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Ninja Gaiden 3 Razor's Edge recensito su Xbox 360
La "nuova versione" di Ninja Gaiden 3 arriva anche su Xbox 360 e Playstation 3
INFORMAZIONI GIOCO
Articolo a cura di
Everyeye Staff
Disponibile perXbox 360
PS3
Wii U
Ninja Gaiden 3 è stato un vero e proprio fallimento, ideologico e commerciale. Il tentativo arrancante di modificare il corso di una saga che, perdendo il suo guru (Tomonobu Itagaki), sembrava aver perso ogni significato. Poi è successo qualcosa che non si vede spesso. Anzi, che non si vede mai! Gli sviluppatori Team Ninja han fatto mea culpa e, da buoni giapponesi, si sono rimessi al lavoro capo chino, promettendo di rimediare al disastro. Convizione, determinazione ed inaspettato talento hanno fatto il resto: Ninja Gaiden 3 è risorto come l'araba fenice ed è arrivato su Wii U, ribattezzato Razor's Edge, a testimoniare come i game designer nipponici siano ancora in grado di dire la loro. Pur senza rivoluzionare la versione "base", Razor's Edge ha creato un precedente probabilmente unico in questa generazione, dando grosse soddisfazioni ai fan più sfegatati (e delusi) del violento action. A quattro mesi di distanza dal miracolo, Ninja Gaiden 3: Razor's Edge arriva -in un porting identico- anche su Playstation 3 ed Xbox 360. Disponibile dal 5 Aprile, Razor's Edge è senza dubbio, anche per utenti Sony e Microsoft, il "vero" Ninja Gaiden 3.
Divinità e dinosauri
Quello che il lavoro di revisione del Team Ninja non è riuscito a mettere a posto è ovviamente la trama di gioco, che in questo Razor's Edge resta ridicola come nel capitolo "base". Il plot, quindi, è talmente assurdo e raffazzonato da apparire come un patchwork malriuscito: un vortice di situazioni improbabili, colpi di scena forzati e poco emozionanti, e tremende situazioni al limite dell'imbarazzo.
Accettando la richiesta d'aiuto di un'organizzazione governativa occidentale, Ryu si imbatte in una setta terroristica con assurde megalomanie, ma dopo un incipit misterioso e a suo modo intrigante, si scopre che gli intenti del gruppo "Lord of Alchemy" vanno da esperimenti genetici per clonare dinosauri a ricerche per rintracciare il DNA di una divinità. Spuntano improvvisamente, fra l'una e l'altra scelleratezza, anche una serie di eventi del tutto gratuiti, e la parte finale è quella che ci riserva le sorprese meno gradite: geni del male che compaiono dal nulla, nemici dal character design risibile, colpi di scena prevedibili e scontati. Come crepitante sottofondo, una maledizione slava (!) che ha fuso la lama del drago con la carne di Ryu, e ad intervalli regolari lo divora facendogli provare la stessa sofferenza delle sue vittime.
Insomma, la trama di Ninja Gaiden 3 Razor's Edge è tutt'altro che interessante o ben confezionata. La tendenza all'accumulo di situazioni improbabili che da sempre ha contraddistinto la saga sfocia in questo caso in un plot che mescola elementi scontati, clichè della cultura orientale, e sequenze totalmente orientate al fan service. Per fortuna si possono saltare le lunghe Cut-Scene, caratterizzate da una regia poverissima e senza guizzi, gettandosi al centro dell'azione senza dover necessariamente sopportare le lamentose peripezie dei protagonisti. Anche non cambiando, in ogni caso, la trama rimane un elemento talmente collaterale in Ninja Gaiden 3: Razor's Edge da pesare poco in fase valutativa - risultando quasi una feature accessoria al gameplay.
La rivoluzione
Dal momento che, a meno di non riscrivere tutto d'accapo, sul comparto narrativo era davvero impossibile mettere una pezza (non ci riesce neanche la mini-avventura parallela giocata nei panni di Ayane), Razor's Edge si accontenta di rivedere quasi integralmente le dinamiche di gioco. Ed è un gran bell'accontentarsi, in verità, dal momento che finalmente Ninja Gaiden 3 diventa un action game più che dignitoso, persino divertente e solido. Permangono alcuni evidenti difetti, e sicuramente questo capitolo non riesce a replicare la magia del secondo episodio, ma il Team Ninja ha lavorato in maniera veramente esemplare.
I problemi principali della vecchia versione (li riassumiamo per chi non vuole leggersi per intero la nostra Recensione), riguardavano sostanzialmente una generale monotonia dell'azione ed una desolante povertà. In Ninja Gaiden 3 non c'erano armi aggiuntive oltre alla Katana principale, non c'erano Ninpo da selezionare e soprattutto non c'era un sistema di progressione che stimolasse il giocatore rivelando poco alla volta le abilità e la potenza di Ryu.
Il problema principale restava comunque un'azione molto semplificata, che sacrificava la profondità del Gameplay sull'altare della spettacolarità. Una regia schizofrenica tranciava l'azione con continui close up e movimenti di camera, mentre Quick Time Event e brutali instant kill frammentavano i ritmi degli assalti. La linearità disarmante era accentuata infine da sequenze di gioco troppo poco interattive, in cui non si doveva far altro che avanzare tranciando le ossa dei poveri malcapitati, avvolti dal malefico torpore della maledizione scagliata su Ryu.
"Definire Razor’s Edge una mera patch correttiva, tuttavia, sarebbe riduttivo. Team Ninja, comparto narrativo a parte, ha confezionato un gioco praticamente nuovo"
Tutto questo, in Razor's Edge, scompare. Fin dai primi momenti è un piacere riscoprire un parco mosse molto più ricco, rimpinguato notevolmente, come sottolineato dal moveset facilmente accessibile tramite la pressione di un tasto. Ma il fatto che si possa con molta più libertà esplorare le doti belliche di Ryu dipende soprattutto dalla rinnovata tenacia dei nemici. Gli avversari, finalmente, mostrano un più accentuato spirito di conservazione, parando e schivando gli attacchi del protagonista. Se i soldati semplici restano generalmente carne da macello, per sconfiggere gli avversari di rango superiore è necessario padroneggiare combo più lunghe, tenendo in considerazione l'alternanza di attacchi rapidi e forti, il gioco aereo, e addirittura la variazione delle tempistiche d'attacco. Il fatto poi che gli avversari perdano gli arti con meno facilità, permette all'utente di sperimentare combinazioni più estese: anche in Razor's Edge, una volta menomati i nemici, è possibile ucciderli con una finishing move automatica, ma per fortuna bisogna guadagnarsi tale vantaggio lacerando uno ad uno demoni o ninja, invece che massacrarli "a catena" -e quasi procedendo con l'autoplay- come avveniva nella vecchia versione.
Ciò che più conta, comunque, è che tutti questi aspetti, nonché la presenza di un numero maggiore di nemici su schermo ed un generale incremento della loro aggressività, rendono Ninja Gaiden 3 Razor's Edge un gioco piuttosto difficile. Anche a livello di difficoltà Normale il titolo non fa sconti, e superare i primi due stage richiede già impegno e attenzione. Certi combattimenti arrivano persino ad innervosire il giocatore, ed i game over saranno frequenti e reiterati. Procedere nell'avventura è comunque facile, dal momento che si può ripartire senza problemi dall'ultimo punto di controllo. Eppure il sistema funziona, perchè ogni colpo che Ryu incassa riduce non solo la sua salute sul momento, ma intacca anche quella massima. Così poco importa se dopo ogni scontro la barra della vita si ripristina: si può arrivare così malmessi ad un scontro, che sarà necessario affrontarlo alla perfezione, oppure ricominciare il livello nella speranza di una performance globale più dignitosa. Persino i Boss Fight sono finalmente impegnativi, tanto che le routine di certi avversari vanno studiate a lungo prima di venire a capo degli scontri.
Insomma, è quasi tutto al suo posto, anche la Furia Sanguinaria, il colpo speciale che si attiva quando il guanto di Ryu si illumina di rosso: adesso basta per abbattere appena un paio di nemici, invece di ripulire tutta l'area. E' un peccato, quindi, che restino appiccicati addosso al Fighting System alcuni difetti legati alla precedente concezione del titolo. Ad esempio resta molto difficile controllare con cognizione di causa la direzione degli spostamenti e degli attacchi, e certe combinazioni sembrano concentrarsi troppo sul singolo avversario, dal momento che non è possibile cambiare bersaglio e "spezzare l'animazione" durante la combo. Questo difetto rende un po' frustranti certe situazioni, soprattutto nei livelli avanzati. I più tecnici utilizzeranno quindi la schivata come una sorta di "cancel", per interrompere la combo e riavviarne una nuova; ma abusare di questa possibilità rischia purtroppo di appiattire l'approccio tattico. Tantopiù che il sistema di controllo non fa nulla per limitare l'utilizzo della schivata, che si compie con lo stesso tasto adibito alla parata (più una direzione).
Al di là di questo (e di una telecamera gestita non benissimo) è difficile lamentarsi troppo di Ninja Gaiden 3 Razor's Edge. Soprattutto quando si scopre che il team di sviluppo ha inserito tante nuove armi ed un sistema di crescita del personaggio, legato non solo all'esperienza accumulata con le uccisioni, ma anche al recupero dei collectibles sparsi negli stage.
Già solo scoprire gli artigli ed il bastone della luna, o cambiare il Ninpo di fuoco con gi altri già familiari, sarà un piacere per i fan della saga. Soprattutto perché le combinazioni con le nuove armi (alcune delle quali totalmente inedite) sono molto diverse rispetto a quelle con la spada, e la varietà ne guadagna non poco. Peccato solo non poter cambiare l'equipaggiamento "on the fly", dovendo ricorrere ad un menù non troppo comodo, per quanto affidato ad un solo tasto del D-Pad. Ma al di là di questo, è davvero un piacere riscoprire un Ninja Gaiden che sprona l'utente a dare il meglio di se, grazie ad un sistema di valutazione che giudica impietoso ogni singolo scontro, e ad una serie di sfide Extra da trovare esplorando i livelli. Proprio queste ultime sono un'aggiunta graditissima: dalla difficoltà esasperante, metteranno a dura prova i nervi dei più abili, premiandoli però con un bel po' di Karma da utilizzare per sbloccare abilità, Ninpo e costumi extra. Anche se la componente ruolistica resta un po' meno profonda rispetto al passato (mancano oggetti curativi e altri consumabili e non ci sono armi da lancio diverse dagli shuriken), navigando fra gli skill tree si scoprono addirittura sistemi alternativi di schivate (da usare al costo di un po' di mana) e mosse aggiuntive con cui rimpinguare il set di attacchi.
Se a questo si aggiungono un paio di livelli da giocare nei panni di Ayane e la possibilità di utilizzare la bella ninja, assieme a Momiji, per le sfide extra, si ha un quadro complessivo certamente più soddisfacente rispetto a quello di Ninja Gaiden 3. Anche gli stage inediti, nonostante in fondo siano realizzati riciclando elementi grafici dai livelli già giocati, si rivelano piacevoli, soprattutto perché la lottatrice presente anche in Dead or Alive ha uno stile molto diverso rispetto a quello di Ryu.
A monte segnaliamo anche altri interventi del team di sviluppo, che ha ridotto notevolmente la quantità delle sequenze passive, aggiungendo invece nuovi combattimenti e rivedendo buona parte della narrativa in-game. Insomma, anche se molti vogliono farci (e farvi) credere che Razor's Edge è semplicemente una enorme patch correttiva, ci fa piacere smentire queste voci, che non rendono merito al lavoro di ristrutturazione operato dal team. Non tutte le ferite sono state cucite alla perfezione, e nel Gameplay resta qualche cicatrice: segni indelebili di un concept fallimentare, che rendono Ninja Gaiden 3 ancora inferiore rispetto ai suoi predecessori, e complessivamente il capitolo meno riuscito. Ma non si può non ammettere di trovarsi di fronte ad un action più vario, impegnativo, complesso nella struttura e sicuramente più ricco e divertente.
Sul fronte tecnico, segnaliamo prestazioni non troppo distanti da quelle registrate nella versione "base", nonché in quella Wii U a seguire. L'aumento degli avversari a schermo (o la presenza di troppe esplosioni) porta in certi casi a vistosi rallentamenti, ma gli scatti non sono la norma. Alcune scene rivisitate ed i livelli inediti sono stati realizzati evidentemente con meno cura ed un po' più fretta, ma la scena è comunque vivacizzata da un numero eccezionale di effetti speciali e dalle buone animazioni del protagonista.
Il comparto sonoro prevede un doppiaggio inglese/giapponese di qualità media, senza performance memorabili, ed una serie di effetti e musiche riciclate dal vecchio capitolo, non sempre integrate al meglio con la progressione, e poco "partecipi". L'atmosfera globale resta quindi un po' superficiale e poco avvolgente.
Doveroso sottolineare infine la presenza in questa versione Xbox 360 (e Playstation 3 di conseguenza) dell'odioso Online Pass per il gioco in rete. Sebbene, come abbiamo prontamente sottolineato nella nostra Recensione, l'online gaming in Ninja Gaiden 3 sia piuttosto scadente, vedere una versione (quella Wii U) con online gratuito e le altre "previo online pass" ci lascia davvero interdetti. Come già detto, tuttavia, il multiplayer è talmente ininfluente in Ninja Gaiden 3 che questa problematica non influisce assolutamente sulla godibilità della produzione.
7.8
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Ninja Gaiden 3: Razor's EdgeVersione Analizzata Xbox 360Giunge finalmente anche su Xbox 360 e Playstation 3 questa versione “riveduta e corretta” di Ninja Gaiden 3. Definire Razor’s Edge una mera patch correttiva, tuttavia, sarebbe riduttivo. Team Ninja, comparto narrativo a parte, ha confezionato un gioco praticamente nuovo. Gameplay rinfrescato e rimpolpato grazie a combinazioni extra e tante armi aggiuntive; tasso di sfida completamente rivisto e un’avventura allungata grazie all’inserimento di missioni parallele ed alla rimozione di molti momenti statici e noiosi della progressione originale. Infine, una serie di sfide extra da giocare anche nei panni delle belle Ayane e Momiji. Uno sforzo notevole, da premiare consigliando caldamente l’acquisto di Ninja Gaiden 3: Razor’s Edge a tutti i fan della saga, disperatamente bisognosi di sangue e smembramenti. Per tutti gli altri questo Razor’s Edge rimane un più che discreto action game, forse non del tutto a livello dei recenti DmC: Devil May Cry e di Metal Gear Rising Revengance.