Recensione Ninja reflex

La via del guerriero è fatta di equilibrio e armonia...

Il Wii, si sa, è allo stato attuale una vera e propria miniera d'oro per sviluppatori di ogni genere; in virtù di una base installata amplissima determinata perlopiù da neo giocatori attratti dalla filosofia estremamente user-friendly, la bianca console Nintendo ha visto in questo anno e mezzo di vita una pletora di giochi improntati alla semplicità di utilizzo e allo sfruttamento, più o meno riuscito, delle innovative funzioni esclusive del Wiimote. Ninja reflex, recente fatica EA, non si discosta da queste logiche proponendo un titolo semplice da utilizzare, ponendo come sfondo l'affascinante immaginario Ninja...ma c'è davvero qualcosa di sostanzioso dietro tutto ciò? Cerchiamo di capirlo insieme.

Ninja Training

Ciò che Ninja Reflex propone sono una serie di allenamenti liberamente ispirati all'immaginario e alla tradizione del mondo Ninja; il gioco, che si serve del solo Wiimote per proporre le sue sfide, offre cosi la possibilità di cimentarsi in una serie di minigame che vanno dal lancio delle Shuriken contro dei bersagli inerti sino alla distruzione di oggetti roteando i nunchaku, passando per prove di riflessi in cui ci verrà richiesto di catturare delle mosche con delle bacchette (!!!), afferrare delle carpe che nuotano a pelo d'acqua, distruggere dei demoni fantasma con la nostra Katana e catturare delle lucciole nel minor tempo possibile.
Ogni sfida si articolerà in vari livelli di difficoltà che si rifletteranno sulla tipologia di gioco proposta all'interno di ogni singola disciplina, cambiando di fatto le condizioni di vittoria ma non il cuore della sfida stessa. Inoltre, superando un dato livello in ognuna delle sei discipline si potrà accedere ad un "esame" in cui, portando a termine una serie di prove miste in fila e senza mai fallire si potrà aumentare di rango, ottenendo una nuova cintura, sino ad arrivare all'ambitissima cintura nera, sbloccando via via che si prosegue varie sotto sfide all'interno dei 6 minigiochi principali.

Venendo al concreto, il titolo Nunchuck games altro non è che una variazione sul tema della filosofia touch generation; invece di offrire degli asettici esercizi atti a migliorare le nostre capacità di calcolo e a tenere in forma il nostro cervello, Ninja reflex ci propone una sfida basata sui riflessi con l'ambientazione ninja a fare da corollario al tutto. Alla prova dei fatti, però, il gioco riserva più delusioni che soddisfazioni; in primissimo luogo, a colpire negativamente è l'approssimativa realizzazione tecnica del titolo; intendiamoci, nulla di drammatico, e anzi il gioco appare discretamente pulito e funzionale per quel che concerne la grafica, pur non brillando sotto nessun punto di vista e anzi denunciando a tratti una certa grossolanità in special modo per quel che riguarda i poligoni; è però difficile non notare la scarsa ispirazione artistica e stilistica che pervade il tutto, rendendo a malapena passabile il risultato finale. La questione si fa ancora più spinosa per quel che riguarda il comparto sonoro, dato che oltre a doverci sorbire l'irritantissima voce del nostro Sensei dovremo fare i conti con tutta una serie di musiche ed effetti sonori davvero poco incisivi e destinati ad essere presto dimenticati. La cura superficiale di cui Ninja Reflex non ha certo beneficiato contamina purtroppo anche il resto del gioco, che difficilmente potrà interessare anche il meno esigente degli utenti per un tempo superiore ai 30 minuti; questo a causa di una scarsissima varietà di modalità e di sfide proposte, dato che come detto abbiamo solo 6 minigiochi che si declinano in una serie di sottosfide non troppo dissimili l'una dall'altra.
Pochezza quantitativa amplificata a dismisura dalla scarsissima qualità dell'implementazione del wiimote. Se infatti gli esercizi che si basano sul puntatore funzionano in modo quasi sempre soddisfacente, è nei minigames che vertono sull'accelerometro (in special modo ci si riferisce a quello in cui bisogna distruggere dei demoni con la Katana mimando il colpo col Wiimote) che si raggiunge il disastro, determinato dalla poca reattività dei comandi e da una precisione degli stessi di certo non più accurata.
Inutile dire che, in virtù di tali imperizie, neanche il multiplayer riesce a risollevare le sorti di un titolo destinato a non svettare dalla massa. Infatti, solo la metà dei minigiochi (pesca delle carpe, cattura delle mosche e delle lucciole) sono giocabili in simultanea sino ad un massimo di 4 giocatori, ma oltre a questo pur irritante particolare è opportuno rilevare che le sfide in multiplayer soffrono degli stessi identici problemi del single player, che peraltro offrirà tutto ciò che ha in serbo in una manciata di ore, ovvero sia cattiva implementazione del Wiimote e scarsa varietà da un punto di vista quantitativo.