Recensione Orcs Must Die! 2

A morte l'orda verde. Di nuovo

Recensione Orcs Must Die! 2
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  • Pc
  • Gli orchi devono morire, ancora. Possibilmente meglio e più di prima. E' questa la filosofia alla base di Orcs Must Die! 2, seguito del tower defense in salsa action più apprezzato dal pubblico, recentemente uscito (ottobre 2011) su Xbox Live e Pc. Plasmato dalle sapienti mani dei Robot Entertainment, team di sviluppo emerso dalle ceneri degli Ensemble Studios chiusi da Microsoft, il repentino seguito altro non è che un atteso “more of the same” espanso del delizioso capitolo originale, con qualche interessante smussatura ed alcune piacevolissime aggiunte. Figlio della nuova concezione dei tower defense, che vede gli storici strategici amalgamati con altri generi (si veda il lodevole “fps” Sanctum), Orcs Must Die! 2 ha tutte le carte in regola per ergersi a nuovo Re. Scopriamone novità e dettagli.

    In due è meglio

    Nel fantastico mondo di gioco - di chiara ispirazione tolkeniana - ideato dai ragazzi di Robot Entertainment, gli orchi ed altre tenerissime creature come gnoll, imp, ogre e compagnia cantante sono confinati nel cosiddetto “Dead World”, grazie all'Ordine dei maghi guerrieri che riesce a respingerli in appositi santuari che custodiscono i Rift, i portali di collegamento tra gli universi. In un giorno sventurato il vecchio e saggio mago a capo di una delle fortezze, intento a confrontarsi con un'orda particolarmente agguerrita, scivola e batte la testa su un gradino; è una tragica fine che catapulta l'eccentrico “apprendista mago guerriero” ad ergersi come ultimo baluardo del santuario. Così iniziava il primo Orcs Must Die!, la cui effimera trama scivolava fino ad un curioso finale che è divenuto premessa per menar le mani nel seguito. Senza indugiare nei dettagli per non incappare in spiacevoli spoiler, possiamo dire che lo sbruffone e cinico (e per questo simpaticissimo) protagonista ritorna in tutto il suo splendore e bagaglio di battute taglienti, per l'occasione accompagnato da una avvenente donzella che è la vera novità della serie. I due si incontrano casualmente in una miniera e da lì si avvia la nuova avventura, esplicitamente plasmata per essere giocata in coop online ma godibilissima anche in single player.

    Spara a tutto quello che si muove

    Come l'apprendista anche la maga non possiede un nome specifico che la identifichi, inoltre, sebbene sia più votata alle arti magiche dell'incanto che alla bruta violenza diretta, le differenze tra i due personaggi sono estremamente sottili. Oltre ad una minima variazione di mana e nella barra energetica, i due dispongono dapprincipio di armi diverse (un archibugio per lui ed un bastone da incantatrice per lei) e trappole distinte nei meccanismi ma analoghe nei fondamentali. Tuttavia, proprio come avveniva nel capitolo originale, è disponibile un vastissimo arsenale da cui attingere e da potenziare che, col passare del tempo, allineerà le dotazioni di entrambe gli eroi. Le trappole, il vero cuore pulsante del gioco, spaziano da pozze di catrame per rallentare la corsa delle ondate nemiche passando per barili esplosivi, catapulte, pestelli, muri di frecce, pavimenti chiodati e via discorrendo. Tutte le trappole, oltre alle armi e ad alcuni gingilli da equipaggiare, possono essere acquistate e potenziate accumulando i teschi, ovvero la moneta corrente da spendere nello shop.

    Le dinamiche sono esattamente le medesime di Orcs Must Die!: i nemici arrivano ad ondate (variabili) ed il giocatore ha a disposizione del tempo - illimitato prima dell'ondata iniziale e verso la fine del turno - per predisporre le difese dei portali. Oltre alle comuni trappole è possibile anche piazzare alcuni personaggi alleati (come nani e cavalieri), e sfruttare l'ambientazione mineraria a proprio vantaggio grazie alla presenza di alcuni elementi interattivi, come i classici carrelli o i massi da far precipitare sulle teste dei malcapitati orchi. E' stato rivisto il sistema di crescita dell'equipaggiamento (ora più intuitivo ed usabile) e sono state eliminate le cosiddette weavers, che alcuni giocatori non avevano apprezzato fino in fondo in Orcs Must Die!.
    A differenza del primo capitolo è possibile conoscere in anticipo la varietà di mostri con cui avremo a che fare, così da poter scegliere con maggiore senso strategico le trappole da posizionare. Il bestiario è completo di tutto e si va dalle subdole e velocissime creature che hanno il solo scopo di fiondarsi contro il portale ad enormi colossi durissimi da abbattere, passando per mostri volanti e ad una discreta varietà di orchi armati di tutto punto. Il bilanciamento tra fase action è tower defense è molto buono e a farla da padrone è ancora una volta il divertimento assoluto nel veder sbaragliare dai diabolici marchingegni le orde nemiche. Il gameplay, assuefacente, è rimasto praticamente immutato e con tastiera e mouse - il modo migliore per giocare Orcs Must Die! 2 - la risposta ai comandi è precisa e sensibile. L'elevatissimo livello di rigiocabilità (dovuto anche alla crescita graduale dell'arsenale a disposizione) è garantito dalla campagna single player e multiplayer cooperativo, ma anche dalla modalità Classic che permette di giocare in 10 mappe del capitolo originale, nonchè dalla Endless, dove si affrontano ondate di nemici sempre più potenti e dov'è possibile guadagnare tanti teschi bonus.

    Verde è bello

    Pur non mettendo alla frusta le potentissime configurazioni di ultima generazione con virtuosismi tecnici, Orcs Must Die! 2 svolge egregiamente il proprio compito ed è indubbiamente un prodotto ben confezionato e bellissimo da vedere. La grafica, che strizza l'occhiolino al cell shading ed è dunque ispirata da uno stile cartoonesco, è ancor più deliziosa e pulita rispetto al capitolo originale, nonostante vi sia ancora qualche texture slavata e non vi è l'ombra di effetti speciali particolarmente avanzati, come HDR, tassellation o supporto alle Direct X11 giusto per citarne alcuni. Ciò consente, tuttavia, una fluidità rock solid a 60 fps anche in presenza di decine e decine di mostri - ottimamente animati - da abbattere mentre friggono, bruciano, vengono catapultati o infilzati dai diabolici strumenti di morte predisposti sul percorso dal giocatore (o dai giocatori).

    Abbiamo testato il gioco con una doppia configurazione di prova (i5 750 O.C. 3.8 Ghz, crossfire di HD5870 con 8 GB di Ram e portatile Acer Aspire 5750G con Nvidia GT540M 2GB) ed in entrambe i casi non abbiamo riscontrato problemi di sorta, potendo godere del massimo del dettaglio senza sacrifici. Anche dal punto di vista audio è stato fatto un ottimo lavoro: il doppiaggio, completamente in italiano, è di ottimo livello e particolarmente esilarante come nel primo capitolo. Le battute del duetto sono un vero piacere da ascoltare, così come le musiche mutuate dal titolo uscito nemmeno un anno fa. Nella media gli effetti sonori.

    Orcs Must Die! 2 Orcs Must Die! 2Versione Analizzata PCAttesissimo dai fans del titolo originale, Orcs Must Die! 2 centra pienamente il bersaglio offrendo tutto (o quasi) ciò che un sequel dovrebbe regalare. E' più vasto, aggiunge modalità divertentissime come la cooperativa multiplayer e la Endless, ha un livello di rigiocabilità superiore e smussa gli spigoli - su tutti l'accrescimento delle abilità - del titolo uscito poco meno di un anno fa. Il risultato è un prodotto votato al puro divertimento, che non si prende troppo sul serio ed è ammantato da una piacevolissima e sana ilarità. Manca solo un briciolo di innovazione nelle intime dinamiche di gioco, ma a dirla tutta, chi ne sentiva realmente il bisogno? Da soli o in compagnia (molto meglio), Orcs Must Die! 2 è indubbiamente il miglior esponente dei tower defense di nuova generazione, che in prodotti come questo ma anche in Sanctum e Dungeon defenders hanno raggiunto una imprevedibile maturità ed originalità. Acquisto consigliatissimo a tutti, anche considerando il prezzo di 14,99 Euro su Steam.

    8.5

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