Recensione NHL 09

Electronic Arts torna sul ghiaccio

Recensione NHL 09
Articolo a cura di
Disponibile per
  • Xbox 360
  • PS3
  • Migliorare di anno in anno

    L'obiettivo di EA Sport, divisione canadese di Electronic Arts dedicata allo sviluppo di tutti i titoli sportivi della lineup, è sempre stato la costante aggiunta di feature ed il graduale livellamento del gameplay sino al raggiungimento della soddisfazione.
    Per quanto riguarda il brand NHL il passo decisivo è stato fatto nel passaggio tra l'episodio 07 e lo 08, capace, grazie ad un irrobustimento delle meccaniche di gioco ed allo sviluppo completo del controllo “Pro Stick” (capaci di legare il movimento della mazza allo stick destro), di portare nelle nostre case la prima simulazione hockey-istica degna di questo nome dopo molti anni.
    Già dalle prime indiscrezioni trapelate poi -a quasi un anno di distanza- sull'episodio targato 2009 si è intuito che EA non si è limitata a festeggiare il suo successo, attingendo quanto più possibile alle risorse a sua disposizione per smussare gli aspetti non ancora del tutto convincenti.
    NHL 09 è disponibile, per Sony Playstation 3 e PC (Electronic Arts non distribuirà in Italia la versione Xbox 360), a partire dalla prima settimana di Ottobre.
    Specifichiamo perciò che la versione Xbox 360 da noi presa in esame è frutto d'importazione dalla Svizzera che, come molti altri paesi europei, presenta le copie regolarmente sugli scaffali dei negozi.

    Offline ed online

    La struttura di gioco single player che ha da sempre contraddistinto la serie ritorna quest'anno con una nuova aggiunta per quanto riguarda le simulazioni su ghiaccio: la modalità Be a Pro.
    Alle classiche Stagione e Torneo che, rispettivamente, danno la possibilità di affrontare una serie di annate con la propria squadra NHL o AHL (National Hockey League - American Hockey League) ed un torneo selezionando anche nazionali e squadre europee rappresentanti i più famosi campionati (svedese e svizzero su tutti) si aggiunge quindi questa novità, già vista in FIFA 08 ed il più recente FIFA 09.
    Be a Pro, esattamente come da concezione originaria, permetterà a ciascun giocatore umano di creare un proprio avatar -personalizzabile in ogni suo aspetto- e fargli intraprendere, partendo dagli albori, un'intera carriera da pattinatore su ghiaccio.
    Una volta creato il proprio alter ego, infatti, il sistema gli assegnerà una hockey card in grado di tenere traccia di tutte le sue statistiche ad incominciare dalla prima squadra selezionata tra quelle disponibili nella lega minore statunitense (la AHL).
    Da questo punto in poi, a seconda del team e del ruolo da noi selezionato per il nostro atleta virtuale, ci verranno dati due diverse liste di obiettivi: la prima legata al successo stagionale e la seconda alla carriera globale.
    A seconda della qualità dei compagni, delle aspettative dell'ambiente e dell'albo d'oro della squadra, durante ciascuna singola stagione, ci verranno richiesti un determinato numero di assist, tiri in porta e goal qualora fossimo attaccanti, salvataggi, intercetti e body-check se difensori.
    Soddisfando queste caratteristiche verremo notati dalle altre squadre, sia della nostra stessa lega che della NHL (quella maggiore) dove tutti i giovani talenti sognano di arrivare.
    Durante una stagione, infine, potrà anche accadere -per particolari meriti- di essere convocati nel team NHL affiliato per ricoprire un ruolo lasciato scoperto ad esempio da una serie di infortuni, dandoci così la possibilità di farci notare.
    La seconda lista di obiettivi prende invece il nome di “Milestones” (Pietre Miliari), traguardi non sempre facili da raggiungere (oltre 200 tiri in porta, 50 goal, 25 assist e 75 presenze in squadra per l'attacco solo per il primo livello) ma capaci -in combinazione- di aumentare il prestigio della hockey card che, in maniera più familiare, potremo definire il nostro cartellino.
    Ecco come dall'iniziale status di Rookie potremmo, pian piano, ambire a quello di Leggenda diventando addirittura parte della Hall Of Fame.
    Naturalmente il nostro Io digitale inizierà la sua carriera dotato di attributi ben al di sotto della media con i quali -almeno inizialmente- dovremo fare i conti; le buone prestazioni durante la regular season permetteranno in seguito di “acqusitare”, grazie ai punti esperienza acquisiti in partita, potenziamenti dell'ordine di grandezza di una unità per ciascuna abilità.
    Prima di proseguire è doveroso aggiungere alcune righe a riguardo del sistema di valutazione della prestazione, in quanto davvero completo ed intelligente.
    Contrariamente a quanto si potrebbe pensare non conteranno solamente le realizzazioni o gli assist ma anche -se non soprattutto- la capacità di lavorare per la squadra, la mentalità in campo ed il senso della posizione.
    Se affibbiare un voto diretta conseguenza del computo di goal ed assist pare abbastanza facile lo stesso non sembra per quanto riguarda qualcosa di astratto come, ad esempio, il senso della posizione.
    Ebbene alla EA hanno inserito un sistema di giudizio dinamico (strutturato sulla base di una scala graduata da F ad A+) che terrà conto di diversi parametri dando in tempo reale durante ciascuna partita una proiezione della propria prestazione.
    Ci saranno, ad esempio, indicatori a forma di freccia a segnalare quando ci troveremo fuori posizione e ad aiutarci a ritrovarla, verremo avvisati qualora fosse tempo di ritornare in panchina (influirà sulla concentrazione e sulla mentalità) e verremo, infine, premiati quando, anche a scapito del miglior posizionamento o di un'azione solista, ci sacrificheremo per un recupero o un buon passaggio.



    Questa nuova modalità non è però fine a se stessa come nelle altre produzioni Electronic Arts in quanto permetterà di esportare online il proprio alter-ego ed il proprio cartellino virtuale.
    Grazie a questa ulteriore funzione e all'aggiunta delle sfide online 5 vs 5 sarà possibile creare dei team personalizzati reclutando amici ma anche giocatori da tutto il mondo, accedendo semplicemente al loro cartellino online.
    Le sfide potranno poi essere organizzate grazie a completissime ed altamente personalizzabili leghe online durante le quali l'enorme mole di dati verrà gestita autonomamente dal sistema e tutto (partite comprese) sarà ospitato sui server dedicati Electronic Arts.
    Di primo acchito tale feature risulterà ingestibile agli occhi dei più: chi frequenta le sempre più popolari community online che organizzano annualmente tornei sportivi sa quant'è difficile far collimare gli impegni di soltanto due persone, figuriamoci dieci o più (ricordiamo che il team sarà composto anche da numerose rierve).
    Ebbene anche in questo caso i programmatori canadesi hanno trovato una soluzione piuttosto comoda e funzionale: basteranno solo due giocatori di ciascun team presenti nella lobby per avviare una sfida ed il motore stesso di ricerca si prenderà cura di rintracciare altri team al momento disponibili per un match; le restanti componenti della squadra verranno controllate dalla CPU.
    Ad onor del vero, testando a fondo tale modalità, ci si accorge che spesso tattiche e giocate messe in campo dall'intelligenza artificiale computerizzata non sono all'altezza della velocità di gioco e della reattività espressa da un team composto interamente da umani.
    Non mancheranno, naturalmente, classifiche mondiali quotidianamente aggiornate e basate sulle prestazioni classificate sia del singolo che del team.
    Il prodotto canadese offre un'ampia gamma di possibilità d'intrattenimento anche a coloro i quali preferissero non fare parte di alcun team, preferendo testare le proprie abilità in testa a testa con avversari umani.
    A partire dalle sfide personalizzate fino agli shootout, infatti, ogni modalità di gioco è rimasta inalterata rispetto allo scorso anno, con l'aggiunta, anche nel caso si volessero realizzare tornei in cui ciascun giocatore gestisce un intero team, delle leghe online, non presenti nella scorsa edizione del titolo EA Sports.
    Il netcode, ancora una volta, è pienamente all'altezza della situazione e, nel corso delle nostre prove, non ha mai presentato problemi in grado di minare la giocabilità del prodotto.

    La simulazione estrema, a costo di esagerare

    Una volta impugnato il pad e scesi sul ghiaccio ci si accorge immediatamente che il gameplay di NHL 09 è radicalmente cambiato rispetto allo 08.
    Anzitutto, anche se lo schema dei controlli è rimasto invariato, vi sono delle succulente novità, in attacco quanto in difesa: in fase di possesso, ad esempio, sarà possibile proteggere il puck con il corpo con la semplice pressione di un tasto.
    In difesa, invece, potremo appoggiare la mazza a terra e ruotarla di 360° per tentare di rubare il disco oppure tentare di sollevare la stecca dell'avversario impedendogli il tiro; entrambe le mosse, se abusate, porteranno inevitabilmente a commettere un'infrazione.
    Il cambiamenti più rilevanti risultano, in ogni caso, quelli apportati al ritmo di gioco ed alla fisica del puck.
    I match non saranno più un continuo contropiede come avveniva lo scorso anno, con incessanti discese sulla fascia e passaggi al centro per fulminanti one timer; ora la velocità degli atleti non farà poi così tanta differenza, in quanto l'attenzione degli sviluppatori è stata posta totalmente sulla costruzione dell'azione.
    Oltre a rallentare il ritmo, infatti, è stata potenziata l'intelligenza artificiale di giocatori e portieri: i primi saranno molto più scaltri nell'intercettare tiri e passaggi ed i secondi estremamente più reattivi rispetto al capitolo precedente, specialmente nell' 1v1, ora molto difficile.
    Ne consegue che le manovre sul ghiaccio dovranno coinvolgere molti più giocatori rispetto al passato, in maniera tale da sbilanciare la difesa e spiazzare il portiere trovando l'angolo giusto per un tiro sicuro.
    Anche riguardo al tiro le cose sono cambiate radicalmente.
    Dove lo scorso anno regnava il cosiddetto “tiro di polso” ora si vede un maggior equilibrio: a distanza ravvicinata il tiro di polso avrà maggiore efficacia nel tentativo di spiazzare l'estremo difensore sull'angolo opposto ma dalla lunga distanza ha finalmente preso consistente efficacia lo slap shot (il tiro potente), non sempre trattenuto dai portieri e capace quindi di far segnare agevolmente su ribattuta.
    Nuova linfa al realismo viene anche dalla rinnovata quantità di variabili complice della riuscita di una conclusione (dove per riuscita intendiamo anche solo il centrare lo specchio della porta).
    In passato a seguito della maggior parte dei goal e, più in generale, delle conclusioni, la sensazione non era di padronanza di quel che si era fatto, sembrava insomma che l'andamento del tiro fosse realmente legato al caso, anche alla luce di comodi tiri effettuati con atleti completamente girati rispetto alla porta.
    Ora, invece, occorrerà scegliere con cura dove indirizzare il puck, a seconda del posizionamento del giocatore sul ghiaccio, delle sue abilità e della stanchezza accumulata durante l'incontro.
    Ulteriori variabili, infine, saranno la possibilità concreta di spedire il disco a lato o alto rispetto alla porta ed una fisica dello stesso completamente riscritta.
    La nuova -e più credibile- gestione fisica del puck porterà ad una maggiore varietà di eventi sul ghiaccio e a dover tenere conto di sempre più fattori nel portare a compimento una manovra d'attacco: saranno, ad esempio, molto più frequenti le intercettazioni sulle traiettorie dei passaggi e le deviazioni dei tiri.
    Infine è stata aumentata la precisione utile a portare a segno un'efficace body check (un contrasto con il corpo) in modo da scoraggiare chi iniziava l'azione di check alcune decine di metri lontano dal giocatore in possesso del disco, colpendolo con la precisione di un missile teleguidato.
    Tutte queste limature al corpo del gameplay hanno contribuito quest'anno a ricreare una produzione che ricalca quasi alla perfezione il gioco estremamente fisico ed ostruzionistico della NHL, fattore non totalmente positivo, lo dobbiamo ammettere.
    Da una parte, infatti, i veri fanatici dell'hockey su ghiaccio in stile prettamente statunitense si sentiranno enormemente appagati dalla lentezza del ritmo, dalla forzatura nel costruire piuttosto che tentare la soluzione in velocità e dall'aggressività delle difese; dall'altra la produzione si allontana drasticamente non solo dai “novellini” ma anche da coloro che seguono la disciplina a livello europeo.
    L'aumento globale del livello simulativo, insomma, porta quest'anno ad incappare -non solo all'inizio- in una frustrazione capace di scoraggiare chi non abbia tempo e voglia di dedicarsi costantemente al titolo.

    If it's in the game, it's in the game

    Il comparto tecnico, ed in particolare quello grafico, di NHL 09 è sicuramente la parte che ha subito di meno il ritocco da parte degli sviluppatori.
    I modelli poligonali, già ottimi nella produzione precedente, ritornano semplicemente più accurati per quanto riguarda le proporzioni fisiche e, allo stesso modo, la modellazione di pubblico e stadi è rimasta totalmente invariata, appena sufficiente per i primi, ottima per i secondi.
    Buono il comparto texture e shader anche se, quest'anno come lo scorso, bisogna aggiungere una piccola postilla riguardo alla resa del ghiaccio che rimane indiscutibilmente superiore nella produzione 2K.
    Secondo aspetto da non sottovalutare per quanto riguarda uno sport come questo è la presentazione, ovvero tutto ciò che fa da contorno a ciascun match.
    Sebbene siano state aggiunte delle piccole celebrazioni per le 3 Star elette a fine di ciascuna partita il comparto risulta ancora sottotono rispetto alla concorrenza, non mettendo in mostra quell'atmosfera festosa che si respira nei palazzetti americani ad ognuno di questi eventi.
    Ottimo con tanto di lode, invece, il comparto animazioni che vede almeno una decina di movenze in più solo per quanto riguarda i portieri che ora si distendono in spaccata sulla linea di porta, alzano la mazza per parare e si tuffano con più o meno convinzione.
    Rimanendo in tema animazioni non possiamo non sottolineare le aggiunte anche in fase di body check: se lo scorso anno le cadute ed anche i contrasti stessi erano pressapoco identici tra loro quest'anno vedremo veri e propri salti, cadute di fianco e sulla schiena, ribaltamenti al di là delle balaustre e chi più ne ha più ne metta.
    Da non sottovalutare, infine, la cura posta nella realizzazione dei menù (aspetto nel quale la concorrenza invece deficita) che risultano non solo di facile consultazione ma anche molto piacevoli alla vista.
    Il comparto sonoro è di buon livello: la campionatura oramai perfetta degli effetti in campo si arricchisce di una colonna sonora finalmente scevra di musica pop-rock troppo commerciale a favore di un più adatto passaggio al rock duro, sfociante alcune volte nel metal.
    Il commento tecnico durante la partita, invece, è rimasto invariato e risulta ancora una volta piuttosto scialbo.

    NHL 09 NHL 09Versione Analizzata Xbox 360Quest'anno i due più acerrimi rivali nel campo delle simulazioni di hockey su ghiaccio (NHL 2K9 ed NHL 09) non si sfidano sullo stesso piano. Al contrario del titolo 2K, infatti, la produzione Electronic Arts è diventata chiaramente di nicchia, aumentando a dismisura la fedeltà delle simulazione proposta. Nonostante a livello di gameplay, di modalità online ed offline e di cura generale il titolo EA sia più completo non riesce ad assurgere al titolo di capolavoro o di punto di riferimento per un intero genere per la mancanza di appeal nel gameplay stesso. Paradossalmente, infatti, una così marcata tendenza al realismo (potremmo definirla “a tutti i costi”) porta all'allontanamento dal mass market e ad una fidelizzazione verso una fetta davvero molto piccola d'utenza, coloro che non demordono di fronte alla difficoltà, di fronte a dover passare giornate intere per imparare a giocare. Il titolo, insomma, è consigliato solo ai veri amanti dell'hockey statunitense e non a coloro i quali cercassero solo qualche ora di tanto in tanto d'intrattenimento.

    8

    Che voto dai a: NHL 09

    Media Voto Utenti
    Voti: 35
    6.8
    nd