switch è anche aggravata da una conversione tecnica piuttosto pigra, che mostra troppi ed ingiustificabili cali di frame rate sia in modalità portatile che casalinga: se siete possessori unicamente della nuova console Nintendo, e siete amanti del cyberpunk e dei twin stick shooter, probabilmente fareste meglio a rivolgere altrove le vostre attenzioni.

    5.5

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