Recensione Nitrobike

L'erede di Excitebike scivola nel fango

Recensione Nitrobike
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  • Wii
  • Come scomodare un classico

    All’annuncio di Nitrobike da parte di Ubisoft molti, dobbiamo dirlo, hanno tirato un sospiro di sollievo. Dietro i kit di sviluppo c’erano i più che talentuosi ragazzi di Left Field, la firma dietro Excitebike 64, strepitoso sequel del capolavoro apparso su Nes. Giocabilità sopra le righe, una divertente struttura arcade comunque realistica e una grafica davvero impressionante per il Nintendo64: elementi che fecero breccia nei cuori degli appassionati che mai si sarebbero scordati del lavoro svolto da questa software house. Se appartenete a questo gruppo di persone, proprio perché ricordate i Left Field e magari sperate che Nitrobike possa essere un seguito “spirituale” di Excitebike, allora fareste bene fin da ora a smorzare gli entusiasmi. In molti hanno resuscitato il buon nome del titolo N64 proprio per sponsorizzare il nuovo titolo Ubisoft, che, purtroppo, non ha niente a che fare con Excitebike 64.

    Un razzo per moto

    Non ci sono più le moto da cross, anzi sarebbe azzardato dire che in Nitrobike ci siano delle moto. Saliremo, infatti, a bordo di veri e proprio razzi mimetizzati, quasi truccati per assomigliare alle moto cui siamo abituati. La nitro, una specie di boost non convenzionale datoci dal nostro missile, sarà caricata in automatico e ci permetterà di fare tratti velocissimi quasi volando. Dovremo stare attenti, però, a non far finire il propellente mentre lo utilizziamo, pena l’esplosione del mezzo e caduta del nostro pilota. I tracciati hanno la caratteristica di essere tutti sterrati, risultando simili a un percorso di cross. Si va dal cantiere di un palazzo in costruzione, uno stadio di moto cross, un deserto con tanto di rottami di aeroplani, montagne innevate fino a una fattoria. La conformazione dei circuiti in sé, a dire il vero, non è molto diversa da un itinerario a un altro: questo permetterà ai giocatori meno esperti di prendere presto familiarità con le piste. Per mettere più enfasi e senso di pericolo troveremo spesso degli ostacoli in mezzo ai percorsi: esempio, in prossimità di salti, troveremo spesso di fronte a noi delle barriere, come ponti o lastre in acciaio, messe in traiettoria per tenere il giocatore sempre vigile.

    Un sistema di controllo non riuscito

    Il sistema di controllo punta tutto sul Wiimote-manubrio, quindi girato in orizzontale, che dovrebbe concedere una certa libertà di guida e semplicità di adattamento. Dovrebbe, anzi avrebbe dovuto. Dalle prime curve ci si accorge che il controllo è più ostico del previsto. Se tenteremo di prendere una curva larga, anche effettuando un movimento naturale, spesso il controller non rileverà il gesto e il nostro pilota andrà a schiantarsi proseguendo dritto contro il muro più vicino. Di certo non un grande inizio, e c'è da dire che le cose non migliorano molto con le curve strette: anche qui, a volte, la moto non risponderà roecisamente alle nostre sollecitazioni. Il consiglio suggerito è quello di frenare in prossimità della curva, affrontandola quindi a velocità bassa e inclinare il controller lentamente. Le freccette direzionali avranno il compito di utilizzare la nitro, mentre il tasto 2 sarà preposto all’accelerazione e il tasto 1 alle frenate. Il sistema di controllo nel complesso è piuttosto deficitario, perché anche se dopo un paio di ore si prenderà confidenza non ci sentiremo mai tranquillissimi nell’affrontare a velocità massima una curva stretta, e il contesto “spericolato” tanto sbandierato dagli sviluppatori risulterà inevitabilmente ridimensionato, così come il senso di velocità complessiva.

    Modalità di gioco in singolo

    Le modalità a nostra disposizione non sono moltissime e sono grossomodo quelle tradizionali di ogni titolo arcade. Avremo a disposizione la Carriera, il fulcro della giocabilità in singolo, Esibizione e Multigiocatore. La Carriera vuole essere una sorta di summa di tutte le sfide proposte da Nitrobike, in cui avremo 9 serie da conquistare, ognuna composta da un numero variabile di tenzoni. Le prime serie saranno composte da una manciata di gare, a partire da tre, fino ad arrivare alle dieci proposte nell’ultimissima sequenza. Le prove presenti saranno composte, oltre che dalle canoniche gare su pista, anche da eventi come match a tempo oppure un mini-campionato con classifica interna. Una varietà di proposta sufficiente almeno sulla carta, considerando anche che, per procedere di serie e, quindi, sbloccarne altre sarà necessario piazzarsi almeno al terzo posto in ogni singolo percorso. In base al piazzamento sul podio, oltre alla medaglia, ci sarà attribuito anche un punteggio globale della serie con una somma dei punteggi interni legati alle medaglie dei singoli eventi: con un punto al bronzo, due all’argento e tre a quella d’oro. Raggiungendo tutti i punti possibili nelle nove serie sbloccheremo tutti gli extra presenti nel disco di gioco e completeremo il titolo al 100%.
    Nella modalità Esibizione sarà possibile scegliere di organizzare una gara con parametri da noi settati, come ad esempio il numero di giri e di avversari, e la prova a tempo. Oltre a questi due eventi potremo sbloccare, dopo poche partite in modalità carriera un curioso extra, il Bowling. Questa versione del celebre sport “trasformerà” il nostro pilota in palla per colpire i birilli: in questa tranche di gioco avremo un bel po’ di nitro da utilizzare su un rettifilo fino all’urto con una barriera di cemento che farà esplodere il nostro razzo. Subito dopo il nostro sventurato pilota si abbatterà contro i birilli nella speranza di fare strike, anche, se va sottolineato, c'è una forte componente di casualità nella caduta dei birilli: anche se cercheremo di cambiare traiettoria alla moto prima dell’esplosione, il risultato sarà abbastanza aleatorio.

    Multigiocatore locale e online

    In un titolo dalle forti sfumature arcade come Nitrobike, il multiplayer non può che rivestire un ruolo fondamentale. Avremo a disposizione un roster abbastanza ricco di opzioni, capace di soddisfare quasi tutti i gusti. Le modalità già viste in carriera, come Corsa singola, Eliminazione e Serie di corse, ritorneranno nel multi via split screen e, in aggiunta, avremo la possibilità di organizzare una partita a bowling fino a 4 giocatori (ovviamente a turni alternati). La corsa singola sarà, naturalmente, una gara su un singolo percorso, mentre l’Eliminazione sarà una gara in cui, a ogni giro, verrà estromesso il corridore in coda finchè, all’ultimo giro, non resteranno solo i primi due a contendersi la vittoria. In ultimo la Serie di corsa sarà una sorta di piccolo campionato, con punti assegnati per ogni gara a ognuno dei partecipanti che andranno così a costruire la classifica finale fino all’ultima gara. Va dato atto agli sviluppatori di Left Field di aver implementato una modalità online, per un massimo di sei giocatori: sarà possibile giocare contro perfetti sconosciuti, cercando in random nella rete oppure, previo scambio di codice amico, sfide tra amici.

    Aspetto audiovisivo e longevità

    Tecnicamente parlando, il prodotto Ubisoft risulta nettamente insufficiente. Ed è proprio il punto di vista grafico quello dove Nitrobike registra le pecche più evidenti, palesando un’arretratezza cosmetica notevole. Basti pensare che il titolo, inizialmente esclusivo per Wii, visto la sua non insormontabile complessità grafica è stato dirottato su PlayStation2, piattaforma che ne ospiterà tra non molto il porting.
    Quasi ogni elemento in Nitrobike è fuori posto o inadeguato, a partire dai menu per finire alla caratterizzazione dei personaggi, stranamente anonima e per certi versi un po’ dozzinale. Le moto sono realizzate in modo grossolano, con pochissimi poligoni e con una sgradevole sensazione di “spigolosità” che non fa mai bene. I personaggi, anche loro scarni, non solo sono brutti da vedere ma sono anche gestiti da una fisica alquanto discutibile. Durante le curve o nei rettilineo saranno sempre immobili e inchiodati al loro sellino, con una postura rigida, mentre, quando cadranno a terra, sembrerà di vedere un pupazzo di gomma senza articolazioni che si accortoccia ripetutamente su stesso. I tracciati sono abbastanza monotoni, con elementi esterni alla pista poco definiti e una mancanza di ispirazione generale che rende piuttosto piatto il level design dei tracciati. Insomma il paragone tecnico tra questo prodotto e Excitebike 64 vede il titolo del 2000 tutt’altro che sconfitto! Si potrebbe anzi definire in forma smagliante paragonato al gioco in esame. Inoltre, la colonna sonora, oltre al tema principale sufficientemente orecchiabile, non offre grandi spunti e i rombi delle moto sono molto simili tra di loro, senza presentare diversificazioni di rilievo. Nitrobike ha dalla sua una buona longevità: i più volenterosi potranno trovare pane per i loro denti nel tentativo di completare il gioco mentre, d'altro canto, una gran fetta d’utenza potrebbe annoiarsi dopo poche partite in singolo. L’ancora di salvataggio è rappresentata dalla presenza di una discreta componente multigiocatore, che allungherà notevolmente la durata globale.

    Nitrobike NitrobikeVersione Analizzata Nintendo WiiLeft Field, come si suol dire, ha fallito. Nitrobike non solo non è il grande titolo che qualcuno sperava ma è addirittura un gioco insufficiente. Insufficienza maturata per via di parecchie leggerezze, da un modello di guida troppo arcade e sovente impreciso a una grafica che non solo non sfrutta le potenzialità di Wii, ma che non sarebbe valsa la sufficienza nemmeno su GameCube. Inoltre il gioco soffre di una certa ripetitività di fondo che ne accorcia la vita drasticamente se siete giocatori solitari. La sotuazione è un po'diversain compagnia di amici o via wi-fi connection. Ci sentiamo di consigliare il titolo, oltre agli appassionati più sfegatati del genere, ai giocatori che non pretendono troppo e a chi vuole farsi qualche risata in compagnia, cosa in cui il gioco prodotto da Ubisoft, nel bene e nel male, riesce abbastanza.

    5.5

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