Recensione One Piece: Pirate Warriors 3

La folle ciurma di Eiichirō Oda è pronta a sbarcare su PC e piattaforme Sony: a dispetto di una formula di gioco molto classica, i contenuti del nuovo titolo di Bandai Namco sono davvero moltissimi.

One Piece: Pirate Warriors 3
Recensione: PlayStation 4
Articolo a cura di
Disponibile per
  • PS3
  • PSVita
  • Pc
  • PS4
  • Switch
  • Dopo una lunga attesa Namco Bandai si appresta a pubblicare anche in occidente il terzo capitolo di uno degli esponenti del genere mosou più apprezzati degli ultimi anni, ovvero One Piece: Pirate Warriors 3. Il titolo si preannuncia come il più completo e ricco di contenuti dell'intera serie, così da consentire ai fan di Rufy e soci di poter rivivere tutti gli indimenticabili momenti della propria saga preferita. Coprendo infatti un immenso arco narrativo, che va dalla partenza del futuro Re dei pirati dall'isola di Dawn sino alle vicissitudini relative al regno di Dressrosa, One Piece: Pirate Warriors 3 assicura una quantità di contenuti incredibile se paragonata a qualsiasi altro esponente del genere. Sarà riuscita un'offerta ludica così vasta a reggere da sola una produzione fisiologicamente piuttosto ripetitiva e monocorde sul fronte del gameplay?

    "Diventerai il Re dei musou"

    Accolti dal coloratissimo menu principale saremo innanzitutto chiamati a completare un breve prologo, prima di poter usufruire di tutte le modalità di gioco disponibili. Dopo aver reclutato Zoro come primo membro della nostra ciurma, salvandolo dalle perfide grinfie di Smoker, potremo proseguire nel "Diario della leggenda", modalità Storia grazie alla quale ripercorrere tutti i momenti salienti dell'avventura di Monkey D. Rufy. A differenza di quanto accaduto nei precedenti capitoli, il team di sviluppo ha investito una gran quantità di risorse nel riproporre con totale fedeltà i vari archi narrativi principali, non omettendone praticamente nessuno questa volta. Le varie missioni quindi ripropongono con cura i setting tipici della saga, contestualizzando gli obiettivi di gioco di ciascuno stage in base al plot originale e al "villain" di turno, che si tratti di un temibile pirata o di un pericoloso ufficiale della marina. Il tutto tramite alcune sequenze di intermezzo attraverso le quali la componente narrativa del titolo si dipana in maniera assolutamente fedele, seppure in maniera leggermente sbrigativa rispetto all'anime. Il gameplay non presenta grandi stravolgimenti, e chiunque abbia giocato il precedente episodio della serie (o un qualsiasi musou tra i più recenti) si ritroverà subito a proprio agio nello scatenare distruttive combo e mosse speciali su di un quantitativo di nemici incredibile, il cui folle numero è certamente stato reso possibile grazie alla potenza delle ammiraglie Sony e Microsoft. Per variare la tradizionale formula di gioco e alleggerire il più possibile il peso di una ripetitività che è caratteristica propria del genere, Omega Force ha ben pensato di introdurre gli attacchi Kizuna: questi consistono nel richiamare al nostro fianco un alleato, il quale contribuirà a sfoltire le fila nemiche con un colpo supplementare che si aggiungerà a ciascuna nostra combo "di base". Basterà infatti sconfiggere un certo numero di avversari per riempire la barra Kizuna, suddivisa in tre livelli, così da attivare e rendere progressivamente più efficaci e letali le combo di gruppo. Una volta raggiunta la massima potenza potremo inoltre lanciare il "Kizuna Rush" con la semplice pressione del tasto R2: per un lasso di tempo limitato i nostri attributi subiranno un incremento, e tutti i nemici sconfitti rilasceranno cospicue somme di Berry da spendere nello shop, così da acquistare tracce audio, vestiti bonus, bozzetti e tantissimi altri contenuti che sazieranno certamente la fame dei fan più accaniti. Ma non è tutto: la pressione del tasto cerchio durante il "Kizuna Rush" scatenerà un'incredibile mossa speciale condotta in sinergia con tutti i componenti della ciurma assegnatici per la missione (ognuno selezionabile in qualsiasi momento e con la propria barra Kizuna da riempire, per un sistema che aggiunge un piccolo tocco strategico agli scontri). Il tutto verrà anticipato da una breve ma spettacolare animazione, per un portentoso attacco che varierà di volta in volta, a seconda del mix di personaggi coinvolti. Un ottimo espediente per sconfiggere in poco tempo enormi gruppi di nemici così come i generali più coriacei, spedendoli senza pietà nelle profondità della rotta del Grande Blu.

    "La forza della ciurma"

    Ma One Piece: Pirate Warriors 3 non offre solo scazzottate dai ritmi forsennati: terminate le battaglie saremo chiamati a gestire i progressi dei nostri personaggi, aumentandone le caratteristiche attraverso un sistema di sviluppo piuttosto originale e ispirato: sconfiggendo i nemici più impegnativi riceveremo un certo numero di monete, ciascuna raffigurante uno dei personaggi della serie. Per aumentare ad esempio il valore d'attacco, o il numero di mosse speciali accumulabili, dovremo spendere combinazioni di determinate tipologie di dobloni, diverse per ogni protagonista, una pratica che quindi richiederà grandi sforzi per massimizzare il potere del nostro alter ego preferito. Contando che il gioco vanta un cast di quasi cinquanta personaggi giocabili, ciascuno dotato del suo "manifesto di taglia" dal quale sbloccare tre ulteriori bonus personalizzati dopo aver soddisfatto determinate richieste, è facile intuire che le ore di gioco assicurate sono davvero tante se si desidera potenziare al massimo il maggior numero di protagonisti e spolpare tutti i contenuti disponibili. Altra novità di rilievo introdotta da questo terzo capitolo è costituita dalla possibilità di selezionare finalmente l'eroe che si preferisce per la modalità "Diario dei sogni": qui il giocatore sarà chiamato ad esplorare un enorme arcipelago di isole, ciascuna a rappresentare uno stage differente e di crescente difficoltà, nel quale prenderanno vita avventure completamente inedite che riscriveranno i canoni narrativi della saga, proponendo assurde alleanze e confronti inattesi. Completare il Diario dei sogni è un'impresa non da poco, non solo per il livello di sfida di alcune delle isole più "avanzate", ma anche per l'elevatissimo numero di queste ultime: i nostri sforzi verranno però ripagati da laute ricompense, nella forma di ingenti somme di Berry e sopratutto nuovi personaggi da utilizzare in modalità libera, come ad esempio il potente Ace, fratello di Rufy. Il tutto viene impreziosito da un comparto tecnico che svolge dignitosamente il proprio lavoro: i modelli poligonali dei personaggi non fanno gridare al miracolo per qualità della modellazione, ma presentano un gustoso cel shading che riproduce molto efficacemente lo stile dell'anime. Il numero degli avversari a schermo è questa volta francamente incredibile, e se i vari modelli delle truppe di base non presentano differenze eclatanti va comunque sottolineato il buon lavoro svolto sul comparto animazioni, sia dei comprimari che delle povere "comparse" da massacrare. Gli ambienti di gioco purtroppo prestano il fianco a qualche critica in più, caratterizzati da un numero di poligoni piuttosto esiguo e da una texturizzazione tutt'altro che brillante, con superfici in bassa definizione che stonano con la cura riposta nel riprodurre i tanti protagonisti.

    Il caos delle battaglie, alcune volte davvero difficili da "leggere" a causa della frenesia degli scontri e dei tanti elementi presenti, viene sostenuto da un engine che mantiene per la maggior parte del tempo i 60 FPS, presentando cali mai troppo fastidiosi nei contesti più affollati, quando corpi volanti ed effetti speciali riempiono lo schermo. Menzione a parte per il comparto audio, davvero buono, costituito da una colonna sonora fresca e varia, che decide di andare oltre i tipici riff rock che da decenni caratterizzano le OST dei vari musou per esplorare ambienti musicali di più ampio respiro. Il gioco inoltre risulta completamente localizzato in italiano nella sua componente testuale, mentre il doppiaggio utilizzato è quello originale giapponese. Una longevità di tutto rispetto e un comparto multigiocatore sia locale che online (quest'ultimo inspiegabilmente assente nella versione PC) completano il quadro positivo sin qui dipinto, per un prodotto solido e ricco di contenuti, che pur non mirando a rinnovare le proprie fondamenta in maniera rivoluzionaria, perfeziona e aggiunge profondità ad una formula di gioco ben rodata, scontrandosi però inevitabilmente con una ripetitività di fondo e una monotonia da sempre punto debole del genere.

    One Piece: Pirate Warriors 3 One Piece: Pirate Warriors 3Versione Analizzata PlayStation 4One Piece: Pirate Warriors 3 è certamente un ottimo esponente del genere musou, capace di valorizzare il materiale offerto dall'opera di Eiichirō Oda con un prodotto completo e incredibilmente ricco di contenuti. Un numero eclatante di personaggi, ognuno caratterizzato da un set di mosse personalizzato, uno story mode denso e longevo e un “Diario dei sogni” ben strutturato costituiscono la ricca offerta ludica di un titolo che non vuole reinventarsi ma piuttosto omaggiare i tanti fan della saga costituendo una vera e propria “enciclopedia interattiva” del materiale di riferimento. Purtroppo i piccoli ritocchi operati al gameplay nella forma degli attacchi Kizuna, per quanto interessanti e ben implementati, esauriscono velocemente il proprio fattore novità, non riuscendo ad intervenire sui gravi problemi storici del genere, ovvero monotonia e asfissiante ripetitività dell'azione di gioco. Ad ogni modo, se non disdegnate i musou e se amate la saga di One Piece, questo Pirate Warriors 3 si rivela un acquisto caldamente consigliato.

    7.5

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