Nintendo Classic Mini: un tuffo negli anni '80 con la riedizione del NES

Nintendo ci riporta indietro nel tempo alla scoperta dei classici NES: da Super Mario Bros a Mega Man 2, passando per Metroid, Kid Icarus e Castlevania.

Nintendo Classic Mini: un tuffo negli anni '80 con la riedizione del NES
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La nostalgia viene spesso vista con accezione negativa: un dispendioso rimuginare su di un passato ormai scivolato via tra le fila del tempo, uno stato emotivo che distrae dal presente e vi sottrae valore, il più delle volte sminuendolo e facendolo apparire un po' più brutto e vuoto di quanto non sia realmente. Eppure la nostalgia racchiude in sé un punto di forza notevole, che non merita di essere svilito o sottovalutato: la nostalgia può offrire conforto. Un fermo immagine della propria adolescenza, un profumo o un luogo da tempo non visitato possono trasformarsi in una vera e propria macchina del tempo, nonostante il progresso tecnologico testimoni di non aver ancora raggiunto tali, fantascientifici traguardi.
Il ricordo di un'estate lontana o di un periodo particolarmente felice può far rifiorire anche la più pesante delle giornate, cullandoci nel suo abbraccio caldo e confortevole, fatto di pura e semplice serenità. Ad essere cinici si potrebbe dire che le leggi del marketing, negli ultimi dieci anni, hanno riconosciuto le potenzialità dell'"effetto nostalgia", e le hanno piegate alle proprie esigenze, puntando a trarne ritorni economici facili e veloci.
Una regola che può essere applicata a molti e disparati campi della nostra esistenza, compreso quello del gaming, con opere di restauro e riproposizione di prodotti mai dimenticati, sui quali guadagnare con il minimo sforzo. Eppure, quando si stringe il proprio Mini NES nel palmo di una mano, non si può fare a meno di sorridere, constatando come l'operazione commerciale di Nintendo sia stata condotta in maniera non perfetta, ma comunque rispettando il valore di una piattaforma che ha segnato la storia del videogioco, sancendone il successo commerciale.
Mini NES si rivela un prodotto valido e curato, non privo di ineleganti imperfezioni ma certamente in grado di gestire con la giusta onestà intellettuale quell'effetto nostalgia al quale accennavamo precedentemente, offrendo ai giocatori un oggetto sì da collezione, ma comunque in grado di intrattenere e stupire oggi come allora.

8 bit nel palmo di una mano

Dopo aver scartato la confezione di Mini NES, a saltare subito all'occhio troviamo la cura con cui la piccola console ed il suo pad sono stati riprodotti. Nonostante i materiali adoperati non siano tra i più pregiati, Mini NES si presenta solido e nel contempo leggero, con lo storico logo rosso a campeggiare nella parte anteriore della scocca, poco sopra ai tasti POWER e RESET. Il cassettino delle cartucce non può in questo caso essere aperto, eppure l'attenzione dedicata a replicare fedelmente lo chassis del NES originale colpisce positivamente. Nella parte posteriore troviamo la presa HDMI e l'ingresso mini USB al quale connettere il cavo di alimentazione, compreso nella confezione ma privo di alimentatore vero e proprio.

Nintendo, dopo il 3DS, riconferma la barbara pratica di non includere un power supply nella confezione dell'hardware: una scelta che non possiamo che criticare, ma che nel caso di Mini NES non si rivela poi così ostile nei confronti dell'acquirente, dal momento che basterà inserire la presa USB in uno degli ingressi disponibili sulla propria TV per sopperire facilmente al problema dell'alimentazione. Molte delle TV prodotte negli ultimi 4-5 anni presentano prese USB, anche semplicemente "di servizio", per cui siamo sicuri che molti giocatori non avranno grossi problemi in tal senso: certo resta il rammarico per tutti coloro che ancora attendono di sostituire il proprio vecchio schermo.
Dal canto loro, le dimensioni del device lasciano davvero senza parole: gli infiniti mondi proposti dai trenta titoli preinstallati possono essere racchiusi nel palmo di una mano.
Ad affiancare il Mini NES troviamo una riproduzione estremamente fedele del suo pad, che restituisce al tatto un ottimo feedback grazie alla croce direzionale solida e affidabile, e ai restanti tasti caratterizzati da una discreta corsa e da una ergonomia di certo lontana dagli standard moderni, eppure ancora oggi efficace. Il pad viene collegato alla console tramite lo spinotto già adoperato nella produzione dei controller Nunchuck per Wii, consentendo così all'utente di poter adoperare anche il Wii Classic Controller per poter giocare in multi locale, senza necessariamente comprare un secondo pad (venduto separatamente al costo ufficiale di 19,99 euro). Impossibile però non rimanere delusi dalla lunghezza del cavo proposto dalla periferica: con i suoi imbarazzanti 70 cm di lunghezza vi costringerà a compiere le più ardite evoluzioni per poter sistemare al meglio la console nei pressi della vostra TV. Un errore grossolano di Nintendo, forse addirittura "voluto", dal momento che il tasto RESET presente sulla scocca del Mini NES dovrà essere utilizzato molto di frequente, rivelandosi l'unico modo per accedere al menu principale di selezione dei giochi: da qui la necessità di tenerlo sempre a portata di mano, ma avremmo comunque preferito una lunghezza del cavo dignitosa.
Dopo aver vinto la battaglia con il posizionamento della console siamo finalmente pronti per il nostro salto nel tempo!

Back to the 80's

Nintendo Mini NES offre una ludoteca di trenta titoli preinstallati, da godere in alta definizione e a 60Hz: difficile pronunciarsi sulla scelta dei giochi selezionati, dal momento che i gusti (e i ricordi) degli utenti porteranno certamente a qualche critica o preferenza di tipo diverso. Quel che è certo è che la ludoteca proposta si rivela certamente di qualità, proponendo capolavori indimenticabili che coprono diversi generi. L'immortale trilogia di Super Mario si affianca a mostri sacri del calibro di Metroid, Castlevania (I e II), Donkey Kong, Ice Climber, Kirby's Adventure e Punch Out!, senza dimenticare i classici Galaga, Gradius, Pac-Man e Ninja Gaiden. Per spulciare tra le nostre cartucce virtuali troviamo una comoda interfaccia sviluppata per l'occasione, grazie alla quale consultare non solo i vari titoli presenti ma anche navigare i menu delle impostazioni e dei salvataggi.

Mini NES offre infatti alcune feature davvero interessanti, poste al servizio di un'emulazione molto fedele. Sono ben tre le modalità di visualizzazione tra cui optare: oltre ai più "moderni" 4:3 troviamo anche la riproduzione "Pixel Perfect" (che rispetta rigorosamente le proporzioni originali, eliminando il leggero "allungamento" dei 4:3) ed infine il nostalgico "tubo catodico", che riproduce gli artefatti tipici dell'RGB, forse in maniera un tantino troppo vistosa per risultare godibile sulla lunga distanza.
Un'altra feature degna di nota è data dalla possibilità di conservare sino a quattro punti di sospensione per ciascun titolo: di fatto si tratta di veri e propri salvataggi da accumulare e gestire in un pratico menu apposito, che faranno certamente la gioia di tutti quei giocatori che non hanno molto tempo a disposizione da dedicare al retrogaming e più in generale al punitivo livello di difficoltà che lo caratterizza.
Insomma, Mini NES rimane fedele al proprio passato, offrendo però delle piccole feature inedite che contribuiranno a rendere molto più godibile l'esperienza dei giocatori più giovani, magari al loro primo contatto con la leggendaria piattaforma di gioco. L'interfaccia creata ad hoc per la console risulta sufficientemente immediata e pratica da consultare, sacrificando qualcosina nella gestione dei singoli salvataggi, da eliminare o spostare con qualche passaggio di troppo, complice anche la limitata disponibilità di tasti sul pad a cui assegnare task specifici.

Un centro quasi perfetto

Mini NES affascina e rapisce il giocatore grazie alla sua immediatezza e alla qualità del software offerto, nonché al discreto lavoro operato da Nintendo nell'aggiornare la console con un'interfaccia comoda e con feature che non ne snaturano l'identità ma che la rendono accessibile ad un pubblico certamente più vasto. Spingendo l'acceleratore della propria immaginazione però non è difficile osservare come, con un po' più di coraggio, l'operazione di Nintendo avrebbe potuto ambire a vette ben più eccellenti. Il più grande rimpianto potremmo ricercarlo nell'assenza di un collegamento diretto con la Virtual Console da parte del dispositivo, che non può accedere ad alcuna funzione online: ciò avrebbe consentito il download di nuovi titoli da archiviare magari su SD, trasformando Mini NES in una vera e propria macchina da guerra del retrogaming, ed offrendo una ludoteca in continuo divenire di dimensioni impressionanti, da aggiornare a proprio piacimento.

Tutto ciò avrebbe comportato certamente un lievitare dei costi del device, ma siamo piuttosto certi che la maggior parte dei giocatori avrebbe visto di buon occhio la spesa ulteriore a fronte delle infinite possibilità così offerte. Senza voler entrare nel merito dei titoli preinstallati, le maggiori criticità di Mini NES sono da registrare nell'assenza dell'alimentatore nella confezione e sopratutto nelle tragiche dimensioni del cavo del pad a cui accennavamo prima, delle ineleganze tanto sciocche quanto fastidiose per l'utente. Inutile infine affermare come Mini NES si rivolga principalmente ad un pubblico interessato al retrogaming e alle sue dinamiche talvolta un po' datate: tutti i giocatori più giovani farebbero quindi bene a valutare con attenzione l'acquisto, senza lasciarsi sedurre dalla bellezza in sé dell'oggetto, ma soppesandone anche l'utilità in relazione ai propri gusti.

Nintendo Classic Mini Nintendo Classic MiniVersione Analizzata MultiNintendo Classic Mini: NES inaugura quella che, ne siamo certi, sarà una nuova linea di prodotti targati “Grande N”. Il successo in occasione del lancio è stato travolgente, ed i numeri sino ad oggi registrati sono impressionanti se associati ad una console di questo tipo. Ai sold-out registrati in molti mercati internazionali Nintendo risponde assicurando nuove disponibilità da qui a Natale, a testimoniare un successo che forse neanche a Kyoto immaginavano. Ma sono questi numeri dettati dalla sola nostalgia? Noi pensiamo di no: grazie ad un prezzo allettante, ad una selezione di titoli molto variegata e all'innesto di feature tanto discrete quanto importanti, Mini NES non affida il suo appeal esclusivamente all'effetto nostalgico dell'esperienza offerta, ma ad una sostanza pronta a regalarvi nuovi ricordi e sorrisi da conservare negli anni a venire. Una consapevolezza confortevole da custodire, non concordate?