Recensione Onimusha (JAP)

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Recensione Onimusha (JAP)
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  • PS2
  • Introduzione

    Finalmente. Finalmente un titolo che non lascia l'amaro in bocca, un titolo in grado di stupire, far divertire, qualcosa di più di un semplice "carino". Onimusha: Warlords è un bel gioco.
    Quando qualche anno fa la Capcom rilasciò il primo Resident Evil introdusse un nuovo genere nei Vg, il Survival Horror. Un genere che divenne ben presto il preferito di molti appassionati grazie al riuscitissimo mix di azione, atmosfera, trama ed enigmi. Onimusha ricalca in gran parte la struttura dei vari Resident Evil introducendo qualche novità ma soprattutto innalzando il livello cosmetico a cui tutti eravamo abituati con la Playstation e anche con il Dreamcast.

    Non è tutto 3D

    Mentre in Resident Evil: Code Veronica veniva introdotta una grafica interamente in 3D, in Onimusha ritroviamo il classico mix 2D/3D che aveva contraddistinto la serie dei RE su Playstation. Qualcuno potrebbe storcere il naso ma posso assicurare che il risultato è di gran lunga superiore a ciò che abbiamo ammirato in Code Veronica. Vediamo perchè. Il titolo Dreamcast offriva si un ambientazione interamente poligonale integrando così perfettamente fondali e personaggi, però perdeva in particolari dello stesso sfondo. Il vantaggio quale poteva essere? Quello di poter sfruttare appieno le potenzialità di un motore 3D: diverse inquadrature disponibili, zoom, migliori effetti cinematografici insomma. Nulla di tutto questo; in Code Veronica abbiamo sempre una sola telecamera, proprio come nei passati Resident Evil, e non esiste alcuna possibilità di controllarla. E' vero, ci sono alcuni movimenti ma sono comunque sporadici e ininfluenti, non cambiano il modo di vedere il gioco.
    Onimusha ritorna così all'unione tra personaggi interamente poligonali inseriti in fantastici sfondi 2D (non dobbiamo dimenticarci che i giochi su Play2 sono in alta risoluzione e già questo vuol dire molto rispetto ai RE per Playstation) e, approfittando delle potenzialità grafiche della console Sony, riduce lo stacco fra i primi e questi ultimi di parecchio. Infatti, uno dei problemi legati alla comunione tra 2D e 3D era proprio quello dell'eccesivo contrasto dei modelli poligonali dei personaggi e degli sfondi, creando qualche fastidio visivo. In Onimusha invece possiamo ammirare dei modelli 3D splendidi, ricchi di poligoni e di texture da sembrare persone reali. E su questo punto c'è da spendere più di una parola.
    Il Samurai protagonista del gioco e la ragazza ninja che lo accompagna sono contraddistinti da una realizzazione del volto che lascia stupefatti. In particolare il Samurai. E' decisamente brutto. Con un viso lungo e magro e un'ombra di baffetti che gli conferiscono un'aria malaticcia e triste. Ed è la prima volta che un personaggio di un Vg non sembri il personaggio di un Vg, che non sia il solito bello/a, muscoloso e terribilmente finto. Dimenticatevi Tomb Raider e Lara, Samanosuke è un personaggio da ammirare, un eroe. Sull'ambientazione c'è ben poco da dire se non che è stupenda. La play2 dimostra ancora qui come sia in grado di gestire al meglio effetti di luce vari, regalando ad alcune locazioni degli effetti davvero suggestivi.
    Sulle ombre che riguardano la grafica possiamo muovere ben pochi appunti. Il difetto che maggiormente salta all'occhio e la penetrazione della spada del Samurai nei muri o negli oggetti, davvero fastidioso. E se qualcuno avesse dei dubbi sulla qualità dei filmati... bè, se li tolga subito. I filmati di Onimusha sono quanto di meglio ci sia in circolazione adesso, allo stesso livello di quelli di The Bouncer, migliori nella realizzazione dei volti dei personaggi.

    Le musiche

    Le musiche sono nel complesso belle. Alcune contribuiscono perfettamente ad aumentare il coinvolgimento, altre sono talmente belle che verrebbe da ascoltarle anche senza gioco, altre ancora sembrano non c'entrare nulla con la storia o con la situazione, come se fossero messe lì a caso. Nulla da dire anche per quanto riguarda il sonoro, ottimo per quanto riguarda gli effetti vari, meno buono invece il doppiaggio in inglese che risulta spesso fuori sincrono col labbiale dei personaggi (che invece sono perfetti con il parlato giapponese) e in generale non tanto ispirato. Ben fatto invece il doppiaggio in lingua giapponese. Risulta comunque cosa gradita il fatto di avere anche in questo titolo la possibilità di selezionare due lingue per il gioco e per i sottotitoli, questo grazie al supporto DVD.

    La Storia

    La storia è decisamente meno accattivante rispetto alla serie dei Resident Evil, ma non per questo meno priva di fascino. Dobbiamo ricordarci che questo titolo non ha nulla a che vedere con la mitica serie se non le similitudini dal pdv grafico e di struttura.
    In pratica ci troveremo a vestire i panni di Samanosuke, grande guerriero Samurai, impegnato a liberare una bella principessa dalle grinfie di demoni malvagi (raramente i demoni sono buoni e teneri). Al nostro fianco avremo una ragazza ninja che impersoneremo in alcuni momenti del gioco e che darà spesso una mano al nostro eroe. La struttura di gioco ricalca quindi quella dei vari RE; ci vedrà infatti impegnati ad affrontare orde di demoni sparsi per le diverse locazioni del gioco, con porte da aprire in modi differenti. Una delle novità consiste nel poter assorbire le anime dei demoni uccisi grazie ad un bracciale magico; quest'ultime serviranno all'eroe per ricare la sua barra energetica, per eseguire colpi micidiali con le sue spade e per far salire di livello le stesse. Infatti avremo a disposizione ben tre armi legate ad un particolare elemento (fuoco, fulmine e vento) che potremo aumentare di potenza in base al numero di anime raccolte. Elementi Rpg quindi. Così, alcune porte potranno essere aperte solo quando saremo giunti ad un certo livello, lasciando perdere almeno in parte la solita struttura "trova la chiave-apri la porta".
    Dunque ci troviamo di fronte ad un titolo che punta tantissimo su due elementi: un'atmosfera molto particolare, meno orrorifica ma più suggestiva e l'azione frenetica dei combattimenti corpo a corpo. Se vogliamo andare avanti nel gioco dobbiamo dimenticarci la vecchia tattica di RE della fuga (tra l'altro incoraggiata dai giochi stessi per non finire senza munizioni contro un boss) ma dobbiamo buttarci nei match contro i nemici ed eliminarne il più possibile per guadagnare esperienza.
    Tutto il resto passa un po' in secondo piano, la storia soprattutto non offre mai momenti particolarmente memorabili, ma è lo splendido design fatto dagli artisti Capcom a rendere un paio di momenti di questo gioco unici. Ci sono un paio di scontri durante il gioco che lasciano a bocca aperta per la straordinaria realizzazione, che vorresti non finissero mai.

    Giocabilità

    Nel complesso la giocabilità è davvero elevata, i nemici non sono dei deficienti che restano fermi a prendersele e gli scontri sono davvero spettacolari con i boss che nelle fasi finali del gioco diventano davvero tosti. Forse resta qualche dubbio su una struttura di gioco che comincia a far sentire i suoi anni.
    Sulla longevità non si può che esprimere un parere favorevole: più o meno come i vecchi RE per PSone, meno lungo di Code Veronica senza dubbi, a patto di giocarlo a livello normal almeno.

    In conclusione

    Che aggiunegere d'altro? Un paio di cose. Innanzi tutto, se avete amato i vari episodi della saga di RE non potrete che amare anche Onimusha a patto che la vostra passione non siano unicamente gli zombie e le armi da fuoco perchè in Onimusha c'è poco di entrambi... Seconda cosa, questo titolo non toglie i dubbi che c'erano e che rimangono sulle potenzialità della Play2. A nostro modo di vedere Capcom ha trovato il modo migliore di sfruttare la console Sony in questo periodo, cioè si è levata l'impiccio degli ambienti 3D da texturizzare interamente senza rischiare così di creare un motore 3D con personaggi ben fatti e sfondi scialbi e privi di definizione. Però, così facendo, noi non abbiamo ancora modo di dire con assoluta certezza se la Play2 è in grado di rivoluzionare realmente il mondo dei Vg. Onimusha è un bel titolo, il migliore uscito finora per la console nera, su questo non ci sono dubbi, ma dal punto di vista tecnico lascia ancora molti interrogativi senza risposta. Aspettiamo, ancora.

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